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DINAMICHE E PERFORMANCE PER CLUSTER OMOGENEI DI OPERATORI

Nel documento 2015 RAPPORTO SUL LEASING (pagine 121-125)

Le cartolarizzazioni si dimostrano essere un im- im-portante strumento per liberare nuove risorse e

7.1 DINAMICHE E PERFORMANCE PER CLUSTER OMOGENEI DI OPERATORI

ANALISI DELL’OFFERTA

AUMENTA LA CONCORRENZA NEL MERCATO In figura 1, le società di leasing sono state sud-divise in tre classi dimensionali, costruite sulla base del posizionamento in classifica per volumi di stipulato 2015: Top 10, dalla 11° alla 30° e oltre la 30° posizione. Come si vede, nel 2015, circa il 94,0% del valore stipulato è stato eroga-to dai 30 principali operaeroga-tori del mercaeroga-to. Tale dato è in linea con quello degli ultimi anni ed è giustificato da un aumento del peso nel mercato detenuto dagli operatori compresi tra la 11° e la 30° posizione (+3,1 punti percentuali), a disca-pito dei top player (primi dieci operatori), i quali perdono circa 3,2 punti percentuali di quota di mercato [cfr. Fig. 1]. Tale dinamica è stata dettata dai tassi di crescita decisamente maggiori – so-prattutto nei valori – degli operatori compresi tra

Figura 1 – Composizione dello stipulato leasing 2015 per scaglioni in base alla posizione in classifica (in valore)

61,6%

32,6%

5,8%

Top 10

Dalla 11° alla 30°

Oltre la 30°

Assilea - Rapporto sul leasing 2015

Dinamiche e performance per cluster omogenei di operatori

NATURA DEGLI OPERATORI E DINAMICHE DI STIPULATO A CONFRONTO

Disaggregando i dati per natura ed attività pre-valente degli operatori, si nota come le società di emanazione bancaria rivestano il ruolo principale nel mercato in merito, sia al numero di operatori (50,7%), sia al numero di operazioni (58,3%), sia, soprattutto, al valore dello stipulato (76,8%) [cfr.

Fig. 2]. Le società di emanazione industriale, pari a poco meno di un terzo del numero di operatori leasing, detengono una quota di mercato inferiore, che, considerando i valori di stipulato, è pari a circa il 19,5%. Decisamente inferiore è la quota di mercato detenuta dalle società indipendenti (3,7%

nel valore). La quota, particolarmente piccola, de-tenuta dalle società indipendenti – rappresentati-ve, nel 2015, di quasi un quinto del numero di operatori - è dovuta, anche, da un taglio medio di finanziamento (12.700 euro) decisamente infe-riore alla media del mercato (circa 46 mila euro).

Confrontando i dati con quelli dell’anno prece-dente, nel 2015, si assiste ad una diminuzione della quota di mercato detenuta dalle società di

emanazione bancaria a vantaggio delle società di emanazione industriale e delle società indipenden-ti. Tale dinamica riguarda tutte e tre le grandezze considerate (numero di operatori, numero di ope-razioni e valore dello stipulato). Nello specifico, rispetto all’anno precedente, la percentuale di operatori appartenenti alla categoria delle socie-tà di emanazione bancaria è diminuita di 3 punti percentuali, mentre è aumentata la percentuale di operatori appartenenti alla categoria delle società di emanazione industriale (+2,7 punti percentuali) ed alla categoria delle società indipendenti (+0,3 punti percentuali). Per quanto riguarda il numero di operazioni, le società di emanazione bancaria hanno perso circa 2,4 punti percentuali di quota di mercato, a vantaggio delle società di emanazione industriale (+0,2 punti percentuali) e, soprattutto, delle società indipendenti (+2,2 punti percentua-li). Considerando infine i valori di stipulato, le so-cietà di emanazione bancaria hanno perso circa 2,8 punti percentuali di peso nel mercato mentre il peso delle società di emanazione industriale e del-le società indipendenti è aumentato, rispettivamen-te, di 1,9 punti percentuali e 0,9 punti percentuali.

