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La qualità della vita dei nonni in Alto Adige

3 Il disegno della ricerca

La ricerca, condotta nella Provincia di Bolzano, dove coesistono tre comunità culturali e linguistiche (italiana, tedesca e ladina), ha utilizzato un questionario anonimo somministrato faccia-faccia da un team di intervistatori professionisti. Le interviste sono state condotte in lingua italiana o tedesca, in base alle preferenze dell’intervistato. Oltre a mappare una serie di informazioni generali sull’intervistato e alcuni aspetti essenziali dell’attività di cura dei nipoti (come il tempo trascorso con i nipoti, il rapporto con i propri figli, le emozioni, gli affetti), il questionario ha avuto come obiettivo specifico quello di indagare lo stato di salute e di benessere oggettivo e soggettivo dei nonni attraverso diverse misurazioni: lo stato percepito di salute, la presenza di limitazioni gravi alle attività quotidiane, lo stato depressivo percepito (scala EUROD) [19], la qualità della vita (CASP12) [20], la soddisfazione per la propria vita, il grado di felicità.

I nonni che hanno compilato il questionario sono stati reclutati tramite un campionamento casuale con riferimento alle otto Comunità comprensoriali dell’Alto Adige tenendo conto di alcune diversità e peculiarità locali, quali la polarità città/valle e la rappresentatività nello specifico territorio di uno dei tre gruppi linguistici tedesco, italiano, ladino. Per quanto riguarda la tipologia cittadina, sono stati scelti i centri di Bolzano, Bressanone e Merano. In rappresentanza della tipologia valligiana sono stati scelti i centri urbani di Silandro per la Val Venosta, Vipiteno per l’Alta Valle Isarco, Ortisei per la Val Gardena e San Virgilio di Marebbe in rappresentanza delle due Valli Ladine, Brunico per la Val Pusteria, Fiè allo Scillar per il comprensorio di Salto-Sciliar e Cornaiano per il Burgraviato.

Il questionario è stato redatto dal gruppo di ricerca in due delle tre lingue ufficiali che caratterizzano l’Alto-Adige (tedesco e italiano) chiedendo ai ladini, solitamente trilingui, di scegliere tra queste due opzioni. Le 128 domande contenute nel testo, tutte a risposta chiusa, sono state raggruppate nelle seguenti sette sezioni: Informazioni di base e struttura famigliare, Ciclo lavorativo, Attività e tempo libero, Atteggiamenti verso la famiglia, Salute e benessere, Figli, Nipoti (tutti), Nipoti (0-5 anni).

4 Risultati

Al fine di descrivere il campione e analizzare la distribuzione delle variabili sono state condotte analisi descrittive univariate delle singole variabili. Quando il numero di

osservazioni lo permette, è stata valutata l’associazione tra le variabili tramite il test Chi- quadrato di Pearson, il test t di Student e il test di Fisher, in base alla variabile considerata di volta in volta.

Le caratteristiche sociodemografiche delle nonne e dei nonni sono riportate in Tabella 1. Più di tre quarti (73.8%) degli intervistati è costituito da nonne. L’età media è di circa 66 anni per gli uomini e di 63 anni per le donne. La maggiore età media per gli uomini è dettata dalla presenza tra gli intervistati di coppie, dove spesso l’uomo è più anziano. Il campione è composto per metà da madrelingua tedeschi (49%), seguono la madrelingua italiana (28%) e il ladino (23%). La maggioranza degli intervistati risulta essere sposata (88% dei nonni, 76% delle nonne) e più del 30 % di loro lavora ancora. Al primo sguardo il numero di nonni pensionati appare più elevato rispetto alle nonne, ma se uniamo le nonne casalinghe a coloro ritirate dal mercato del lavoro i due valori si avvicinano. Per quanto riguarda il livello di istruzione, la distribuzione per genere appare omogenea per i livelli intermedi di istruzione (scuole professionali e diploma di maturità), mentre gli uomini dichiarano un titolo di studio alto (laurea) nel 16.7% dei casi, rispetto al 7.7% delle nonne.

