IMMATRICOLATO LEASING A SOCIETA’ DI NOLEGGIO
4.2 IL LEASING STRUMENTALE CONSOLIDA LA RIPRESA
(+0,7 punti percentuali) e dalla fascia superiore ai 2,5 milioni di euro (+1,5 punti percentuali) [cfr.
Fig. 2].
L’introduzione di una norma che prevede l’ammor-tamento del 140 % del valore del bene acquisito (super ammortamento sui beni strumentali) lascia prevedere un incremento del trend dello stipulato nel 2016, soprattutto con riferimento alla fascia d’importo più elevata.
Figura 1 – Variazione % dello stipulato leasing strumentale per comparto
-5,0%
>0,5 e <=2,5 mil Euro
Strumentale
> 2,5 mil Euro TOTALE
STRUMENTALE di cui Leasing Strum.
Senza Opzione / Noleggio Numero Importo
BUONE LE DINAMICHE PER COMPARTO
L’analisi dei volumi di stipulato dei top player del comparto evidenzia l’elevata penetrazione degli operatori esteri [cfr. Fig. 3]. Nel biennio di analisi
(2014-2015), aumenta di circa 5 punti percentuali la quota di erogato riconducibile a tali operatori sul totale stipulato nel comparto, arrivando al 39,2%.
Figura 3 – Assilea top 10: stipulato strumentale, gennaio – dicembre 2014 e 2015 (val. in milioni di euro)
Figura 2 – Composizione dello stipulato leasing strumentale 2015 per fasce d’importo (valore contratti)
23,0%
48,4%
19,6%
9,0%
Strumentale <=50.000 Euro
Strumentale > 50.000 Euro <= 0,5 mil Euro
Strumentale >0,5 e <=2,5 mil Euro
Strumentale > 2,5 mil Euro Il leasing strumentale consolida la ripresa
Il presidio degli operatori esteri è evidente nei volu-mi di leasing operativo strumentale, a testimonian-za del forte legame che gli operatori d’oltralpe hanno con il prodotto. Nel 2015, otto delle dieci
maggiori società del segmento erano estere e, con un aumento di circa 1 punto percentuale rispetto all’anno precedente, sono arrivate a rappresentare l’83,9% del totale stipulato [cfr. Fig. 4].
6.219 235
244 275
336 410
497 556 562 628
962
Totale generale
2014
6.462 244
254 275
342 384 392
580 598 639
1.080
Totale generale
2015
Assilea - Rapporto sul leasing 2015 DINAMICHE DIFFERENZIATE PER NATURA E ATTIVITÀ
PREVALENTE DEGLI OPERATORI
La dinamica del leasing strumentale a seconda della natura ed attività prevalente dell’operatore è riporta-ta in figura 5. Come si vede, i riporta-tassi di cresciriporta-ta sono stati positivi in tutti i cluster considerati sia riguardo al numero di nuovi contratti, sia al loro valore com-plessivo. Le differenze nei tassi di crescita sono state, tuttavia, molto marcate.
Nello specifico, infatti, la dinamica è stata piuttosto contenuta per le società di emanazione bancaria (+6,5% nel numero e +2,0% nel valore), mentre sono stati molto più performanti le società indipen-denti (+32,5% nel numero e +46,9% nel valore). Un andamento intermedio tra i due è riscontrabile per le società di emanazione industriale che, nel 2015, hanno visto aumentare il numero di contratti di lea-sing stipulati del 13,5% ed il loro valore complessivo del 12,8%.
Figura 4 – Assilea top 10: leasing operativo strumentale, gennaio – dicembre 2014 e 2015 (val. in milioni di euro)
Figura 5 – Dinamica dello stipulato leasing strumentale per natura e attività prevalente degli operatori finanziari (var %)
La composizione dello stipulato leasing strumentale 2015 per natura degli operatori, riportata in figura 6, evidenzia un mercato in cui il peso di gran lunga mag-giore è detenuto dalle società di emanazione bancaria (90,9%) ed in cui gli altri due cluster detengono una quota di mercato residuale. Coerentemente con le
di-namiche sopra esposte, rispetto all’anno precedente, si assiste comunque ad una diminuzione di circa 1,7 punti percentuali del peso delle società di emanazione banca-ria a vantaggio delle società di emanazione industbanca-riale (+0,4 punti percentuali) e, soprattutto, delle società indi-pendenti (+1,3 punti percentuali).
