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Il Partenariato per l’innovazione e dintorn

4.1. Diritto e innovazione

Il Partenariato per l’innovazione e dintorni

4.1. Diritto e innovazione

L’analisi giuridica delle correlazioni esistenti tra contratti pubblici e innovazione presupporrebbe una preliminare analisi e acquisizione della stessa nozione di innovazione, sulla qual cosa i punti di riferimento propriamente giuridici (nella letteratura) sono, purtroppo, pochissimi. 


La fenomenologia dell’innovazione, infatti, risulta particolarmente studiata in ambiti diversi164, mentre i giuristi se ne sono per lo più occupati (solo) in contesti settoriali. Il tema risulta studiato soprattutto con riferimento alla tutela della proprietà intellettuale165, ovvero rispetto ad altre aree tematiche che sono a questa talvolta connesse, come è per il caso della disciplina antitrust166.

Sembrano mancare, invece, studi di più ampio respiro volti a ricostruire e rappresentare le conseguenze che l’innovazione ha per l’intera esperienza giuridica, a partire dalla necessaria rimodulazione di istituti, principi e canoni interpretativi “tradizionali”167.


164 F. RAMELLA, Sociologia dell’innovazione economica, Bologna, 2013, per una

esposizione (storica) delle varie teorie in ambito sociologico ed economico. Con una migliore attenzione ai profili economici del tema, in lingua italiana, S. VICARI, Innovazione, Milano, 2016. Per una valutazione critica, a partire da una lettura (prevalentemente) filosofica, cfr. S. JASANOFF - A. BENESSIA - S. FUNTOWICZ, L’innovazione tra utopia e storia, Torino, 2010.

165 Un punto di riferimento importante è costituito da G. GHIDINI, Profili evolutivi

del diritto industriale, Milano, 2015 (terza edizione), in particolare 82 ss.

166 P. IBANEZ-COLOMO, Restrictions on Innovation in EU Competition Law, European

Law Review, 2016, 201 ss.; H.J. HOVENKAMP, Antitrust and Innovation: Where We Are and Where We Should be Going, in Antitrust Law Journal, 2011, 749 ss.

167 Per alcune prime considerazioni al riguardo, sia pure con la persistente

Ai fini del nostro oggetto di studi, risulta quantomeno opportuno soffermarsi sul punto, non fosse altro che per segnalare come l’analisi delle dinamiche giuridiche dell’innovazione ha bisogno di emanciparsi dal punto di partenza della mera iniziativa individuale per essere ricondotta, piuttosto, verso l'idea di
un

processo (collettivo) largamente stimolato da (complesse)

dinamiche relazionali168.

Muovendo da queste premesse assume una rinnovata e centrale importanza l’intervento pubblico; che può essere non solo sostegno e coordinamento di iniziative individuali diffuse sul territorio, ma può divenire attore (come finanziatore) nelle opere innovative che rispondano ai bisogni della società169.

Da un punto di vista strettamente empirico l'innovazione manifesta due principali profili di rilevanza.
Un primo concerne lo sviluppo e la (potenziale) acquisizione di beni idonei a determinare migliori utilità collettive.

Per quanto attiene i contratti pubblici, in particolare, si tratta di corrispondere a un (identificato) bisogno della collettività secondo modalità non ancora presenti sul mercato e, quindi,

innovative. Si pensi, a mero titolo esemplificativo, alla gestione

intelligente dei parcheggi (a pagamento) elaborata a partire dalla continua analisi dei dati concernenti il traffico, alla realizzazione di sistemi di comunicazione istituzionale (dinamici) utili a rendere immediatamente comprensibile anche l'attività amministrativa (Editors), The Challenge of Innovation Law. The Impact of Technology and Science on Legal Studies and Practice, Pavia, 2015.

168 Una dimostrazione in tal senso convincente, la quale muove peraltro dalle

premesse teoriche della ricostruzione di un rapporto funzionale tra (esercizio dell’attività di) impresa e proprietà intellettuale, la si ritrova in M. LIBERTINI, Tutela e promozione delle creazioni intellettuali e limiti funzionali della proprietà intellettuale, in Annali italiani del diritto d’autore, della cultura e dello spettacolo, 2014, 299 ss.

