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cronologiche dell’evoluzione della varietà cronologiche dell’evoluzione della varietà cronologiche dell’evoluzione della varietà

cronologiche dell’evoluzione della varietàcronologiche dell’evoluzione della varietà

cronologiche dell’evoluzione della varietà

Il profilo storico-linguistico sviluppato permette di tentare una periodizzazione schematica degli stadi evolutivi della parlata degli Ebrei di

238 Cfr. paragrafo §2.7.

239 Per approfondimenti si veda M. MAYER MODENA, Osservazioni sul tabù linguistico in giudeo-

Livorno, ricorrendo a datazioni dal valore ovviamente simbolico, ma comunque indicanti eventi con conseguenze di tipo linguistico in grado di coinvolgere la totalità della popolazione ebraica livornese240:

1531 (Legge Livornina) – 1715 (riconoscimento granducale delle istanze della componente italiana): egemonia delle lingue iberiche dei sefarditi.

1715 – Primi decenni dell’Ottocento (ultimi sermoni in spagnolo): progressivo declino demografico della componente giudeo-portoghese e spagnolo sefardita.

1715 – Primi decenni dell’Ottocento: periodo aureo del bagitto, il quale, sulla base dell’apporto della componente italofona assorbe molti elementi delle lingue iberiche in regressione e si lascia contaminare dal contatto con il vernacolo livornese.

1787 (imposizione dell’italiano negli atti pubblici) – 1861/1865 (Unità d’Italia e istituzione del matrimonio civile): progressiva regressione del

bagitto allo stadio di parlata giudeo-livornese a causa della pressione dell’italiano, del toscano e del vernacolo e per ragioni di prestigio sociale.

1865 – Secondo dopoguerra (forte dispersione e calo demografico, diffusione di massa della lingua italiana): vitalità della parlata giudeo- livornese.

Secondo dopoguerra - Oggi (scomparsa della generazione che ha udito nell’infanzia la parlata giudeo-livornese): declino della parlata giudeo- livornese in favore del vernacolo e dell’italiano.

240 Questa periodizzazione trova parziale conferma in GABRIELE BEDARIDA, Tradizioni folcloriche

2.6 Fonomorfologia della varietà dialettale degli Ebrei di Fonomorfologia della varietà dialettale degli Ebrei di Fonomorfologia della varietà dialettale degli Ebrei di Fonomorfologia della varietà dialettale degli Ebrei di

Livorno

LivornoLivorno

Livorno

Il quadro fonomorfologico che segue è stato composto confrontando sinteticamente i contributi presenti in Saggio storico-linguistico sugli ebrei a Livorno di Angelo Beccani, del 1942241 e Livorno, la Venezia e la letteratura

dialettale di Fabrizio Franceschini, in corso di pubblicazione242. I fenomeni

descritti hanno caratterizzato la fase linguistica di massima diffusione ed espansione della varietà, corrispondente al periodo in cui tradizionalmente essa viene indicata con il glottonimo ‘bagitto’243. Per facilitare la

comprensione, accanto ad ogni fenomeno o tendenza è riportato un esempio attestato nelle fonti letterarie244.

Fonetica

-Spirantizzazione dell’occlusiva bilabiale sorda. Es.: Afollo.

-In posizione forte, unico esito occlusivo bilabiale della occlusiva bilabiale sonora e della labiodentale sonora. Es.: boglio.

-In posizione debole, unico esito fricativo bilabiale della occlusiva

241 A.BECCANI, Saggio storico-linguistico sugli ebrei a Livorno, cit., pp. 1-11.

242 F. FRANCESCHINI,Livorno, la Venezia e la letteratura dialettale. Incontri e scontri di lingue e culture,

cit..

243 Per approfondimenti si rimanda al paragrafo §2.2 e alla nota 144 del presente lavoro.

244 G. BEDARIDA, Ebrei di Livorno. Tradizioni e gergo in 180 sonetti giudaico-livornesi, Felice Le

Monnier, Firenze 1956; E. BEN DAVID (G. BEDARIDA), Alla «banca di Memo» e Il lascito del sor Barocas.

