CAPITOLO 2: passando per la pratica
2.4 Implementazione del progetto Rotatorie Sociali in base alla
2.4.2 DISTRETTO 2 NORD-OVEST:
Gli incontri di verifica attività del Distretto 2 sono stati dodici: 5-17-18 ottobre 2011, 14 novembre 2011, 13-26 gennaio 2012, 7-13 febbraio 2012, 16 aprile 2012, 5 settembre 2012, 21 gennaio 2013, 25 marzo 2013.
San Martino di Lupari
Gli incontri di programmazione e verifica con il gruppo di lavoro (Associazione Maranathà e Azienda ULSS 15) sono in totale undici da febbraio 2012 a novembre 2013.
I laboratori territoriali di co-progettazione con i referenti locali, invece, sono in totale tredici da maggio 2012 a marzo 2013.
In questo territorio, inoltre, si sono svolte due serate di incontro e confronto aperte alla comunità, Reti di prossimità e buon vicinato, il 15 febbraio e il 1 marzo 2013, e dodici incontri (tra aprile 2013 e dicembre 2013) di conoscenza con le persone che hanno dato disponibilità ad azioni di buon vicinato, emerse con le serate di sensibilizzazione (due di questi incontri si sono svolti con i referenti della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di San Martino di Lupari).
Nella scuola primaria di San Martino di Lupari si sono organizzati un totale di otto incontri (12 ore) con due classi terze (54 bambini) con la tematica Buon vicinato a scuola. Il 14 dicembre 2013, invece, si è svolto il primo incontro con i genitori.
Di seguito si propone, sinteticamente, gli attori coinvolti in questo territorio.
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Attività svolta
I diversi incontri, a cadenza regolare, con circa una quindicina di referenti del territorio hanno portato ad una mappatura delle risorse (inerenti alle azioni di buon vicinato) del territorio e ad un graduale incremento e coinvolgimento dei referenti stessi.
Si precisa che chi scrive ha potuto partecipare a quasi la totalità degli incontri e delle riunioni intercorsi prima, durante e a conclusione del tirocinio svolto sotto la supervisione dell’Assistente Sociale del Consultorio Familiare di Cittadella.
L’azione di co-progettazione ha dato come esito la realizzazione di due serate di incontro e confronto con la cittadinanza presso la sala parrocchiale Bernardi. Nel corso di queste serate, oltre all’approfondimento del tema delle Reti di prossimità-buon vicinato, si sono affrontate diverse questioni come:
• Il ruolo dei ser vizi s o cial i,
• Il ruolo del le reti nat urali dei cittadini, • La co-pro gettazione,
F ig ur a 8 : Ra ppr e s e n t a z i on e g r a f i c a d e g l i a t t or i co i n vo l t i ne l t e r r i t or i o d i S a n M a r t in o di L u pa r i.
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• Quali sono i biso gni che le fami glie e b ambini espr imono i n quel territorio e in che misura il Buon vicinato si inserisce nel sistema delle risposte ai bisogni.
Le serate hanno visto la partecipazione di circa una trentina di persone, dalle quali è emersa, in seguito, la disponibilità di svolgere azioni concrete di vicinanza solidale nel territorio64 (da parte di dieci soggetti
circa).
Il gruppo dei referenti, che ha partecipato alla realizzazione delle serate, si è in seguito organizzato attraverso momenti di coordinamento65, che
hanno come obiettivo la realizzazione di ulteriori azioni future di taglio formativo e di sensibilizzazione e attività concrete di Buon Vicinato (rilevazione, avvio, accompagnamento).
Generalmente, si può affermare che i partecipanti al progetto, soprattutto i componenti dell’associazionismo, ricercano la "concretezza", hanno necessità di vedere i fatti concreti, ma per progettazioni di questa tipologia ci vuole tempo e in questo caso la collaborazione delle assistenti sociali è stata fondamentale per “smussare” le diverse opinioni anche attraverso il racconto di testimonianze concrete. Le due Assistenti Sociali, inoltre, hanno svolto degli incontri conoscitivi con persone disponibili a compiere attività di Buon Vicinato (accompagnamento/trasporto sociale, doposcuola, sostegno nei compiti, affiancamento a qualche mamma, sensibilizzare la comunità) e successivamente anche i colloqui singoli di conoscenza diretta.
Nella seconda parte dell’anno 2013 (settembre-dicembre), è stata invece sviluppata l’azione Buon vicinato a scuola che ha coinvolto, inizialmente, due classi terze della scuola primaria del capoluogo. I referenti spiegano che si è trattato di gruppi/classe molto numerosi che non hanno reso semplice lo svolgimento dell’attività in aula, ma l’attività si è comunque
64 Le informazioni sono state raccolte dagli educatori attraverso un questionario somministrato alla fine dell’incontro a tutti i partecipanti, in cui veniva chiesta, oltre ad altre opinioni, anche la propria disponibilità a svolgere azioni di buon vicinato e a rimanere in contatto con le Rotatorie Sociali.
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svolta in modo proficuo e con una buona partecipazione dei bambini. Sono state documentate le attività attraverso prodotti video e fotografie, che hanno costituito il materiale di base per gli incontri di sensibilizzazione con i genitori. Il primo incontro con le famiglie ha avuto una significativa partecipazione (circa 30 persone, tra cui si sottolinea anche la presenza di alcune famiglie straniere). Gli educatori chiariscono che l’incontro è stato definito interessante, utile e piacevole da oltre l’80% dei presenti e, inoltre, è emersa la volontà di portare avanti il confronto sul tema.
