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Ottenere dati completi e attendibil

di Adele Rosalba Rugger

3. Il percorso di crescita: azioni, strumenti e primi risultat

3.2. Ottenere dati completi e attendibil

SNV 2014: la Commissione comincia a interrogarsi sulla veridicità dei dati e quanto questi siano funzionali al miglioramento didattico. L’atten- dibilità dei dati si associa alla ricerca di elementi di confronto con altri esiti, interni ed esterni alla scuola, che diano conferma o confutino gli esiti INVALSI in relazione all’alto numero di studenti nella categoria aggregata L1-L2 in Italiano-Matematica, alla variabilità tra le classi e all’interno delle classi.

Imperativo, dunque, ridurre il cheating in tutte le prove delle classi inte- ressate (soglia massima 10%) portando il cheating medio di Istituto in cia- scuna prova sotto il 5%.

Per contrastare il fenomeno la Commissione propone e attua le seguenti azioni:

– difondere circolari interne con protocollo di somministrazione più detta- gliato, coerente con il protocollo INVALSI14;

– indicare esplicitamente agli studenti i materiali utilizzabili;

– scegliere accuratamente i somministratori: docenti appartenenti alla Commissione, docenti di altre discipline in qualità di responsabili di ples- so, funzioni strumentali e/o in servizio in classi non-SNV (dalle prove del 2013), docenti della Commissione appartenenti alla scuola secondaria di I grado in qualità di somministratori nelle prove standardizzate della scuola primaria (dal 2015) e docenti di Commissione anche della scuola primaria in qualità di somministratori alle prove CBT (dal 2018);

13 Rapporti di Fondazione Agnelli (2014), di Morris (2011) e INVALSI sono degli esempi. 14 Il protocollo difuso in Istituto è un’integrazione alle indicazioni fornite dall’INVALSI

puntando l’attenzione su speciiche indicazioni interne (per es. negare l’uso di penne di colore diverso dal nero o dal blu, la matita, …).

– aidare la correzione ai docenti della Commissione (dal 2013) o di altre funzioni strumentali (2013 e 2014) con obbligo di non correggere né la propria classe né classi del plesso di appartenenza (incarichi assegnati dalla FS INVALSI);

– scegliere i tabulatori all’interno della Commissione.

Queste strategie hanno condotto a risultati confortanti: il cheating di Isti- tuto nelle diverse prove risulta al di sotto del 4% in quinta primaria già dalla rilevazione del 2014 e, di norma, è il valore più basso tra i tre livelli scolari; anche il cheating di Istituto in 2a primaria si attesta sotto il 5% dal 2014 se si

esclude il caso dell’Italiano nel 2015. Diverso è il caso della scuola secon- daria di I grado per la quale il valore di Istituto è sotto la soglia del 5% dal 2016 pur essendoci n. 2 prove su 24 con cheating oltre il 10% anche nella rilevazione del 2017.

Secondo la precedente analisi i dati possono essere considerati attendibili ma anche rappresentativi poiché la percentuale di alunni che annualmente afronta le prove INVALSI è mediamente oltre il 95%, pertanto soddisfa- cente la copertura di tutte le prove. Nessun alunno è stato mai invitato a non presentarsi alla prova né, tantomeno, alunni con maggiori diicoltà sono stati dichiarati strategicamente assenti.

Risolta la problematica dell’attendibilità dei dati, si conferma l’elevato numero di allievi nelle categorie di competenza più basse. Infatti il numero di studenti che si attestano nella categoria 1 rappresenta, in termini assoluti, una percentuale molto alta – maggiore soferenza in Matematica – con ten- denza al recupero nella prova di ine ciclo; mentre in relazione alla regione Sicilia e alla macro-area Sud-Isole i dati sono parzialmente più confortanti. Di contro stentano a emergere le eccellenze in 2a primaria (G02) e a ine ciclo

(G08) nel 2018.

Nelle seguenti tabelle si pone a confronto la distribuzione percentuale di alunni nelle cinque categorie di competenza disciplinare nell’ultimo triennio. In evidenza, mediante sottolineatura, i risultati in cui l’Istituto ha raggiunto contemporaneamente esiti più lusinghieri rispetto alla Regione e alla macro- area Sud-Isole15 (opportuno ricordare che i dati G08 del 2018 si riferiscono a

prove svolte in modalità CBT16).

15 Nelle categorie 1 e 2 sono stati considerati risultati migliori da parte dell’Istituto quelle

percentuali con valore inferiore rispetto a regione e macro-area mentre nelle categorie 3-4-5 sono stati considerati risultati migliori quelle percentuali con valore superiore.

