• Non ci sono risultati.

L’edizione Hak è contraddistinta da alcune lezioni innovative rispetto all’antecedente Ro, che però non chiedono di ipotizzare la presenza di un altro antecedente all’edizione, ma sembrano più facilmente derivare da congetture effettuate dall’editore; si tratta per la maggior parte dei casi dell’introduzione di varianti innovative nel tentativo di ristabilire correttezza formale e contenutistica ad alcuni passi percepiti come scorretti dall’editore36

. Di seguito le occorrenze37.

1. Cap. IV,1: A2: Ultra cum quadam societate cavaranorum; Hak: caravanorum; 2. Cap. VIIIC,2: Ro: Et ideo nudus expolietur et in ignem permittatur; Hak:

proiiciatur;

3. Cap. X,3: ε: Omnes autem de terra illa bovem unum sicut deum suum adorant; Hak: bovem vivum;

4. Cap. XI,31: Ro: Quo [...] pervenerit, sumit unum ex cultellis et clamat alta voce; Hak: quo cum pervenerit;

5. Cap. XVIII,25-26: Ro: Dicentes quod ista India tria milia quatuor centum insulas continet sub se; Hak: quatuor milia quatuor centum;

6. Cap. XXI,6: ε: Et dictum est michi quod in illo erant tria centum milia religiosorum; Hak: tria milia;

36 A questo proposito si vedano anche le seguenti lezioni, che in quanto corrette non sono sono state utilizzate per la classificazione dei testimoni, ma che sottostanno alla stessa volontà dell’editore di migliorare il testo che aveva davanti.

In hac civitate requiescit corpus Anatasii super portam civitatis Ro (Cap. I,17) [Hak: corpus Athanasii super]; Hec est tertia civitas melior quam rex imperator habet in toto regno suo Ro (Cap. V,6) [Hak: quam rex

Persarum habet]; Et ibi [...] homines formosi et femine turpes Ro (Cap. VII,3) [Hak: et ibi sunt homines]; Ibi

mures magni [...] sicut sunt hic scerpi Ro (Cap. VII,30) [Hak: magni sunt sicut]; Et ossa omnia michi accepi

RO (Cap. VIIIG,1) [Hak: et ossa omnia mecum accepi]; Et in quolibet nodo earum ramulos producuntur Ro

(Cap. XIV,19) [Hak: earum ramuli producuntur].

37 Si segnalano anche le seguenti occorrenze:

Verumtamen scire debetis quod, si ignis potestatem habeat comburendi vos, hoc non erit propter fidem nostram, sed propter peccata nostra Ro (VIIIB,12) [Hak: nos]; Quia, si iussa sua non perficeremus, et nos cum liberis nostris et uxoribus moreretur Ro (Cap. VIIID,8) [Hak: moreremur]; Christianus autem, qui fratres comitabatur, multum cum illis quatuor armatis alteratus est Ro (Cap. VIIID,11) [Hak: altercatus est].

159

7. Cap. XXIII,24: ε: Iste raban franchus, idest religiosus, venit deinde ubi sol oritur; Hak: occidit;

8. Cap. XXV,23: Ro: Quando enim est maior caristia serici, ibi [...] libre habentur pro minori quam pro octo grossis; Hak: ibi quadraginta libre;

9. Cap. XXIX titolo: Ro: De quatuor festis que tenet in anno kanis in tempore; Hak: in curia;

10. Cap. XXXIV,14: Ro: Notabilitas virorum est longas habere ungues; Hak: nobilitas.

Alle varianti 1, 3, 4, 7, 9 e 10 troviamo in Ro un’innovazione facilmente emendabile per congettura dall’editore di Hak, che nella maggior parte dei casi poi coincide con quella tradita dagli altri testimoni; il fatto che, però, in taluni casi (come alla variante 9) essa non coincida con nessun’altra lezione conservata conferma che non deriva da contaminazione, ma da congettura personale dell’editore. Un caso più difficile da classificare è rappresentato dalle varianti 5 e 8, per le quali non si può ipotizzare una semplice congettura dell’editore; per reintegrare la stessa cifra che compare negli altri manoscritti, e che è stata omessa o modificata in Ro, bisogna supporre che Hakluyt avesse occasione di verificare la lezione su altri codici diversi dal suo principale antigrafo, che in tale sede proponeva una variante evidentemente lacunosa; una attività di questo genere, tuttavia, non è difficile da immaginare in un uomo dotato di particolare interesse per l’opera che intendeva trasmettere e che, come emerge da questo studio, poteva probabilmente avere accesso a differenti forme latine della Relatio che circolavano su suolo inglese. Tale attenzione al testo, che può presupporre anche il ricorrere alla collazione di varianti da un secondo modello, sarebbe confermata anche dalla presenza di alcuni notabilia ai margini di alcuni passaggi dell’opera. In tale sede l’editore costituisce una sorta di ῾sommario᾽ delle localitò geografiche trattate dalla relazione di Odorico; egli non si limita però a trascrivere nei margini ciò che trova all’interno del testo, ma riporta spesso una variante alternativa per i nomi geografici.

