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Considerazioni di sintesi e implicazioni di policy

La Garanzia Giovani: un bilancio dei primi quattro anni di attuazione del Programma

7.4 Considerazioni di sintesi e implicazioni di policy

L’implementazione della Garanzia Giovani ha rappresentato per l’Italia un importan-te fattore di discontinuità sia sotto il profilo del disegno e della governance delle poli-tiche attive del lavoro destinate ai giovani Neet, sia sotto quello del sistema dei servizi per il lavoro. Il modello italiano ha puntato a ridefinire il rapporto tra i vari livelli di governo, tenuto conto di un quadro normativo caratterizzato da “poteri concorrenti”, attraverso la definizione di un quadro di riferimento condiviso degli interventi. Le principali sfide che il Paese si è trovato a dover affrontare riguardano soprattutto le problematiche organizzative e gestionali delle strutture pubbliche preposte ai servizi per il lavoro, l’integrazione dei sistemi informativi, la necessità di utilizzare al meglio le risorse disponibili.

L’osservazione dell’andamento del Programma Garanzia Giovani nei primi quattro anni di attuazione restituisce l’immagine di un percorso di progressiva strutturazione della Garanzia, durante il quale dopo l’iniziale fase di avvio e messa a punto del model-lo di intervento e delle azioni, il programma è stato implementato ed è entrato a regime. In questa prospettiva i dati di attuazione segnalano, da una parte il graduale avvici-namento verso gli obiettivi di attivazione e occupabilità dei giovani perseguiti dalla Garanzia, dall’altra la presenza di elementi di criticità non ancora del tutto superati. In ogni caso, il bilancio di questi quattro anni, in termini di attuazione, non può che essere formulato nella duplice prospettiva dei due attori principali intorno ai quali ruota il programma: i servizi per il lavoro e i giovani.

Per i centri per l’impiego si è trattato di un cambio di passo importante, poiché sono stati chiamati a svolgere un ruolo non più meramente burocratico, a fronte di un cro-nico sottodimensionamento delle risorse finanziarie e umane (soprattutto nel confronto con altri paesi europei), di scarsa efficienza nel favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro e di limitata diffusione di forme di cooperazione tra servizi pubblici e privati. Tutto ciò in un contesto che presenta forti elementi di disomogeneità tra i territori. La capacità di prendere in carico i giovani e i tempi di risposta testimoniano un percorso di progressivo consolidamento e strutturazione dell’attività dei centri per l’impiego. Sul fronte dei giovani, il dato sulle registrazioni fornisce una prima misura di quanto la Garanzia abbia innescato un cambiamento nell’attitudine nei confronti della ricerca di lavoro e nell’accesso ai servizi: la scelta di iscriversi e, successivamente, di recarsi presso un servizio per il lavoro implica l’attivazione del giovane, passaggio impre-scindibile per avviare un percorso verso l’occupabilità. Criticità si sono riscontrate sul targeting del programma: la sfida principale della Garanzia è quella di intercettare e attivare i Neet più lontani dal mercato del lavoro. Il sistema di profiling doveva fun-zionare come correttivo di una dinamica spontanea che vede soprattutto il coinvolgi-mento dei giovani più forti. Si è osservato invece un limitato accesso al programma da parte di una quota consistente di giovani più lontani dal mercato del lavoro: i giovani più “deboli”, soprattutto in termini di titoli di studio, mostrano una minore propen-sione a partecipare ed ad iscriversi al Programma. La Garanzia Giovani ha

rappresen-Un altro aspetto da considerare riguarda la tipologia di azioni che sono state finan-ziate: rispetto al set di misure messe in campo, sia in fase di emanazione dei bandi che in quella attuativa (nonché di riprogrammazione), l’analisi ha evidenziato una concentrazione delle risorse su alcune delle misure finanziabili, in primis sul tirocinio extracurricolare, seguito dagli incentivi assunzionali. In particolare, il rilievo conferito al tirocinio in fase di programmazione attuativa è di gran lunga maggiore rispetto a quanto atteso in sede di programmazione.

Il recente rifinanziamento della Garanzia Giovani da parte dell’Unione Europea dimo-stra come sia ancora alto il livello di attenzione nei confronti dei Neet. In Italia è stata avviata una riflessione sulla nuova fase del Programma che ha portato ad ampliare la platea dei giovani e a ritarare parzialmente la strategia di intervento con riferimento all’attuazione delle misure di politica attiva16. Nel complesso l’esperienza della Garan-zia Giovani ha rappresentato per il nostro Paese un modello innovativo di governance delle politiche attive per il lavoro, che si sta gradualmente estendendo all’intera platea degli utenti dei servizi per il lavoro.

Bibliografia

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Capitolo 8

Due modelli di politiche attive