Il leasing strumentale consolida la ripresa
0,0%
emanazione bancaria Società di
emanazione industriale Società
indipendenti
Numero Valore
Figura 6 - Composizione dello stipulato leasing strumentale 2015 per natura e attività prevalente degli operatori (valore contratti)
90,9%
4,6% 4,5%
Società di emanazione bancaria
Società di emanazione industriale
Società indipendenti Il leasing strumentale consolida la ripresa
Figura 7 - Composizione dello stipulato leasing operativo strumentale 2015 per natura e attività preva-lente degli operatori (valore contratti)
Passando al leasing operativo, in figura 7, si nota come la composizione dello stipulato per natura ed attività prevalente dell’operatore sia più “equi-librata”. Anche in tale mercato, tuttavia, le società di emanazione bancaria detengono la quota pre-valente del mercato (64,1%); quota, comunque, in calo rispetto all’anno precedente di circa sette pun-ti percentuali. Un peso maggiore, rispetto al com-parto strumentale nel suo insieme (comprensivo di
leasing finanziario e leasing operativo), è detenuto dalle società di emanazione industriale (13,1%) e, soprattutto, dalle società indipendenti (22,8%). Da segnalare la dinamica molto positiva delle società indipendenti le quali, nel 2015, hanno visto cre-scere il valore delle operazioni di leasing operati-vo di quasi il 50,0%, guadagnando così, rispetto all’anno precedente, circa 7,4 punti percentuali di peso nel mercato.
64,1%
13,1%
22,8%
Società di emanazione bancaria
Società di emanazione industriale
Società indipendenti
Assilea - Rapporto sul leasing 2015 LE CATEGORIE DI BENI MAGGIORMENTE
“LEASINGATI”
Le categorie di beni maggiormente “leasingati” nel 2015 sono sostanzialmente le stesse rilevate per il 2014 (l’unica differenza riguarda l’ingresso nella top 15 della categoria “macchinari per l’industria della ceramica, dei laterizi e del vetro”). Rispetto all’anno precedente, tuttavia, il peso di alcune ca-tegorie è variato in maniera non trascurabile. Da evidenziare, su tutti, l’aumento della quota della categoria “macchinari non targati per l’edilizia civile e stradale” che passa, dal terzo posto del 2014, al primo posto, nel 2015, guadagnando
2,6 punti percentuali di quota di mercato. Al con-trario, perde 1,1 punti percentuali di incidenza sul finanziato totale la categoria “macchine utensili per l’asportazione di materiale metalmeccanico”, passando così, dal primo posto nel 2014, al se-condo posto nel 2015 [cfr. Fig. 8].
Complessivamente le prime 15 tipologie di beni finanziate sono state oggetto del 66,4% del tota-le stipulato tota-leasing strumentatota-le 2015, in aumen-to rispetaumen-to al 2014 di quasi 1,5 punti percentuali testimoniando una maggiore specializzazione del comparto.
