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Stima provvisoria per la sottopopolazione delle interinali

4. DAL DATO AMMINISTRATIVO ALLE INFORMAZIONI STATISTICHE. BANCA DATI

6.3 Stima provvisoria per la sottopopolazione delle interinali

Le agenzie di fornitura di lavoro interinale (ex-interinali) sono classificate nella sezione N (“Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”) della classificazione Ateco 2007. In termini di posizioni contributive nel 2015 ammontano a circa 200 unità; in termini occupazionali pesano in media il 22% sulla sezione N e, più nel dettaglio, poco più del 98% dell’occupazione nella divisione 78 (“Attività di ricerca, selezione e fornitura del personale”). Considerando, dunque, il potenziale rilevante impatto sulle stime di anomalie nei dati, anche di una sola unità, o eventuali assenze per ritardo nell’invio della dichiarazio-ne, la sottopopolazione delle interinali è sottoposta a procedure di controllo e correzione specifiche rispetto al resto delle unità.

Anche l’individuazione dello stato di attività per le stime provvisorie delle interinali si basa sullo sfruttamento delle informazione nell’anagrafe Inps. In aggiunta, l’anagrafe Inps contiene informazioni aggiornate (perché utili ai fini amministrativi) che consentono di

indi-77

6. Editing e imputazione

viduare la sottopopolazione delle interinali in modo molto preciso, anche in stima provviso-ria. In particolare, fino a dicembre 2010 l’Inps prevedeva che le agenzie di somministrazione di lavoro aprissero una o più posizioni contributive, tutte identificate con codice statistico contributivo (CSC) pari a 7.07.08 e codice di autorizzazione (CA) 9A. All’interno delle dichia-razioni di tali unità, il personale somministrato veniva esposto con il tipo contribuzione pari a 83 e 97 (circolare Inps 153 del 15/07/1998). A partire da gennaio 2011 l’Inps ha cambiato la modalità di identificazione (circolare Inps 149 del 24/11/2010) prevedendo l’utilizzo di due tipi di posizioni contributive: un primo tipo, relativo al personale della struttura (staff), identificato solo tramite CSC 7.07.08 ed un secondo, relativo ai lavoratori somministrati, contraddistinto, oltre che da CSC 7.07.08, anche dalla stringa 9A nel CA. Secondo questa nuova e più precisa modalità si ha, quindi, anche la possibilità di isolare e stimare in modo più corretto il numero di posizioni in somministrazione, variabile particolarmente rilevante tra gli indicatori prodotti dalla rilevazione (cfr. §2.1). Tuttavia, poiché il CSC 7.07.08 non identifica solo tale tipologia di imprese, la selezione delle unità per definire la lista di stima basata esclusivamente su questo criterio porterebbe ad includere molte altre unità che non svolgono attività di somministrazione di lavoro interinale. Si è stabilito, quindi, di effettuare la selezione a livello di imprese, inserendo nella lista di stima le posizioni contributive con solo personale somministrato (CSC 7.07.08 e CA 9A) e, tramite il loro codice fiscale, recu-perando le matricole dello staff per abbinamento.

La lista così individuata viene in seguito abbinata ai dati economici provvisori. Per risolvere il problema delle mancate risposte, diversamente dalle PMI e GI_DA, per indivi-duare lo status di attività delle INTER, oltre a sfruttare l’informazione anagrafica disponibile e osservare longitudinalmente il loro comportamento in termini di tempestività di rispo-sta, si prende in considerazione anche il loro comportamento cross-section, ossia rispetto alle altre unità della stessa tipologia: tra le unità con dichiarazione assente, attive per data anagrafica, vengono considerate inattive quelle che nei dodici mesi precedenti non hanno presentato neanche una dichiarazione contributiva5. Per facilitare la generalizzazione del processo di definizione dello stato di attività sono, infine, considerate inattive in tutti i mesi di assenza del trimestre, quelle unità per cui un evento di nascita, cessazione o sospensione ricade all’interno del trimestre, a prescindere dal mese in cui l’evento viene datato6. Prima di procedere all’imputazione delle mancate risposte sulle singole matricole un’ultima visione d’insieme, rispetto all’impresa di riferimento, consente di verificare se l’assenza non sia in realtà da imputarsi a motivi di pura gestione amministrativa: infatti, non è insolito che i lavoratori interinali possano essere ceduti tra matricole afferenti alla stessa impresa di somministrazione, chiudendo matricole ed esponendo i relativi dipendenti sulle altre. Ge-neralmente l’insieme delle matricole interinali interessate da almeno una mancata risposta nel trimestre supera raramente le 30 unità, pari a circa il 15% dell’insieme complessivo.

