II LA CONTABILIZZAZIONE DEI DERIVATI E LA DISCLOSURE DI BILANCIO
STATO PATRIMONIALE Attivo Passivo
II.VII LA CONTABILIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI COPERTURA DI CASH FLOW SECONDO I PRINCIPI CONTABILI NAZIONAL
La seconda tipologia di copertura prevista dall’OIC 32, il cash flow hedge, viene attivata da quelle realtà imprenditoriali che hanno l’obiettivo di limitare l’esposizione al rischio di variabilità di flussi finanziari futuri attribuibili ad attività o passività iscritte in bilancio, impegni irrevocabili oppure operazioni programmate altamente probabili. 111
Come per quanto riguarda la copertura di fair value trattata nel precedente paragrafo, anche in questo caso le disposizioni impartite dal Legislatore sono guidate dalla volontà di migliorarne l’esposizione in bilancio ed al contempo di evitare l’insorgenza delle asimmetrie contabili già discusse.
A differenza di quanto avviene per le coperture di valore equo però, in caso di copertura di cash flow l’obiettivo prefissato viene raggiunto tramite il differimento degli utili o delle perdite derivanti dall’hedging instrument, mantenendoli in una riserva di patrimonio netto, fino a quando non si manifestano gli effetti reddituali derivanti dalle operazioni oggetto di copertura. 112
Infatti, sebbene l’iscrizione degli strumenti di finanza derivata sottoscritti con finalità di cash flow hedge avvenga alimentando le stesse voci impattate dal fair value hedge cioè le voci B.III.4 o C.III.5 dell’Attivo di Stato patrimoniale oppure la voce B.III del Passivo, le relative contropartite dovranno essere imputate alla voce A.VII di “Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi” con segno positivo o negativo (ossia a riduzione del Patrimonio netto).
In questo modo, una volta verificatisi gli eventi oggetto di copertura, si potrà procedere al rilascio della riserva, ottenendo un allineamento temporale degli effetti registratisi su hedged item ed hedging instrument.
Un aspetto di cui tener conto è che il principio specifica che ad essere inserita tra le riserve è solamente la componente efficace della variazione di fair value registrata sul derivato; al contrario per quanto riguarda la componente inefficace resta valida la
Busso D., “OIC 32: Strumenti Finanziari Derivati”, Università degli studi di Torino
111
op. cit. Santesso E., Sostero U. (2018
registrazione immediata a Conto Economico alle voci D.18.d e D.19.d, al fine di evitare la sospensione di variazioni di fair value che non troveranno poi compensazione con quelle future sul valore dell’elemento coperto. 113
L’OIC 32 stesso fornisce la definizione di “efficacia della copertura”, definendola come “il livello a cui le variazioni nel fair value o nei flussi finanziari dell’elemento
coperto, che sono attribuibili ad un rischio coperto, sono compensate dalle variazioni nel fair value o nei flussi finanziari dello strumento di copertura”. 114
Infatti, se è vero che la sottoscrizione degli strumenti di finanza derivata di copertura mira alla neutralizzazione delle fluttuazioni avverse che possono incidere sul Conto Economico, è anche vero che non sempre si ha un allineamento perfetto tra gli effetti registrati sullo strumento e quelli sulla posizione coperta; questo porta all’insorgenza di componenti inefficaci di copertura.
Ciò può accadere sia in relazione a derivati “esotici” particolarmente complessi, la cui struttura non è una semplice replicazione speculare dell’elemento coperto, sia in relazione a particolari scelte effettuate dal management.
per avere un esempio pratico basti pensare al case study di Lufthansa proposto nel corso del primo capitolo: il CEO, Herr Heinz Ruhnau, decise di coprire solo parzialmente la propria esposizione in valuta estera attraverso la stipulazione di derivati su cambi.
Più precisamente, nella valutazione dell’efficacia della copertura esistente tra strumento sottoscritto e posizione coperta, si possono presentare tre scenari differenti.
Si ipotizzi infatti di avere a che fare con un’impresa che ha stipulato un derivato di copertura di flussi finanziari futuri e che, al termine dell’esercizio, ne ha determinato il
fair value per un importo negativo pari a 1000.
op. cit. Rigo S. (2019), n. 248-2019
113
OIC 32, Definizione n.18, pp.6
Procedendo alla stima della variazione dei flussi di cassa relativi alla posizione coperta, i tre possibili scenari sono rappresentati da:
-
variazione positiva di fair value pari a 1000.-
variazione positiva di fair value pari a 900.-
variazione positiva di fair value pari a 1100.Il primo scenario è rappresentato dalla “copertura perfetta”. In questo caso non si presentano particolari difficoltà perché l’intera variazione di fair value dello strumento è efficace nel compensare quella attesa sull’elemento coperto.
Nel secondo invece, si parla di “Under-hedge”, in quanto il valore assoluto della variazione di fair value registrata sul derivato è inferiore a quella relativa alla posizione coperta.
Da ciò consegue che tutta la variazione di valore dello strumento di copertura può essere definita come efficace nel compensare quella dell’elemento coperto e pertanto viene interamente iscritta a riserva per il suo intero ammontare.
in questo caso è importante notare che la differenza di 100 emersa non ha un vero impatto a bilancio perché si riferisce ad una variazione solo attesa che non si è ancora realmente manifestata.
