• Non ci sono risultati.

Il trattamento delle riclassificazioni delle variabili strutturali e anagrafica annuale

3.2 Le fonti dati e la definizione dei criteri per la collocazione delle unità nel campo di os- os-servazione

3.2.5 Il trattamento delle riclassificazioni delle variabili strutturali e anagrafica annuale

Con il passaggio alla nuova base 2010 è stata introdotta un’ulteriore innovazione volta a conferire agli indicatori congiunturali pubblicati una maggiore stabilità garantita attraver-so la produzione di stime depurate da effetti spuri derivanti da modifiche, nel tempo, delle

9 Cfr. Istat 2005.

44

La rilevazione trimestrale Oros su occupazione e costo del lavoro variabili di classificazione. Questi effetti sono da attribuirsi principalmente a riclassificazioni delle unità rispetto alle variabili strutturali utilizzate per la loro identificazione nel campo di osservazione. I cambiamenti possono essere effettivi (trasformazioni giuridiche, modifiche nella natura istituzionale o cambiamenti nell’attività prevalente svolta) oppure apparenti (miglioramenti metodologici). In passato, al fine di fornire dati molto aggiornati sulle va-riabili target (sia micro per gli altri utilizzatori interni, sia macro per diffusione), venivano aggiornate ogni anno le informazioni strutturali derivanti dalle diverse fonti, per tutte le unità sia in stima provvisoria, sia in stima definitiva (cfr. Baldi et al, 2011). Tale operazione comportava la gestione di un numero importante di riclassificazioni derivanti, in partico-lar modo, dall’acquisizione, in stima definitiva, di una versione più aggiornata del registro Asia. In esso, la revisione da un anno all’altro delle variabili di classificazione delle unità può essere dovuta sia alla registrazione di modifiche nella struttura delle unità realmente verificatesi, sia alla metodologia utilizzata per la loro assegnazione. Un primo effetto sulle stime Oros era quello di provocare revisioni molto rilevanti (spesso la principale causa di revisione) e concentrate su particolari aggregati economici. Un ulteriore effetto dovuto allo spostamento da un anno all’altro di unità tra settori, più evidente nelle serie storiche degli aggregati diffusi, si manifestava in cambiamenti di livello degli indicatori target. Considera-ta la ridotConsidera-ta variabilità inter-settoriale dei valori pro-capite delle retribuzioni e degli oneri, Considera-tali spostamenti risultavano di trascurabile impatto sulle variabili di costo del lavoro, pubblicate a livello di sezione. Diversa l’incidenza delle variabili espresse come totali, quali le posizioni lavorative, per cui tali transizioni avevano un impatto più rilevante.

Per tali motivazioni, di concerto con i principali utilizzatori interni delle informazioni diffuse e a seguito di un’accurata analisi delle revisioni, a partire dalla diffusione di giugno 2015 si è stabilito di iniziare a produrre indicatori con variabili strutturali bloccate nel pe-riodo di tempo che intercorre tra due cambi base11. Tale operazione di sterilizzazione delle riclassificazioni riguarda ovviamente le sole unità panel. Per le unità neonate le variabili strutturali vengono tratte dalle tre fonti citate sopra, osservando i criteri di gerarchia de-scritti e, in seguito, fissando l’informazione attribuita fino al successivo cambio base. Va precisato che, data la particolarità della rilevazione (non strettamente di tipo panel), ed in cui vengono utilizzate informazioni tempestive e aggiornate al trimestre di riferimento, alcune delle riclassificazioni effettive vengono registrate, come nel caso di trasformazioni giuridiche che comportano nella maggior parte dei casi l’apertura di nuovi codici fiscali.

L’operazione di assegnazione delle variabili di identificazione delle unità in base all’ap-partenenza al campo di definizione viene effettuata ogni trimestre ma, per i criteri di blocco appena citati, riguarda solo le nuove nate, ossia le unità che per codice fiscale (la principale chiave di aggancio rispetto agli archivi d’impresa utilizzati per trarre le informazioni statisti-camente rilevanti)12, non risultano presenti nei trimestri precedenti.

11 Di fatto, questa è la prassi seguita nelle indagini congiunturali, in cui l’impresa viene identificata all’anno base e, a meno di modificazioni strutturali rilevanti che richiedono comunque soluzioni ad hoc, spesso concordate tra indagini che diffondono indicatori fra loro correlati, essa viene mantenuta fissa sino al successivo cambio base. Una trattazione su vantaggi e svantaggi sul congelamento delle informazioni strutturali nelle indagini congiunturali è contenuta nel manuale metodologico di Eurostat sulle indagini short-term sulle imprese (cfr. Eurostat, 2006).

12 L’abbinamento delle variabili di classificazione delle unità dell’anagrafe Oros per codice fiscale garantisce che l’unità statistica di riferimento sia l’impresa, l’entità presente sia in Asia, sia nell’Anagrafe Tributaria. Le unità residuali, quelle per cui le informazioni sono tratte dalla fonte Inps, rappresentano meno dell’1% dell’insieme di riferimento di Oros e sono quasi totalmente uniposizionate, ossia vi è una sola matricola per ciascun codice fiscale. Dato il trascurabile impatto, per le pluriposizionate si è stabilito di non identificare un Ateco d’impresa per evitare di ricorrere a criteri discutibili.

45

3. Le informazioni anagrafiche

L’aggiornamento dell’anagrafica Oros avviene secondo un criterio annuale, ossia al primo trimestre di ciascun anno si crea una lista iniziale che contiene solo le unità ricevuto nello scarico del trimestre. Tale lista, nei tre trimestri successivi dell’anno, viene incremen-tata solo con unità nuove/riattivate, ossia non presenti nei trimestri precedenti. In tal modo, al quarto trimestre si dispone di una lista anagrafica annuale, in cui solo alle informazioni utili per l’identificazione dello status trimestrale dell’unità a quelle necessarie alla decodifica dei DM viene conferita una valenza trimestrale. Infine, poiché dopo un anno dalle stime preliminari viene rilasciata anche una stima finale, tale procedura implica che la lista ana-grafica utilizzata per le prime stime potrà differire da quella utilizzata per le stime definitive. In particolare, mentre le informazioni anagrafiche non vengono riviste, quello che varia è il numero di unità abbinabili che, nella versione annuale, sarà maggiore, includendo anche le unità che inviano dichiarazioni contributive all’Inps prima di registrare la propria nascita. L’anagrafica annuale consente, in tal modo, di recuperare in stima definitiva un piccolo problema di sottocopertura (cfr. §6.2.4).