Due modelli di politiche attive del lavoro a confronto: l’esperienza della Toscana e della Lombardia
4. L’utenza e gli esiti occupazionali
Per la Toscana e la Lombardia, si può osservare come dal differente approccio all’in-tervento pubblico discendano modelli di governance delle politiche attive del tutto alternativi, con ricadute apprezzabili sulla composizione dell’utenza e sui risultati occupazionali. Alla prova dei dati, il sistema toscano incentrato sui servizi alle fasce deboli accoglie una quota decisamente più rilevante di utenti giovani e privi di ogni tipo di esperienza professionale rispetto al modello lombardo12. Viceversa, il modello lombardo sembra garantire migliori esiti occupazionali, sebbene questo confronto sia svolto su dati solo parzialmente sovrapponibili.
La Toscana
In Toscana, la programmazione del sistema lavoro si avvale di analisi di monitoraggio e, annualmente, commissiona due indagini sulla soddisfazione degli utenti e delle im-prese che hanno fruito di qualche servizio. Questo bagaglio informativo non partecipa direttamente alla distribuzione delle risorse pubbliche, rappresentando per lo più una base conoscitiva a disposizione del decisore pubblico ed un investimento nella traspa-renza del sistema.
La Toscana, come la Lombardia, valorizza dal punto di vista statistico le informazioni registrate nel sistema informativo lavoro, dalle quali è possibile estrarre le informa-zioni sugli iscritti alla disoccupazione per caratteristiche. In Toscana nel 2017 si sono iscritti alla disoccupazione quasi 133 mila individui, composti per il 55% da donne, spesso giovani (il 46% ha meno di 35 anni) e quasi sempre di nazionalità italiana (76%). L’incidenza degli utenti stranieri è, comunque, significativamente superiore alla relati-va incidenza demografica, che nella regione si attesta all’11%. Lo stato occupazionale degli iscritti indica che oltre un utente su cinque non ha avuto precedenti esperienze di lavoro, mentre per chi si rivolge ai servizi al termine di un rapporto l’iscrizione co-stituisce un requisito di accesso agli ammortizzatori sociali.
Tabella 4 - Caratteristiche socio-anagrafiche ed occupazionali degli iscritti alla disoccupazione (ex L. 150/2015) Valori assoluti % Genere Uomini 59,629 55% Donne 73,063 45% Età 1) fino a 24 anni 27,040 20% 2) 25-29 anni 19,198 14% 3) 30-34 anni 15,198 11% 4) 35-44 anni 29,840 22% 5) 45-54 anni 26,077 20% 6) 55 anni e più 15,339 12% Cittadinanza Italiani 100,263 76% Paesi EU 11,232 8% Paesi Extra EU 21,197 16% Status occupazionale Inoccupati 28,183 21% Disoccupati 104,509 79%
Fonte: elaborazioni IRPET su dati Regione Toscana
Entro sei mesi dall’iscrizione ai servizi, circa la metà degli iscritti del 2017 trova un lavoro alle dipendenze, mentre il 14% di loro viene rioccupato in un lasso di tempo superiore e il 35% è ancora alla ricerca di un impiego13. Concentrando l’attenzione sugli esiti a 6 mesi, quale condizione omogenea per tutti gli iscritti del 2017, si rileva che soltanto il 5% di loro va incontro ad una assunzione a tempo indeterminato, per-centuale che sale al 9% se consideriamo anche i contratti a termine con durata prevista superiore all’anno. Le due categorie relativamente più probabili per l’uscita dalla di-soccupazione sono, infatti, i contratti a termine di durata compresa tra sei mesi ed un anno oppure i contratti brevissimi, che cessano entro un mese dall’apertura.
13. Attraverso il sistema informativo del lavoro, è possibile monitorare tutti gli accadimenti che distinguono la vita lavorativa dei dipendenti di imprese con sede in Toscana. Per costruzione, quindi, gli esiti considerati costituiscono una stima per difetto delle uscite dalla disoccupazione: chi trova lavoro fuori regione oppure con forme d’impresa autonome è considerato disoccupato. L’analisi degli esiti può essere effettuata fino al 30/06/2018, prevedendo quindi un lasso di tempo minimo di 6 mesi e massimo di 18 mesi per la rioccupazione. Infine, si precisa che in questo caso l’universo di analisi è composto da tutti gli utenti dal momento della loro registrazione, a prescindere dall’attivazione di un percorso di politica attiva.
Tabella 5 - Esiti occupazionali degli iscritti per classe di durata del nuovo contratto
Durata del nuovo rapporto Hanno trovato in 6 mesi Hanno trovato in più di 6 mesi Hanno trovato lavoro: totale
Meno di 1 mese 10% 3% 13% 1-3 mesi 8% 3% 11% 3-6 mesi 8% 4% 12% 6 mesi-1 anno 16% 2% 18% 1- 2 anni 2% 0% 2% 2-5 anni 2% 0% 2% No termine 5% 2% 7% Totale 51% 14% 65%
Fonte: elaborazioni IRPET su dati Regione Toscana
Guardando ai potenziali fattori di svantaggio occupazionale, si conferma che l’inseri-mento breve è particolarmente difficoltoso per gli stranieri e per coloro che sono alla prima esperienza nel mondo del lavoro. In particolare, l’inesperienza pesa gravemen-te sulle probabilità di assunzione dei più giovani.