Figura 2 – Composizione dell’offerta 2015 (numero operatori, numero e valore dello stipulato) per natura ed attività prevalente degli operatori

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% 100,0%

Valore Numero operazioni

Numero operatori

Società di emanazione bancaria Società di emanazione industriale Società indipendenti

Le dinamiche sopra esposte trovano la loro giustifica-zione in figura 3, in cui sono evidenziati i tassi di crescita del numero e del valore dei contratti di lea-sing nei tre cluster analizzati. Come si vede, le società di emanazione bancaria hanno avuto tassi di cresci-ta positivi (+8,6% nel numero e +1,8% nel valore) ma inferiori rispetto agli altri due cluster considerati.

Particolarmente elevati sono stati i tassi di crescita delle società indipendenti, le quali, rispetto all’an-no precedente, hanall’an-no visto aumentare del 35,9% il numero dei contratti di leasing stipulati e del 41,4%

il loro valore complessivo. Più contenuta la crescita registrata nel cluster delle società di emanazione in-dustriale (+13,9% nel numero e +16,7% nel valore).

Figura 3 – Dinamica dello stipulato leasing per natura ed attività prevalente degli operatori (var. % 2015/2014)

CRESCITA DEL LEASING TRAINATA DAGLI OPERATORI ESTERI

Distinguendo tra operatori a capitale nazionale o misto ed operatori a capitale estero o prevalente-mente estero, si nota come le dinamiche del lea-sing siano state molto diverse all’interno delle due categorie indicate. Nello specifico, mentre rispet-to all’anno precedente, i valori di stipularispet-to degli operatori a capitale nazionale sono lievemente diminuiti (-1,4%), nel cluster degli operatori esteri l’erogato è cresciuto a ritmi sostenuti (+13,8%) [cfr.

Fig. 4]; tale tasso di crescita è stato dettato da una performance particolarmente brillante dello stipula-to austipula-to (+18,3% nel numero e +20,9% nel valore)

e strumentale (+17,9% nel numero e +11,9% nel valore). Le dinamiche di stipulato degli operatori a capitale nazionale o misto, invece, hanno regi-strato tassi di crescita negativi in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’aeronavale e ferro-viario (+3,0% nel numero e + 51,5% nel valore).

I trend appena descritti sono in continuità con gli andamenti registrati negli ultimi anni, in cui i tassi di crescita degli operatori esteri sono stati sistematicamente maggiori rispetto a quelli spe-rimentati dagli operatori nazionali. Nel 2015, la quota di mercato dei primi ha raggiunto il 48,8%, in aumento, rispetto all’anno preceden-te, di circa 3,5 punti percentuali [cfr. Fig. 5].

Dinamiche e performance per cluster omogenei di operatori

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

Società di emanazione bancaria Società di emanazione industriale Società indipendenti

Variazione numero contratti Variazione valore contratti Media mercato (in valore)

Assilea - Rapporto sul leasing 2015

Figura 4 – Dinamica dello stipulato in valore per natura del capitale (var. % 2015/2014)

Figura 5 – Composizione dello stipulato leasing 2015 (in valore) per natura del capitale

51,2%

48,8%

Società a capitale nazionale o misto

Società a capitale estero o prevalentemente estero

Dinamiche e performance per cluster omogenei di operatori

-4,0%

-2,0%

0,0%

2,0%

4,0%

6,0%

8,0%

10,0%

12,0%

14,0%

16,0%

Società a capitale nazionale

o misto Società a capitale estero o

prevalentemente estero media mercato

nale agenti e dei concessionari (rispettivamente -5,1 e -3,6 punti percentuali di quote di mercato).

Unica voce della rete indiretta che ha visto au-mentare il proprio peso nel mercato è stata quella dei mediatori creditizi (+1,3 punti percentuali).

Le dinamiche appena descritte hanno portato il ca-nale bancario tradizioca-nale al primo posto tra i cana-li di vendita per valore stipulato, nel 2015; valore pari a quasi il 45,0% dello stipulato complessivo.

Nel documento 2015 RAPPORTO SUL LEASING (pagine 121-125)