Nota: ᵃ chi2 (dove non specificato altrimenti); ᵇ t-test;ᶜ fisher

Tabella 1: Caratteristiche socio-demografiche del campione secondo il genere

Nonni Nonne p-valueᵃ

N % N % Osservazioni 60 26.2 169 73.8 Età mediana (sd) 67 (7.4) 64(8.3) Età media (sd) 66.2 (7.4) 62.6 (8.3) Età (min-max) (42-80) (31-85) 0.004ᵇ Classi di età 0.039 <60 12 20.0 47 27.8 60-64 11 18.3 53 31.4 65-69 19 31.7 40 23.7 >70 18 30.0 29 17.2 Lingua 0.871 Tedesco 29 48.3 84 49.7 Italiano 18 30.0 45 26.6 Ladino 13 21.7 40 23.7 Stato civile 0.092ᶜ Coniugato/a 53 88.3 129 76.3 Vedovo/a 1 1.7 19 11.2 Divorziato/a o separato/a 5 8.3 17 10.1 Celibe/Nubile 1 1.7 4 2.4 Livello di istruzione 0.214ᶜ

Licenza elementare o nessuna 2 3.3 10 5.9

Licenza media 12 20.0 48 28.4 Formazione professionale 21 35.0 65 38.5 Diploma di maturità 15 25.0 33 19.5 Laurea o superiore 10 16.7 13 7.7 Stato occupazionale 0.002ᶜ Occupato/a 19 31.7 64 37.9 Casalingo/a 1 1.7 27 16.0 Pensionato/a 40 66.7 74 43.8 Disoccupato/a 0 0 1 0.6 Inabile o altro 0 0 3 1.8

Tedeschi Italiani Ladini Numero medio di figli (sd) 2.6 (0.9) 2.0 (0.7) 2.5 (0.9)

Numero medio di nipoti (sd) 3.3 (2.2) 2.8 (1.4) 3.5 (2.2)

Età media di tutti i nipoti (sd) 6.7 (6.3) 6.1 (4.8) 6.9 (5.7)

Età media dei nipoti di età 0-5 (sd) 2.8 (1.6) 3.1 (1.5) 2.8 (1.6)

Tabella 2: Figli e nipoti per appartenenza linguistica

Gli intervistati riportano un numero medio di figli pari a due per il gruppo italiano, e di circa 2.5 per tedeschi e ladini (Tabella 2). Il numero medio di nipoti è di tre nipoti a testa; ma il numero totale di nipoti riportato dagli intervistati varia da 1 a 11. La distribuzione muta leggermente in base al gruppo linguistico di appartenenza, ma le differenze sono minime. L’età media di tutti i nipoti è di circa sei anni per il gruppo italiano e di quasi sette per i tedeschi (6.7) e per i ladini (6.9). Se ci focalizziamo sui nipoti di età compresa tra 0 e 5 anni, quando l’attività di cura risulta più faticosa, l’età media è di circa tre anni, con sottili differenze secondo il gruppo linguistico di appartenenza.

Per quanto riguarda l’attività di cura dei nipoti, più del 60% dei nonni e delle nonne del campione (70% per il gruppo di Ladini) si prende cura di più di un nipote contemporaneamente, siano essi fratelli o cugini tra di loro (Tabella 3). Per quasi l’80% degli intervistati essere diventati nonni è molto importante (non in tabella), ma le percentuali variano molto tra gruppi linguistici quando guardiamo all’impatto dell’essere nonni sulla percezione di sé stessi come anziani. Per più del 50% degli italiani essere nonni è molto o abbastanza importante per considerarsi anziani, dato abbastanza simile al gruppo ladino (45%), mentre per il 70% degli intervistati di madrelingua tedesca essere nonno o nonna non ha un ruolo importante per l’autodefinizione di anziano.

Tedeschi Italiani Ladini

N % N % N %

Si prende contemporaneamente cura

di più nipoti contemporaneamente 67 63.2 41 68.3 33 70.2

Per essere considerato anziano, quanto è importante per Lei essere nonno?

