• Non ci sono risultati.

GUIDE DI VIAGGIO FODOR’S

DA FIRENZE A PISA LUNGO LE RIVE DELL’ARNO

Appena fuori dalla rotta più battuta che passa per Empoli, San Miniato e i paesini collinari circostanti offrono rari esempi di opere artistiche, soprattutto a Empoli e Carmignano, e paesaggi mozzafiato. Gli eccezionali ristoranti di questa

117

zona sono spesso assai più economici di quelli presenti nelle metropoli circostanti. Questi posti sono ottimi per trovare prodotti artigianali del territorio: le ceramiche a Montelupo, il vetro e il cuoio nell’area tra Empoli e Vinci.

Montelupo

30 km a sudovest di Firenze, 6 km a est di Empoli.

Questa piccola città, tagliata in due dal fiume Arno, e i paesi circostanti producono ceramiche da secoli. Il museo delle ceramiche mette orgogliosamente in mostra le opere del passato, ma il miglior omaggio offerto alla tradizione è il fatto che queste ceramiche di altissima qualità vengano ancora realizzate a mano nella regione. Il centro storico di Montelupo pullula di negozi che vendono il prodotto finito.

Come arrivare

È presente una linea ferroviaria che collega la stazione Santa Maria Novella di Firenze a Montelupo. È facilmente raggiungibile anche in macchina tramite la strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li.

Informazioni per i visitatori

Ufficio del turismo di Montelupo | Piazza Vittorio Veneto 10, Montelupo

Fiorentino | 0571/51352 | www.museomontelupo.it.

Cosa vedere

Museo della ceramica (Museo archeologico e della ceramica). Il Museo della Ceramica possiede 3.000 pezzi di maioliche, un tipo di terracotta rivestita

118

da uno strato di smalto prodotta in questa regione dagli inizi del XIV secolo. Il museo è meravigliosamente illuminato: oggetti datati dagli inizi del XIV secolo fino al tardo XVIII secolo sono ben disposti ed etichettati e forniscono una buona panoramica della storia della produzione di ceramiche della regione. È presente anche un’interessante esibizione di blasoni di importanti famiglie del Rinascimento, come i Medici e gli Strozzi. | Piazza Vittorio Veneto 10,

Montelupo Fiorentino | 0571/51087 | www.museomontelupo.it | €5, biglietto unico €8 (include il Museo Leonardiano di Vinci e il Museo della Collegiata di Sant’Andrea in Empoli).

Festival

Festa della Ceramica. Ogni anno a giugno Montelupo ospita per una settimana la Festa della Ceramica, un festival dedicato alla ceramica che include esibizioni di arte locale e internazionale, dimostrazioni di tecniche nuove e antiche di lavorazione della ceramica, teatro di strada e musica e, naturalmente, vendita di ceramiche provenienti da tutto il mondo. Ulteriori informazioni sul festival sono disponibili presso l’ufficio turistico di Montelupo Fiorentino. |

Montelupo Fiorentino | 0571/51352 ufficio turistico.

Shopping

Molti dei pezzi in vendita nei negozi di ceramiche di Montelupo seguono uno stile tradizionale, ma certi artisti portano una ventata di ispirazione contemporanea ai loro torni. Ricordate che non tutti i negozi sono disponibili a spedire oggetti direttamente a casa vostra.

119

Bartoloni: La Ceramica Tradizionale di Montelupo. Bartoloni, in fondo alla strada del Museo della Ceramica, realizza oggetti in diversi stili. | Corso

Garibaldi 36, Montelupo Fiorentino | 0571/913569 |

http://www.ceramicabartoloni.it/sito/dove_siamo.htm.

