CAP 5 LA METODOLOGIA DELLA
5.2 DECLINAZIONE OPERATIVA: LE FASI DELLA CO PROGETTAZIONE
L’allegato A della DGR 570/2017 specifica che il processo di coprogettazione si articola in tre fasi:
1) L’istruttoria pubblica
L’Istruttoria pubblica è finalizzata a selezionare i soggetti più idonei a qualificarsi come soggetti coprogettanti o partecipanti al partenariato. La procedura di evidenza pubblica per la scelta dei soggetti sia pubblici che privati, operanti nelle tematiche inerenti gli avvisi, deve essere avviata dalla Società della Salute. Questa procedura ha la lo scopo di elaborare i progetti da presentare alla Regione Toscana.
Nelle zone-distretto in cui la Società della Salute non è costituita questa procedura ad evidenza pubblica deve essere avviata dal soggetto pubblico individuato dalla Conferenza Zonale dei Sindaci della Zona- distretto su cui interverranno i progetti presentati. Per ogni Zona- distretto deve essere attivata solo una sola procedura di evidenza pubblica.
In caso di aggregazioni fra più Zone-distretto dovrà essere attivata una sola procedura di evidenza pubblica riferita all’insieme delle zone- distretto definite in sede di aggregazione.
L’istruttoria prevede tre passaggi:
a) La chiamata di interesse o avviso: La procedura di evidenza pubblica ha la finalità di consentire a tutti i soggetti pubblici e privati interessati di candidarsi per partecipare alla attività di coprogettazione con l’obiettivo di presentare proposte progettuali alla Regione Toscana in risposta al presente avviso.
La chiamata di interesse deve specificare le principali aree di intervento su cui si dovrà focalizzare la coprogettazione. I soggetti che si candidano alla coprogettazione devono indicare le aree di interesse in base alle loro caratteristiche e specializzazioni. La chiamata di interesse può essere indirizzata anche a tutti quei soggetti del terzo settore che vogliono partecipare come
sostenitori, cioè a soggetti, come le associazioni di volontariato, che avendo competenze specifiche sul target oggetto dell’avviso, possono dare il loro consenso e supporto ai progetti anche se non partecipano formalmente all’ATS.
Alla chiamata di interesse deve essere data adeguata comunicazione e dovrà avere un congruo periodo di pubblicazione tale da permettere ai diversi soggetti di poter partecipare all’avviso.
b) La selezione dei partner.
La selezione dei partner viene effettuata in base a criteri predefiniti che sono:
-La rilevanza delle finalità e delle attività dell’organizzazione rispetto alle problematiche che intendono affrontare e l’esperienza maturata in altri progetti e servizi simili,
- Capacità, competenze ed esperienze qualificate nella progettazione, organizzazione e gestione dei servizi ed interventi attinenti alle problematiche che il progetto intende affrontare, - I requisiti tecnici e professionali dell’organizzazione per la rete di servizi ed interventi innovativi e sperimentali,
- La dotazione di risorse materiali, umane e finanziarie adeguate, da mettere a disposizione e da integrare con quelle messe a disposizione dal bando regionale,
-la capacità di radicamento nel territorio attraverso duraturi ed effettivi rapporti di collaborazione con enti, organizzazioni ed altri soggetti impegnati in ambito sociale e nei processi di costruzione di una rete di offerta integrata e diversificata,
- La capacità organizzativa e finanziaria di sostenere gli interventi e le azioni che il progetto metterà in campo.
Per ognuno di questi criteri devono essere definiti preliminarmente i pesi percentuali massimi e minimi in base ai quali stilare la graduatoria.
Il soggetto titolare dell’istruttoria deve assegnare ai partner i relativi livelli di responsabilità per realizzare le diverse azioni.
Questa valutazione deve tenere conto del peso delle azioni stesse su tutto il progetto e delle preferenze che i soggetti coprogettanti hanno indicato nella manifestazione di interesse.
La selezione deve essere effettuata da un’apposita commissione tecnica.
