Casona Moreno -
1. CONTESTO GENERALE E UBICAZIONE EDIFICIO
Come già accennato nell’introduzione, Santa Cruz si è sviluppata al di fuori del primo anello solo dopo il 1930. Prima di quest’espansione e sin dalla sua fondazione, la città è rimasta circoscritta all’interno della griglia spagnola. Questa griglia altro non è che il sistema romano denominato cardo e decumano. Tutto il centro storico si è creato attorno alla piazza centrale a tutt’oggi rimasto spazio verde, su di essa si affacciano la cattedrale, il municipio ed altri edifici pubblici.
La strada che originariamente divideva la piazza con l’isolato della cattedrale, con le ultime modifiche urbanistiche è stata resa pedonale.
La pedonalizzazione del centro è un’idea che gli amministratori hanno già da qualche anno, ma che tuttavia non ha riscosso consensi né tra popolazione né tra i negoziati della zona.
Già nel piano del 1825 si vede raffigurata una costruzione nell’attuale posizione della casa oggetto di studio, non ci sono però informazioni che possano far presupporre o smentire il fatto che in quegli anni fosse già presente quella costruzione.
Spesso per indicare le case tradizionali cruzegne viene usato il termine spagnolo “Casona”, che letteralmente significa villa o grande casa, un vocabolo che anche in italiano, seppur poco usato, potrebbe ritenersi l’accrescitivo del sostantivo casa. Normalmente il nome della casa a cui ci si riferisce prende il nome della via in cui si trova; per esempio la casa oggetto della tesi è chiamata “Casona Moreno” perché situata nella via René Moreno.
1 Piano del 1825 disegnato da Carlos Cirbián
PARTE DUE
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Nel 1973 venne effettuato un rilievo delle abitazioni del centro storico da parte del tedesco Gerrit Köster. Nella prima planimetria sono raffigurate tutte le case con galleria nel centro della città presenti nel 1973. Tra le quali è presente anche Casona Moreno.
All’epoca del rilievo la casa era circondata da altre case tipiche cruzegne. Ad oggi ne è rimasta solo una, in via Ñuflo de Chávez, recentemente ristrutturata e trasformata in un centro culturale.
Sino all’aprile del 2018 a lato di questa casa, di fronte alla Casona Moreno ne era presente un’altra che è stata poi demolita per creare dei parcheggi.
Sempre in via Chávez, al lato della Casona si trova la facoltà d’ingegneria UAGRM, edificio degli inizi del ‘900. In via René Moreno dall’altra parte della strada si trovano un hotel risalente al 1952, e un edificio del 2000 di tipologia mista.
Al lato della Casona c’è il grattacielo del BNB (Banco Nazional de Bolivia) edificio del 1980.
2 Distribuzione delle case con galleria nel centro della città di Santa Cruz, nel 1973 (Köster)
4 Nuova costruzione e demolizione dei portici nel centro della città di Santa Cruz tra il 1931 e il 1973 (Köster) 3 Nuova costruzione e demolizione dei portici nel centro
della città di Santa Cruz tra il 1906 e il 1931 (Köster)
Nel 1973 venne effettuato un rilievo delle abitazioni del centro storico da parte del tedesco Gerrit Köster. Nella prima planimetria sono raffigurate tutte le case con galleria nel centro della città presenti nel 1973. Tra le quali è presente anche Casona Moreno.
All’epoca del rilievo la casa era circondata da altre case tipiche cruzegne. Ad oggi ne è rimasta solo una, in via Ñuflo de Chávez, recentemente ristrutturata e trasformata in un centro culturale.
Sino all’aprile del 2018 a lato di questa casa, di fronte alla Casona Moreno ne era presente un’altra che è stata poi demolita per creare dei parcheggi.
Sempre in via Chávez, al lato della Casona si trova la facoltà d’ingegneria UAGRM, edificio degli inizi del ‘900. In via René Moreno dall’altra parte della strada si trovano un hotel risalente al 1952, e un edificio del 2000 di tipologia mista.
Al lato della Casona c’è il grattacielo del BNB (Banco Nazional de Bolivia) edificio del 1980.
2 Distribuzione delle case con galleria nel centro della città di Santa Cruz, nel 1973 (Köster)
4 Nuova costruzione e demolizione dei portici nel centro della città di Santa Cruz tra il 1931 e il 1973 (Köster) 3 Nuova costruzione e demolizione dei portici nel centro
della città di Santa Cruz tra il 1906 e il 1931 (Köster)
In queste due planimetrie invece sono rappresentate le costruzioni e le demolizioni dei portici dal 1906 al 1973. Nella prima planimetria si vede come tra il 1906 e il 1931 sia stato costruito il portico della Casona nel prospetto di via René Moreno, invece nel secondo si nota come tra il 1931 e il 1973 sia stato demolito il portico di via Ñuflo de Chávez. Queste planimetrie datano e segnano alcune delle modificazioni che ha subito l’edificio.
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Quest’ultima planimetria rappresenta la situazione del centro storico di Santa Cruz nel 1973 e la collocazione delle varie case con galleria dei differenti stili architettonici, dalle tradizionali gallerie in legno a quelle dove le colonne di mattoni sono sostituite a quelle lignee sino ad arrivare alle case con gallerie in mattoni e parapetto.
Si può notare come la maggior parte delle case fosse ancora con le gallerie in legno.
La tipologia meno sviluppata era quella con le colonne in mattoni e il parapetto e si concentrava principalmente intorno alla piazza centrale.
5 La casa con galleria nei suoi differenti stili architettonici nel centro di Santa Cruz nel 1973 (Köster)
L’edificio è ubicato nel centro storico a tre isolati dalla piazza centrale, nell’isolato 28, all’incrocio delle vie René Moreno e Ñuflo de Chávez. Si trova nella parte sud-est della città all’interno della griglia funzionale della città storica.
A quattro isolati a Ovest dell’edificio si trova il mercato “7 Calles”, uno dei mercati più importanti di tutto il centro storico. Questo mercato si chiama, tradotto,
“7 strade” perché originariamente si affacciava nell’incrocio di sette vie. Nel 1920 il proprietario di due terreni divisi da una di queste strade ha deciso di unirli, chiudendo la strada che li attraversava. Così facendo il mercato che si affacciava sulle sette strade, da quell’anno si affaccia solo su sei. Nonostante il cambiamento continua a chiamarsi così per una memoria collettiva della città[1].
La larghezza delle strade in questa parte della città è in media di 7 metri e sono tutte a senso unico. La via René Moreno conduce alla piazza principale per cui è sempre molto trafficata.
[1] Per vedere il contesto generale Capitolo Allegati pag. 119
6 Immagini catturate da Google Earth datate 2018
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Di seguito è riportata una tabella[2] con i flussi nell’incrocio dove si trova la casa in oggetto. Vengono analizzati i passaggi delle automobili, delle biciclette e dei pedoni nelle tre fasce principali della giornata, mattina, pomeriggio e sera per un arco temporale di 10 minuti nel mese di maggio 2018.
Giorno Maggio 2018 Ora Automobili Biciclette Pedoni
Mercoledì Mattina 10.00-10.10 61 0 25
Mercoledì Sera 19.55-20.05 107 0 65
Domenica Pomeriggio 17.45-17.55 91 1 117
Come si può notare dalla tabella, il passaggio dei pedoni e delle automobili è molto elevato. Il flusso ciclabile invece è molto scarso, questo fatto è dovuto all’assenza di piste ciclabili e la scarsa diffusione di questo mezzo di trasporto nella città.
[2] Dati raccolti personalmente in loco.