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2. LA CORPORATE GOVERNANCE 1 Definizione

2.2. I diversi modelli di capitalismo

2.2.2. Il modello capitalistico in Germania e Giappone

Il modello tedesco-giapponese17 è definito “network oriented” o “insider system”, per l’elevato peso che si pone alle relazioni tra imprese industriali e finanziarie e per la presenza di una struttura azionaria caratterizzata dalla presenza di azionisti di controllo. Le grandi imprese che operano in Germania e in Giappone si caratterizzano per una struttura azionaria che si differenzia da quella delle imprese anglosassoni in quanto vi è un maggiore grado di concentrazione azionaria. I principali azionisti delle grandi imprese tedesche e giapponesi sono in molti casi altre imprese industriali o le banche. Queste ultime

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Per approfondimenti sul tema si veda Alessandro Zattoni, Assetti proprietari e corporate governance, capitolo 5. EGEA, 2006.

31 sono spesso in grado di esercitare un potere molto elevato perché, oltre alla quantità di azioni possedute, ricevono la delega del diritto di voto dai piccoli azionisti. La presenza di questa struttura azionaria concentrata e la determinazione dell’azionista di riferimento ad esercitare un forte condizionamento sulle decisioni strategiche dell’impresa riduce la possibilità che si crei quella separazione tra proprietà e controllo tipica del modello anglosassone.

In Germania e in Giappone i rapporti tra imprese industriali che operano nello stesso settore sono più orientati alla cooperazione rispetto al mondo anglosassone. Le imprese tendono ad instaurare rapporti di tipo collaborativo che sono rafforzati da partecipazioni azionarie, relazioni contrattuali continuative e regoli sociali condivise. Ad esempio in Giappone si sono diffusi i grandi gruppi aziendali: il gruppo conglomerato, chiamato “keiretsu”, che è rappresentato da un vasto numero di imprese che ruotano attorno a una banca; e si è diffuso altresì il gruppo integrato verticale che è costituito da vari imprese che operano lungo fasi sequenziali della filiera controllate dalla capogruppo. Nel rapporto tra imprese e banche vi è una forte collusione soprattutto in Germania; infatti nelle imprese tedesche tutti i servizi finanziari vengono forniti dal medesimo istituto finanziario, che spesso possiede anche ingenti pacchetti azionari. Quindi le banche esercitano un ruolo fondamentale, in quanto sono partner e consulenti finanziari. Il loro ruolo nel sistema economico tedesco è molto discusso, in quanto la loro presenza in qualità di soci e finanziatori a titolo di capitale di prestito può generare conflitti d’interessi. Vi è il rischio che il management delle grandi banche possa governare le imprese controllate nel suo interesse personale. Secondo coloro che sostengono il ruolo delle banca universale, viceversa, gli istituti di credito tedeschi essendo grandi azionisti sono concentrati a migliorare le performance aziendali e quindi hanno un orientamento a perseguire la crescita e lo sviluppo dell’impresa nel medio-lungo periodo.

Con riferimento alla composizione dei consigli di amministrazione, in Germania e Giappone la situazione è molto diversa rispetto al modello anglosassone. Nel modello tedesco vi è il sistema dualistico per le società di capitali, che si

32 sostanzia in un consiglio di amministrazione costituito da due organi distinti e gerarchicamente subordinati: il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione. Il primo organo ha il compito di indirizzo e controllo sulla gestione, nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione e ne determina anche i compensi. Il consiglio di gestione invece si occupa della gestione aziendale in senso stretto alla pari degli amministratori con delega presenti nel modello tradizionale italiano di amministrazione e controllo. L’ordinamento giuridico tedesco prevede per le imprese che raggiungono determinate dimensioni, il diritto di nomina ai prestatori di lavoro di rappresentanti nel consiglio di sorveglianza. In Giappone i consigli di amministrazione hanno dimensioni significative rispetto a quelli delle imprese anglosassoni. L’organo di gestione è prevalentemente formato da managers, e non vi è una presenza consistente ed adeguata di consiglieri di amministrazione esterni. Nel modello capitalistico tedesco e nipponico, il numero di imprese che accede al mercato del capitale di rischio è inferiore rispetto alla situazione anglosassone. Il mercato azionario in questi due paesi è meno dinamico e meno ampio rispetto alla situazione statunitense; questo elemento e la presenza di azionisti di riferimento nell’assetto proprietario delle imprese sono aspetti collegati tra loro. Secondo molti studiosi di Corporate Governance, nei paesi anglosassoni la forte tutela concessa agli azionisti ha consentito l’emergere del modello della public company , mentre la bassa tutela accordata ai titolari di partecipazioni azionarie in Germania e in Giappone ha contribuito all’affermazione di un azionista o di una coalizione di azionisti di controllo. Con riferimento al metodo di risoluzione delle crisi aziendali, qui non vi è lo strumento del mercato per il controllo societario in quanto la maggiore concentrazione della proprietà determina una situazione in cui il controllo sul management aziendale viene esercitato dall’azionista di riferimento che partecipa attivamente alle assemblee dei soci ed esercita le proprie funzioni di indirizzo attraverso la nomina degli esponenti del consiglio di amministrazione. La presenza di un grado di concentrazione azionaria più elevato, comporta anche la bassa probabilità di realizzazione di scalate ostili. Si può in definitiva dire che il modello di governance tedesco e nipponico è accomunato da alcuni elementi:

33 - la presenza di una scarsa efficienza e limitata cultura del mercato;

- sono modelli a controllo relazionale, in cui vi sono sistemi di relazioni fra organi societari che garantiscono un’allocazione efficiente dei poteri di governo e controllo;

- il filtro alle inefficienze aziendali è esercitato da organi interni all’impresa stessa, ed in particolar modo dall’azionista di controllo che esercita un ruolo attivo di governo dell’impresa.