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SULL’ECONOMICITA’ DELLE AZIENDE 3.1 Le premesse

3.2. Gli enti locali scelti come campione

3.2.2. Il Comune di Firenze

I meccanismi adottati dal Comune di Firenze per il governo delle partecipazioni nelle società che erogano servizi di pubblica utilità sono molto chiari e

61 disciplinati da appositi regolamenti approvati dagli organi di indirizzo politico- amministrativo. In merito agli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti dell’ente socio presso aziende, vi è un regolamento che definisce la procedura da seguire. Nel regolamento vengono espressi criteri generali di pubblicità e di trasparenza, infatti si specifica che tre mesi prima della scadenza entro cui il sindaco deve provvedere a norma di legge, di statuto o di regolamento, a nomine o designazioni di rappresentanti del Comune presso enti, aziende, ancorché consortili, istituzioni e società partecipate, deve essere data adeguata pubblicità degli incarichi da affidare e delle loro caratteristiche. In questo regolamento43 vengono specificati anche i requisiti generali che devono possedere i soggetti che possono assumere la carica oggetto di designazione: devono possedere una competenza tecnica, giuridica o amministrativa adeguata alle specifiche caratteristiche della carica e pertanto sono scelti considerando le qualità professionali e le competenze emergenti da incarichi professionali, da incarichi accademici ed in istituzioni di ricerca, pubblicazioni, esperienza amministrativa o di direzione di strutture pubbliche e private, da impegno sociale e civile. Vengono individuate poi le cause di incompatibilità e di esclusione così disciplinate:

- chi si trovi in stato di conflitto di interessi rispetto all’ente, azienda o istituzione nel quale rappresenta il Comune;

- chi è stato dichiarato fallito;

- chi si trovi in rapporto di impiego, consulenza o incarico con l’ente, l’azienda, l’istituzione presso cui dovrebbe essere nominato;

- chi abbia liti pendenti con il Comune di Firenze ovvero con l’ente, l’azienda, l’istituzione presso cui dovrebbe essere nominato;

- chi si trovi in una delle condizioni previste dal Titolo III, Capo II D.Lgs. 267/00;

- chi si sia trovato nelle condizioni previste dalla legge 25 gennaio 1982, n. 17;

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Regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende, istituzioni

62 - i dipendenti, consulenti o incaricati del Comune di Firenze che operano in settori con compiti di controllo o indirizzo sulla attività dello specifico ente;

- chi sia stato nominato consecutivamente due volte nello stesso ente e di norma chi sia già nominato in un altro ente;

- chi sia stato oggetto di revoca della nomina o designazione del Comune per motivate ragioni comportamentali.

Sono individuati anche degli obblighi specifici in capo ai soggetti scelti affinché venga agevolata l’efficacia dell’azione amministrativa nell’esplicare le sue funzioni di indirizzo e controllo; rappresentanti del Comune nell’organo amministrativo di ciascun ente, azienda, ancorché consortili, istituzione e società partecipate, sono tenuti alla osservanza dei seguenti adempimenti nel rispetto di quanto previsto dalle leggi di riferimento:

- rispetto degli indirizzi programmatici stabiliti dal Consiglio Comunale per l’ente interessato anche se formulati successivamente alla loro nomina; - ad intervenire, se richiesti, alle sedute delle Commissioni consiliari ed a

produrre l’eventuale documentazione richiesta, ivi compresi i verbali delle assemblee, l’impossibilità ad intervenire dovrà essere comunicata con tempestività;

- a trasmettere al sindaco, alla presidenza del Consiglio Comunale, alla Commissione di Controllo sugli enti partecipati ed ai Capigruppo consiliari l’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria ed in particolare quello delle assemblee straordinarie;

- a fornire tempestiva informazione circa le previsioni del piano industriale e le eventuali procedure di modifica dello stesso;

- a presentare al sindaco, alla presidenza del Consiglio Comunale ed alla Commissione di Controllo sugli enti partecipati una relazione informativa annuale sullo stato dell’ente/azienda e sull’attività da essi svolta sulla base degli indirizzi avuti, concordata e sottoscritta da tutti i membri nominati in rappresentanza del Comune di Firenze; in caso di dissenso il rappresentante presenta una propria relazione informativa. La relazione

