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fimo Sacramento della Eucarilua continuamente san&iflimutn ijj„d fi conlerua, & con pietofa deuotione da tutto il

Popolo fi venera & adora. Ne quivi fi fermò la

r , 1 r 1 tius Populi

deuotio-religiofa mente de Cittadini : peroche ,fcome nel C on- ne coikur,& adora-figlio della Città molti de principali Decurioni, erano tur'

infume del Corpo della Compagnia di San Paolo, come anco al prefente fe ne annoverano molti de più ferven-ti : così col me defimo Spirito ITfeffa Città del 1607, in tfcambio di quella piccola mole fondò ilfontuofo Tem-pio del CORPVS DOMINI, che hoggi fi vede per-fetto con degna magnificenza e fplendcre : al cui Jpir

't-tual Mini fero per queftì ultimi anni hit eretto un Colleggio di detti e virtuofi Teologi per difpenfare i Santi Sacramenti et la Divina Parola : onde una fomma edificatone e fpiritual giovamento da tutto il Popolo fene riceve.

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42. Opera Prima

Gittato adunque per terra il principal fondamento della. Herefia col religwfo culto del ùantiffimo Sacramentò, (3 delle (hiefe ; procede la (ompagma di San Paolo per gli medefimi gradi a con[olidare, conforme al fuo Infatti*

to,fvJ]equentemente tutti gli altri dogmi della Fede (atoli-ca, che i perfidi fi fiudtavano di atterrare . Peroche ri-rnejfio nel priflino fplendore il Diutn Sacrificio dello Alta-re ; venerarono con vera humiltà la pojfznza e dignità

Sacerdotale : principalmente nella Terjòna del loro Padre Prime Cotkftit.wp. spirituale ; promettendo nel loro ingrejfio vna efatta ubi-le. dtenza alla paterna direttione di lui : udivano la fua uo •

ce come voce di 'Dio : deponeuano a' fuoi piedi ogni ottò giorni le loro colpe : accettavano humilmente le correttioni :

et le ingiunte penitente ojfiqvwfamente adempievano. I . c o r i n t . c . n . P r o - Anzi cjferuando ti documento di San Paolo di preparar fi Homo'&1 fiede' pa- ezlla Sacra Commvnione col citar fovente le fue [onfcienZc ne ilio edat. & c . \n rigorofo gmdicio, (3 accvfarle à fuo tempo al Sacerdote :

„ „ (ìatutrono dt convenire orni fera neW Oratorio col loroPa• Lib. della Comp.V . - a i r j / • r • r »

Tir. Modo di efa- dre Spirituale: <3gm/ia la forma da lui prefcrttta , far

minar la confidenza. diligente efamina di tutte le attioni del paffato giorno ;

p. Conftit.c.i.fin. (3 fe w alcun negotio fatto o da fare fentivaho puntura ò perplefftà di confidenza : immantenente la jommetteux-yio al gmdicio di lui, come all' Oracoli. Talché, fecondo le originali Conjìitutioni, parea che viveffero continuo

al-laprefenza del Sacerdote, come alla prefenfa dì Dio.

Quinci per necejfarm confeqvenza ; fe' nimici deUas Fede, Jpregìata la poiefià Sacerdotale spregiavano con—p àjcherno la "Pontificale ; togliendo à S- Pietro il Sue ceffo-re >à Crifio il Vicario, alla (hiefa il (apo, et l'unità à

tutto

Della Compagnia dì San Paolo. > 15*

tutto il Popolo Crifilano : per contrario la Compagnia profeffaua Ai fife nere acremente l' autorità del Ponte-fice Romano • obhgando nelle Conftitutioni, non pure

i Confratelli : ma il Padre Spirituale ad e fere vb'u p> Conftit Cap x. diente alla Santa Sede: 0 ogni mattina della

Dome-nica , con i[pedali Orationi concordemente pregavano u b . delia comp.

per la proferita del Pontefice, dalla cui fonte mono- Tlt; Otationi« fceuano Ì àpprobatione del fuo Santo Inf ittito. Et fe

Lutero baldan^ofamente impugno la Pontificia potèfià per mettere Fnridicoló le Indùlgente Papali,

0,quel-le Chiatti del Cielo , che Cri fio chiaramente dono al w«t.itf.Tibi<Ub<> fuo Vicario, mila Diurna Investitura : che fu il pri- ìorumì&c!0"1 Cs mo progetto della fua fciocca preuaricationev

alloppo-fito la Compagnia-più di qualunque Te foro pregio le

Indulgente-(g. grati e de Sommi Pontefici • fupphche- tviJu!^™* uolmcnte impetrate non fol per gli Confratelli nella cefIe dal|ì Sommi entrata della Compagnia ? 0 nella vfeita ài quella

vita mortale; 0 nel! efercitar le font ioni del fuo In-fìituto : come nella feconda Parte fi vedrà a diftefo:

ma etiamdio per gli efiranei, che intervenendo all'Ora-torio , 0 alle Procejfioni della Compagnia , farebbero

le deuotion! quivi preferiti e: In oltre, (e gli H ereti-ci negarono con le Indulgente il [uffraggio delle Ani-me penanti nel Purgatorio -, incinti da ferina

male-uoghenta anco a Dejonti • 0 da rabbiofo livore del

le limofine che ne ricevevano 1 Sacerdoti : la Com-pagnia per ifeontro ha vivamente fofienuto la Venta

infognata dalla Santa Chiefa a nofiri Maggiori-, fon-data nelle traditìonì degli Apofioli, nella Diurna

equi-42.

