• Non ci sono risultati.

il Santo Arciuefcouo farlo "Borromeo nella vifita della fu a AdhEccief.Medioi.

Chiefa CMilanefe. AnzQt nefla ifìejja %oma CapodeBe ltaSan 1

altre Chiefe, per riparo di taf inconuenìente fu injìitmta del iJ3 p - U fampagnia del Santi fimo Sacramento : ad

Spondan.fub co an-e [an-empio fan-enz,a dubto di quan-ella chan-e dtan-ect anni aitanti an-era

Hata eretta daU'Augutta Città di Torino , come f i dirà Romani &curiaies poco aprejfo. An/i nel Sacro Concilio di Trento fi

ten- Eucharif-mr molti configli, et fur fatti decreti falsari per

prouede-re in tutta la Crifiianità ad vna così fcandalofa et vnt~ fijsVrbisminusho. uerfale trafilatela, laqual fu ad vn tempo et effetto e

cagione dell'tìerefia . * fiimos dcferri. :rSo

-J . . . r v j' r m 1 K C l e t a t c m vtriufquc

Accintifi dunque i felanti Confratelli dt San Paolo a fexusfubinuocatio-quefìa neceffaria et pietofffma Imprefa nella fm Patria ;

cominciarono à dejìare in fi medefemt vna viuiffima fede, ft» inftituerunc. & c . et vn'altiffimo e deuoti/simo fenttmento verfo di quel

Di-urno Holocaujìo : 0 in virtù delle loro preaccennate-» Primc Conftitiufo. Qmftitutioni originali, fomentarono quefta pietà recipro-ciu Compagnia camente nel lor prtuato Oratorio, come in vna fiera—* brode'Fratein.pag. paleftra da efercitarfi prima dì feendere nel publico

Teatro dauanti agli occhi del Popolo. A quefto fine in- conftitmioni Pri-Jìituìrono la lettura de' libri Santi: l'efortationi e teutoni™'*1™p-m.&*j.

del loro Padre Spirituale tre volte la fiumana : 0 le—»

deuote e dotte meditatìonì che l'ìftefio Padre Quìntiano ha- Lfo.deiucomp.tir:

_ ^ t _ ~ r ». Diuotiflìme

Confi-uea compoHe fopra la Sacra Communwne, Lequalt anco dcrationi. &c.

al pre[ente feruono a' Fratelli dì preparamento : 0 à

molti Mathri della vita fpirituale han dato lume et idea per compor meditatiom fopra quel Diuino fuggetto :

effien-do factl co fa l'aggmgnere del prop'to agli altrui trouaù;

42. Opera Prima

Conftit.fud.cap.iy. Quinci non follmente Jì aBrinfero in quelle prime Con-& 1u jhiuùoni à intervenire ogni giorno al Santo Sacrificio della Mejja ; & aceoflarfi ogni otto giorni à quella Sacra Men-fia : ma talvolta à pubhco ejempio de fedeli, (3 à c'ofufion

degli Heretici ; andavano tutti uniti à communicar(ìin—* altre Chiefe maggiori. Onde il Popolo, (3 fi* Curiali

edificati , fcoteuano anch'effì la freddezza » C3 gli huma-ni rifpetti : non hauendo al mondo più brieue , ne più ef-ficace predica alla pietà, che il vivo e [empio.

LAI a un'altro fegnalatijfimo effetto ancor ne feguì ; che col medefimo fervore J vegliarono la publica pietà verfo la Sacra tìoflia del LMiracolo, che ancora intera nel Duo-mo fi confiruaua. Hauea certamente parti aleggiato con quefia Augufla la Mifericordia Diuina ; laqual preve-dendo l'empieZza de Sacramentari, (3 le riunite de Re-gni che fi fon dette ; per preferuarla da quella her etica! pefìilenza ; haueua operato ,già cento e più anni prima,

quel gran prodigio celebrato dalle trombe della publica—*

A a» public». C e r c f f a m a , e dalle penne di fedeli Scrittori. Quello fu , che moniale di s. G Ì O - mentre Ludovico Duca dì Sauoia viueua in nimìfìà col

Augufta fub anno Delfino dell' Anno 14.? 3- forzAtofi di' Sauoiardi il Cnf-«8» à'IfigHe, a mejjì per fil dì fpade gli dìfenfori ; fù da

Botcro nella vita di ^ sfidato mal Crifitano in quel faccheggiamento

inuo-L u d oU l C O deCna'chiUefa°" lata (3 involta nelle bagaglio la Sacra Hoftia nell' Off* Bfouio. Razzi, vi- UnjorìQt j\/[a ripagando per Torino^alcune [quadre

vin-citrici con la fua preda, alti fei di Giugno, due hor e auan~ ti al tramontar del Sole ; ecco che ti Mulo ilqual

porta-va quella Sacra Salma, pervenuto alla piazza daporta-vanti alla Chiefa di San Stluefiro , repente divenuto reltiuo a'

guida-Della Compagnia dì San Paolo. > 15*

guidatori, fi profiefe à terra; 0 rotte fi fpontaneamentz le barde, 0 ifcoppiato l'invoglio , il Sacro 0 He nfior io per

