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douea morire, Guglielmo LaldeJJani 3 cui tutte le no-bili Mufi, come a lor Padre douean lagrime, e

lau-1 di. Era egli certamente nel tratto della Per fona

mi-nuto , 0 imperfetto : ma di tanta maeftà nel volto, che il Capo non parea fuo, ma di vn Catone. Tan-to graue nello Jguardo , che il ciglio fòle ci fruì a di sferza. Tanto autoreuole nelle parole , che ancora i più feroci ne sbigottiuano : tanto però auuenente à fio tempo ; che da quella fuerità vfia taluolta vn

gratiofo detto , come dalle nubi vn baleno. La fua

Virtù 0 innocenza fu chiaro fpecchio alla

Catedra-le, 0 all'Oratorio di S. Paolo, doue nel finir del Nouitiato cominciò ad ejfere Inttruttor de Nouttij : 0 vn fol giorno il vide Difcepolo della Virtù , 0

Maettro. La fua Dottrina parla ne7 fuoi libri 3 ne

quali elejfe materie propie. Peroche reggendo vn

Col-leggio di Giouani, Nobili, di San Mauritio 3

com-pofe tre Volumi : vno per ifiimolo de Giouani alle Vir-tù 3 vno della Nobiltà 3 0 vno della Hifioria di San

Mauritio . lnfomma e7 parea propiamente vn

picco-lo Scrigno di ogni Dottrina . Die la fua morte vna

grandffima feofia al Colleggio de1 Conuittori. Peroche

la infoffcienza de7 Succefori, 0 la ritirata del

Lof-fio , recò vn fenfibile cambiamento. A cui fi aggiun-fi lo flrepito delle Armi, che incominciò que II' Anno fatale a difcacciar le Mufe dal Piemonte. Ma

l'vi-timo crollo fù dato da' prete fi Creditori del Guidetto3

Per mifiìonei» ?o(1iìuah l6zo. per via di ragione, al Colleggio mal7

feflo deiii 2 4 - Set- informato di (ile ragioni cui n fero il Palagio , 0 ne

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D e l i a

Compagnia di San Paolo. , 8

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fgtombrarono i

folleggiali.

Così ad vn um^ • r

triui ali U Ar 7 A tem rwafer

v7,(L Ari V n, g , a n N,dm ' " Scuole dì

™ gran prefica , et la Città di vn erande orna C 2 : j 7 a d y m * ~ * f ** » -tire Tali

Citta quella Gtouemu, eome ,1 torre dall'Anno li ,

riTTuA: fif"

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Z:aLeArtutta quell Opera, no» Ihaueffe reft.tuna, coni lo ve». Pagm A"7aol° Che haueua,«Bi-go a narrar, . Haueano moka parte nel haueua,«Bi-gouerno tr f T " Fr*""fC0 Mwa>

eAuuocatoTa-Z eAuuocatoTa-Z f / T 0 G*mb*™»'» « ( Auditor di Camera Gwuann Antomo Tenaria. Il trimn „,/ dar, Oracoli cosi fondati , rat, nel L Ì T A Ì I Gtudtc, par,a t,Beffa GiuBttia: ,1 fecondo, » ! / T r Z r i T e Z*7> " A y Z L l Prtncp, per CI,e»» ; ,/ terzo , nella perii,a deali affa» Cantera, .iatture , nel zelo del Z i o di A > & d f Patria , afonamente tnfZflt! Hauea» q„ff (rt Confra/t fagacemcn/trTù Scrutare, & maturamente pefattle ragion dipi pojero la Cita alla vmd,catto» del Palagio, come!

s s T T ' r

a i h m p M c

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alimi a Monftgnor, oArctuefcouo ci a Padri del Gtesu come tejlamentari efecutori, à vole'affc ali Amo» della (tuà ,„ quella lite. Quanto è; do. pa vane profitto», oppofitioni, , dtfutmeni / f i

nalmente con Ptndtrtzzo de duo prenomi»ff e t

,8(5 Opera Ottaua

frauBi lureconfulli,

P<™Q'QSSlStra-Ma fù

infintila

a fentenfa finale; ma la co ma

ria parte, non affettato il amento, chiamo l accordo S f S i , -ArWo la quali delle Perfine ng , .jfirì. Laonde di buona tqutta fu conuenuw per tran

^ Z ' ^ Z Z Z L (ohe pagando vna certafommaa'Pofedor ,

tornaffiro i Alleggiali nella pnfitna poffefione f fuo S t o . Ilche fatto , per troncare ogn, rad,ce di hug-•, „• Jot ripullular poteffe, A Tuta hogg, Regnante

com-Lettere patenti Jclh gto t M r,vm,«> j u > ranlatio ti ambe le

,5. s e t t e . b .t^frouò tutu gli Atu delta l<«>&1 %LL£GG/0 pani ; (5 rtnnouando il Tfolod, . v .j/

<T>F NOTILI CONVITTO^ TE * fisti UAVRITIO, E LAZATO, ,1 rtdufie folto ala S i la protettone. Concejfeglt oltrecò d, poter

non,,-nZ Lanno duo Configlkrt dela [«'* che tnfieme con llcmZlo 15 col Rettor de Pada , fiprantendano a i c o f i

Zquelmaneggto appartenenti ; ordendo vn

Cnnleruatorc (5 Giudice dt tutte le fue Caufe ,J5m f l t e Z le derne de Collegi,. In quefta for-£ B me le cofe, il Colleggio fu r,aperto é Ann

1649, efendo {iato eletto Conferitore il P r j f .

A"n° "4* fidente Gto. Francefco Belle,ia ; &> Rettore D.fBtag, Corremo- & ogni dì fi vanno arrotando nobiUSug-SFqSkLaria minta , che d f opra de (oa-Lei, d, San Paolo pub r,cono/cere la fua nouela vita.

1 L'tftefa Carità che gltfptnfe à procurare la educai,on

de Acobili per le *Arli Liberali; ancor gh fiptnfi a procurare la educato» degli Ignobili per lefftr»

Della Compagnia di San Paolo. < 187

Convittori; per quefii parimente inventarono V AL-BERCIO DELLE VIETV; ordinando P vno t l altro a gloria di Dio ; 0 prendendone in quello e m quejìo l eJemplar dal fuo Rottolo . Peroche ficome San

Paria diede a Tubili la Idea che fi e detta,

applt-candofi nel folleggio de Conumori alle Dottrine focosi a Poueri plebei fervi ancora di efimpio , appheandofi al-te Opere manuali nelle Officine. Onde nella tua He fio

ria fenue San Luca, che mentr egli ordinava la Chip vAft'Apoft"c',8'

Cm a: r. , r s W umana la l^me. Vcniens G o t i n t b u ,

JA di Corinto, fi acconto con àquila dt Ponto Artefice * ir,utn,cns w**

dt tende militari; 0nelCoùratemon rhp Ai .... •'n;AIudfai nomi"

. » , Y wfpyraiempo eoe gli avanzava ^ A q u f la m P o m i

-dal predicare , attefe a procacciar fi il vivere con aùtW c"m gcncre» acce,n5

AvtP Urti» C C / V , " * d e n s : & quia

eiuf-^r/* . llche faceva (ficome egli più volte va replicando Aem ™ ^

»«-nelle fitte M tjftve) per ejemplar documento di que <Po> j f S t t i E

veri, che vagabondi e importuni, per non voler travaglia Ar"

re, van mendicando L'altrui.

Ben iapete voi

egli )

che vi conuiene imitare il mio ef èmpio'*

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