Nel mese di dicembre ha avuto luogo anche un incontro di sensibilizzazione/presentazione al nuovo Consiglio Pastorale della parrocchia di San Martino di Lupari. In questa occasione erano presenti trenta referenti di associazioni ed attività parrocchiali. L’impegno preso è di coinvolgere nelle successive attività di sensibilizzazione e formazione i numerosi gruppi familiari presenti.
Possibili azion i future
Gli educatori dichiarano che le azione future pianificate per il territorio di San Martino di Lupari riguardano: un percorso di sensibilizzazione per due classi quarte della scuola primaria a gennaio/febbraio 2014 - Buon
Vicinato a scuola; l’elaborazione di un percorso di sensibilizzazione specifico per le scuole medie inferiori (prima media) dell’Istituto Comprensivo di San Martino di Lupari; la programmazione a partire dall’autunno 2014 di ulteriori incontri di sensibilizzazione/formazione rivolti alla comunità e ai gruppi familiari della parrocchia.
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Carmignano di Brenta
A Carmignano di Brenta si sono svolti, tra febbraio 2012 e settembre 2013, cinque incontri di programmazione e verifica con il gruppo di lavoro (Associazione Maranathà e Azienda ULSS 15).
Per quanto riguarda i laboratori territoriali di co-progettazione con i referenti, essi sono stati cinque da giugno 2012 a gennaio 2013 e otto tra febbraio e marzo 2013.
Inoltre, si sono sviluppati degli incontri (16 marzo - 13 aprile 2013) con le classi seconde della scuola elementare di Carmignano di Brenta - Buon
Vicinato a scuola. Gli incontri con i genitori, invece, si sono eseguiti a giugno 2013 per la verifica del progetto, e a dicembre 2013 per la programmazione e il modulo di approfondimento con gli insegnanti.
Il grafico di sintesi degli attori convolti in questo territorio è uguale a quello proposto per Piombino Dese e Trebaseleghe:
Attività svolta
L’attività prevalentemente svolta nel corso dell’anno è stata l’implementazione di un percorso che ha coinvolto le quattro classi
F ig ur a 9 : Ra ppr e s e n t a z i on e g r a f i c a d e g l i a t t or i co i n vo lt i ne l t e r r i t or i o di C a r m ig na n o d i B r e nt a .
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seconde (circa cento bambini) della scuola primaria di Carmignano di Brenta66.
I referenti del Maranathà spiegano che gli obiettivi di tale percorso sono stati: a) promuovere un’azione di sensibilizzazione partendo dal contesto relazionale quotidiano, la scuola, e le relazioni dei bambini; b) coinvolgere le famiglie dei bambini/e interessati dall’azione di sensibilizzazione al fine di individuare all’interno delle classi genitori e/o persone che desiderino mettersi in gioco in azioni concrete di buon vicinato, con le proprie capacità e competenze secondo un’ottica di cittadinanza e solidarietà.
L’attività ha avuto luogo nei mesi di febbraio e aprile 2013 realizzando complessivamente sedici incontri con i bambini durante l’orario curriculare e due incontri con le rispettive famiglie (circa sessanta persone).
Dai questionari di valutazione, anonimi, somministrati alla fine dei due incontri emerge un quadro di gradimento per la totalità dei presenti positivo, originale e arricchente, sia per il percorso portato avanti con i figli a scuola sia per i momenti formativi con gli adulti. Circa un 25% dei presenti ha lasciato i propri dati manifestando l’interesse di rimanere in contatto con le attività del progetto.
In seguito alla verifica congiunta tra le insegnanti e l’equipe del progetto emergono una serie di bisogni/interessi che sono stati oggetto della riprogettazione del “modulo approfondimento” in fase di attuazione (tra gennaio e marzo 2014), relativo alle seguenti tematiche:
• Relazione docenti/famiglie
• Integrazione dei ragazzini stranieri e delle loro famiglie • Coinvolgimento delle famiglie in attività extra-scolastiche
66 Vedi allegato n. 1.
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Possibili azion i future
I referenti dell’Associazione dichiarano che le azioni future stabilite per Carmignano di Brenta riguardano: la riproposizione dell’azione Buon
vicinato a scuola alle nuove classi seconde per l’anno scolastico 2013/2014 con particolare attenzione al tema dell’integrazione dei bambini/e stranieri e delle loro famiglie; l’attivazione del “modulo approfondimento 67 ” con gli insegnanti delle classi incontrate nel
precedente anno scolastico (le nuove terze) con l’obiettivo di elaborare un’attività da svolgere con i bambini e i loro genitori per aumentare la partecipazione alle iniziative scolastiche ed extrascolastiche ed inoltre per coinvolgere le persone/famiglie che avevano manifestato interesse per l’attività del progetto.
Piazzola sul Brenta
Il progetto è in fase di avvio: al momento sono stati attivati tre incontri (tra settembre e dicembre 2013) di programmazione e verifica con l’Associazione Maranathà e l’Azienda ULSS 15, e l’individuazione dei referenti locali nel corso di due incontri, uno il ottobre 2013 con il dirigente istituto comprensivo, e un altro a novembre 2013 con l’Assessore al sociale del Comune di Piazzola sul Brenta.