• Non ci sono risultati.

Dalla strutturazione delle prove parallele all’analisi dei dat

di Seraina Pastore, Cinzia Lacava, Donato Mansueto

5. Dalla strutturazione delle prove parallele all’analisi dei dat

Nella strutturazione di prove per classi parallele perché si possa ottenere un risultato aidabile e comparabile, oltre a proporre delle prove uguali per tutti gli studenti, è indispensabile garantire un approccio univoco in tutte le fasi di realizzazione dell’attività. Si tratta di innescare un processo di con- fronto e condivisione tra tutti i docenti, in particolare fra coloro le cui disci- pline sono state direttamente coinvolte nell’indagine realizzata. Il percorso messo in atto si è sviluppato secondo step e momenti diversi. Inizialmente è stata socializzata la scelta attraverso incontri formativo-informativi e col- legiali. Poi si è passati all’attività di condivisione di un protocollo comune e alla costruzione delle prove da parte dei docenti titolari delle discipline interessate. Il percorso ha richiesto la realizzazione di tre macro-fasi lavoro: nella prima fase sono stati individuati contenuti e obiettivi, collegando gli stessi ai relativi ambiti indagati. È stata stabilita una pianiicazione comune dei quesiti, in numero di dieci per un punteggio complessivo di venti punti. Nella seconda, invece, si sono scelti i materiali, deiniti i quesiti e le tabelle di punteggio. Dopo la somministrazione delle prove, i dati sono stati raccolti e analizzati a livello di classe e di Istituto. L’ultimo momento è stato quello della rilessione sui risultati.

5.1. Prima fase: ambiti analizzati e strutturazione delle prove

La comprensione e la composizione sono sicuramente due aspetti essen- ziali per l’insegnamento dell’Italiano. Nella prova, assieme a tali abilità, è stata valutata anche la competenza di rilessione sulla lingua attraverso l’ana- lisi di periodi e frasi semplici. Valutare la produzione scritta non è facile; per questo si è scelto di proporre esercizi guidati, per la classe prima, e più liberi per la seconda e la terza (e.g., limite di cento parole per la composizione del testo). Anche nella scelta dei brani per la comprensione della lettura è stato privilegiato un approccio graduale, che ha tenuto conto della lunghezza e

della diicoltà dei testi. Per la costruzione delle prove, gli indicatori scelti, sulla scorta dei Quadri di Riferimento INVALSI, possono essere riassunti come segue: comprensione del testo e competenza semantico-lessicale, ri- lessione sulla lingua, produzione. Ogni indicatore è stato declinato in com- petenze speciiche da valutare (tab. 1).

Tab. 1 – Indicatori usati per la prova di Italiano

Comprensione del testo e competenza semantico- lessicale

Rilessione sulla lingua Produzione Classe

prima

– Ricavare informazioni espli cite (comprensio- ne globale)

– Individuare singoli luoghi del testo (com- petenza inferenziale)

– Riconoscere le parti del discorso e il loro funzionamento

– Scrivere sintesi in vista di scopi speciici (produzione scritta)

Classe seconda

– Individuare singoli luoghi del testo (com- petenza inferenziale) – Interpretare informa- zioni e dati (competen- za in terpretativa

– Riconoscere l’organiz- zazione logico-sintatti- ca della frase semplice

– Scrivere testi corretti, coerenti e adeguati allo scopo (produzione scritta)

Classe terza

– Interpretare informa- zioni e dati (competen- za in ter pretativa) – Riconoscere categorie

les sicali (competenza semantico-lessicale)

– Riconoscere la struttura e la gerar- chia logico-sintattica della frase semplice e complessa

– Scrivere testi corretti, coerenti e adeguati allo scopo (produzione scritta)

Per la prova di lingua, per le classi prime e seconde, si sono proposti que- siti indirizzati a valutare la conoscenza delle strutture grammaticali e delle funzioni linguistiche, aiancati da un testo di cui è stata chiesta la compren- sione. Inine, per le classi terze, i parametri sono stati quelli della Reading

Comprehension e dello Use of English.