63 informativa dovrà essere presentata entro il mese successivo all’approvazione del bilancio di esercizio annuale. La relazione dovrà essere accompagnata da: bilancio consuntivo e nota integrativa, relazione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, certificazione della Società di Revisione se adottata, bilancio di previsione dell’esercizio in corso o in mancanza dall’indicazione degli orientamenti societari previsionali per l’esercizio in corso. Le relazioni sono portate tempestivamente a conoscenza dei gruppi consiliari e dovranno essere oggetto di verifica nelle commissioni competenti;

- a riferire al sindaco eventuali procedure in atto ritenute in contrasto o non compatibili con gli indirizzi programmatici approvati dal Consiglio Comunale o in presenza di gravi carenze nell’attività o nella gestione aziendale.

E’ poi il sindaco che comunica ai Capigruppo ed alla Commissione Consiliare di Controllo i nominativi ed i curricula delle persone che intende nominare o designare almeno 10 giorni prima di procedere alla nomina, dando atto di aver congruamente valutato i curricula presentati; delle nomine e delle designazioni effettuate il sindaco dà immediata comunicazione ai Consiglieri Comunali, tramite la Presidenza del Consiglio e agli organi di informazione. Lo stesso sindaco procede con proprio atto alla revoca delle nomine e delle designazioni del Comune per sopraggiunta incompatibilità, ovvero per motivate gravi ragioni relative a comportamenti contraddittori od omissivi o a reiterate inottemperanze alle direttive espresse dall’Amministrazione Comunale, inosservanza degli obblighi e delle norme stabilite dal Regolamento sugli indirizzi di nomina dei rappresentanti comunali presso aziende, nonché in caso di reiterate assenze ingiustificate. Questa disciplina in materia di nomina degli esponenti di governo delle aziende partecipate è sicuramente idonea a garantire la scelta di soggetti competenti e a favorire lo svolgimento efficiente delle funzioni di indirizzo e controllo dell’ente locale proprietario della partecipazione. Tutto ciò ha conseguenze positive sulla gestione aziendale.

64 Il Comune di Firenze stabilisce anche dettagliatamente le modalità con cui viene esercitata la funzione di controllo e monitoraggio sulle società partecipate44. Nell’ambito del regolamento dei controlli interni, è stata formalizzata la procedura45 che viene adottata per esercitare il controllo sulle partecipate recependo complessivamente la previsione normativa (art. 147-quater del TUEL). L’efficacia del controllo è garantita dalla seguente disciplina:

- l’amministrazione definisce preventivamente gli obiettivi gestionali a cui devono tendere le società partecipate, secondo parametri qualitativi e quantitativi, e organizza un idoneo sistema informativo finalizzato alla realizzazione dei controlli. A tal fine i provvedimenti di indirizzo e gli atti di programmazione annuale dell’ente approvati dal Consiglio Comunale indicano, anche in riferimento a quanto previsto all'articolo 170, comma 6, del TUEL, gli obiettivi da conseguire in relazione alla partecipazione del Comune in società, con particolare riguardo a quelle alle quali il Comune ha affidato direttamente attività comunali o servizi pubblici. Nella programmazione degli affidamenti il Comune tiene conto dei limiti o vincoli di legge, con riguardo soprattutto a quelli di finanza pubblica e alle assunzioni di personale;

- al rendiconto annuale di gestione di cui all’art. 227 del TUEL è unita una specifica sezione documentale che riporta i risultati di esercizio delle società partecipate; le società di gestione, tenendo conto degli obiettivi suddetti e dei contratti o disciplinari di servizio con il Comune, organizzano le risorse aziendali e svolgono le attività affidate in modo che il livello quali-quantitativo ed economico delle prestazioni corrisponda a quello richiesto e stabilito negli stessi programmi, contratti o disciplinari del servizio;

- Ai fini del monitoraggio e controllo di quanto sopra, le società trasmettono alle Direzioni comunali titolari di contratti o disciplinari di servizio e alla Direzione Risorse Finanzarie: l'organigramma aziendale

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Informazioni dal sito istituzionale opportunamente integrate attraverso il contatto telefonico con la Dott.ssa Silvia Nistri, funzionario amministrativo del Comune.