169 M. MAZZUCCATO, The Enterprenurial State. Debunking Public vs. Private Sector

(più) complessa, alla messa in atto di procedure, sistemi e dispositivi che consentano di migliorare la vita di pazienti affetti da patologie croniche. L'altro profilo di rilevanza è relativo alla leva che la stessa innovazione è in grado di produrre ai fini dello sviluppo economico170.

Muovendo da tali presupposti, ci si propone di analizzare il diritto positivo al fine di analizzare le diverse declinazioni che al progredire dell'innovazione conseguono in ordine al rapporto tra pubblico e privato nell'alveo della contrattualistica pubblica.

Sfruttando le similitudini proprie alla variabile semantica, dopo l'inquadramento generale della questione seguirà una breve analisi rappresentativa di due "momenti" della contrattualistica pubblica in rapporto alle dinamiche dell'innovazione171. Uno riguarda la "modulazione" dei rapporti di durata riconducibili allo schema dei partenariati pubblico-privato: dalla iniziale strutturazione del contratto alla sua (eventuale) modificazione.

L'altro si riferisce alle novità proprie alla procedura di aggiudicazione dei partenariati per l'innovazione.

Si cercherà quindi di comprendere, se e in quale misura il tema dell'innovazione imponga una rinnovata comprensione della «sistematica» propria alla contrattualistica pubblica172.

Il fine ultimo, sarà quello di osservare come il partenariato per l’innovazione, come nuovo modello di contrattazione sia espressione del principio di sussidiarietà orizzontale, inteso come cooperazione delle istituzioni e dei consociati per la realizzazione

170 OECD, The Innovation Imperative. Contributing to Productivity, Growth and

Well- Being, Paris, 2015.

171 Cfr. G. F. LICATA, Partenariati e innovazione, in rivista di diritto amministrativo

n. 1 2017, ID, in Nuove forme e nuove discipline del partenariato pubblico privato, A. FIORITTO (a cura di)

172 Cfr. S. LICCIARDELLO, Metodo giuridico e sistema a diritto amministrativo, in

Diritto e società, 2016, 279 ss. Sul tema si veda anche M. RAMAJOLI, L’esigenza sistematica del diritto amministrativo attuale, in Riv. trim. dir. pubbl., 2010, 347 ss.

di utilità sia di tipo economico che in termini di miglioramento generale.

4.2 L’innovazione nell’ambito dei contratti pubblici

Quando si accosta il tema dell'innovazione a quello delle vicende dei contratti pubblici bisogna avere chiaro che gli esiti di questa relazione possono essere diversi.

Ad esempio, si può pensare all'innovazione come elemento o strumento atto a migliorare le esistenti procedure di assegnazione dei contratti pubblici, di modo che questa si presenta come un mezzo piuttosto che un fine; oppure l'innovazione può fungere per qualificare l'oggetto stesso del contratto pubblico, ragione per cui strumenti e metodi anche "tradizionali" della contrattualistica pubblica siano funzionali all'acquisizione di beni e servizi "innovativi" ma già comunque disponibili sul mercato173; ovvero ancora l'intervento e, soprattutto, una specifica focalizzazione della domanda pubblica di beni e servizi possono essi stessi manifestarsi come elementi funzionali allo stimolo, al supporto e allo sviluppo dell'innovazione in un determinato contesto territoriale174.


Quest' ultimo profilo, dove si correlano in modo più diretto le

policy per i contratti pubblici con quelle economiche, impone una

specifica attenzione alle nuove competenze e ai conseguenti risvolti organizzativi che si richiedono alla pubblica

173 Su queste distinzioni, diffusamente, M. ROLFSTALM, Understanding Public

Procurement of Innovation: Definitions, Innovation Types and Interaction Modes, 2012, disponibile presso https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?Abstract_id =2011488.

174 Idea che è alla base della raccolta di saggi presente in C. EDQUIST - N.S.

VONORTAS - J.M. ZABALA-ITURRIAGAGOITIA - J. EDLER, Public Procurement for Innovation, Cheltennam, 2015.