4. DAL DATO AMMINISTRATIVO ALLE INFORMAZIONI STATISTICHE. BANCA DATI
4.4 Le diverse fasi del trattamento preliminare
4.4.3. L’estrazione delle variabili statistiche
Come più volte detto, le variabili target della rilevazione Oros sono le posizioni lavorati-ve dipendenti, le retribuzioni di fatto, gli oneri sociali e il costo del lavoro. Per una corretta quantificazione delle posizioni lavorative dipendenti sono stati considerati alcuni aspetti le-gati al contenuto della variabile amministrativa in relazione alle nuove tipologie contrattuali relative ai Lac e ai lavoratori in somministrazione (cfr. Istat, 2013a e §4.2). Non considerare le peculiarità di questi contratti comporterebbe la sovrastima del numero di posizioni la-vorative dipendenti e, pertanto, viene adottata una procedura di “riproporzionamento” che consente di tener conto adeguatamente dell’effettivo input di lavoro che tali tipologie con-trattuali apportano. In particolare, i lavoratori subordinati con contratto di lavoro a chiamata vengono esposti nella dichiarazione contributiva come lavoratori full-time e la quantità di la-voro da essi prestata viene indicata in ore retribuite. La soluzione metodologica adottata per i Lac prevede il calcolo di un fattore di riproporzionamento, ottenuto rapportando il relativo monte ore mensile al numero di ore medie contrattuali stimate dall’indagine mensile sulle retribuzioni contrattuali (IRC), attraverso il quale è possibile quantificare le posizioni lavo-rative full-time equivalent (Ula). Diverso è il trattamento che riguarda, invece, i dipendenti interinali, le cui informazioni vengono dichiarate soltanto dall’impresa somministratrice e non dall’impresa utilizzatrice. Ai fini della contabilizzazione nella dichiarazione contributiva mensile viene registrato ogni distinto rapporto di lavoro (missione) che ogni dipendente
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La rilevazione trimestrale Oros su occupazione e costo del lavoro terinale ha con un terzo soggetto (impresa utilizzatrice), in corrispondenza del quale vengo-no esposte le giornate retribuite per i lavoratori full-time, le ore retribuite per i part-time. La stima delle posizioni lavorative dipendenti in somministrazione full-time è ottenuta, a livello di singola impresa, dividendo il relativo monte giornate mensile dichiarato, per il numero di giornate lavorabili in un mese da un dipendente full-time (pari a 26 giornate convenzio-nalmente fissate dall’Inps come numero massimo di giornate contribuibili nel mese); le posizioni lavorative dipendenti a tempo parziale, invece, sono ottenute dividendo il relativo monte ore mensile dichiarato, per il numero di ore medie mensili lavorate dai dipendenti part-time nel loro complesso, attualmente stimate sulla base dei dati relativi all’anno base 2010 (pari a 93,3 ore). Alcuni controlli di qualità vengono effettuati sulle variabili statistiche “riproporzionate” così ottenute, per valutare la validità della metodologia nel tempo, alla luce di eventuali cambiamenti normativi e/o amministrativi.Le retribuzioni di fatto a livello di posizione contributiva si ottengono aggregando le componenti retributive presenti nei dati mensili integrali in corrispondenza dei codici oc-cupazione validi, mantenendo anche il dettaglio per qualifica e tempo di lavoro. A queste componenti si aggiungono i premi retributivi soggetti a decontribuzione, esposti in corri-spondenza di specifici codici contribuzione, su cui non è riportato il dettaglio per qualifica e tempo di lavoro: la loro stima per qualifica avviene attraverso una ripartizione proporzionale del totale alle quote del monte retributivo relativo alle altre componenti, distinto per quali-fica e tempo di lavoro.
Gli oneri sociali a livello di posizione contributiva si ottengono come saldo tra le som-me delle componenti contributive a debito e a credito del datore di lavoro associate ai codici occupazione e contribuzione validi, previsti dalla lista dei codici ammissibili di BDN. Nel paragrafo 4.3 è stato spiegato che per calcolare correttamente il costo del lavoro Oros è necessario scorporare dagli oneri sociali la quota dei contributi a carico del lavoratore che, se non fosse esclusa, causerebbe una duplicazione in quanto già compresa nella retribu-zione imponibile. Per consentire il calcolo di questa quota, viene assegnata, ad ogni record dell’insieme di dati in versione “integrale” con valenza contributiva, l’aliquota contributiva specifica che, applicata alla retribuzione imponibile, restituisce l’importo da sottrarre a livel-lo di posizione contributiva al totale degli oneri sociali. All’importo sopra descritto mancano le componenti a carico del datore di lavoro riferite ai lavoratori assicurati per contribuzione obbligatoria legale ad Enti diversi dall’Inps e calcolate applicando le aliquote IVS di legge alle retribuzioni imponibili dichiarate per tali lavoratori in corrispondenza delle contribuzioni minori (cfr. §4.2). Per questo, si imputa una quota di legge pari al 22,54% della retribuzio-ne per i giornalisti iscritti all’INPGI, e pari al 23,81% per i dipendenti iscritti all’ex-Inpdap. Quest’ultima quota è stata imputata anche per i lavoratori dello sport e dello spettacolo iscritti al soppresso fondo ex-Enpals fino ai dati di competenza dicembre 2014, dopodiché a partire da gennaio 2015, in seguito all’integrazione delle dichiarazioni contributive ad essi riferite nel flusso informativo Inps dei lavoratori dipendenti, il calcolo degli oneri sociali viene eseguito sulla base dell’effettiva contribuzione dichiarata.