65 con l' indicazione dell'impiego delle risorse umane e strumentali nei vari settori o aree di attività corrispondenti ai vari contratti o disciplinari di servizio; i costi annui preventivati dei settori o aree di attività suddette comprensivi anche della quota parte dei costi generali della società; un rapporto intermedio al 30 giugno sulle prestazioni effettuate evidenziando eventuali criticità gestionali e scostamenti rispetto alle previsioni ed impegni dei contratti di servizio che possono influire sulle dinamiche costi/ricavi di specifiche aree o settori di attività e più in generale sull'equilibrio economico della società, e sulle misure adottate per assicurare il rispetto degli eventuali limiti o vincoli di legge.

- i risultati delle verifiche periodiche sulla correttezza della contabilità aziendale svolte, secondo le norme di legge e degli statuti societari, dagli organi di revisione e controllo della società;

- una relazione annuale, da inviare unitamente al bilancio societario di esercizio, sul livello qualitativo dei servizi prestati in rapporto agli standard stabiliti nei contratti o nelle carte di servizio. Tale relazione dà anche conto della soddisfazione dell'utenza interna od esterna rilevata attraverso apposite indagini e sondaggi, predisposti in accordo con le Direzioni comunali affidanti i servizi, e misurata con l’impiego di appositi strumenti e metodologie;

- Le Direzioni e i Servizi comunali, secondo le rispettive competenze, monitorano le informazioni di cui al comma precedente e qualora vengano rilevate, nella gestione aziendale e/o nell’andamento dei rapporti di servizio ed economico-finanziari con il Comune, situazioni che non corrispondono agli obiettivi, ai programmi e ai contratti con l’Amministrazione o che possano generare squilibri nel bilancio della società o in quello comunale, adottano le azioni conseguenti, salvo sia necessaria idonea segnalazione, eventualmente con l’individuazione e la proposta di interventi correttivi, alla Giunta, che valuterà la necessità di informare il Consiglio Comunale;

66 - ai fini dell’esercizio del controllo analogo sui servizi in affidamento diretto, secondo la configurazione dell’in house providing, a società a capitale interamente pubblico partecipate dal Comune di Firenze singolarmente o insieme ad altri soggetti pubblici, possono essere individuati e disciplinati appositi organismi, strumenti e/o procedure anche unificate nel caso di controllo associato di più enti, per il monitoraggio e la verifica delle attività e dell’andamento gestionale delle società in questione;

- le società partecipate del Comune che hanno in gestione servizi pubblici locali affidati da altri enti pubblici o da autorità di ambito sono soggette alle verifiche e ai controlli degli enti affidanti secondo le previsioni di legge e degli specifici atti o contratti di affidamento. Parimenti le società partecipate che hanno in gestione dal Comune servizi pubblici per effetto dell’aggiudicazione di procedure ad evidenza pubblica sono soggette alle verifiche e ai controlli delle strutture comunali affidanti secondo le previsioni degli specifici contratti di concessione o di appalto. L’Amministrazione comunale, per l’esercizio, anche in qualità di azionista, degli altri controlli sulle società di cui al presente comma, richiede alle stesse, per tramite della Direzione Risorse Finanziarie: la trasmissione dei risultati delle verifiche periodiche sulla correttezza della contabilità aziendale svolte, secondo le norme di legge e degli statuti societari, dagli organi di revisione e controllo della società; una relazione semestrale sull’andamento della società e sulla situazione gestionale ed economico-contabile al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno, con evidenziazione dello stato dei rapporti e delle eventuali partite finanziarie con l’ente affidante e/o con il Comune di Firenze. Le misure adottate per assicurare il rispetto di limiti o vincoli di legge, in particolare di finanza pubblica e sulle assunzioni di personale, ai quali le società in questione fossero eventualmente sottoposte;

- qualora dal monitoraggio, da parte delle strutture comunali competenti, di quanto richiesto e trasmesso dalle società, venissero rilevate situazioni di

67 non coerenza dell’azione aziendale con gli obiettivi dell’ente, di rilevanti squilibri anche gestionali o altre che necessitino di interventi dell’Amministrazione comunale, anche nella sua qualità di azionista, le stesse vengono segnalate al Sindaco per l’individuazione delle misure o azioni da adottarsi da parte dell’ente;

- le società interessate sono tenute a fornire alla Direzione Risorse Finanziarie, i dati richiesti ai fini del rilievo dei risultati complessivi della gestione dell’Ente e delle aziende partecipate tramite bilancio consolidato nei casi previsti dalla legge e quelli necessari alla verifica di cui all’articolo 6 comma 4 del D.L. 95/2012 come convertito nella L. 135/2012.