Ceramica ND Dolfi. L’azienda è di proprietà della famiglia Dolfi da tre generazioni. Lo stabilimento dedito alla produzione di ceramiche è situato a 3 km da Montelupo, lungo la strada in direzione est verso Firenze: qui troverete un assolato showroom, un atelier, la residenza di famiglia e un cortile dove sono esposti i vasi di terracotta. Le ceramiche, vendute a prezzi ragionevoli dato il lavoro artigianale di altissima qualità, includono vasi grandi, piatti adatti a essere appesi al muro e servizi per la tavola vivacemente colorati. | Via

Toscoromagnola 1, Località Antinoro, Montelupo Fiorentino | 0571/51264 | www.nddolfi.it.

Le Ceramiche del Borgo. Le Ceramiche del Borgo vende le opere di Eugenio Taccini, tra cui ciotole, piatti da portata, piastrelle e piatti da servizio. La proprietaria del negozio (e figlia dell’artista), Lea Taccini, parla inglese. | Via XX settembre 30, Empoli | 0571/518856 | www.galleriaartigianato.it.

Empoli

33 km a ovest di Firenze, 50 km a est di Pisa.

Empoli, a circa metà strada tra Firenze e Pisa, è una piccola città con una lunga storia. I primi riferimenti alla città compaiono in documenti risalenti all’800 d.C. Verso la fine del XII secolo era sotto il controllo di Firenze, e fu proprio qui, nel 1260, dopo la Battaglia di Montaperti, che il capo dei Ghibellini Farinata degli

Uberti decise di non radere al suolo Firenze. Dante immortalò questa decisione nel X Canto dell’Inferno.

120

Oggi Empoli è una tranquilla cittadina raggiungibile in poco tempo da Firenze. Se viaggiate in estate, quando Firenze è più afosa e affollata che mai, potreste prendere in considerazione l’idea di stabilirvi qui e raggiungere il capoluogo ogni giorno in treno. In ogni caso, non lasciatevi sfuggire le bellezze di Empoli, che sono decisamente degne di nota.

Come arrivare

Empoli è a soli 20 minuti di treno dalla stazione di Santa Maria Novella a Firenze. Se viaggiate in auto, prendete la Fi-Pi-Li e armatevi di pazienza. Sulla strada sono regolarmente presenti lavori in corso, e ci sono spesso code e ritardi dovuti a incidenti. La ditta Lazzi fornisce un servizio di autobus da Firenze a Empoli.

Informazioni per i visitatori

Ufficio del turismo di Empoli. | Piazza Farinata degli Uberti 3 |

0571/757729, 0571/757976 | www.toscananelcuore.it.

Cosa vedere

Museo della Collegiata di Sant’Andrea. La Collegiata di Sant’Andrea è un gioiello di museo, pieno di sculture di terracotta della scuola dei Della Robbia, inclusa una realizzata da Andrea della Robbia. È presente anche un maestoso affresco di Masolino (circa 1446-97), il “Cristo in pietà”, risalente al XV secolo, e un meraviglioso tabernacolo attribuito a Francesco Botticini (circa 1446–97) e Antonio Rossellino (1427–79). L’entrata al museo è gratuita la domenica pomeriggio. | Appena fuori da Piazza Farinata degli Uberti |

121

0571/76284 | €3.10, biglietto unico €8 (include il Museo Leonardiano a Vinci e il Museo della Ceramica a Montelupo).

Uno spuntino veloce: Vinegar. Questo bar vicino alla stazione vende panini di ogni tipo, caffè e aperitivi (cocktail). È il posto ideale per mangiare qualcosa prima di salire sull’autobus per Vinci. | Piazza della Vittoria 36–37 |

0571/74630.

Chiesa di San Michele a Pontorme. Una breve camminata, anche se non molto scenografica, vi porterà dal centro della città alla piccola chiesa di San Michele a Pontorme, nota principalmente per il San Giovanni Evangelista e il San Michele Arcangelo, due opere risalenti al 1519 realizzate dal nativo Jacopo Carrucci (1494-1556), meglio conosciuto come Pontormo. | Piazza San Michele

| Gratuito.