Figura 8 - Incidenza nello stipulato leasing strumentale delle principali tipologie di beni locati (% sul valore)
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0%
Macchinari per l'industria della ceramica, dei laterizi e del vetro Macchinari per l'industria tessile e delle fibre artificiali Macchinari per confezionamento ed imballaggio Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Attrezzature per ufficio e strutture aziendali Macchinari per produzione e lavorazione plastica e gomma Attrezzature per il commercio e per l'industria alberghiera Apparecchi di sollevamento non targati Apparecchiature elettromedicali Macchinari per elaborazione e trasmissione dati Macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale
Percentuale sul totale importo 2015 Percentuale sul totale importo 2014 Il leasing strumentale consolida la ripresa
CONTINUA A RIDURSI L’ESPOSIZIONE ME-DIA DI PORTAFOGLIO
Seguendo il trend degli ultimi anni, anche nel 2015, diminuisce l’esposizione media di portafo-glio (calcolata come rapporto tra valore medio di outstanding al 31.12.2015 ed importo medio fi-nanziato nell’anno). Nello specifico, l’esposizione media di portafoglio passa dal 55,9% al 52,9%
nel 2015. Tale andamento è stato dettato sia da una diminuzione del valore medio di outstanding sia da un leggero aumento dell’importo medio sti-pulato. Particolarmente marcata è stata la
diminu-Figura 9 – Esposizione del portafoglio rispetto al costo originario dei beni per le principali tipologie di beni strumentali locati (% sul valore)
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
zione dell’esposizione media di portafoglio per le
“attrezzature per ufficio e strutture aziendali” (-9,7 punti percentuali), gli “apparecchi di sollevamento non targati” (-9,6 punti percentuali) ed i “macchi-nari per l’agricoltura, foreste e pesca” (-8,6 punti percentuali). In controtendenza con le dinamiche appena evidenziate, l’esposizione media di porta-foglio è aumentata per alcune delle categorie ana-lizzate. Particolarmente elevato è stato l’aumento dell’esposizione media di portafoglio per i “mac-chinari per confezionamento ed imballaggio”, in crescita, rispetto all’anno precedente, di 9,0 punti percentuali [cfr. Fig. 9].
0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0%
Media STRUMENTALE Macchinari per l'industria della ceramica, dei laterizi e del vetro Macchinari per l'industria tessile e delle fibre artificiali Macchinari per confezionamento ed imballaggio Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Attrezzature per ufficio e strutture aziendali Macchinari per produzione e lavorazione plastica e gomma Attrezzature per il commercio e per l'industria alberghiera Apparecchi di sollevamento non targati Apparecchiature elettromedicali Macchinari per elaborazione e trasmissione dati Macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale
2015 2014 Il leasing strumentale consolida la ripresa
Assilea - Rapporto sul leasing 2015 DURATA MEDIA CONTRATTUALE COSTANTE
La durata media dei contratti rimane invariata ri-spetto all’anno precedente e, nello specifico, pari a 50 mesi. Non si assiste a grosse variazioni
nemme-no a livello delle singole categorie di beni; la varia-zione più rilevante si ha per le categorie “attrezzatu-re per il commercio e per l’industria alberghiera” e
“macchinari per il confezionamento ed imballaggio”
(-2 mesi in entrambi i casi) [cfr. Fig. 10].
Figura 10 – Durata media dei contratti stipulati nel periodo di riferimento (numero mesi)
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
LIEVE RIDUZIONE DELL’ANTICIPO E DELL’OPZIONE FINALE DI ACQUISTO
Coerentemente con lo scorso anno, anche nel 2015 si assiste ad un leggera diminuzione della percentuale media di anticipo e dell’opzione finale di acquisto. Nello specifico, nel 2015, la percen-tuale media di anticipo si attesta all’8,4% mentre l’opzione finale di acquisto media all’1,0%.