Molto/Abbastanza importante 18 16.4 31 51.7 23 45.1

Né importante né irrilevante 15 13.6 7 11.7 2 3.9

Meno/Per niente importante 77 70.0 22 36.7 26 51.0

Si prende cura dei nipoti:

Mentre i genitori lavorano 64 60.4 46 76.7 28 58.3

Durante impegni occasionali dei

genitori 70 66.0 23 38.3 24 50.0

Quando i genitori escono nel tempo

libero 50 47.2 21 35.0 30 62.5

Durante i periodi di vacanza 13 12.3 15 25.0 8 16.7

Quando il nipote è malato 28 26.4 25 41.7 7 14.6

In momenti di emergenza 39 36.8 33 55.0 16 33.3

Tabella 4: Il benessere soggettivo dei nonni per appartenenza linguistica

Uno degli argomenti cardine del progetto presentato, insieme al ruolo di cura dei nonni, è la misurazione dello stato di benessere e salute dei nonni residenti in Alto Adige. La Tabella 4 riassume alcune delle misurazioni di benessere contenute nel questionario somministrato. Abbiamo innanzitutto chiesto ai nonni e alle nonne di riportare il proprio stato di salute attraverso la domanda: “Come va in generale la sua salute?”. Più del 90% dei tedeschi e dei ladini si dice in buona salute (salute buona o molto buona), mentre la percentuale è leggermente inferiore per gli italiani (76%). Gli italiani infatti, sono il gruppo che riporta la maggior percentuale nella fascia intermedia di salute (né bene né male), che tuttavia risulta ancora una categoria con connotazione positiva di salute. Pochi individui del campione riportano cattiva salute, e circa il 25% degli italiani e dei ladini riporta la presenza di limitazioni alle proprie attività causate da problemi di salute negli ultimi sei mesi. La quota sale al 31% nel gruppo tedesco.

La qualità della vita è stata misurata attraverso l’indicatore CASP12, una misura di benessere soggettivo eudemonico che misura la qualità della vita come valutazione del grado di soddisfazione dei bisogni umani.

La variabile CASP12, composta appunto da 12 elementi, misura quattro dimensioni teoricamente derivate dalla qualità della vita nella prima età avanzata: controllo, autonomia, realizzazione personale e piacere. Le quattro dimensioni vengono combinate e risultano in una unica misurazione finale con scala Likert 12-48, dove a più alti valori corrisponde una migliore qualità della vita. Il sottogruppo tedesco riporta in media valori più alti di qualità della vita (41.2), seguito dal gruppo ladino (38.3) e per ultimo il gruppo italiano (37.6). I dati risultano invece più omogenei per le altre due misurazioni di benessere soggettivo rilevate nell’indagine: la soddisfazione per la propria vita e la felicità. Queste due misurazioni risultano le più utilizzate negli studi empirici sul benessere soggettivo. Nel nostro questionario entrambe sono state misurate con una domanda singola che riflette, rispettivamente, la soddisfazione e la felicità globale dell’individuo: “Su una scala da 0 a 10, dove 0 indica completamente insoddisfatto e 10 completamente soddisfatto, quanto è soddisfatto della sua vita?”, “Su una scala da 0 a 10, dove 0 vuole dire molto infelice e 10 molto felice, in generale, tutto considerato, quanto si ritiene felice?”. In tutti i gruppi linguistici il valore medio di risposta per entrambe le

Tedeschi Italiani Ladini

N % N % N %

Come va in generale la sua salute?

Molto bene 34 30.6 17 27.4 22 43.1

Bene 66 59.5 32 51.6 26 51.0

Né bene né male 7 6.3 11 17.7 3 5.9

Male 4 3.6 1 1.6 0 0

Molto male 0 0 1 1.6 0 0

Qualità della vita (CASP-12)

Valore medio (sd) 41.2 (3.7) 37.6 (4.0) 38.3 (5.1)

In generale, tutto considerato, quanto si ritiene felice? (0-10)

Valore medio (sd) 8.3 (1.7) 8.1 (1.5) 8.2 (1.5)

Quanto è soddisfatto della sua vita (0-10)?

Valore medio (sd) 8.4 (1.8) 8.4 (1.2) 8.4 (1.7)