I soggetti che rispondono alla procedura di evidenza pubblica possono risiedere o meno nella zona-distretto. I soggetti che rispondono alla procedura in una zona-distretto possono farlo anche in tutte le altre zone.
c) La selezione dei soggetti sostenitori
I soggetti che hanno manifestato interesse a partecipare al progetto come sostenitori dello stesso verranno chiamati ad intervenire in gruppi di lavoro specifici per definire le azioni di promozione, supporto e monitoraggio delle azioni progettuali. 2) La comunicazione e l’avvio della coprogettazione
Con la comunicazione dell’esito della selezione inizia la fase della coprogettazione che nel dettaglio deve definire gli obiettivi da conseguire, le azioni e interventi da realizzare, la definizione del budget del progetto.
Il percorso di elaborazione del progetto si svolge in momenti successivi di approfondimento e di definizione degli elementi e dei contenuti progettuali fino a raggiungere il livello di dettaglio richiesto dalla progettazione di tipo esecutiva.
La coprogettazione vera e propria prevede:
-L’attivazione di gruppi di lavoro per la valutazione preliminare della fattibilità allo scopo di evidenziare, in base a un’analisi delle problematiche e delle potenzialità del territorio, le progettualità che sono attivabili, le risorse umane e tecniche disponibili, le innovazioni da introdurre, le implementazioni da produrre ed i processi da attivare.
- L’attivazione di gruppi di lavoro specifici per i soggetti sostenitori del progetto. Le azioni ricomprese negli accordi, che hanno un valore aggiunto rispetto a quelle svolte dall’ATS, possono essere
ricondotte a: funzioni di informazione sulle opportunità per i destinatari fornite dal bando; attività promozionali indirizzate alle comunità locali e finalizzate a migliorare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa delle persone con svantaggio; funzioni di advocacy nei confronti dei gruppi o persone svantaggiate destinatarie delle misure del bando; attività di monitoraggio delle azioni rivolte ai diversi gruppi di persone svantaggiate.
- La definizione della governance di progetti, cioè il sistema di valori, di responsabilità e di processi che consente al progetto di realizzare nel migliore dei modi i propri obiettivi e garantendo che siano realizzati tenendo conto degli interessi di tutti i partner, degli stakeholder territoriali e dei destinatari finali.
- L’elaborazione della progettazione esecutiva in risposta al bando a chiamata di progetto in oggetto, che sia condivisa e considerata adeguata da parte di tutti i soggetti coinvolti nel percorso di coprogettazione.
3) La presentazione del progetto e la formalizzazione dell’accordo. L’ultima fase è quella della presentazione del progetto secondo le modalità ed i tempi stabiliti nell’avviso regionale e la stipula di accordi che sostanziano il rapporto di sussidiarietà orizzontale tra i vari soggetti. Questi accordi sono rappresentati da:
L’Associazione Temporanea di Scopo o ATS costituita, o da costituire a progetto e finanziamento approvato, obbligatoriamente prevista dal bando regionale al fine di ottenere il finanziamento FSE dalla Regione Toscana;
L’Accordo di collaborazione, anche se non è previsto per i partner sostenitori una responsabilità diretta nelle azioni di progetto, individua un quadro di funzioni specifiche che riguardano le funzioni di promozione, supporto e monitoraggio delle azioni progettuali. Questo accordo è facoltativo.
5.2.1 SCHEMA DI RIFERIMENTO DELL’AVVISO
L’Allegato A della Delibera n. 570/2017 nella parte finale fornisce una indicazione alle varie zone della Toscana sulla modalità di redazione dell’avviso di istruttoria pubblica per la presentazione della manifestazione di interesse relativa alla coprogettazione di interventi a valere del POR FSE RT 2014-2020.
A tal proposito infatti, secondo lo schema di riferimento delineato dalla Regione, l’avviso deve contenere:
1) L’oggetto della manifestazione di interesse;
2) Lo schema di massima con indicazione delle aree di intervento che saranno oggetto della coprogettazione tra i partner selezionati;
3) L’indicazione sulle modalità e sui percorsi di coprogettazione; 4) La definizione dei soggetti partner e dei soggetti sostenitori
invitati alla fase di coprogettazione;
5) Eventuali ruoli e funzioni riservate ad altri soggetti pubblici chiamati a partecipare alla fase di coprogettazione;
6) Le modalità e i criteri di selezione dei soggetti coprogettanti; 7) I tempi e le modalità di presentazione della manifestazione di
interesse.
5.3 ALCUNI ASPETTI OPERATIVI E CONCRETI DELLA FASE