Opera Prima

ti, et neh parole della Scrittura antiqua e nuova. Ordi-narono pertanto alcune preghiere da recitarfi ogni Lunedì Lib. della Comp. Qon je Litanie de Defonti ; (3 v»a Me/fa cotidiana per Tir. Litanie da dilli . , , . r r j » r £ . 7T ogni Lunedì, scc.. le anime loro : oltre agii honort efeqmali de (onpratm ;

(3 altre Meffe et opere pietofe inflituite dà Particolari, che a fuo luogo faran notate. Ne fù punto fearfa la

Pon-Bull\fnoUi6uUinti tfficaì Clemenza diPaolo Quinto; che allo Altare dell'O-ratorio concejfe perpetuo Privilegio a favor deh Anime.^

de Paffati.

Finalmente fe que imiti del Genere Humano , ne-gato il fuffraggto del LAI or ti, negarono la interceffon de

Santi : (3 fenza differenza di Santo o profano, vitupe-rarono il culto delle lor facrate Reliquie : anzi fatti car-nefici de' Beati, crudelmente inferocirono contra le loro Imagini venerande ; trafeinando e troncando gli lor Si-molacri > come fe ad ogni brano verfar douefiero il vivo (angue : à quefio diabolico furore fioppofe nelmedefimo Lib. della Comp» iempQ ja diuota Pietà della Compagnia. "Peroche oltrz-* T i t . Litanie & Ora- Jf . . . • r \

tioni. alle deuotiom private ; ancora ogni Domenica recitavano le Litanie de" Santi per implorare il lor prefidio,

confor-s. Greg. E p . 2. lib. me alla falutare infiituùone di San Gregorio LMagno,

«• che con que' Santi J\Qomi fece riparo alla mortalità de'

Lib. della C o r * ? . Romani. Ogni giorno dopo l'Efame di Confidenza fi leg-Tir. Efame. & c . geUa a[m VOce // loro LMartirologio per ramemorar

gli heroici loro fatti, (3 inanimirfi col loro efempio à ver-fare il [angue per la Fede . Ogni mefe àijlribuiuano à forte à ciafcun Fratello il Nome di vn de' Santi che iti—*

quel mefe occorrevano : accioche lo prendeffero pernAu* meato apreffo à Dio, et per Idea da imitare. Deuotione

t

Della Compagnia dì San Paolo. > 15*

ingegnata dalla pietà del Beato Francefco "Borgia, &à lui tramandata da' fuoi Maggiori. Ma con ifpetial

religio-ne vereligio-nerarono il loro oApofiolo , obligando tutti gli Con- Pn-mc Con{licutio> fratelli à celebrare folennemente il giorno della juaConuer-ni- C a p . v i c . fione col riceuimenlo de Sacramenti, &t col precedente

di-giuno : augurandofi gli buon progrejjl dalla protetttontL-> di queU'iSìeJfo, da cui nconofccmno il buon principio. Om de col fuofauore ottenne la Compagnia quel fin dell'opra ch'ella f i hauea propofio. Per oche, peri'vna parte, gli He-relici f i videro à fronte vn faldo muro , in cui le lor ma* chine nonpoteanfar breccia niuna : per l'altra, fi mefco-lauano con grandijfmo Spirito fra' [atoliciper animargli à non lafcìarfi fedurre.

fan quello Jpirito adunque incomincio la Compagnia di San "Paolo, con tanta Strettela di Tegole, 0 perfettion di Virtù , che quell'Oratorio dì Secolari, nella offiruanz,a non cedeua à vn Chiolìro di fanobiti > Che feben le Con-fìituiioni non ligauano à colpa i fan fratelli : efp nondimeno

con laifìeffa voluntà liberafi ligauano alla Virtù : 0fin* K,a reato di colpa, haueano il merito delia mercede. Viuea -no infomma in vn Secolo vitìofo , lontani da ogni vitto : intra gli Strepiti de publici affari, godean quiete monasti-ca : eran nel CMondo et fuor del Mondo : potean chia-marfi Laici tra' Religiofi, e Religiofi ira' Laici : fatti fpec-chio vgualmente agli vni et agli altri con la fua vita. Non marauigha dunque, fe di que' Fratelli che bebbero il primo latte di così finta Nutrice, molti fi rìfoluerono

di abandonar totalmente il Mondo. Peroche de'primi ,Th.

cento Fratelli che compoferu quel farpo Spirituale, Gio»

42. Opera Prima

uanni Antonip Albofco, che fu la prima pietra

fon-damentale; 0 Battiila Maggi, andarono à

feruireId-dio nelle folitudini Cartufiane : Giouan Pietro