4. Europeana 34
4.5 Termini e condizioni di utilizzo 61
4.5.1 Creative Commons CC0 1.0 Donazione al Pubblico Dominio e le altre licenze 61
l’header personalizzato permette di raggiungere l’Area Riservata in qualsiasi momento
{3}.
4.5 Termini e condizioni di utilizzo
I termini di servizio di Europeana sono stati creati e vengono regolati dalle leggi dei Paesi Bassi e si possono raggruppare in tre categorie: “Utilizzo dei dati”, “Contribuire con i dati” e “Regolamento”; a queste si devono premettere le licenze che tutelano i contenuti e lo Statuto per il Pubblico Dominio di Europeana, il quale costituisce un aspetto fondamentale della vision del progetto.
4.5.1 Creative Commons CC0 1.0 Donazione al Pubblico Dominio e le altre licenze
La licenza Creative Commons CC0 1.0 [17] è particolarmente importante per Europeana poiché rispecchia appieno la volontà di rendere accessibile e riutilizzabile il patrimonio culturale digitalizzato. La CC0 corrisponde a nessun diritto d’autore, in altre parole la persona che associa un’opera con questa licenza rinuncia a tutti i suoi diritti sull’opera, inclusi i diritti connessi e vicini nei limiti consentiti dalla legge. La rinuncia, formalmente esplicitata al punto 2 della licenza, fa sì che chiunque possa copiare, modificare, distribuire e utilizzare l’opera anche a fini commerciali senza dover chiedere alcun permesso.
La licenza non riguarda in nessun modo i brevetti, i marchi né i diritti che terzi possono esercitare sull’opera o sul modo in cui questa viene utilizzata, come nel caso del diritto di sfruttamento pubblicitario e il diritto alla riservatezza. Il creatore dell’opera o colui che la identifica con questa licenza, non è tenuto a fornire nessuna garanzia sull’opera stessa così come deve declinare ogni responsabilità per tutti gli usi dell’opera. Chi utilizza un’opera regolata dalla licenza CC0, infine, non può in nessun modo lasciare intendere alcun tipo di riconoscimento o sponsorizzazione da parte dell’autore o della
persona che ha associato l’opera con la licenza CC0. In Europeana questa licenza è applicata solamente ai metadati.
Si devono inoltre considerare le altre licenze Creative previste per la tutela degli oggetti aggregati sul portale; queste, insieme alla licenza CC0 sono visualizzate come discriminanti nella colonna Refine your Results della pagina Browse (si veda Immagine 4.5):
• CC BY è la licenza di Attribuzione con carattere Generico. L’utente può condividere e modificare il materiale a patto di riconoscere e dichiarare la paternità dell’opera originale[60].
• CC BY-‐NC: Attribuzione, Non Commerciale, Generico. Con questa licenza il materiale può essere condiviso e modificato a patto di non venire impiegato per scopi commerciali. L’utente che lo utilizza deve in ogni caso riferire la paternità dell’opera[61].
• CC BY-‐NC-‐ND: Attribuzione, Non Commericale, Divieto di opere derivate. Se il materiale è protetto da questa licenza, l’utente può condividerlo a patto di riconoscere la paternità dell’opera, non utilizzarla per scopi commerciali e non creare opere derivate[62].
• CC BY-‐NC-‐SA: Attribuzione, Non Commericale, Condividi allo stesso modo. Questa licenza prevede che l’utente possa condividere e modificare l’oggetto, ma deve indicare la paternità dell’originale e le eventuali modifiche. Inoltre il materiale non può essere utilizzato per scopi commerciali e se modificato va distribuito con la stessa licenza del materiale originario[63].
• CC BY – SA. Attribuzione, Condividi allo stesso modo, Generico. L’utente può condividere e modificare il materiale anche a scopo commerciale a patto di riconoscere la paternità dell’opera originale e di distribuire l’opera derivata con la stessa licenza[64].
• Right Reserved – Restricted Access: l’oggetto è protetto dal copyright o da altri diritti (ad esempio quelli morali), per l’utente è possibile accedere al materiale solo attraverso la registrazione o altre forme di accesso controllato. L’oggetto è in ogni caso soggetto alle condizioni di utilizzo scelte dall’istituzione che ne garantisce l’accesso.
• Paid Access – no-‐reuse: in questo caso il materiale è protetto da copyright e da altri diritti ed è accessibile solamente previo pagamento di una quota.
4.5.2 Lo Statuto per il dominio pubblico di Europeana
Il documento elaborato da Europeana [65] non è un regolamento e pertanto non lega i partner e i providers ad alcuna posizione in merito alla tematica delle opere di pubblico dominio. Il testo riprende i principi della licenza CC0, che si conferma essere lo strumento più adatto per regolare i contenuti secondo i principi perseguiti da Europeana: “Il concetto di dominio pubblico comprende tutte le conoscenze e informazioni, ad esempio libri, immagini e opere audiovisive, che non dispongono di protezione tramite copyright e che possono essere utilizzate senza limitazioni, nonostante in alcuni paesi europei siano soggette ai diritti morali perpetui dell’autore.”. Il testo affronta lo storico ruolo delle istituzioni culturali nel garantire l’accesso al patrimonio culturale e l’inevitabile sfida che le vede dover continuare in questo ruolo anche nella società delle informazioni, dove il patrimonio va digitalizzato e conservato virtualmente.
Secondo l’Europeana Foundation, autore del testo, questa è un’evoluzione naturale delle istituzioni culturali ed esse sono tenute a rispettare le loro mission e a contribuire al benessere della società. Tuttavia le istituzioni spesso non hanno le risorse per coprire i costi del processo di digitalizzazione e gli stessi sponsor governativi possono chiedere alle istituzioni di generare entrate attraverso la concessione in licenza dei contenuti ad eventuali partner commerciali.
Secondo Europeana, la partnership tra pubblico e privato è divenuta una prerogativa per la concessione di fondi per la digitalizzazione su larga scala e questo ha contribuito a diffondere una logica di esclusività dei contenuti digitali. Lo Statuto invece auspica la creazione di servizi a valore aggiunto attorno ai contenuti senza dover rivendicare i diritti esclusivi sulle opere che in forma analogica sono di dominio pubblico. A questo proposito vengono proposti alcuni principi per la salvaguardia del pubblico dominio:
• le norme sul copyright non possono essere retroattive. Il copyright permette al creatore un monopolio sull’opera limitato nel tempo, controllo che rimane valido fino a 70 anni dopo la sua morte. Questa norma, valida in quasi tutti i Paesi