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LA GUIDA BLU TOSCANA

LA TORRE PENDENTE

La celebre torre pendente è situata grandiosamente sull’asse del duomo, una posizione insolita per un campanile, dato che di solito vengono costruiti accanto alla facciata, ma in questo caso la torre bilancia perfettamente il battistero circolare. Naturalmente la torre è famosa in tutto il mondo a causa della sua evidente inclinazione, ben più di 4 metri fuori dall’asse perpendicolare, ed è stata ammirata dai viaggiatori per secoli per la sua caratteristica di non crollare. È una magnifica costruzione in stile romanico, ispirata all’architettura del duomo, e sappiamo per certo che la posa della prima pietra avvenne nel 1173. Il suo architetto rimane anonimo, anche se Vasari ha suggerito che si sia trattato di Bonanno da Pisa (un’ipotesi che ha acquistato credibilità nel 1838, quando la tomba di Bonanno venne dissotterrata dalle fondamenta della torre). È alta più di 54 metri, ha sette piani, sei dei quali cinti da loggiati con 180 piccole colonne. Le proporzioni accuratamente misurate e le linee precise conferiscono alla torre un’impronta classica. La bellissima cella campanaria sulla cima, in perfetta armonia, venne aggiunta soltanto nel 1350, probabilmente da Tommaso, figlio di Andrea Pisano. L’edificio è diventato uno dei monumenti più originali dell’Europa medievale. Secondo il suo allievo Vincenzo Viviani, Galileo, nato a Pisa nel 1564, effettuò degli esperimenti dalla cima della torre per dimostrare ai

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membri dell’Università di Pisa che tutti i corpi cadono alla stessa velocità, indipendentemente dal loro peso.

Ancoraggio della torre

Intorno al 1185 la torre era alta soltanto 10. metri e mezzo, quando un cedimento del terreno la fece uscire fuori piombo. Venne abbandonata per quasi un secolo, fino a quando, nel 1284, un architetto poco conosciuto, Giovanni di Simone (che a quanto pare lavorava soltanto a Pisa) riuscì a continuare la costruzione fino al settimo piano. Giovanni si adoperò per raddrizzare l’inclinazione man mano che i lavori andavano avanti, ma pur non riuscendo ad arrestare la pendenza non si scoraggiò. Negli anni ’80 del Novecento si capì che l’inclinazione stava aumentando a una velocità preoccupante (1 mm circa all’anno), così nel 1990 la torre venne chiusa al pubblico. Nel 1992 vennero inseriti dei cavi di acciaio intorno alla base e tra il primo e il secondo piano. In seguito, tra il 1998 e il 2001, la torre venne ‘ancorata’ con altri cavi d’acciaio, e venne effettuata una complicata operazione sul sottosuolo per stabilizzare le fondamenta. Il risultato di queste misure di messa in sicurezza fu che nel 2001 la pendenza era stata ridotta di circa 40 cm, facendola ritornare alla stessa posizione di quasi 300 anni prima, e fu così orgogliosamente riaperta al pubblico. Durante gli scavi, resti di costruzioni etrusche e romane vennero ritrovati alla base della torre.

Salire sulla torre

Una semplice scala a chiocciola con 294 gradini consumati risale i vari piani della torre, passando davanti alle finestre, per emergere infine sulla piccola balconata all’aperto, la più alta. Un’altra scalinata di gradini più stretti continua fino alla cella campanaria, dove si trovano appese le sette campane. Un’altra scalinata ancora più piccola e stretta porta infine al vertice della torre, da dove si può godere di una splendida vista del tetto del duomo, con la copia del Grifone

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islamico sulla cima, all’estremo est. Nei giorni limpidi si possono vedere le isole di Capraia e Gorgona (e talvolta persino l’Elba), ma il mare viene per la maggior parte nascosto dalla pineta lungo la costa. Nella direzione opposta si ergono le Alpi Apuane.

IL BATTISTERO

Il battistero è uno splendido edificio circolare iniziato nel 1152, ed è l’opera più importante dell’architetto pisano Diotisalvi. In origine era una struttura romanica, come si può vedere dall’ordine inferiore di archi ciechi a tutto sesto. La decorazione in stile gotico con timpani ornati e mezze figure di evangelisti e profeti venne aggiunta alla struttura romanica originale nel XIII secolo da Nicola Pisano e suo figlio Giovanni. La cupola gotica venne aggiunta nel XIV secolo da Cellino di Nese, nominato capomastro nel 1362. Sono presenti quattro portoni, il più elaborato dei quali, quello rivolto verso il duomo, esibisce delle copie di colonne fogliate e una Madonna di Giovanni Pisano (gli originali si trovano nel Museo dell’Opera del Duomo).

All’interno del battistero

Gli interni echeggianti sono composti da un ambulacro a due piani, decorato con fasce in marmo bianco e nero. Sebbene sia famoso per la sua acustica, il battistero al suo interno è visivamente deludente, probabilmente a causa della cupola priva di decorazioni e degli strani effetti di luce. Una scalinata conduce alla balconata.

La meravigliosa fonte battesimale ottagonale, scolpita e intarsiata con un mosaico, è stata realizzata da Guido da Como (1246), conosciuto anche per i suoi lavori a Lucca. L’altare, proveniente dalla stessa epoca, si trova su di un pavimento rialzato, decorato con mosaici.

Il pulpito, opera di Nicola Pisano, è firmato e datato al 1260. È il primo di una serie di lavori simili realizzati da Nicola e suo figlio Giovanni. Il pulpito di

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Giovanni nel duomo assomiglia molto a questo, sebbene nel secondo caso la maestria dell’artista sia di gran lunga più delicata e l’effetto complessivo più piacevole. Ha forma esagonale e poggia su colonne sorrette da leoni. Al di sopra delle colonne troviamo delle figure rappresentanti i profeti, gli evangelisti e le virtù. Cinque pannelli in rilievo magnificamente scolpiti mostrano scene dalla vita di Cristo (Natività, Adorazione dei Magi, Presentazione, Crocifissione e

Giudizio universale).