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La macro-categoria “Rapporto scuola-INVALSI”

di Francesca Leggi, Veronica Pastori, Maria Carmela Russo

4. Categorie d’analis

4.4. La macro-categoria “Rapporto scuola-INVALSI”

La quarta macro-categoria emersa è il rapporto scuola-INVALSI, al suo interno si mette in luce il rapporto che lega la scuola e gli altri attori del siste- ma scolastico (dirigenti scolastici, insegnanti, famiglie) con le prove.

Fig. 5 – Macro-categoria “Rapporto scuola-INVALSI”

La prima categoria esplora il tema della condivisione dei criteri alla base delle prove INVALSI. Molti docenti afermano di essersi rapportati per la prima volta con il Quadro di Riferimento (QdR) proprio in occasione delle Rilevazioni nazionali. Una mancanza grave a detta dei partecipanti perché il QdR è lo strumento che può ofrire informazioni utili per capire il signiicato della valutazione come momento cruciale del percorso scolastico e come momento di veriica del sistema.

La seconda categoria mette in luce la resistenza nei confronti delle prove. Alcuni partecipanti interpretano le prove come una valutazione che viene fatta all’Istituto e al docente in un’ottica di vittoria e sconitta di una scuola rispetto a un’altra, di un docente sull’altro o di uno studente su un altro. Per gli insegnanti sarebbe auspicabile infatti superare il binomio “classe buona- classe cattiva” (insegnante di grado 8). Lavorare in questa direzione è la leva che può far cadere il muro della resistenza. Elementi critici sulle pro- ve INVALSI sono sollevati anche dai genitori degli studenti. Infatti, la loro maggiore preoccupazione riferita dagli insegnanti riguarda la certiicazione delle competenze, vista come un elemento condizionante per il futuro for- mativo dei igli.

La terza categoria emersa dagli incontri focalizza l’attenzione sugli stru- menti di comunicazione con i quali l’INVALSI si interfaccia con le scuole. Il sito non viene giudicato in maniera positiva per quanto concerne la fruibi- lità: i docenti lamentano diicoltà nell’orientarsi per reperire le informazio-

ni, ma riconoscono che queste sono presenti. Viene giudicata positivamente anche l’attività di divulgazione fatta tramite i corsi di approfondimento e auspicano che siano organizzati più seminari, luoghi di incontro e di scam- bio informativo.

5. Conclusioni

Il presente lavoro, che approfondisce la fase precedente alle modiiche apportate al Questionario Insegnante, mette in luce l’importanza del coin- volgimento degli stessi docenti all’interno del processo di revisione. Infatti, grazie all’organizzazione delle giornate seminariali in lavori di gruppi, tra gli insegnanti si è creato un terreno fecondo per lo scambio informativo e il confronto tra diversi gradi scolastici. Proprio grazie alla loro partecipazione attiva è stato possibile intervenire sulla struttura del questionario. Fonda- mentale è stato il loro apporto nel presentare degli esempi concreti che hanno costituito la base per le possibili riformulazioni delle domande. Le sezioni del questionario su cui si è intervenuti rilettono le categorie semantiche pro- poste dagli stessi attori sociali coinvolti nelle giornate di Formia. L’analisi efettuata, infatti, non verte solamente sulle tematiche che sono state uti- lizzate come stimolo di discussione nei lavori di gruppo, ma mette in luce nuovi aspetti inattesi, come per esempio la diicoltà dei “nativi digitali” ad approcciarsi alle prove CBT e la centralità della lezione frontale, seppur im- plementata con modalità innovative.

La prima modiica efettuata sullo strumento riguarda la parte dedicata alle prove INVALSI. Infatti, questa sezione è stata diversiicata a seconda della modalità di somministrazione (computer o paper based), cercando di dare risalto alle indicazioni emerse nei lavori di gruppo.

La parte relativa alle metodologie didattiche è stata ampliata focaliz- zando l’attenzione per quanto riguarda Italiano sulla padronanza lessicale e sull’interpretazione e la comprensione di vari tipi di testo, mentre per quan- to riguarda Matematica sul ragionamento logico, sulla capacità di problem

solving e sull’uso di un linguaggio speciico. Nuovo spazio è stato dedicato

alla rilessione sugli errori efettuati dagli studenti e all’uso delle tecnologie informatiche, andando a indagare in particolar modo l’uso della LIM.

Connesso a quest’ultimo aspetto, è stato dato maggiore risalto all’uso delle metodologie didattiche innovative, soprattutto quelle supportate da strumenti multimediali.

L’impianto metodologico adottato risulta essere, dunque, un esempio di pratica di ricerca in cui, nella fase di costruzione dello strumento, assume

centralità la condivisione delle esperienze degli attori quotidianamente coin- volti nel processo educativo, aspetto che si collega anche all’auspicio dei do- centi circa l’avvicinamento tra scuola e INVALSI emerso durante le attività seminariali.

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