fe jìsffio ne vfcì; 0' leuatofi alto , fi foHenne in aria da-mmi agli occhi de circolanti. Accorfeui tutto il Popolo doppiamente rapito da pietà & maraviglia : accorfe il Cle-ro col fuo Vefcouo Ludovico di Tomagnanó: 0 fatte

cal-de orationi, l'Ofìenforio ricadcal-de in terra ; 0 la Santa

HoHia riflette in alto fofpefa 0 rìfplendente come Jiel-la : à cui hauendo il pio PreJiel-lato con devote Jupplicaùonì e lagrime, prefentato vn Sacro Calice j quella tenendo l'in-ulto , et pianamente fendendo ; nello ifiejfo Calice venne-» finalmente 4 ripofare. Indi dal Vefcouo

proceffonalmen-te portato come in trionfo nella Ch'proceffonalmen-tefà Metropolitana quel facro Pegno quivi rifplendendo di perpetui lumi,

0mol-to più di miracoli , fù fintamente adora0mol-to 0 cufiodi0mol-to» Fur fubito di quefto gran miracolo, anzj di tre miracoli in vno , rogate publtcbe tefiimoniah : ma perche nulla è più momentaneo che l'eternità delle pagine ; 0

dellepubli-che memorie troppo facilmente la memoria fi perde ; l'Au-gufia di Tonno , tra gli altri generofi effetti della

vene-ratione 0gratitudine di vn tal beneficio , volfelo con tef-tmonianQ più falde 0 più vifibili, nella memoria 0 ne-gli occhi de pofieri immortalare . Peroche confederando,

che non fenzja qualche particolar genio quell'Hofpite Ce* lefle hauea voluto fendere in quel luogo, più che in ve* run'altro', in queB'tfieffo luogo dovei difcefe, come fpec'tal-mente eletto 0 fantificalo , gli ereffe del i / i f - vna Ca* pella in guifa di Tempietto di fini marmi, con eleganti jculture 0 perfetùffma architettura . Anz^ì fapendo

42. Opera Prima

che a tale habitàtore ni'un Tempio è più gradito ne più • magnifico di vn Cuor deuoto ; del 1 f 29, per infiammar Regole della Com- U deuotion del Topolo ver fi l'ijìcjfo AuguHiffìmo Sacra-pagT d o m a n i mento , mentre gli Hereuct, com>. fi e detto, procuravano della Città di fori» dì fimor trarla ; inHituì nella ifiejfa Capella la

preaccen-no. dcitsac,. n m ? intitolata del CORPFS DOMISI; alitandole per diuifa vn Calice di oro con l'tìofita fopra ; apunto rapprefientante ti miracolofo avvenimento. Ordi-nò pertanto vn Corpo di Officiali con quattro 'Rettori ; 0 prefiriffe a Fratelli vna Tegola con fue

fonHitutiomfpi-ranti pietà , che ancor fi veggono : il cui ficopo altro non era, che allettare i Fedeli à quel cele He Alimento ; 0 ac-crefcerne la veneratione, et il decente fplendore nella efipofi> itone fopra l'Altare, nelle puhltcheprocejjiom, et nello ac-compagnamento agli nfermt. sAlqual efimpto ( come—» dicemmo) ancora in Roma alcuni fittadmt e furiali die-, ce anni dapoidie-, formarono all'iftefio fine vna fimil Compa-Spondan. ibid, r ' J ' J J . -T.

gmanelT empio della Minerva sfitto l ijtejja muocatto-ne . dAUaqual Compagnia , 0 à tutte l'altre che fiotto

Builar.To.p.Conft. ,T t i o k ^ebbero mfittane, Tapa Paolo TerZjO

con-cedè amphjfme Indulgente 0 Priuileggi. Ma ficomes

noi vtggiamo tutto il giorno avvenire, che ancor le cofe-» Sante con l'andar del tempo di ogni opera confumatore, ò per lenta oblivione, ò per foperchta famigliarità perdo-no affai di veneratione : e tante Imagmi, e Corpi\ e l uo-ghi Santi che dtluuìauano gratie, dopo alcun tempo fi afi tengono ; cejfando con la novità la maraviglia , con la maraviglia la deuoitone, 0 con la deuotione i miracoli ;

così quella publica pietà ver lo l'tìolìia miracolo fa , per TtHefia

Della Compagnia dì San Paolo. > 15*

ftSìeJfii ragione, (3 molto più per le guerre foprauuenu-te y (3 per le prenarrate perfecutioni degli Vgonoti, in-comincio a intiepidire, £3 poficia a rajjreddirfi : onde quel Corpo Diurno, più non ricevendogli primi honori, non ifpargeua le prime gratie. Videfi adunque mar a-uiglwfo effetto di quel fervore eccitato nel Popolo dà Confratelli di San Paolo : peroche m quelT odio gene-rale contra 1 Sacramentari , fi ravvivò la memoria del gran Miracelo, £3 ilconcorfo al Santo Luogo. On-de Filiberto Pwgone H iconografo accurato, che (cri-ueua apunto nell iflejfo tempo che la Compagnia fi tro-uaua nel primo fiore ; fe queSìa teftimomanza nella

fua AuguAa : Infine à quello giorno quel San tifi f ^ ' J u Z t

fimo Sacramento della Eucarilua continuamente san&iflimutn ijj„d