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Implicazioni e conclusion

di Seraina Pastore, Cinzia Lacava, Donato Mansueto

6. Implicazioni e conclusion

Con la restituzione dei dati si è aperto un vivace dibattito che ha investito il corpo docente a più livelli. Innanzitutto gli insegnanti hanno palesato le tipiche diicoltà tecniche nella costruzione delle prove: dalla deinizione­co- struzione dei quesiti all’allineamento con gli obiettivi di apprendimento dei- niti a livello di curriculo di Istituto e al confronto con i Quadri di Riferimento INVALSI, dall’uniformità nell’attribuzione del punteggio alla comprensione delle analisi statistiche e alla presa d’atto di esiti e performance degli studenti in alcuni casi molto diversi da quelli raccolti nella valutazione in classe.

Il primo esercizio di interim assessment realizzato in questa scuola se, per gli aspetti tecnici, presenta notevoli limiti metodologici e procedurali legati alla costruzione delle prove in sé, ha rappresentato, comunque, per gli insegnanti coinvolti un’occasione di formazione e sviluppo di azioni di

riqualiicazione didattica nell’ottica dell’integrazione tra valutazione interna e valutazione esterna.

Attraverso il confronto tra i livelli di apprendimento raggiunti dagli stu- denti e i livelli di apprendimento restituiti a seguito delle rilevazioni IN- VALSI (2017) è stata, infatti, predisposta un’ulteriore rilessione tesa a ren- dere evidenti le pratiche di valutazione non sempre funzionali (e.g. chea t-

ing) e a individuare le modalità, a livello collegiale, per allineare in modo

più eicace curriculum nazionale, esiti di apprendimento attesi, standard di riferimento (QdR INVALSI) e pratiche e procedure di valutazione dei do- centi così come deinite nel RAV e dal Piano di Miglioramento della scuola.

Come già dimostrato dalla ricerca (Herman, 2016; Riggan e Oláh, 2011; Shepard, 2010), quando gli insegnanti si cimentano con le prove parallele tendono a ritenere che questo tipo di valutazione abbia un impatto positivo sull’istruzione e sull’apprendimento. Nella realizzazione concreta però tendo- no a preoccuparsi prevalentemente degli aspetti organizzativo-gestionali (per esempio, del fatto che richieda molto tempo, specie quando si implementa per la prima volta) e iniscono, pertanto, con il mettere in secondo piano le infe- renze relative all’apprendimento dei loro studenti, specie in riferimento al con- fronto con gli standard nazionali, e a non considerare l’importanza di curare aspetti come validità, aidabilità, usabilità, equità delle prove che realizzano.

Le indicazioni fornite dalla valutazione di tipo interim sull’apprendi- mento degli studenti possono, invece, fornire ulteriore slancio per l’appren- dimento, dove necessario, e accelerare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi annuali. Dovrebbe essere pertanto considerata in termini di fattibilità e utilità dai docenti che così, potrebbero meglio articolare le for- me di valutazione realizzate in classe con quelle su vasta scala e ridurre la percezione di queste ultime come non logicamente agganciate ai processi di insegnamento-apprendimento.

È in questa prospettiva che si può deinire un sistema di valutazione bilan- ciato, allineato, coeso e coerente.

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