Chiesa di Santo Stefano. Fondata originariamente nell’XI secolo dai frati dell’Ordine di Sant’Agostino, la chiesa di Santo Stefano può essere visitata soltanto richiedendo un tour privato alla collegiata di

Sant’Andrea. Vale la pena spingersi oltre e percorrere un tratto della strada per vedere le sinopie (i disegni preparatori) di Masolino, ritraenti scene dalla leggenda della Vera Croce. Le bozze non vennero mai affrescate, probabilmente a causa di un ritardo nei pagamenti da parte dei frati agostiniani. | Via de’ Neri |

0571/76284 | Entrata gratuita con il biglietto per il Museo della Collegiata.

Gemme nascoste: Villa Medicea. Durante la notte del 15 luglio 1576 Isabella de’ Medici, figlia dell’onnipotente Cosimo I, granduca di Toscana, venne assassinata dal marito nella Villa Medicea, a Cerreto Guidi, per “motivi d’onore”, ossia per sospettato adulterio. Oggi, sebbene il giardino formale della villa non sia in perfette condizioni, il vasto atrio e le camere all’interno rimangono maestose. Le pareti sono ricoperte da copie di ritratti dei vari Medici,

122

inclusa Isabella. La Villa troneggia in cima al punto più alto di Cerreto Guidi, circondata da due strette stradine dove la cittadina prosegue con le sue attività quotidiane. Dal giardino frontale, ampio e piatto, che sormonta le strade della città, con la villa alle spalle e i pendii terrazzati con oliveti e vigneti che si perdono nell’orizzonte, riuscirete ad immaginarvi cosa significasse appartenere alla famiglia dei Medici. Per visitare la villa suonate il citofono del custode. | 8

km a ovest di Empoli, Cerreto Guidi | 0571/55707 | www.polomuseale.firenze.it | Gratuito.

Andare ai festival con la gente del posto

Un ottimo modo per farsi un’idea dell’atmosfera della regione è partecipare a una delle sagre locali. In estate ce n’è una quasi ogni fine settimana, nelle città più piccole o nei paesini, e di solito dedicata a un cibo in particolare, come la sagra dei funghi o la sagra della zuppa. Questi eventi si svolgono la sera, con cibo e bevande in quantità, e non mancano le danze, talvolta con musica dal vivo. Il liscio la fa da padrone: è molto probabile che vedrete coppie ballare il fox-trot o il tango.

Questi eventi sono eventi di paese, con poche persone che parlano inglese. Non esistono numeri da chiamare se volete ulteriori informazioni. I festival vengono pubblicizzati tramite poster stampati alla buona e posti ai lati delle strade. Partecipare a una sagra è un’occasione unica per sperimentare la cultura toscana paesana.

Vinci

10 km a nord di Empoli, 45 km a ovest di Firenze.

La piccola città collinare da cui Leonardo da Vinci prese il suo nome è a pochi minuti di auto o di autobus a nord di Empoli. Presso la chiesa di Santa Croce, vicino alla piazza della città, potete osservare la fonte battesimale in cui venne

123

battezzato Leonardo. Ma se volete vedere la casa dove è nato, dovrete viaggiare fino ad Anchiano, 3 km a nord di Vinci. Sebbene si tratti più che altro di una trappola per turisti, una gita a Vinci vale la pena anche soltanto per il panorama.

Come arrivare

Per arrivare a Vinci con i trasporti pubblici prendete il treno fino a Empoli, poi salite su un autobus PiuBus per Vinci.

Informazioni per i visitatori

Ufficio del turismo di Vinci. | Via delle Torre 11 | 0571/568012 | www.toscananelcuore.it.

Cosa vedere

Museo Leonardiano. Il Museo Leonardiano, posto in cima al castello appartenente alla famiglia Guidi nel centro storico di Vinci, possiede le repliche di molte macchine e marchingegni inventati da Leonardo. È molto probabile che l’artista sia stato influenzato dagli spettacolari paesaggi di campagna, dato che molti dei suoi sfondi dipinti rievocano le colline di Vinci. | Via della Torre 2 |

0571/933251 | www.museoleonardiano.it |

€10, €11 biglietto unico (include la Casa Natale di Leonardo).