Scenette giudaico-livornesi, cit.; G.BEDARIDA (ALIAS E.BEN DAVID), Un intermezzo di canzoni antiche da

ascoltarsi quand’è Purim, in «Rassegna Mensile di Israel», Livorno 1928, ripubblicato integralmente in P. FORNACIARI, Fate onore al bel Purim. Il bagitto, vernacolo degli ebrei livonesi, cit., pp.62-100; L.

DUCLOU (ALIAS NANNI DAL TERGO), La Betulia Liberata in dialetto ebraico con una protesta in gergo

veneziano, Tipografia Fabiani di Bastia, Livorno 1832, disponibile al sito web

bilabiale sonora e della labiodentale sonora. Es.: caballo.

-Frequente scempiamento delle consonanti geminate. Esempio: stofa,

bariga.

-Assenza o rarefazione del rafforzamento fonosintattico. Es.: a così

invece di 'accosì'.

-Rafforzamento delle consonanti intervocaliche all’interno di alcuni prestiti adattati dal giudeo-spagnolo e dal giudeo-portoghese. Es.:

cabezza, dallo spagnolo 'cabeza'.

-Sonorizzazione e spirantizzazione delle consonanti sorde in posizione intervocalica. Es.: fogo.

-Passaggio da consonante sonora a sorda nell’adattamento di alcuni prestiti giudeo-spagnoli. Es.: meltare, dallo spagnolo 'meldar'.

-Debole aspirazione o esito occlusivo velare della fricativa glottale sorda nei prestiti ebraici. Es.: in’almare, dall’ebr. 'halam'; aclare, dall’ebraico 'ahal'.

-Debole aspirazione della fricativa velare sorda nei prestiti iberici. Es.:

bro’olare, dallo spagnolo 'brujulear'.

-In alcuni casi, passaggio dalla nasale gutturale alla nasale alveolare nei prestiti ebraici. Es.: nainare, dall’ebraico '‘ayin'.

-Rafforzamento della consonante finale e epitesi della vocale ‘e’ in molti prestiti ebraici terminanti con consonante. Es.: cacamme, dall’ebraico 'haham'.

Morfologia

-Presenza dell’aggettivo dimostrativo plurale ‘quelli’. Es.: quelli cani. -Presenza delle forme ‘lo’ ed ‘el’ per l’articolo maschile singolare. Es.: lo parrucchino.

-Presenza dell’articolo femminile plurale ‘li’ nei sostantivi e aggettivi con singolare in –a. Es.: li cassi.

-Flessione nominale in –i per i nomi e gli aggettivi femminili uscenti in – a al singolare, e in alcuni casi anche a quelli uscenti in -e. Es.: dieci ori; li navi.

-Estensione di –i anche a femminili singolari. Es.: un’imbasciati.

-Presenza di –e invece di -i nella preposizione ‘de’ e nei pronomi clitici ‘me’, ‘te’, ‘ce’, ‘ve’, ‘se’, ‘de’. Es.: se getta.

-Frequente adattamento alla flessione verbale e nominale dell’italiano dei prestiti dall’ebraico e dalle lingue iberiche. Es.: gannaviare; bobeglia. -Casi di interferenza tra elementi morfologici ebraici e italiani. Es.:

zodessa.

2.7 L’evoluzione fonomorfologica della parlata giudeo L’evoluzione fonomorfologica della parlata giudeo L’evoluzione fonomorfologica della parlata giudeo L’evoluzione fonomorfologica della parlata giudeo----

livornese e la distribuzione delle forme presenti in Ebrei di Livorno

livornese e la distribuzione delle forme presenti in Ebrei di Livorno livornese e la distribuzione delle forme presenti in Ebrei di Livorno

livornese e la distribuzione delle forme presenti in Ebrei di Livorno