Tab. 3 – Dati percentuali di alunni per livello di apprendimento o categoria di com- petenza in Italiano-Matematica

Grado A.S. L1

Categoria CategoriaL2 CategoriaL3 CategoriaL4 CategoriaL5 G02 2016 46,7-43,8 15,6-21,5 11,5-14,9 4,9-7,4 21,3-12,4 2017 41,6-44,1 24,8-18,6 10,9-15,7 6,9-13,7 15,8-7,8 2018 45,3-48,4 25,8-23,0 8,6-16,4 8,6-4,1 11,7-8,2 G05 2016 30,4-45,1 18,8-22,6 23,9-12,8 18,1-7,5 8,7-12,0 2017 45,1-48,5 15,8-18,7 9,0-14,2 17,3-9,7 12,8-9,0 2018 33,1-44,6 22,3-17,7 17,7-12,3 10,8-5,4 16,2-20,0 G08 2016 19,2-34,7 18,5-13,6 17,1-12,9 23,3-10,9 21,9-27,9 2017 11,2-24,8 19,2-26,4 12,8-11,2 38,4-15,2 18,4-22,4 2018 19,3-24,0 22,9-28,7 22,9-26,0 27,6-13,0 7,3-8,3

Risultati simili sono emersi nelle precedenti prove SNV 2013 e 2014. Cosa potrebbe inluire negativamente sugli esiti?

Alcune ipotesi avanzate:

– correzioni più rigorose da parte dei membri di Commissione;

– diminuzione del numero di classi a tempo prolungato con conseguente riduzione del tempo scuola a discapito delle discipline Italiano e Mate- matica;

– azzeramento dei corsi di recupero-consolidamento in orario extracurricu- lare nella scuola primaria;

– corsi di recupero-consolidamento in orario extracurriculare rivolti alle sole classi G08 con numero esiguo di ore (mediamente 15h);

– evoluzione degli item e della loro valutazione da parte del gruppo di ri- cerca nazionale.

Cosa fare e come agire per recuperare-consolidare le competenze base degli studenti? Le principali azioni intraprese interessano un miglior impiego delle risorse umane disponibili e la loro formazione.

Viene parzialmente incontro alle esigenze della scuola nel triennio 2016- 2018 l’istituzione dell’organico dell’autonomia. Durante il primo anno le tre unità assegnate all’Istituto per la scuola primaria vengono destinate ad alcuni plessi per aiancare i docenti di classe o, nel fare supplenza, svolgono attività di recupero di Italiano e Matematica. Dal secondo anno in avanti tutti i docen- ti di scuola primaria individuati a supplire docenti assenti conducono attività di recupero-consolidamento nelle discipline oggetto di rilevazione. Nono- stante sia stata avanzata agli organi competenti la richiesta di assegnazione di unità aggiuntive, la scuola secondaria di I grado resta deicitaria di docenti di Italiano e Matematica mentre viene assegnata un’unità per le lingue stra-

niere. L’anno successivo, però, sono stati inanziati alcuni progetti PON che, comunque, non soddisfano contemporaneamente le esigenze di tutti i plessi.

Situazione più favorevole si registra nello sviluppo delle competenze lin- guistiche visti il contesto turistico di alcuni plessi (Taormina, Letojanni e Castelmola) e il cospicuo numero di studenti con presenza in famiglia di membri di origini non italiane. Con regolarità nel corso degli anni sono stati inanziati progetti di lingua inglese volti al conseguimento di certiicazione esterna e, quando possibile, al gemellaggio con altre nazioni europee.

Diverse le attività formative che sono state proposte in Istituto tra le quali molto gradito quanto promosso dal Movimento delle Avanguardie Educati- ve – supportato da INDIRE – per l’Idea Debate17 volta allo sviluppo della

competenza argomentare nella quale molti alunni dell’Istituto evidenziano diicoltà, a conferma di quanto già rilevato dallo studioso Cristanini (2014). La sperimentazione ha interessato tutti gli ordini di scuola (non in modo ca- pillare e sistemico i plessi) con argomenti scelti da docenti e/o alunni, talvol- ta di speciico contenuto disciplinare, in altre occasioni di taglio trasversale, in altri casi ancora temi di attualità adeguati al livello scolare.

Un limite oggettivo ai risultati di questa formazione è connesso ai docen- ti aderenti: buona parte neo-immessi in ruolo trasferiti ad altro Istituto nel successivo anno scolastico, pertanto l’IC1 “Foscolo” perde parte degli efetti dell’investimento culturale efettuato.