Nell’imputazione delle mancate risposte delle unità interinali, si considera l’eventualità di imputare, oltre alle posizioni lavorative, anche le variabili coinvolte nella stima del costo del lavoro. In particolare, le variabili interessate alla ricostruzione del dato sono le seguenti: dipendenti totali, dipendenti netto dirigenti distinti in part-time e full-time, monte retributivo netto dirigenti, monte oneri netto dirigenti, unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula)

5 L’errore di revisione causato da sottocopertura della lista delle unità attive a seguito di questa ipotesi è assolutamente trascurabile: le dichiarazioni ritardatarie non hanno natura inerziale nei lunghi periodi.

6 Questa ipotesi di semplificazione al trimestre, avvalorata dalla maggiore volatilità dello stato di attività di queste unità, viene successivamente verificata sulle singole unità interessate mediante ulteriori controlli sui microdati, con particolare attenzione alle unità più rilevanti in termini di peso occupazionale.

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La rilevazione trimestrale Oros su occupazione e costo del lavoro al lordo e al netto dirigenti. La ricostruzione dei dati economici per le unità caratterizzate da almeno una mancata risposta viene estesa all’intero trimestre, a prescindere dall’even-tuale presenza di almeno una dichiarazione contributiva nei tre mesi che, quindi, non viene considerata nel calcolo delle stime. Questa semplificazione è avvalorata dall’evidenza sulla similitudine di comportamento tra rispondenti e mancate risposte rispetto alle variabili tar-get, tali per cui la sostituzione del dato mancante con un’informazione ausiliaria tratta dai rispondenti, alla base della metodologia utilizzata, porta ad una distorsione molto ridotta.

Nella ricostruzione viene adottato un approccio deterministico, in cui si sfruttano le informazioni longitudinali, a livello trimestrale, disponibili nell’arco dell’ultimo anno. In par-ticolare, per le variabili relative all’input di lavoro (dipendenti e Ula) e quelle relative alle retribuzioni si utilizza, valutando i trimestri precedenti da t-1 a t-47, il primo dato medio mensile disponibile (eventualmente anche imputato) della stessa unità, a cui viene applica-to un tasso di aggiornamenapplica-to calcolaapplica-to quale mediana dei tassi di variazione tra il trimestre in cui si selezionano le informazioni per l’imputazione (t-x) e il trimestre corrente (t) delle sole unità interinali rispondenti (r) nel trimestre t8. In formule, la ricostruzione del dato mancante per la generica unità caratterizzata da almeno una mancata risposta (mr) può essere espressa come:

(2)

Per la variabile oneri sociali viene attivato un trattamento a parte, ossia l’informazione mancante viene ricavata dai rispondenti del trimestre corrente, in quanto fortemente legata alla legislazione sugli obblighi contributivi, pertanto risulta importante considerare l’infor-mazione più aggiornata. Quindi, la ricostruzione delle mancate risposte degli oneri sociali si ottiene applicando al monte retributivo ( ) dell’unità da imputare, precedentemente stimato, l’aliquota mediana calcolata a partire dal rapporto tra monte oneri (O) e monte retribuzioni (R) relativo ai rispondenti. In formule:

(3)

La considerazione del tasso di variazione interperiodale dei rispondenti nella formula di ricostruzione delle posizioni lavorative (e quindi delle Ula) e delle retribuzioni (e quindi degli oneri) consente implicitamente di tener conto sia della forte periodicità che caratterizza le variabili di costo del lavoro, sia dell’inerzia temporale delle variabili di input di lavoro.

Al fine di validare i dati imputati vengono, infine, effettuati controlli sia cross-section sia longitudinali sulle singole unità ricostruite. Dato il loro limitato numero, infatti, i controlli possono essere estesi a tutte le unità e non basati, a priori, su criteri di selettività, così come è necessario per il resto delle PMI e delle GI_DA (cfr. §6.6).

Un ulteriore controllo del dato stimato viene effettuato anche con i dati definitivi,

dispo-7 Si ricorda che se non è stata presentata neanche una dichiarazione contributiva tra t e t-4 l’unità non fa parte della lista delle attive.

