Come dimostrato nel paragrafo precedente, l’utilizzo dell’approccio indiretto non è con-veniente per produrre gli aggregati settoriali destagionalizzati degli indici delle retribuzioni per Ula e degli oneri sociali per Ula, poiché nella relazione di aggregazione è presente una componente, nel caso specifico la composizione occupazionale, che richiederebbe la depu-razione degli effetti stagionali, annullando il vantaggio del ricorso a tale approccio in termini di alleggerimento del processo. Per questo tali serie vengono trattate con approccio diretto, mentre per tutte le altre serie aggregate si adotta l’approccio indiretto. L’utilizzo combinato dei due approcci configura pertanto la destagionalizzazione degli indicatori Oros come un processo di tipo “misto” che consente di mantenere elevati livelli di accuratezza e consi-stenza, garantendo nel contempo l’economicità del processo e la tempistica usuale nella diffusione degli output.
Nella figura 9.2.3.1, si fornisce un quadro sintetico di tale approccio. In particolare, lo schema riporta in fiancata la dimensione settoriale e in testata la dimensione per va-riabile. L’approccio indiretto (Step 2), che segue in successione l’approccio diretto (Step 1), interessa la variabile costo del lavoro nella dimensione di aggregazione per variabile e la variabile posizioni lavorative dipendenti nella dimensione di aggregazione settoriale. Le scelte di aggregazione sono acquisite dal sistema SITIC, tramite cui viene effettuata la de-stagionalizzazione, attraverso una tabella che legge la tipologia di aggregazione che vuole essere effettuata, acquisisce i pesi per l’aggregazione (in totale, il numero di pesi per l’ag-gregazione indiretta è pari a 67, di cui 50 per le due componenti del costo del lavoro per Ula e 17 per le componenti settoriali delle posizioni lavorative)8. Come descritto nel paragrafo 9.2.2, il sistema dei pesi di aggregazione dipende dall’anno base degli indicatori e, pertanto, segue la stessa politica di aggiornamento della base degli indici.
Nella pratica, trimestralmente, gli output TRAMO-SEATS della destagionalizzazione di-retta vengono controllati per verificare la bontà dei risultati ottenuti applicando i modelli di destagionalizzazione presenti sul sistema, di norma rivisti una sola volta all’anno, in occa-sione dell’uscita del primo trimestre (cfr. §9.1). Nel caso di risultati validi, si procede all’ag-gregazione indiretta delle serie destagionalizzate, mentre in caso di risultati critici si valuta la possibilità di individuare un nuovo modello di destagionalizzazione in corso d’anno. Solo nel caso in cui le revisioni degli indicatori destagionalizzati siano trascurabili, si procede alla sostituzione del nuovo modello su SITIC.
L’uso dell’approccio misto descritto, tuttavia, mantiene l’inconveniente di generare in-coerenze tra le variazioni congiunturali degli aggregati settoriali destagionalizzati con ap-proccio diretto rispetto alle componenti. Per eliminare questa inconsistenza si potrebbe ricorrere a tecniche di riconciliazione tra le componenti (sezioni o aggregati di ordine in-feriore) e gli aggregati economici superiori (AAVV, 2015). Nel caso Oros tali tecniche non vengono attualmente usate sia per l’entità trascurabile dei fuori range sia perché nel siste-ma SITIC, che gestisce autosiste-maticamente l’intera operazione di destagionalizzazione, non sono state ancora implementate.
8 Il settore 782 delle posizioni lavorative è escluso dal calcolo indiretto degli aggregati che lo includono in quanto rappresenta, a sua volta, un di cui del settore N.
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9. La correzione per la stagionalità e gli effetti di calendario degli indicatori Oros
Figura 9.2.3.1 - Schema di destagionalizzazione degli indicatori Oros secondo l’approccio “misto”
Settori
Ateco 2007 Variabili Oros
Retribuzione
per Ula + Oneri socialiper Ula = Costo del lavoro per Ula Posizioni lavorative dipendenti 782 (a)
B
C APPROCCIO DIRETTO STEP 1 APPROCCIO INDIRETTO
STEP 2 STEP 1 D E F G H I J K L M N P Q R S B-E STEP 2 B-F STEP 2 G-N (b) STEP 2 L-N (b) STEP 2 B-N (b) STEP 2 P-S STEP 2 G-S (b)(c) STEP 2 B-S (b)(c) STEP 2
(a) Settore Ateco 2007 attribuito alle sole posizioni lavorative dipendenti in somministrazione.
(b) La destagionalizzazione di tali aggregati non include la componente settoriale 782 in quanto già presente nella componente settore N.
