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SI STABILIZZA IL TREND DEL LEASING IMMOBILIARE

Nel documento 2015 RAPPORTO SUL LEASING (pagine 89-95)

ANCHE NEL 2015 PROSEGUE IL TREND CRESCENTE DEL LEASING OPERATIVO

4.4 SI STABILIZZA IL TREND DEL LEASING IMMOBILIARE

liare 2015 evidenzia valori particolarmente elevati nei mesi di giugno, luglio e, soprattutto, dicembre (mese in cui il valore dello stipulato ha raggiunto quasi 550 milioni di euro) [cfr. Fig. 1]. Si vede, inoltre, come il valore dell’immobiliare costruito sia stato ogni mese, escluso marzo, di un ammontare maggiore rispetto all’immobiliare da costruire. Tale dinamica ha determinato un peso dello stipulato immobiliare costruito (65,9%) quasi doppio rispet-to al peso dell’immobiliare da costruire (34,1%) [cfr. Fig. 2].

BUONE LE DINAMICHE PER COMPARTO

Figura 1 – Valori mensili dello stipulato leasing immobiliare 2015 (in migliaia di euro)

La composizione per classi di importo del valore dello stipulato immobiliare 2015 è riportata in figura 2. Rispetto all’anno precedente, si ha una leggera diminuzione del peso dell’immobiliare co-struito di valore compreso tra 0,5 e 2,5 milioni di euro (-0,3 punti percentuali) e di quello superiore

a 2,5 milioni di euro (-0,9 punti percentuali). Al contrario, si ha un aumento del peso dell’immobi-liare da costruire di importo inferiore al mezzo mi-lione di euro (+0,2 punti percentuali) e di importo compreso tra 0,5 e 2,5 milioni di euro (+1,1 punti percentuali).

0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000

gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Totale Immobiliare costruito Totale Immobiliare da costruire Totale immobiliare

Assilea - Rapporto sul leasing 2015

Figura 2 – Composizione dello stipulato leasing immobiliare (costruito e da costruire) per classe d’impor-to (valore contratti)

12,5%

22,8%

30,6%

2,1%

10,2%

21,8% Imm. Costruito <=0,5 mil Euro

Imm. Costruito >0,5 e <=2,5 mil Euro Imm. Costruito >2,5 mil Euro Imm. da costruire <=0,5 mil Euro Imm. da costruire >0,5 e <=2,5 mil Euro Imm. da costruire >2,5 mil Euro Si stabilizza il trend del leasing immobiliare

Da sempre presidio delle realtà bancarie, struttura-te per un funding di lungo struttura-termine e per la gestione di contratti con un importo medio particolarmente elevato, il leasing immobiliare si concentra qua-si interamente sul cluster “società di emanazione bancaria”. Una quota molto marginale è detenuta dalle società indipendenti (0,5% nel valore e 1,4%

nel numero dei contratti) mentre le società di ema-nazione industriale non sono presenti nel mercato.

Le quote sono stabili rispetto all’anno precedente;

unica variazione è l’aumento di 0,2 punti percen-tuali della quota del numero di contratti immobiliari detenuta dalle società indipendenti. Viene confer-mato inoltre, anche per il 2015, lo storico legame, tra società nazionali e le dinamiche del comparto.

Dei dieci maggiori operatori ben otto sono italia-ni e detengono una quota di stipulato immobiliare pari al 78,2%, in aumento rispetto al 2014 di 4 punti percentuali.

Figura 3 – Assilea top 10: stipulato immobiliare, gennaio – dicembre 2014 e 2015

4.064 139

148 188

227 265 271 321

365

790 835

Totale generale

2014

3.874 131

195 204 207 272

289 325

370 678

770

Totale generale

2015

LE DINAMICHE PER LE DIVERSE CATEGORIE DI IMMOBILI “LEASINGATI”

Analizzando la ripartizione dell’outstanding lea-sing immobiliare per tipologia di immobile locato, al 31.12.2015, si registra un portafoglio compo-sto prevalentemente da immobili industriali (47,6%

nel valore e 47,0% nel numero). Una quota di por-tafoglio considerevole è rappresentata anche dagli immobili commerciali (29,5% nel valore e 27,8%

nel numero) [cfr. Fig. 4].

Confrontando i dati con quelli dell’anno

preceden-te si rileva una discreta diminuzione della quota di portafoglio degli immobili industriali (-2,0 punti percentuali nel valore e -2,5 punti percentuali nel numero) a vantaggio, principalmente, degli immo-bili commerciali (+1,1 punti percentuali nel valore e +1,5 punti percentuali nel numero). Altre tipolo-gie di immobili che hanno visto aumentare la pro-pria quota di portafoglio, nel 2015, sono stati gli alberghi e centri ricreativi (+0,4 punti percentuali nel valore e +0,5 punti percentuali nel numero) e gli immobili locati al settore pubblico (+0,4 punti percentuali nel valore e + 0,3 punti percentuali nel numero).

Si stabilizza il trend del leasing immobiliare

Figura 4 – Ripartizione dell’out-standing leasing immobiliare al 31.12.2015 per tipologia di immobile locato (numero e valore contratti)

Fonte: elaborazioni BDCR Assilea

La stessa analisi per tipologia di immobili per il nuovo erogato 2015 è riportata in figura 5. Co-erentemente con le dinamiche dell’outstanding, anche sul nuovo erogato gli immobili industriali

rappresentano una quota minore rispetto alla quo-ta evidenziaquo-ta in figura 4 (sia nel numero sia nel valore).

