Il sito internet ufficiale di Ca’ Pesaro è strutturato in modo semplice e intuitivo e presenta tutte le informazioni utili ai visitatori. In aggiunta ai dati relativi a “Il museo”, si possono reperire notizie su “Mostre/Eventi” e sui “Servizi Educativi” rivolti alle scuole, al pubblico adulto e alle famiglie. In particolare, ai fini del presente studio, risulta di interesse il fatto che vi siano progetti legati alla raccolta di scultura del museo, considerata un elemento fortemente distintivo127. Ad esempio, tra i Percorsi attivi, i Percorsi nel
Novecento, rivolti alla scuola secondaria, prestano attenzione sia alla pittura sia alla
scultura, mentre agli allievi frequentanti le classi comprese tra la scuola dell’infanzia e quella secondaria di primo grado è dedicata una proposta intitolata Facce di creta128. Dal sito internet ufficiale si può dunque accedere a quello di ticketlandia e selezionare le proposte dedicate ai differenti target di pubblico o organizzare il “Compleanno al museo”129. Si segnala inoltre la possibilità di acquistare i biglietti online130 tramite il circuito di prevendita Vivaticket131 e si ricordano i servizi offerti dalla Biblioteca di Ca’ Pesaro, specializzata nel campo della ricerca sulla storia dell’arte otto-novecentesca132 e dal catalogo online delle collezioni dei Musei Civici di Venezia133. Nella sezione relativa agli “Avvisi” presente sul sito internet, tra le varie informazioni, è possibile consultare l’elenco delle opere concesse in prestito al fine di programmare la propria visita134.
Ritornando al campo specifico di ricerca, tra gli scultori più citati sul sito internet del museo si collocano Auguste Rodin, Medardo Rosso e Adolfo Wildt. Riferimenti specifici ai gessi si trovano unicamente nella descrizione del percorso di visita, in cui sono segnalati
127 http://capesaro.visitmuve.it/it/attivita/per-la-scuola/. 128 Cfr. http://capesaro.visitmuve.it/it/attivita/per-la-scuola/.
129 Per maggiori informazioni sulle diverse proposte, si rimanda a quanto riportato sul sito internet
dedicato:
http://www.ticketlandia.com/education.do;jsessionid=1DBFC00FA0C1CBC7BDB8C50461D63030?m=muve& lang=it&menuId=1.
130 Si comunica che è possibile acquistare online sia il biglietto singolo sia il Museum Pass; cfr.
http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg%5bfestivalDetail%5d&id=573&wms_op=museiCivici&Language=I TA
131 Cfr. http://www.bestunion.it/azienda/.
132 http://capesaro.visitmuve.it/it/il-museo/servizi-agli-studiosi/servizi-scientifici/.
133 I dettagli in merito alle caratteristiche di tale catalogo sono riportate sul sito internet ufficiale della
Galleria di Ca’ Pesaro: http://capesaro.visitmuve.it/it/catalogo-opere/. Da questa pagina è possibile accedere alla banca dati tramite il link al seguente indirizzo: http://www.archiviodellacomunicazione.it.
I borghesi di Calais, Il pensatore e Larass; altri pezzi sono invece visibili unicamente nelle
fotografie di insieme delle varie sale135.
Inoltre, si segnala che la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro ha aderito alla piattaforma Google Art Project tramite una selezione di cinquanta opere d’arte visionabili attraverso immagini ad alta risoluzione136. Quindici dei pezzi scelti per rappresentare il museo sono sculture e, in particolare, tra queste vi sono i gessi137 intitolati
Uomo che tace, Yvette Guilbert, Il pensatore e I borghesi di Calais138. Tali opere sono
visibili anche nella galleria di immagini dedicata a I capolavori della collezione, in cui però non vi sono riferimenti alla tecnica di realizzazione139.
NOTE
Le informazioni necessarie al censimento dei gessi conservati presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro sono state interamente desunte dal catalogo scientifico della collezione.
BIBLIOGRAFIA
1992
De Micheli Mario, La scultura dell’Ottocento, Torino, Utet, 1992
2000
Adolfo Wildt e i suoi allievi Fontana, Melotti, Broggini e gli altri, catalogo della mostra a cura di Elena
Pontiggia (Brescia, Palazzo Martinengo, 23 gennaio - 25 aprile 2000), Milano, Skira, 2000
2003
Ginex Giovanna, Selvafolta Ornella, Il Cimitero Monumentale di Milano. Guida storico-artistica, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2003
2006
Scotton Flavia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. La scultura, Venezia, Marsilio Editori, 2006
135 Cfr. http://capesaro.visitmuve.it/it/il-museo/percorsi-e-collezioni/primo-piano-2/
136 Maggiori informazioni sulle possibilità offerte dalla piattaforma sono riportate sul sito internet ufficiale
del museo: http://capesaro.visitmuve.it/it/il-museo/multimedialita/google-art-project/.
137 Per un approfondimento si rimanda a: https://www.google.com/culturalinstitute/u/0/collection/ca-
pesaro-galleria-internazionale-d-arte-moderna?projectId=art-project.
138 Per un approfondimento si rimanda a: https://www.google.com/culturalinstitute/u/0/collection/ca-
pesaro-galleria-internazionale-d-arte-moderna?projectId=art-project.
SITOGRAFIA
Bestunion, azienda che si occupa della vendita on-line dei biglietti, http://www.bestunion.it/azienda/, ultima visita 03 febbraio 2016
Catalogo on-line delle collezioni civiche di venezia,
http://www.archiviodellacomunicazione.it/Sicap/opac.aspx?WEB=MuseiVE, ultima visita 29 maggio 2016 Tiketlandia, MUVE, proposte di didattica museale,
http://www.ticketlandia.com/education.do;jsessionid=1DBFC00FA0C1CBC7BDB8C50461D63030?m=muv e&lang=it&menuId=1, ultima visita 03 febbraio 2016
Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, http://capesaro.visitmuve.it/, ultima visita 29 maggio 2016
La Biennale di Venezia, Storia, La Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro,
2.1.2. Gipsoteca Antonio Baggio
ORGANIZZAZIONE: Museo Civico Umbro Apollonio
ACCESSIBILITÀ: le opere sono oggi conservate presso il deposito della Biblioteca
Comunale, in attesa di rendere possibile la loro esposizione al pubblico.
PROPRIETÀ E GESTIONE DEL FONDO: Comune di San Martino di Lupari (PD)
LA DONAZIONE
Le opere e le testimonianze relative all’attività di Antonio Baggio furono donate dal figlio Enrico al Comune di San Martino di Lupari nel 2005, al fine di permettere la creazione di un museo dedicato all’artista. Come si evince dal Verbale di deliberazione della Giunta Comunale relativo all’Atto di accettazione delle opere dello scultore-architetto Antonio Baggio (1985-1975) donate dal figlio Enrico, alcuni pezzi erano conservati presso l’abitazione di quest’ultimo, mentre altri si trovano in deposito presso privati o all’interno di edifici pubblici1. Le operazioni di recupero dei manufatti, come segnalato da Tommaso Ferronato, vennero condotte nel corso di un arco cronologico corrispondente a circa due mesi2.