(c) L’aggregato esclude il settore dell’amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria (se-zione O Ateco 2007).
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10. I TRIANGOLI E L’ANALISI DELLE REVISIONI DEGLI INDICATORI OROS
1Tra il 2010 e il 2011 l’Istituto si è dotato di uno strumento standardizzato per la dif-fusione delle revisioni degli indicatori congiunturali prodotti, i cosiddetti “triangoli delle revisioni”, accompagnati da una scheda riassuntiva sull’analisi delle revisioni contenuta nei triangoli. Inizialmente rilasciati in allegato ai comunicati stampa, a partire da metà 2017 la loro diffusione è stata trasportata in una specifica pagina web del sito dell’Istituto dedicata alle “Revisioni dei principali indicatori congiunturali”2. Questa nuova modalità di diffusione risponde all’impegno dell’Istituto di aderire ai principi contenuti nel Codice delle statistiche europee, nel Quality Assurance Framework of the European Statistical System (QAF) e nelle ESS Guidelines on Revision Policy for PEEIs3 con il fine di standardizzare le ni diffuse dalle varie rilevazioni. A tal fine, nella pagina web vengono fornite informazio-ni generali su politica di revisione, principi e tipologie di revisioinformazio-ni. Scendendo nel merito dell’analisi delle revisioni, per ogni indagine vengono pubblicate una scheda informativa di revisione, che descrive la politica di revisione adottata per le serie grezze e per quelle de-stagionalizzate (ove prodotte), un elenco dei motivi delle revisioni ordinarie e straordinarie, il calendario del ciclo completo delle revisioni ordinarie, i triangoli di revisione in cui sono raccolti in forma tabellare i dati delle edizioni rilasciate nel corso del tempo, accompagnati da indicatori di qualità che sintetizzano il processo di revisione. Alcuni grafici e tabelle forni-scono, infine, un quadro sintetico della revisione attutata nell’ultima uscita del dato diffuso nell’occasione immediatamente precedente.
L’analisi delle revisioni basata sui triangoli mira a quantificare, sintetizzare e valutare il processo di revisione delle stime preliminari rispetto a quelle pubblicate in periodi succes-sivi utilizzando una particolare rappresentazione tabellare denominata, appunto, "triangolo delle revisioni" (figura 10.1). La caratteristica forma triangolare della tabella stessa deriva dal modo nel quale le diverse edizioni di serie storica (o vintage) sono organizzate e dispo-ste. Le righe riportano le serie storiche dell’indice e delle rispettive variazioni rilasciate alla data del comunicato stampa, indicata in prima colonna. Le colonne successive indicano i trimestri di riferimento delle stime e forniscono una ricostruzione della storia delle stime stesse diffuse per ciascun riferimento temporale, dal primo rilascio fino all’ultimo disponi-bile. L’analisi delle revisioni è utile per valutare l’impatto delle informazioni aggiuntive che si rendono disponibili dopo il primo rilascio e, in riferimento al dato destagionalizzato, anche per quantificare l’effetto dovuto al processo di destagionalizzazione4.
Per finalizzare l’analisi, nel caso di Oros sono state prescelte solo le variabili più signi-ficative prodotte dalla rilevazione e per cui esisteva, alla data di avvio della prima pubblica-zione dell’analisi delle revisioni, avvenuta a marzo 2011, un sufficiente numero di vintage su cui poter calcolare le revisioni. Attualmente, nella pagina web dedicata alle revisioni,
1 Il presente capitolo è a cura di Donatella Tuzi.
2 Pagina al link: http://www4.istat.it/it/congiuntura/revisioni/indicatori-congiunturali-oggetto. 3 Documenti disponibili rispettivamente ai link:
http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3859598/5921861/KS-32-11-955-EN.PDF, http://ec.europa.eu/eurostat/documents/64157/4392716/qaf_2012-en.pdf e http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3859598/5935517/KS-RA-13-016-EN.PDF.
4 Per ulteriori informazioni sull’analisi delle revisioni si rimanda all’approfondimento disponibile al link: http://www.istat.it/it/files/2011/01/approfondimenti_analisi_revisioni.pdf.