8 Ancor più che per le altre sottopopolazioni, per le interinali si osserva un comportamento marcatamente inerziale nell’evoluzione delle posizioni lavorative. La variabile, più che affetta da stagionalità, è fortemente legata al ciclo economico. Il dato di t-1 è quello che approssima meglio il dato mancate di t. Inoltre, le retribuzioni medie di questa sottopopolazione sono molto uniformi implicando che la retribuzione di t-j, aggiornata con il tasso di variazione delle rispondenti rappresenti una stima opportuna per le retribuzioni medie dell’unità da imputare.

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6. Editing e imputazione

nibili dopo un anno, sia a livello di singola unità, sia di aggregato, con l’obiettivo di valutare l’errore di revisione ed individuare aspetti critici del processo di stima su cui eventualmente intervenire. A parità di trimestre, il dato di stima finale viene confrontato con il dato di stima provvisoria pre-imputazione e con quello di stima provvisoria post-imputazione. In questo modo è possibile sia effettuare una valutazione sull’errore di imputazione, sia quantificare l’errore di revisione.

Nel grafico che segue vengono messi a confronto, per le posizioni lavorative totali, i dati di stima provvisoria pre e post-imputazione e rappresentati i rispettivi errori di revi-sione, prima e dopo l’intervento di imputazione, per il periodo esemplificativo che va dal II trimestre 2012 al II trimestre 2015. La percentuale di imputazione si aggira, in media, intorno al 4,6% con picchi nel IV trimestre 2013 (10,4%) e nel I trimestre 2014 (10%), a causa dell’assenza di alcune grandi unità per ritardo d’invio delle dichiarazioni contributive. Un’imputazione così rilevante è la conseguenza di elevati tassi di mancata risposta che, in media, si aggirano intorno al 5%. In generale, gli errori di revisione sono molto contenuti (0,3% in media) e frequentemente di segno positivo, evidenziando la persistenza di una lie-ve sottostima dei dati provvisori anche dopo l’imputazione, ma confermando l’importanza di questa operazione (grafico 6.3.1).

Grafico 6.3.1 – Posizioni lavorative dipendenti delle agenzie di somministrazione: stima provvisoria pre e post imputazione, tasso di mancata risposta, percentuale di imputazione ed errore di revisione II trimestre 2012 – II trimestre 2015, valori assoluti (asse sx) e valori percentuali (asse dx)

Tali analisi, svolte routinariamente anche per le altre variabili sottoposte a ricostruzione, hanno consentito nel tempo di perfezionare il metodo di stima provvisoria, introducendo piccole varianti. Inoltre, man mano che la situazione informativa è andata stabilizzandosi, dopo un periodo di transizione successivo all’avvento dell’Uniemens prima del DM2013 e successivamente, l’applicabilità della procedura è stata rivalutata. Infatti, l’analisi degli errori di revisione sulle variabili retribuzioni e oneri per Ula ha messo in evidenza che le stime post-imputazione risultavano meno accurate di quelle pre-imputazione. Tale evidenza ha portato, a partire dal rilascio di marzo 2015 (stima provvisoria del IV trimestre 2014), a calcolare l’imputazione per tutte le variabili in ogni trimestre, ma limitare l’uso del dato im-putato su retribuzioni e oneri per Ula ai casi di mancata risposta particolarmente rilevante. Tali casi, nei dati di fonte Inps, non sono insoliti, per cause sia di natura amministrativa, sia

Fonte: Rilevazione Oros (occupazione, retribuzioni, oneri sociali)

-2 0 2 4 6 8 10 12 150.000 160.000 170.000 180.000 190.000 200.000 210.000 220.000 230.000 240.000 250.000

II III IV I II III IV I II III IV I II

2012 2013 2014 2015

Tasso di mancata risposta Percentuale di imputazione Errore di revisione Stima provvisoria pre-imputazione Stima provvisoria post-imptuazione

80

La rilevazione trimestrale Oros su occupazione e costo del lavoro dovute a revisioni nelle procedure informatiche dell’ente fornitore. La validazione del dato imputato viene effettuata confrontando in serie storica le stime con e senza dato ricostruito e scegliendo l’alternativa che offre un profilo più stabile e/o in linea con la tendenza della stessa variabile osservata in altre sottopopolazioni.

La precisione delle stime provvisorie delle posizioni lavorative delle unità interinali vie-ne, inoltre, valutata nell’insieme delle unità target della rilevaziovie-ne, attraverso un approccio di scomposizione dell’errore per componenti. Tale argomento e i relativi risultati saranno esposti nel paragrafo 6.4 che segue.