Nel terzo e ultimo scenario invece, il valore assoluto della variazione di valore intervenuta sul derivato è superiore a quello registrato sulla posizione coperta; si parla pertanto di “Over-hedge”.
in tal caso si rende di fatto necessaria la determinazione sia della parte efficace sia di quella inefficace (cioè la parte eccedente rispetto alla variazione intervenuta sull’elemento coperto) e quindi, non trovando compensazione in futuro, tale variazione sarà imputata immediatamente a Conto Economico tra le Rivalutazioni o Svalutazioni di strumenti finanziari derivati.
Grafico n.12
Possibili scenari di copertura
II.VII.I - Esempio di contabilizzazione di un forward di copertura di cash flow. 115 Grafico n.13
Timeline
1. Stipulazione del contratto
In data 01.11.2019, la società si impegna alla vendita di merci ad un cliente americano (prevista per Marzo 2020) e contestualmente sottoscrive un forward su valute per coprirsi dal rischio di un possibile deprezzamento del dollaro.
Il valore totale delle merci pattuite ammonta a 110.000 dollari che, ipotizzando un tasso di cambio euro/dollaro pari a 1.1, corrisponde ad un controvalore di 100.000 euro.
Attraverso lo strumento di copertura, quindi, l’impresa si impegna a vendere 110.000 dollari allo stesso tasso, al fine di neutralizzare le possibili variazioni avverse che potrebbero intervenire nella vendita differita.
Efficacia della copertura
Under-Hedge Copertura Perfetta Over-Hedge
Variazione fair value derivato: 900
Variazione flussi di cassa attesi dall’elemento coperto:
1000
Variazione fair value derivato: 1000
Variazione flussi di cassa attesi dall’elemento coperto:
1000
Variazione fair value derivato: 1100
Variazione flussi di cassa attesi dall’elemento coperto:
1000
Tutta la componente è efficace. Tutta la componente è efficace Compare una componente di inefficacia pari a 100
Cfr. op. cit. Rigo S. (2019), n. 248-2019
Avendo predisposto tutta la documentazione necessaria e trattandosi di un impegno irrevocabile, il derivato viene contabilizzato come di copertura di flussi finanziari futuri.
Come si evince dal grafico soprastante e dai dati riportati, alimento della sottoscrizione il fair value del derivato è pari a zero e pertanto non sono richieste valutazioni o iscrizioni iniziali da parte del management.
2. Valutazione del contratto
In accordo con quanto prescritto dal principio OIC 32, secondo cui in sede di chiusura dell’esercizio gli strumenti sottoscritti devono essere valutati al fair value, in data 31.12.2019 il management procede con la stima del valore equo del
forward posseduto.
In seguito a variazioni favorevoli dei tassi di cambio intervenute negli ultimi due mesi del 2019, si ipotizza che il fair value del derivato si sia ridotto per un importo pari a 1000 senza però aver generato alcun impatto sui flussi di cassa societari. In altre parole, nel corso dei mesi di novembre e dicembre 2019, il tasso di cambio è progressivamente diminuito fino ad assestarsi, alla data di valutazione, attorno a 1.089.
Così facendo, grazie all’apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro, il controvalore in euro della vendita futura è aumentato di 1000 e tale variazione è direttamente compensata dalla perdita di 1000 registrata dal derivato.
La società procede dunque con l’iscrizione del valore equo dello strumento nella voce B.3 dello Stato Patrimoniale ed in contropartita va ad alimentare con il segno meno la riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi (alla voce A.VII) (1).
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi
(1) 1000
Strumenti finanziari derivati passivi
3. Scadenza del contratto
In ossequio alle indicazioni previste nell’OIC 32, in data 01.03.2020, contestualmente alla vendita di merci al cliente statunitense per 110.000 dollari, la società procede nuovamente alla valutazione del fair value del forward. Il cambio euro/dollaro, alla data valutativa, risulta essere diminuito ancora rispetto al termine dell’esercizio 2019, assestandosi attorno ad 1.083 ed implicando pertanto un controvalore in euro pari a 101.500 euro.
Innanzitutto la società procede con l’aggiornamento del valore del derivato, incrementando di 500 il fair value iscritto alla voce B.3 “Strumenti finanziari derivati passivi” ed in contropartita alimentando la relativa riserva di Patrimonio Netto per lo stesso importo, ma con il segno meno. (2).
Successivamente, viene iscritto un credito in Stato Patrimoniale, precisamente alla voce C.III.1 “Crediti verso clienti”, per un importo pari a 101.500 euro ed in contropartita viene rilevato un ricavo di pari importo alla voce A.1 “Ricavi dalle vendite e prestazioni” di Conto economico (3).
La società procede poi con la chiusura della riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi, portandone il relativo valore a storno dei ricavi precedentemente contabilizzati; in questo modo viene neutralizzato l’effetto provocato dalla variazione dei cambi valutari (4).
Contestualmente all’eliminazione contabile della riserva, il management procede anche con la chiusura del conto “Strumenti finanziari derivati passivi”, regolando il derivato per cassa attraverso la voce C) IV 1) “Depositi bancari e postali” (5).
Così facendo, nel momento in cui la società procederà con l’incasso del credito per 101.500 euro, questo sarà in parte compensato dai 1500 euro relativi al
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi
(1) 1000 1500 (4) (2) 500
// //
Strumenti finanziari derivati passivi
(5) 1500 1000 (1)
500 (2)
derivato, annullando completamente il ruolo giocato dai cambi valutari ed il relativo rischio derivante dal differimento della vendita (6).