Gemme nascoste: Casa Natale di Leonardo. Nessuno conosce il luogo di nascita preciso di Leonardo da Vinci, ma questa tipica dimora toscana del XV secolo è situata nelle vicinanze e ha molto in comune con la casa dove è nato. È ad Anchiano, a 3 km da Vinci, e potete raggiungerla facilmente a piedi o in auto.

124

Gli interni sono molto scarni, non sono stati abbelliti per i turisti. Date un’occhiata all’inventario stampato della biblioteca personale di Leonardo. I suoi gusti letterari andavano dagli antichi agli autori a lui contemporanei (del XV secolo). | Località Anchiano | 0571/7577729 | www.toscananelcuore.it | €1.

San Miniato

20 km a sudovest di Vinci, 43 km a ovest di Firenze.

San Miniato ha una storia che risale ai tempi etruschi e romani. Oggi è una piccola cittadina in collina, percorsa da stradine strette costeggiate da facciate austere, realizzate tra il XIII e il XVII secolo, delle quali alcune ricoprono edifici più vecchi di secoli. Il Sacro Romano Impero era strettamente legato a questa città: il castello locale fu costruito nel 962 sotto l’egida di Otto I (912-973). In seguito la città, con le sue simpatie ghibelline (a favore dell’impero), passò nelle mani dei fiorentini. Paragonato allo standard toscano, il patrimonio artistico di San Miniato è relativamente limitato, ma la bellezza della cittadina merita una visita. L’annuale festa del tartufo, che si tiene per tre fine settimana a novembre, aggiunge ulteriore fascino a San Miniato, e vale decisamente la pena visitarla. Le bancarelle sono piene zeppe di fantastiche delizie locali, mentre i ristoranti sono affollati di turisti e gente del posto che si abbuffano di tartufo.

Come arrivare

Il modo più semplice per raggiungere San Miniato è percorrere la Fi-Pi-Li. La stazione ferroviaria di San Miniato è lontana dal centro storico.

Informazioni per i visitatori

125

Ufficio del turismo di San Miniato. | Piazza del Popolo 3 | 0571/42745 | www.sanminiatopromozione.it.

Cosa vedere

Convento e Chiesa di San Francesco. Il convento di San Francesco venne fondato nel 1211 da San Francesco. All’interno sono presenti due chiostri e un coro ligneo riccamente decorato. Possibilità di pernottamento se volete provare l’ebrezza della vita monacale (€45 per una camera doppia). | Piazza San

Francesco | 0571/43051 | Gratuito.

Convento e Chiesa di San Jacopo e Lucia. La chiesa e convento dei SS. Jacopo e Lucia è anche curiosamente nota come la chiesa di San Domenico, in riferimento al fatto che i Domenicani assunsero la direzione della chiesa nel XIV secolo. Gli interni hanno sofferto a causa delle decorazioni eccessivamente barocche, ma è presente una tomba magnificamente decorata da Bernardo Rossellino per Giovanni Chiellini, un dottore deceduto nel 1461. La trovate sulla navata destra vicino all’altare maggiore. | Piazza del Popolo | 0571/43150.

Uno spuntino veloce: Bar Cantini. Questo punto di ritrovo per i samminiatesi offre fantastici panini con pane cotto sul posto, pizza al taglio, gustose granite (ghiaccio aromatizzato) e gelato artigianale. Potrete gustarvi tutto questo seduti ai tavoli con una splendida visuale sulla valle sottostante. | Via

Conti 1 | 0571/43030.

Duomo. Sito in una graziosa piazza, il Duomo di San Miniato presenta una facciata semplice ma armoniosa, risalente al XIII secolo e recentemente restaurata È presente anche un pregevole pulpito progettato da Giovanni Duprè ed eseguito da sua figlia Amalia (1845-1928). Gli interni sono poco interessanti, tuttavia è presente una commovente targa che ricorda i 55 cittadini che vennero

126

uccisi in questa chiesa nel luglio 1944 dalle forze di occupazione tedesche. |

Piazza del Castello.

