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SANITÀ IN ITALIA

2.7 LE DETERMINANTI DELLA SPESA SANITARIA

Per poter comprendere quanto detto finora è necessario analizzare a questo punto le possibili variabili che vengono impiegate per spiegare l’andamento della spesa sanitaria . Queste possono 37 essere suddivise in due macro categorie: istituzionali e non istituzionali. La prima tipologia di variabili racchiude tutti quei fattori che influenzano principalmente i produttori e possono essere: il peso dell’intervento pubblico nella produzione e nel finanziamento dei servizi sanitari in quanto si ritiene che più è alto e maggiore è la spesa sanitaria; la creazione di un Servizio Sanitario di tipo Universale poiché la “centralizzazione” della gestione delle risorse potrebbe garantire il contenimento della spesa; il peso della spesa per i servizi di assistenza ospedaliera sul totale della spesa dal momento che si ritiene che sia in grado di condizionarla notevolmente essendo volta alla cura di malattie acute e di natura più complessa; la possibilità di sviluppare una qualche forma di concorrenza fra i produttori dei servizi sanitari che comporta come diretta conseguenza un minor livello di sprechi e inefficienze e quindi una spesa minore.

Le modalità attraverso cui sono organizzati i diversi sistemi sanitari, quindi, sono fondamentali per comprendere l’andamento della spesa complessiva e hanno un peso decisivo nel definirne i tassi di crescita e nel condizionarne gli sprechi.

Per quanto riguarda invece le variabili non istituzionali queste racchiudono tutte quelle variabili che influenzano lo stato di salute di un individuo e che per questo determinano la sua domanda di servizi sanitari.Quest’ultima infatti è una domanda “derivata” in quanto gli individui chiedono salute e per ottenerla consumano servizi sanitari. “Il processo di formazione della domanda di prestazioni nasce proprio dalla percezione del bisogno di salute: quando lo stato di salute “atteso” è maggiore dallo stato di salute “percepito” si crea uno squilibrio che può dar luogo a una domanda di servizi. È quindi importante riconoscere che lo stato di salute ( e la domanda di servizi che può generare) è un concetto soggettivo e relativo: soggettivo perché ciascun individuo effettuerà proprie valutazioni e queste valutazioni verranno influenzate da una serie di variabili come l’istruzione o

Caroppo, Turati, op.cit.

l’ambiente sociale e culturale in cui un soggetto vive (...); relativo perché lo stato di salute dipenderà dalla situazione che ciascun individuo sta vivendo in uno specifico momento.” 38

A questo punto allora penso sia necessario chiedersi quali sono concretamente i fattori che influenzano lo stato di salute di un individuo. A tal proposito possono essere identificate cinque diverse categorie di variabili che rappresentano i così detti “indici di deprivazione”, se misurano lo stato di bisogno dell’individuo, o “indici di benessere”, se, al contrario, calcolano lo sviluppo e il

well-being.

TABELLA 2.2: categorie di determinanti di salute. 39

Per quanto riguarda le variabili non modificabili tra queste rientra l’età questa probabilmente rappresenta la component più importante al fine di spiegare la spesa sanitaria e le differenze che presenta tra le varie Regioni. Il nostro paese è stato caratterizzato a partire dal 1989 da un generale invecchiamento della popolazione. Tale fenomeno ha due principali cause: da una parte si è registrato un allungamento della vita media degli individui, dall’altra una forte riduzione dei tassi di fertilità. Nonostante questa sia una tendenza registrata su tutto il territorio nazionale è possibili

Non modificabili

Socio- economici

Ambientali Stili di vita Accesso ai

servizi Esempio Genetica Sesso Età Povertà Occupazione Esclusione sociale Istruzione Aria Acqua e ambienti Abitato Ambiente sociale e culturale Alimentazione Attività fisica Fumo Alcol Attività sessuale Assunzione di farmaci Tipo di sistema sanitario Servizi sociali Trasporti Attività ricreative

Caroppo, Turati, op. cit., pag. 20.

38

Fonte: ISTAT.

vedere che permangono tuttavia delle differenze tra le diverse aree del paese. Le Regioni del Centro-Nord infatti sono caratterizzate da una quota maggiore di persone di età oltre i 65 anni, al contrario le Regioni del Sud sono caratterizzate da una percentuale maggiore rispetto alle altre di persone di età inferiore ai 14 anni. Tale fenomeno è osservabile anche prendendo in considerazione l’indice di invecchiamento che risulta maggiore nelle Regioni del Centro-Nord rispetto a quelle 40 del Sud, e per tutte le Regioni si osserva comunque una crescita marcata (si passa infatti al 60% nel 1980 al 140% nel 2003.

TABELLA 2.3: composizione della popolazione per fascia di età (valori in percentuale). 41

È facile intuire, sulla base di quanto detto fino ad adesso, perché l’invecchiamento della popolazione così inteso pone seri problemi dal punto di vista dei sistemi di protezione sociale. Sono infatti le persone più anziane a consumare maggiormente i servizi sociali e sanitari e questo comporta un aumento della spesa dei servizi. In particolare si è visto che per quanto riguarda la

0-14 anni 15-64 anni Over 65

1985 2003 1985 2003 1985 2003

Nord 16.6 12.8 69.2 66.9 14.2 20.2

Centro 17.5 13.0 68.4 66.4 14.1 20.7

Sud 23.8 16.6 65.1 66.8 11.1 16.6

Italia 19.4 14.2 67.6 66.8 13.1 19.0

L’indice di invecchiamento viene calcolato come rapporto tra la popolazione di età maggiore di 65 anni e

40

di età inferiore a 14, in particolare qui si fa riferimento a tale indice calcolato tra il 1980 e il 2003, rimando al testo Caroppo, Turati presente in bibliografia per maggiori approfondimenti.

Fonte: ISTAT, 2004.

sanità il consumo dei servizi si riduce passando dalla fascia 0-14 anni a quella successiva, per poi tornare a crescere sistematicamente fino alla fascia oltre i 75 anni.

Per quanto riguarda le variabili socio economiche queste riuniscono molteplici indicatori legati al reddito come gli indici di povertà, di disoccupazione e di occupazione, alcune misure di esclusione sociale, ecc... Il reddito inoltre può influire sulla salute delle persone in modo diretto, se si pone come vincolo all’acquisto dei servizi sanitari, o in modo indiretto. Anche per quanto riguarda le variabili socio economiche è necessario tenere presente che influiscono sulla spesa sanitaria in modo diverso a seconda della Regione che prendiamo in esame. Questo perché nelle differenze tra le Regioni del Centro-Nord e quelle del Sud in termini di reddito pro-capite si nascondono anche delle differenze nei livello di benessere socio-economico nelle diverse aree del paese.

Le variabili ambientali possono essere distinte in due gruppi, quelle che si riferiscono all’ambiente fisico e quelle che si riferiscono all’ambiente sociale e culturale. Entrambi i gruppi rappresentano determinanti rilevanti della salute dei cittadini, esistono infatti legami scientificamente provati tra la malattia e il livello di inquinamento, ciò rende quindi evidente che le politiche sanitarie non possono essere considerate disgiuntamente dalle politiche ambientali e dalle politiche sociali. Un ragionamento simile può essere fatto per le variabili che descrivono gli stili di vita e la salute “percepita”. Queste variabili sono connesse con le abitudini alimentari, l’abitudine all’esercizio fisico e allo sport, il consumo di sigarette e alcolici, ecc... Sono quindi tutte quelle variabili che si identificano negli stili di vita degli individui come “fattori di rischio” per la salute.