Alle componenti contributive quantificate sopra si aggiungono l’assicurazione Inail contro gli infortuni sul lavoro e l’accantonamento di fine rapporto (Tfr) che non sono espo-ste nel DM2013 virtuale. Nel primo caso, le aliquote Inail distinte per operai ed impiegati e stabilite in BDN vengono attribuite alle posizioni contributive mensili per sezione Ateco 2007 (divisione per l’attività manifatturiera). L’aliquota Inail media degli operai e degli im-piegati calcolata per settore Ateco 2007 viene moltiplicata, a livello di posizione contributiva per il monte retributivo per ottenere così il costo dell’assicurazione. Nel secondo caso, il
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4. Dal dato amministrativo alle informazioni statistiche
Tfr viene stimato come quota della retribuzione Oros (pari a 1/13,5) per singola posizione contributiva.
Prima delle operazioni conclusive di calcolo degli oneri sociali alcuni controlli di qua-lità vengono effettuati sulle singole componenti stimate, in particolar modo analizzando le distribuzioni percentuali e verificando la coerenza delle stesse rispetto alla componente retributiva.
In formula, per ogni posizione contributiva i e per un mese generico m=1, 2, 3 del tri-mestre corrente t, gli oneri sociali (o) a carico del datore di lavoro per le posizioni lavorative dipendenti al netto dei dirigenti (nd) stimati sulla base dei dati amministrativi comprendono:
o=INPSo+ALTRI ENTIo+Inail+Tfr (1) dove gli oneri sociali Inps che derivano dal DM2013 virtuale sono dati da:
INPSo=DEBITO DATOREo-CREDITO DATOREo-DEBITO LAVORATOREo (2)
Al termine del processo di stima di tutte le variabili statistiche utili al calcolo degli indi-catori Oros, inizia una fase di verifica della qualità dei dati mensili aggregati per posizione contributiva, prima di procedere all’aggregazione trimestrale. In particolare, un control-lo consiste nel verificare l’assenza di posizioni contributive duplicate nel singocontrol-lo mese di competenza finalizzato alla creazione di un set di dati univoci per posizione contributiva. Tale duplicazione, già presente nei dati Inps, è legata alla possibilità fornita all’impresa di inviare la dichiarazione contributiva più volte ad integrazione o a sostituzione di una inviata in precedenza per la stessa competenza. Per questo, in caso di duplicazioni si verifica se i record appartenenti ad una stessa posizione contributiva sono duplicati identici o se sono duplicati diversi attraverso misure di variabilità in corrispondenza delle variabili principali del processo. Solo nel caso di duplicati diversi, ipotizzando un’integrazione della dichiara-zione, i valori delle variabili si ottengono sommando i valori registrati nei duplicati. Nei casi rimanenti la procedura restituisce una sola posizione contributiva.
Con la disponibilità di un set di dati univoci per posizione contributiva si procede all’ag-gregazione trimestrale di tutte le variabili sin qui stimate mensilmente e si costruiscono flag di controllo sui tre mesi del trimestre di stima. Un primo flag valuta la presenza della posizione contributiva nei singoli mesi del trimestre ed è volto a segnalare la presenza di mancata risposta di una o più dichiarazioni contributive nel trimestre; flag aggiuntivi segna-lano, invece, per ognuna delle singole variabili posizioni lavorative dipendenti, retribuzioni e oneri sociali la presenza di importi diversi da zero in ognuno dei tre mesi del trimestre.
L’aver sfruttato statisticamente microdati amministrativi scaricati trimestralmente, ma con dettaglio mensile e l’aver costruito set di microdati mensili e trimestrali per posizione contributiva ha permesso di costruire un sistema complesso di dati utilizzabile per mol-teplici scopi, oltre a quelli di rilevazione Oros (cfr. §1.3). Ne sono alcuni esempi l’utilizzo che ne viene fatto nell’indagine Vela-GI come popolazione di riferimento, nell’indagine GI come supporto nella procedura di editing e imputazione (E&I), nel registro RACLI (Registro Annuale Costo del Lavoro per Impresa) come fonte per l’integrazione di variabili mancanti da fonti trattate direttamente (cfr. Ceccarelli et al., 2017), oppure nei conti nazionali tri-mestrali come indicatori congiunturali di confronto e di supporto alle stime. Il continuo mutare dei dati di fonte amministrativa, che recepisce tempestivamente i cambiamenti del legislatore, è un punto di forza di una rilevazione come Oros rispetto ad una indagine di