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La rilevazione trimestrale Oros su occupazione e costo del lavoro vengono diffusi i triangoli del costo del lavoro, degli oneri sociali e delle retribuzioni per Ula relative all’aggregato industria e servizi di mercato (sezioni da B a N Ateco 2007). La diffusione dei triangoli, temporaneamente interrotta in occasione dell’ultima uscita degli indici Oros nella base 2005=100, ossia a marzo 2013, è stata riavviata a dicembre 2016.Considerata la politica di revisione di Oros (cfr. §2.3), i triangoli degli indicatori prescel-ti assumono una forma regolare. La figura 10.1 mostra un estratto del triangolo a gradini delle variazioni tendenziali dell’indice del costo del lavoro per Ula. A seconda di come viene letto il triangolo (in senso “orizzontale”, “verticale” o “diagonale”) se ne trae una particolare analisi. Se letto in orizzontale si può risalire alla storia dei rilasci di una stessa informazio-ne statistica, molto utile, ad esempio, quando si vogliono valutare modelli previsivi tipici dell’analisi delle serie storiche sfruttando l’informazione all’epoca realmente disponibile. Dalla lettura in verticale si ricava invece la storia delle revisioni delle stime riferite ad un sin-golo periodo temporale (mese o trimestre); considerando l’insieme dei periodi disponibili, questo tipo di analisi fornisce una misura dell’affidabilità delle stime pubblicate nel tempo, intesa come vicinanza delle stime successive rispetto a quelle precedentemente rilasciate. Infine, la lettura diagonale consente di individuare le stime caratterizzate dalla medesima epoca di rilascio: ad esempio, gli elementi appartenenti alla diagonale principale del trian-golo (quella più esterna) formano la serie storica delle prime stime rilasciate per ogni pe-riodo temporale; gli elementi appartenenti alla diagonale secondaria (quella sottostante la diagonale principale) individuano la serie delle seconde stime, ecc.
Si definisce revisione la misura:
Rt = (Lt-Pt ) (1)
dove Pt rappresenta le stime preliminari e Lt le stime successive. Considerata la politica di revisione degli indicatori Oros, vengono ritenuti rilevanti due indicatori di revisione che mettono a confronto la prima stima del dato relativo a t (P) con la sua revisione dopo un anno (A1) e dopo un trimestre (R1), ossia: R1-P e A1-P. Inoltre, per il dato destagionalizzato vengono diffuse anche le misure A2-P e A3-P utili per l’analisi del processo di convergenza dei dati destagionalizzati dovuto al modello utilizzato per la correzione.
Oggetto dell’analisi delle revisioni è descrivere gli indicatori prescelti per rt sui tassi di variazione orizzontali sia per i dati grezzi sia per i destagionalizzati e ottenerne una sintesi utilizzando alcune misure statistiche (tavola 10.1) finalizzate a far emergere le diverse pe-culiarità del processo di revisione. In particolare, vengono considerate quattro categorie di misure: ampiezza media, direzione, variabilità e impatto sui segni dei tassi di variazione5.
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10. I triangoli e l’analisi delle revisioni degli indicatori Oros
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La rilevazione trimestrale Oros su occupazione e costo del lavoroProspetto 10.1 - Misure statistiche utilizzate nei triangoli delle revisioni
Infine, ciascun triangolo di revisione è corredato da un foglio di lavoro “eventi”, conte-nente la descrizione degli eventi, ordinari e straordinari, che hanno causato una revisione delle stime precedentemente diffuse. La lettura incrociata delle revisioni con tali informazioni consente all’utente di conoscere i motivi sottostanti le revisioni più o meno marcate interve-nute nel corso del tempo. Nel caso di revisioni straordinarie (cambi base ecc.) che rendono le vintage non confrontabili, indici e tassi di variazione vengono inseriti nei triangoli, ma la revisione non viene calcolata.
L’aggiornamento dei triangoli di Oros avviene con cadenza regolare e contestual-mente all’uscita del comunicato stampa. Precedentecontestual-mente basato su tabelle presenti in SITIC, nell’attuale versione su web la selezione dell’ultima vintage avviene da I.Stat e l’aggiornamento dei triangoli, anch’esso automatico, si basa su procedure disegnate in Business Architecture.
MISURE STATISTICHE Ampiezza media delle revisioni Revisione Media Assoluta (RMA) Revisione media quadratica
Mediana delle revisioni in valore assoluto Revisione Media Assoluta in termini Relativi (RMAR) Direzione delle revisioni
Revisione Media (RM)
Deviazione standard della Revisione Media Statistica t di Student relativa alla Revisione Media Valori critici della distribuzione t di Student (0,1/0,05/0,01) Significatività statistica della Revisione Media Mediana delle revisioni
Indice di asimmetria delle revisioni % di revisioni positive % di revisioni negative % di revisioni pari a zero Variabilità delle revisioni
Deviazione standard delle revisioni (DSR) Revisione minima
Revisione massima
Campo di variazione delle revisioni Intervallo in cui rientra il 90% delle revisioni Scarto interquartile
Impatto delle revisioni sul segno dei tassi di crescita Concordanza di segno tra stima successiva e stima precedente Misura di accelerazione per effetto delle revisioni