Museo Diocesano. Sebbene sia un piccolo museo, la modesta collezione comprende molteplici raffinate e gradevoli opere d’arte locali. Notate Il Redentore, una Crocefissione piuttosto inusuale, realizzata da Lorenzo Lippi, un probabile seguace del Verrocchio (1435-88), e la piccola ma squisita Educazione della Vergine del Tiepolo (1696-1770). | Piazza del Castello | 342 6860873 |

€2.50.

Torre di Federico II. La Torre di Federico II, risalente all’epoca di Federico II (1194-1250), venne distrutta durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita e riaperta nel 1958. Rappresenta un punto di orgoglio civico per gli abitanti di San Miniato. Lo sventurato Pier della Vigna, cancelliere e ministro alla corte di Federico II, si uccise gettandosi proprio da questa torre, guadagnandosi una menzione nell’Inferno di Dante. La torre si trova su una collina, un ovale verde sorprendentemente largo, e uno dei luoghi migliori dove fare un picnic, godere della vista a 360 gradi e magari unirsi ai bambini per una partitella improvvisata di calcio. | Piazza la Torre | 0571/42745 | €3.

Dove mangiare e dormire

Il Convio. | €€ | Cucina toscana | Poco lontano da San Miniato, un breve tragitto in macchina giù per una stradina stretta e ripida vi condurrà fino a questo ristorante rustico con pareti spugnate, decorazioni realizzate a stencil e tovaglie a quadri. Le portate principali sono soprattutto classici della cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina (un abbondante taglio di bistecca ai ferri). Vengono presentati i tartufi bianchi, la specialità locale: potete gustarli con la pasta, con le crespelle (sottili dischi di pasta ripieni di ricotta), con la trippa, con le uova, con il filetto di manzo e persino in una grappa a fine pasto. Tutti questi piatti si abbinano meravigliosamente alla pregiata selezione di vini locali e poco

127

noti. Se non vi piacciono i tartufi, troverete altri piatti sul menu e la sera il ristorante accende il forno per la pizza. | Prezzo medio per una portata

principale: €15 | Via San Maiano 2 | 0571/408113 | www.ristoranteilconvio.com | Chiuso il mercoledì.

Piazza del Popolo. | €€ | Cucina italiana | Si presenta come un’“enoteca con cucina”, ossia un’enoteca che serve anche ottimo cibo durante l’ora di pranzo e di cena. All’interno del locale, decorato con pareti spugnate, ci sono soltanto pochi posti a sedere, dati i pochi tavoli. In cucina lavorano Salvatore Vigliotti e Agnese Zingoue: Salvatore ha lavorato in varie parti dell’Europa e dell’Australia, e si vede. La lingua con salsa verde, limone e marmellata di cipolle farà ricredere anche coloro che solitamente si asterrebbero dal mangiarla. Il menu degustazione con sei portate per soli €38 a persona è un ottimo affare, da innaffiare con un buon vino locale. Assicuratevi di sedere nella piccola piazza durante i mesi più caldi. | Prezzo medio per una portata principale: €15 | Piazza

del Popolo 10 | 39/057142548 | www.piazzadelpopolo.eu | Chiuso il mercoledì.

Convento di San Francesco. | € | B&B/Albergo | Se volete provare qualcosa di diverso, potete pernottare in questo convento del XIII secolo in compagnia dei frati francescani. Le camere sono semplici/scarne/modeste ma tranquille. Pro: prezzo conveniente; pace. Contro: le camere sono piuttosto spartane. | Camere a

partire da: €45 | Piazza San Francesco | 0571/43051, 0571/43398 | Non accetta carte di credito | 30 camere | Pasti esclusi.

Pisa

Se sarete in grado di andare oltre al kitsch delle bancarelle ambulanti che vendono souvenir intorno alla Torre Pendente, scoprirete che Pisa ha molto da offrire. I suoi tesori non sono abbondanti come quelli di Firenze, città alla quale viene sempre inevitabilmente paragonata, ma il complesso di Piazza del Duomo,

128

con la cattedrale, il battistero e la torre, è uno degli scenari più spettacolari d’Italia.