Per la prova di Matematica sono stati richiamati i quattro ambiti ritenuti fondamentali per la disciplina già stabiliti nei Quadri di Riferimento INVALSI (Numeri, Spazio e igure, Dati e previsioni, Relazioni e funzioni). Tenuto conto dei traguardi riferiti alla progettazione scolastica si è deciso però di inserire solo i primi tre ambiti per le classi iniziali. Per ogni ambito sono state indicate competenze speciiche (tab. 2).

Tab. 2 – Indicatori usati per la pr ova di Matematica Numeri Spazio e igur e Dati e pr evisioni Relazioni e funzioni Classi prime Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali. Eseguire le quattro operazioni con numeri na

-

turali e decimali e confrontare, quando è possibile a mente, oppure usando gli usuali algoritmi. Utilizza

-

re e interpretare il linguaggio matematico (retta dei numeri, piano cartesiano, formule ecc.) e coglierne il rapporto col linguaggio naturale. Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni, che

gli

consentono

di passare da un problema

speci

-

ico a una classe di problemi

Riconoscere, denominare le forme del piano, le loro rappresentazioni, e cogliere le relazioni tra gli elementi. Produrre ar

gomentazioni in base

alle conoscenze teoriche acquisite. Comprendere come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà Analizzare e interpretare rappresentazioni di dati per ricavarne misure di varia

-

bilità e prendere decisioni. Utilizzare e interpretare il linguaggio matematico (pia

-

no cartesiano, istogrammi ecc.) e coglierne il rapporto col linguaggio naturale

Classi seconde Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico scritto e mentale anche con riferimento a contesti reali. Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali e decimali e confrontare, quando è possibile a mente, oppure usando gli usuali algo

-

ritmi. Individuare multipli e divisori comuni a più numeri. Fare confronti tra frazioni Riconoscere, denominare le forme del piano, le loro rappresentazioni e cogliere le relazioni tra elementi. Riprodurre igure e disegni geome

-

trici, utilizzando in modo appro

-

priato gli strumenti. Rappresentare igure nel piano. Calcolare l’area di igure geometriche Analizzare e interpretare rappresentazioni di dati per ricavarne misure di varia

-

bilità e prendere decisioni. Confrontare distribuzioni delle frequenze e le nozioni di media aritmetica Analizzare e interpretare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà

Classi terze Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico scritto e mentale. Riconoscere uno stesso numero razionale in scrit

-

ture diverse. Utilizzare le percentuali per risolvere problemi di ordine pratico e scientiico Riconoscere, denominare le forme del piano, le loro rappresentazioni, e coglierne le relazioni tra gli elemen

-

ti. Conoscere il teorema di Pitagora, le terne pitagoriche primitive e derivate. Calcolare l’area di igure geometriche Analizzare e interpretare rappresentazioni di dati, per ricavarne misure di variabilità e prendere deci

-

sioni. Ricavare e utilizzare informazioni da raccolte di dati e graici di varie fonti. Utilizzare e interpretare il linguaggio matematico

Utilizzare le conoscenze teori

-

che acquisite per ar

gomentare e

trovare soluzioni logico-opera

-

tive. Confrontare procedimenti diversi, producendo formaliz

-

zazioni speciiche.

Analizzare

e interpretare formule che contengono lettere, per esprime

-

Come si evince dagli ambiti analizzati, nella strutturazione dei quesiti è stata posta molta attenzione alle tappe di apprendimento raggiunte in re- lazione al livello scolastico e all’età degli studenti, a seconda della classe frequentata. Per esempio, in Matematica, per l’ambito Numeri, si parte da un semplice gioco numerico di sostituzione e scambio fra lettere e numeri ino a indagare ambiti più complessi come quello delle frazioni (tab. 3).

Tab. 3 – Esempio di quesito di Matematica

Quesiti a confronto Ambito: Numeri

Classe prima

5. Sapendo che una lettera rappresenta sempre la stessa cifra, rico-