47,0%

47,6%

27,8%

29,5%

16,7%

11,8%

4,3%

5,8%

3,4%

4,5%

0,7%

0,9%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

% Num

% Val

Immobili Industriali Immobili Commerciali Immobili Uso Ufficio Alberghi e Centri ricreativi

Immobili Residenziali Immobili Locati al Settore Pubblico

Assilea - Rapporto sul leasing 2015

Figura 5 – Ripartizione dello stipulato leasing immobiliare 2015 per tipologia di immobile locato (numero e valore contratti)

Si stabilizza il trend del leasing immobiliare

Fonte: elaborazioni BDCR Assilea

Fonte: elaborazioni BDCR Assilea

Le variazioni delle quote di mercato per le diverse tipologie di immobili, rispetto all’anno precedente, sono riportate in figura 6. Considerando i valori, si nota un grosso aumento della quota di mercato di alberghi e centri ricreativi (+8,5 punti percentuali) ed una importante diminuzione di quella degli uffici (-5,5 punti percentuali). Perdono poco più di un pun-to percentuale tutte le altre categorie, ad eccezione degli immobili locati al settore pubblico (+0,3 punti percentuali). Analizzando il numero di contratti stipu-lati nel 2015, rispetto al 2014, diminuisce la quota di mercato degli immobili industriali (-5,4 punti

per-centuali) a vantaggio, principalmente, degli immobili commerciali (+4,8 punti percentuali). Pressoché sta-bili le quote di mercato delle altre tipologie di immo-bili. Da segnalare, infine, l’importante aumento del taglio medio dei finanziamenti rivolti agli alberghi e centri ricreativi che, nel 2015, è stato più che triplo di quello rilevato lo scorso anno. Aumenta anche il taglio medio dei contratti su immobili industriali che passa da 932 mila euro nel 2014 ad 1,0 milione nel 2015. Al contrario, in forte calo il ticket medio dei fi-nanziamenti per gli immobili ad uso ufficio (-36,2%) e per gli immobili commerciali (-17,7%).

Figura 6 – Dinamiche delle quote di mercato dello stipulato immobiliare 2015 per tipologia di immobili.

Variazioni in punti percentuali sul numero e valore dei contratti stipulati rispetto all’anno precedente

-5,4

Residenziali Immobili Locati al Settore Pubblico Variazione (punti percentuali) quote di mercato numero contratti

Variazione (punti percentuali) quote di mercato valore contratti

Immobili Industriali Immobili Commerciali Alberghi e Centri ricreativi Immobili Uso Ufficio

Immobili Residenziali Immobili Locati al Settore Pubblico

Si stabilizza il trend del leasing immobiliare Si stabilizza il trend del leasing immobiliare

LEASING IMMOBILIARE: AUMENTA L’ANTICIPO MEDIO RICHIESTO NEL 2015

In figura 7 è riportata la dinamica della durata me-dia dei contratti di leasing immobiliare stipulati ne-gli ultimi quattro anni. L’introduzione, nel 2012, di

una norma che slega le durata minima fiscale dalla durata contrattuale, ha portato alla progressiva di-minuzione della durata media dei contratti stipulati nel triennio 2012-2014. Nel 2015 la durata me-dia è rimasta sostanzialmente identica a quella del 2014, pari a circa 145 mesi.

Per quel che concerne le caratteristiche contrattua-li, le percentuali medie di anticipo rispetto al costo del bene finanziato sono aumentate rispetto all’an-no precedente di circa 1 punto percentuale a circa il 17,0% del valore del bene [cfr. Fig. 8]. Al netto degli immobili locati alla pubblica amministrazio-ne, per i quali l’anticipo medio è stato pari a circa il 6,3%, l’anticipo medio più basso si è registrato per gli immobili ad uso ufficio (14,8%); anticipi più elevati si sono avuti per gli immobili commer-ciali (17,5%), per gli alberghi e centri ricreativi (17,3%), per gli immobili industriali (15,5%) e per gli immobili residenziali (15,0%). Come già evi-denziato negli anni precedenti, anche nel 2015 la nuova produzione ha avuto una percentuale di anticipo mediamente più elevata (circa 4,2 punti percentuali in più) rispetto al portafoglio dei con-tratti immobiliari in decorrenza al 31.12.2015.

Al contrario, l’opzione finale di acquisto per i con-tratti di leasing immobiliare stipulati nel 2015 si assesta, in media, al 6,2%, in calo, rispetto all’an-no precedente, di più di mezzo punto percentuale.

Tale valore è di circa 7,7 punti percentuali inferiore a quello del portafoglio in essere, coerentemente con una politica che incentiva il riscatto

dell’immo-Figura 7 – Dinamica della durata media contrattuale dei contratti di leasing immobiliare stipulati (numero mesi)

Fonte: elaborazioni BDCR Assilea

0

2012 2013 2014 2015

Figura 8 – Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale d’acquisto del comparto immo-biliare (% sul costo del bene)

Fonte: elaborazioni BDCR Assilea

0,0%

Anticipo Opzione finale d'acquisto

Contratti stipulati Contratti in essere

CAPITOLO 5

Nel documento 2015 RAPPORTO SUL LEASING (pagine 89-95)