Tabella 6 - Esiti occupazionali a sei mesi per caratteristiche degli iscritti
Iscritti assunti entro 6 mesi Donne 50% Under 30 55% Stranieri 37% Senza esperienze 40% Totale 51% Assunti
entro 6 mesi senza esperienzeAssunti con esperienze Assunti
15-24 55% 49% 62% 25-29 56% 42% 60% 30-34 52% 30% 57% 35-44 53% 21% 56% 45-54 49% 22% 52% 55 e più 34% 14% 36% Totale 51% 40% 54%
La Lombardia
Il sistema dotale prevede altresì un monitoraggio costante dell’andamento della DUL che ha portato ad aggiornare, modificare ed ottimizzare il dispositivo in risposta ai bisogni rilevati dai destinatari e dagli operatori, oltre che a rendere più efficiente l’uti-lizzo delle risorse economiche e ad evitare effetti di scrematura dei destinatari.
Al 1° maggio 2017, a valere sul nuovo avviso DUL (2016), i dati di monitoraggio di Regione Lombardia mostrano che le doti prenotate sono complessivamente 61.127 per un totale di risorse prenotate pari a circa 99 milioni di euro, di cui il 59,1% per servizi a risultato14 e la restante quota per servizi a processo15. Il 29% circa delle doti prenotate rientra nella fascia ad alta intensità di aiuto e il 10% nella fascia ad alta intensità di aiuto per persone svantaggiate.
In complesso, le fasce di intensità di aiuto 1-2-3 e 3 plus, che comprendono percorsi di inserimento lavorativo o di auto-imprenditorialità, rappresentano il 90,6% circa del totale delle doti assegnate, con un valore medio di 1.686 euro per dote; la fascia 4, che riguarda invece percorsi di formazione, equivale a poco più del 9% del totale delle doti assegnate, con un valore medio di 969 euro per dote.
I destinatari della nuova DUL sono in prevalenza uomini (il 54%) e adulti tra i 35 e i 54 anni (il 65,5%). Il ridotto numero di giovani fino a 29 anni (pari al 7,6% del totale), è dovuto all’operare del programma Garanzia Giovani (si veda il successivo paragrafo 5 sulla Garanzia Giovani).
I destinatari delle DUL sono quasi tutti (il 90,7% del totale dei destinatari delle DUL prenotate) disoccupati, di cui la maggior parte sono in cerca di lavoro da almeno 12 mesi e il 20,8% è disoccupata da oltre 36 mesi.
14. Servizi di inserimento lavorativo ed autoimprenditorialità.
Tabella 7 - Caratteristiche socio-anagrafiche ed occupazionali dei destinatari
Nomi variabili: v.a. %
Sesso Uomini 61531 54,5 Donne 51415 45,5 Età Fino a 24 anni 21094 19 Da 25 a 34 anni 26874 24 Da 35 a 44 anni 30044 27 Da 45 a 54 anni 26338 23 55 anni ed oltre 8414 7 Titolo di studio
Fino alla scuola media inferiore 39097 34,6 Secondaria superiore ed oltre 69774 61,8
n.d. 4003 3,5 Fascia di aiuto 1 32214 28,6 2 29980 26,6 3 33705 29,9 3plus 9262 8,2 4 7603 6,7 Condizione occupazionale Disoccupati 105510 94 Occupato 7254 6 Totale 112764 100,0
Fonte: elaborazioni Polis Lombardia su dati di monitoraggio DUL 2016 di Regione Lombardia (11/12/2017).
La DUL ha permesso di inserire nel mercato del lavoro il 58% dei destinatari di doti con servizi di inserimento lavorativo (che rientrano nelle fasce di aiuto 1, 2, 3 e 3 plus) preno-tate al 1° maggio 2017 (28.074 individui). Per gli altri 20.301 (il 42%) non è invece ancora stato attivato alcun contratto.
Oltre alla buona incidenza degli avviamenti al lavoro, un indicatore importante della per-formance della DUL riguarda la tipologia contrattuale e la durata dei contratti attivati: un buon 46,6% dei contratti attivati è di durata superiore ai sei mesi. Si tratta soprattutto di contratti a tempo determinato, anche se il 13,8% è rappresentato da contratti a tempo indeterminato e il 4% da contratti di apprendistato.
Figura 3 - Distanza dal mercato del lavoro dei destinatari in cerca di occupazione
Fonte: elaborazioni Polis Lombardia su dati di monitoraggio DUL 2016 di Regione Lombardia (01/05/2017).
Tabella 8 - Destinatari di dote di fascia 1, 2 e 3 avviati per tipologia di contratto
v.a. % Persone con contratti attivati di durata pari o
superiore a 6 mesi 28484 32,6 Con contratto a tempo indeterminato 5580 6,4 Con contratto a tempo determinato 17457 19,9 Con contratto di apprendistato 5308 6,0 Con altra tipologia contrattuale 139 0,1 Persone con contratti attivati di durata
attual-mente inferiore a 6 mesi 39679 45,4 Persone che hanno attivato tirocini 6792 7,8 Totale avviamenti (persone con contratti attivati
o un tirocinio attivato) 74955 85,9 Persone che attualmente non hanno attivato
nessun contratto 12372 14,1 Doti fascia di aiuto 1,2,3 (Primo Avviso DUL) e
Fascia 1, 2, 3 e 3 Plus (DUL 2016) con servizio di Inserimento Lavorativo
87327 100,0
5. La Garanzia Giovani: la gestione regionale di un programma europeo