5. Google Cultural Institute 78
5.5 Termini e condizioni di utilizzo 106
5.5.1 La licenza su contenuti, software e marchi 107
marchi, i diritti d’autore e i rispettivi impegni delle parti.
Un quadro generale del regolamento potrebbe aiutare a contestualizzare meglio i punti presi in considerazione ma il paragrafo rischierebbe di perdere efficacia rispetto ai propositi di questa tesi.
5.5.1 La licenza su contenuti, software e marchi.
Al punto 2.1.1 della II Parte del contratto si legge quanto segue: “Il Partner concede a Google una licenza non-‐esclusiva, senza royalty, per tutto il mondo di copiare, di hosting, archiviare, indicizzare, distribuire, comunicare, eseguire in pubblico, visualizzare in pubblico, modificare, creare opere derivate e basate su, creare estratti ed usare altrimenti i, Contenuti del Partner (i) sui Servizi di Google (compreso apportare continui miglioramenti ai Servizi di Google) in connessione con l’Istituto Culturale; o collegare, attribuire, o migliorare la raggiungibilità del Partner, i siti web del Partner od i Contenuti del Partner e (ii) per promuovere il Cultural Institute. Il diritto di Google di modifica in relazione alla presente clausola 2.1.1 è limitato a modifiche tecniche necessarie all’esercizio dei diritti di Google ai sensi del presente Contratto”.
Nei Termini di Servizio al paragrafo “I contenuti dell’utente nei nostri Servizi” si riporta la stessa licenza, omettendo però il carattere di non esclusività e l’assenza di royalties; nella versione del contratto, inoltre, è più chiaro l’utilizzo di contenuti a scopo di migliorare il posizionamento (SEO) del sito del partner, i contenuti e del Cultural Institute stesso: una promozione reciproca.
Al punto 2.1.2 della II Parte del contratto si specifica inoltre che la licenza può essere concessa in sub-‐licenza da Google ad utenti dei Servizi di Google, Partner di Google e fornitori di Google nei limiti della licenza descritta al punto 2.1.1. Licenza che, si specifica, comprende anche tutte le autorizzazioni e royalty associate per usare i contenuti sottostanti a terzi che siano in qualche modo incorporati dei contenuti caricati dal partner.
Per quanto riguarda Google, questo concede una licenza sull’utilizzo dei software, i termini della quale si trovano nel paragrafo “Informazioni sul software nei nostri Servizi”: “Google concede all’utente una licenza personale, mondiale, royalty-‐free, non
cedibile e non esclusiva per utilizzare il software fornito da Google all’interno dei Servizi. Il solo scopo di questa licenza è consentire all’utente di utilizzare i Servizi forniti da Google e di avvalersi dei relativi vantaggi, secondo le modalità consentite dai presenti termini. Non è consentito copiare, modificare, distribuire, vendere o concedere in locazione parti dei nostri Servizi o del software incluso, né decodificare o tentare di estrarre il codice sorgente da tale software, a meno che la legge vieti tali restrizioni o nei casi in cui si disponga della nostra autorizzazione scritta.” Nello stesso paragrafo si specifica che in caso di licenza open source, c’è la possibilità che alcune delle disposizioni appena riportate siano comunque valide.
Infine si deve considerare la licenza relativa all’utilizzo dei marchi del partner e di Google. Si deve quindi fare riferimento al punto 5.1 della II Parte del contratto per quanto riguarda la licenza concessa dal partner: “Il Partner concede a Google una licenza non esclusiva, non concedibile in sub licenza (salvo che ai fornitori di Google), per tutto il mondo, senza royalty di usare i Segni Distintivi del Partner e tutti i Segni Distintivi contenuti nei Contenuti del Partner: (a) al fine di esercitare i propri diritti ed adempiere alle proprie obbligazioni ai sensi del presente contratto; e (b) per l’uso in presentazioni materiali di marketing, relazioni finanziarie, comunicati stampa ed elenchi di clienti (compresi elenchi di clienti pubblicati siti web di Google e schermate di Contenuti del Partner contenuti nei Servizi di Google).”.
La differenza sostanziale rispetto alla licenza sui contenuti è che non è concessa la sub licenza ai partner di Google e agli utenti dei servizi di Google. Nei Termini di servizio al paragrafo “Utilizzo dei nostri Servizi” si può avere conferma di come il regolamento di Google tuteli i contenuti e i marchi di terzi presenti nei propri servizi: “È vietato utilizzare i contenuti provenienti dai nostri Servizi senza aver ottenuto l’autorizzazione dal proprietario o ove non sia consentito dalla legge. I presenti termini non concedono all’utente il diritto di utilizzare alcun marchio o logo impiegato nei nostri Servizi. È vietato rimuovere, oscurare o alterare eventuali note legali visualizzate nei nostri Servizi o insieme a essi.”.
Anche Google regola nel contratto l’utilizzo dei propri marchi al punto 5.2 della II Parte del contratto: “Google concede al Partner una licenza non-‐esclusiva e non concedibile in sub-‐licenza nel corso della Durata di usare i segni Distintivi di Google al fine di esercitare
in conformità alle linee guida di Google disponibili su http://www.google.com/permissions/guidelines.html (o altra URL che potrà essere di volta in volta comunicata da Google). Ogni altro utilizzo dei Segni Distintivi di Google sarà concordato di volta in volta tra Google e il Partner.”.
Nell’URL riportato al punto 5.2 sono elencate le linee guida per poter utilizzare il brand di Google in differenti modi ed occasioni. Ad esempio, gli screenshots raccolti in questa tesi sono concessi senza necessità di chiedere il permesso a patto che vengano riprodotti inalterati o con indicazioni grafiche non troppo invadenti [136].
5.5.2 I diritti di proprietà intellettuale
Al punto 2.5.1 della II Parte del contratto viene dichiarato il diritto di proprietà intellettuale del partner: “Nei confronti delle parti, il Partner mantiene tutti i diritti, proprietà ed interessi sui Contenuti del Partner (salvo i diritti di licenza concessi ai sensi del presente Contratto”).”.
Questo è confermato anche nei Termini di servizio al paragrafo “I contenuti dell’utente nei nostri Servizi”: “Alcuni dei nostri Servizi consentono di caricare, trasmettere, memorizzare, inviare o ricevere contenuti. L'utente mantiene gli eventuali diritti di proprietà intellettuale detenuti su tali contenuti. In breve, ciò che appartiene all'utente resta di sua proprietà.”. Questo concetto è integrato nel paragrafo della “Protezione della privacy e del copyright” che dichiara: “Rispondiamo alle notifiche di presunta violazione del copyright e provvediamo a chiudere gli account dei trasgressori recidivi in conformità con la procedura stabilita nel Digital Millennium Copyright Act (Legge statunitense sul copyright). Forniamo informazioni per aiutare i titolari di copyright a gestire la loro proprietà intellettuale online. Qualora l’utente ritenesse che qualcuno stia violando il suo copyright e desiderasse segnalarcelo, può trovare informazioni sull’invio delle notifiche e sulle norme di Google in materia di risposte alle notifiche nel nostro Centro assistenza.”.
I diritti di copyright di Google sono invece indicati al punto 2.5.2 della II parte del contratto: “Nei confronti delle parti, Google ed i suoi concedenti mantengono tutti i diritti sui Servizi di Google e tutti i contenuti, diversi dai Contenuti del Partner, usati o creati in connessione ai Servizi di Google, compresa la proprietà delle correzioni,