Le finalità del controllo sulle società partecipate sono quelle di rilevare i rapporti finanziari tra l’ente proprietario e la società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto dei vincoli di finanza pubblica e egli altri vincoli sui quali l’Amministrazione sia tenuta a vigilare in base alla legge. Stabilire procedure di controllo che seguono linee di applicazione così rigorose, rende molto più solide ed efficaci le azioni dell’ente locale di governo delle partecipazioni e ciò inevitabilmente si manifesterà in maggiori possibilità di conseguire l’economicità della gestione aziendale.

Stabiliti i meccanismi di governance con cui il Comune di Firenze gestisce le proprie partecipazioni, bisogna analizzare la situazione delle partecipate. Il Comune di Firenze ha partecipazioni azionarie di maggioranza in quattro realtà economiche46: ATAF S.p.A.; Casa S.p.A.; S.A.S. S.p.A.; Quadrifoglio S.p.A.. L’azienda scelta per l’analisi è la Quadrifoglio S.p.A., partecipata all’82,27%, che svolge il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, di pulizia delle strade e dei mercati, di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Ha un consiglio di amministrazione composto da cinque persone, nominate nel rispetto delle linee di

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Le tre società non analizzate presentano dati economici-finanziari soddisfacenti; è da evidenziare però una perdita della S.A.S. S.p.A. nell’ultimo bilancio approvato (2012) legata al fatto che l’Ente socio non ha applicato la clausola contrattuale che consente il pagamento dei servizi che la società è contrattualmente obbligata a rendere.

68 indirizzo in tema di designazioni e in linea con le norme in tema di formazione e composizione dell’organo di gestione. In merito alla capacità reddituale è possibile evidenziare:

Indici 2010 2011 2012

ROI 5,22% 5,41% 7,02%

ROE 2,53% 3,05% 6,30%

ROS 3,72% 4,46% 5,71%

Vi è una buona redditività del capitale investito e un trend crescente negli anni. Con riferimento alla redditività del capitale proprio, il ROE assume valori soddisfacenti ed in crescita nel triennio; anche la redditività delle vendite (ROS) assume valori positivi. Queste indicatori testimoniano la buona capacità reddituale dell’azienda. Per quel riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria si individuano:

Indici 2010 2011 2012

Quoziente tesoreria secondario 1,64 1,39 1,46

Quoziente indebitamento 1,62 1,72 1,56

Posizione Finanziaria Netta (in €) 11.281.343 30.259.080 31.128.992

I valori del quoziente di tesoreria secondario mostrano la capacità dell’impresa di far fronte alle uscite finanziarie nel breve periodo con liquidità corrente (immediata e differita). Anche il quoziente di indebitamento presenta valori positivi che rientrano in una situazione di equilibrio finanziario perché le passività non arrivano neanche al doppio del patrimonio netto. In merito alla posizione finanziaria netta, guardando ai valori assunti, si può affermare che negli ultimi anni è aumentata l’esposizione debitoria netta. Per quanto riguarda la produttività, gli indicatori sono tutti soddisfacenti:

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Ricavi pro-capite (in €) 133.500 143.000 155.000

Costi pro-capite (in €) 42.500 44.000 48.000

Rendimento manodopera 3,14 3,25 3,23

I valori del rendimento della manodopera sono sinonimo di ottima produttività del fattore lavoro.

In conclusione, si può affermare che la situazione economica, finanziaria e reddituale della società è molto equilibrata, ed anche la produttività della forza lavoro è soddisfacente; tutto ciò è reso possibile dalla gestione oculata ed efficiente delle risorse aziendali e dalla loro opportuna valorizzazione. Sulla gestione incide sicuramente la scelta delle persone giuste nell’amministrazione, ed altresì le modalità efficaci con cui l’ente socio riesce a svolgere le proprie funzioni di indirizzo e controllo affinché vengano erogati servizi di elevata qualità nel rispetto dell’economicità aziendale.