Pisa potrebbe essere stata abitata sin dagli inizi dell’Età del Bronzo. È stata certamente popolata dagli etruschi e divenne a sua volta parte dell’Impero Romano. Durante l’Alto Medioevo prosperò come potenza economica e fu una delle quattro repubbliche marinare insieme ad Amalfi, Genova e Venezia. Il potere economico e politico della città cominciò a declinare agli inizi del XV secolo, quando passò sotto la dominazione di Firenze, anche se andò incontro a una breve ripresa sotto il regno di Cosimo I, a metà del XVI secolo. Pisa subì pesanti danni durante la seconda guerra mondiale, ma il Duomo e la Torre vennero risparmiati, insieme ad altre imponenti costruzioni romaniche.

Come arrivare

Pisa si trova a un’ora di treno da Firenze. In auto basterà andare sempre dritto sull’autostrada Fi-Pi-Li. Il treno Pisa-Lucca passa spesso e impiega circa 30 minuti.

Informazioni per i visitatori

Ufficio del turismo di Pisa. | Piazza Vittorio Emanuele II 16 | 050/42291 | www.pisaunicaterra.it.

Cosa vedere

Il modo migliore per esplorare Pisa, così come molte altre città italiane, è a piedi, e quasi tutto quello che vorrete vedere è raggiungibile camminando. Da non perdere sono gli scorci lungo il fiume Arno, particolarmente suggestivi: c’è una sensazione di vastità che è assente dai Lungarni di Firenze.

129

Mentre pianificate il vostro viaggio ricordate che esistono diverse combinazioni di biglietti per i monumenti in Piazza del Duomo.

Da non perdere

Battistero. Questo meraviglioso battistero in stile gotico, posto di fronte alla facciata del Duomo, è noto soprattutto per il pulpito scolpito da Nicola Pisano (1220-84 circa, padre di Giovanni Pisano) nel 1260. Ogni mezz’ora un addetto chiude i portoni in maniera teatrale e comincia a parlare a voce alta per dimostrare quanto sia eccezionale l’acustica all’interno dell’edificio. | Piazza del

Duomo | 050/835011 | www.opapisa.it | €5, sconti/riduzioni disponibili se acquistate il biglietto combinato per altri monumenti.

Duomo. La cattedrale di Pisa utilizza sapientemente il motivo della fascia bicroma marmorea (presa in prestito dall’architettura moresca), diventato comune per le cattedrali toscane. È famosa per i suoi pannelli in stile romanico sulla porta del transetto di fronte alla torre, che ritraggono scene dalla vita di Cristo. Il pulpito magnificamente scolpito, risalente al XIV secolo, è opera di Giovanni Pisano. | Piazza del Duomo | 050/835011 | www.opapisa.it | €5.

Scelto da Fodor | Torre Pendente.

La leggenda vuole che Galileo abbia condotto un esperimento sulla natura della forza di gravità facendo cadere delle sfere di metallo dalla cima della Torre Pendente di Pisa, alta 56 metri. Tuttavia gli storici affermano che questa leggenda non ha alcun fondamento, senza però negarla del tutto. I lavori per la torre, eretta come campanile per il Duomo, iniziarono nel 1173: cominciò a inclinarsi quando la costruzione arrivò al terzo piano. Gli architetti tentarono di risolvere il problema utilizzando diversi metodi, come rendere i piani restanti un po’ più alti sul versante pendente, ma l’aggiunta di peso non fece altro che

130

peggiorare il problema. Il cedimento ha continuato a peggiorare e alla fine del XX secolo aveva accelerato a tal punto tale che molti temerono che la torre sarebbe caduta, nonostante tutti gli sforzi per sostenerla. Da allora la struttura è stata ancorata stabilmente al terreno. La fase finale per riportare la torre alla pendenza originaria di 300 anni fa fu inaugurata agli inizi del 2000 e terminata