In figura 11 sono riportate le categorie di beni che, tra le categorie maggiormente “leasingate”
nel 2015, hanno registrato gli scostamenti mag-giori dai valori medi di comparto dell’anticipo e/o dell’opzione finale di acquisto. Con riferimento alla percentuale di anticipo, un valore
particolar-mente più elevato della media di comparto è stato rilevato per i “macchinari per l’industria alimenta-re e conserviera” (13,9%) e per i “macchinari per l’industria poligrafica-editoriale ed affini” (13,0%) mentre, al contrario, inferiore alla media è stata la percentuale di anticipo dei “macchinari per elabo-razione e trasmissione dati” (1,9%). Considerando l’opzione finale di acquisto, questa è stata decisa-mente superiore al valore di comparto per gli “ap-parecchi di sollevamento non targati” (2,2%) e per i “macchinari non targati per l’edilizia civile e stra-dale” (2,1%), mentre rileviamo un valore inferiore alla media per i “macchinari per elaborazione e trasmissione dati” (0,2%)
0 10 20 30 40 50 60
Media STRUMENTALE Macchinari per l'industria della ceramica, dei laterizi e del vetro Macchinari per l'industria tessile e delle fibre artificiali Macchinari per confezionamento ed imballaggio Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Attrezzature per ufficio e strutture aziendali Macchinari per produzione e lavorazione plastica e gomma Attrezzature per il commercio e per l'industria alberghiera Apparecchi di sollevamento non targati Apparecchiature elettromedicali Macchinari per elaborazione e trasmissione dati Macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale
2015 2014
Il leasing strumentale consolida la ripresa
Figura 11 - Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale di acquisto (in % sul costo bene) nei contratti stipulati nel 2015 sulle principali tipologie di beni strumentali (la dimensione delle bolle è in funzione del valore di stipulato nel comparto)
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea Il leasing strumentale consolida la ripresa
-0,5%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
-1,0% 1,0% 3,0% 5,0% 7,0% 9,0% 11,0% 13,0% 15,0% 17,0%
Opzione finale d'acquisto
Anticipo su costo bene
Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale Apparecchi di sollevamento
non targati
Macchinari per elaborazione e trasmissione dati
Apparecchiature elettromedicali
Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale e affini
Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per
confezionamento e imballaggio Attrezzature per il commercio e per l'industria alberghiera
Macchinari per l'industria dei laterizi e del vetro
Attrezzature per ufficio e strutture aziendali
Assilea - Rapporto sul leasing 2015 In Italia il leasing operativo, caratterizzato dal fatto
di essere privo della clausola con opzione di riscat-to e dalla presenza di servizi connessi alla locazio-ne del belocazio-ne, sta guadagnando importanti quote di mercato negli ultimi anni. Guardando al numero di nuovi contratti stipulati nel periodo gennaio – dicembre 2015 notiamo infatti che delle 371.420 nuove stipule circa il 21,6% hanno riguardato il leasing operativo strumentale.
Rispetto al leasing finanziario tale settore è carat-terizzato da un taglio medio delle operazioni più basso, pari a 15 mila euro (in diminuzione rispetto al 2014), a fronte di un ticket medio dello strumen-tale tradizionale di 70 mila euro.
L’andamento negli ultimi 6 anni del peso del
lea-La diminuzione del ticket medio delle operazioni di leasing operativo strumentale registrato nel 2015 si è accompagnato ad un trend di significativa cre-scita nel numero di nuove stipule, concentrato nella prima parte del 2015. L’elevata variabilità della serie delle variazioni percentuali mensili del nume-ro di stipule è legata al numenume-ro, relativamente
con-sing strumentale operativo sul totale stipulato e sul totale strumentale testimonia il progressivo aumen-to di tale tipologia di prodotaumen-to nel portafoglio degli operatori: mentre nel 2010 il peso percentuale del leasing senza opzione d’acquisto sul totale stipula-to strumentale era pari al 7,8%, nel 2015 quesstipula-to si è attestato al 18,4% con un aumento di 11 punti percentuali [cfr. Fig. 1].
Il cambiamento avvenuto negli ultimi anni riflette il cambio di strategia di alcuni operatori e il mag-gior presidio di società estere con un modello di business basato su tale tipologia di prodotto che consente una migliore marginalità anche grazie ai servizi connessi alla locazione del bene.
Figura 1 – Andamento del peso del leasing strumentale operativo sul totale stipulato e totale strumentale (% sul totale valore dei contratti)
tenuto, di operatori attivi nel segmento e dunque più dipendente dalle scelte operative delle singole società. Tale evidenza è tanto più vera se confron-tata con la serie dello stipulato strumentale totale, molto più stabile e caratterizzata da minori oscilla-zioni negli ultimi 2 anni [cfr. Fig. 2].
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
18,0%
20,0%
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Peso leasing operativo su totale strumentale Peso leasing operativo su totale stipulato