Di seguito si segnalano le occorrenze di tale attività annotatoria nei margini del testo latino:

1. Cap. III,14: Sultania infra texto, Sultania in margine [Soldonia Ro]; 2. Cap. IV,2: Cassan infra texto, vel Cassibin in margine [Cassan Ro]; 3. Cap. VII,15: Ormes infra texto, Ormus in margine [Ormes Ro]; 4. Cap. IX,1: Minibar infra texto, Malabar in margine [Minibar Ro];

5. Cap. X,22: Mobar infra texto, Mobar regnum vel Maliapor in margine [Mobar Ro]; 6. Cap. XII,14: Symolcra infra texto, Simoltra vel Samotra in margine [Symolcra Ro]; 7. Cap. XIV,1: Thatalamasim infra texto, vel Malasmi in margine [Thathalamasim Ro];

160

8. Cap. XX,1: Ceuskalon infra texto, vel Ceuscala in margine [Censkalon Ro]; 9. Cap. XXI,1: Kaitan infra texto, vel Zaiton in margine [Kaytan Ro];

10. Cap. XXII,1: Fuko infra texto, vel Foquion in margine [Fuko Ro];

11. Cap. XXIII,1: Kanasia infra texto, alias Cansai vel Quinxai in margine [Kanasia Ro; Quinsay Me];

12. Cap. XXIV,1: Chilenfo infra texto, Chilenso in margine [Chilenso Ro; Chilenfo Me]; 13. Cap. XXXII,2: Kasan infra texto, Casan in margine [Kosan Ro ma Kosan in una

seconda occorrenza].

E nei margini della traduzione in inglese realizzata dallo stesso Hakluyt, che segue il testo latino:

1. Cap. III,14 cfr. supra 1; 2. Cap. IV,2: cfr. supra 2; 3. Cap. VII,15: cfr. supra 3; 4. Cap. IX,1: cfr. supra 4;

5. Cap. IX,2: Flandrina infra texto, Alandrina in margine [Flandrina Ro]; 6. Cap. X,22: Mobar infra texto, Mobar or Malapor in margine [Mobar Ro];

7. Cap. XII,1: Lammori infra texto, perhaps he meaneth Comori in margine [Lamory Ro]; 8. Cap. XII,14: Simoltra infra texto, Samatra in margine [Symolcra Ro];

9. Cap. XVIII,1: Bodin infra texto, Dadin in margine [Dodin Ro]; 10. Cap. XIX,1: Mancy infra texto, China in margine [Manci Ro];

11. Cap. XX,1: Ceuskalon infra texto, Ceuskala in margine [Censkalon Ro]; 12. Cap. XXI,1: Caitan infra texto, Zaiton in margine [Kaytan Ro];

13. Cap. XXIII,1: Canasia infra texto, Cansai or Quinzai in margine [Kanasia Ro; Quinsay Me];

14. Cap. XXV,12: Karavoran infra texto, Karamoron in margine [Karamoran Ro; Karanoram Me];

15. Cap. XXV,21: Sumakoto infra texto, Sumacoto in margine [Sumakoto Ro];

16. Cap. XXXII,2: Kosan infra texto, Casan in margine [Kosan Ro ma Kosan in una seconda occorrenza];

161

L’editore non si limita a identificare alcune località geografiche, proponendo delle varianti dei loro nomi a margine; in un caso egli adotta lo stesso espediente per il riconoscimento di una specie animale:

Cap. XX,7: Hi sunt alatraisi vel onocratoli [nel testo latino]; he meaneth Pellicans which the Spaniards cal alcatraxi [nel testo inglese].

Inoltre in quattro casi l’editore istituisce un confronto tra il testo della Relatio e altre opere odeporiche di argomento affine, fatto che segnala ancora una volta l’attenzione al testo e l’attitudine al confronto tra testi tipiche di Hakluyt:

1. Cap. VII,21: Thana, whereof Frederick Cesar maketh mention [testo inglese]; 2. Cap. XXVIA,3: Mandevil cap. 33 [testo latino];

3. Cap. XXXIII,1: Tebet Guillelmo de Rubricis [testo latino];

4. Cap. XXXIII,20: Eadem historia de eodem populo apud Guillelmum de Rubricis [testo latino]; the same story concerning the very same people is in William de Rubricis [testo inglese].

È proprio una delle annotazioni marginali a suggerire la possibile fonte di alcune delle varianti alternative; si tratta dell’edizione Ramusiana maior, alla quale si riferisce la nota seguente38. Essa non può essere l’unica risorsa utilizzata dall’editore, in quanto ad esempio non trasmette il capitolo VIII e, trattandosi di una forma testuale volgare, talvolta omette alcuni dei termini oggetto delle correzioni di Hak39. Tuttavia alcune delle varianti alternative riportate a margine potrebbero discendere da tale testimone40.

Cap. XXIII,8: the Italian copy in Ramusius hath 11000 bridges [testo inglese].

In questa sede, data la collocazione ai piani più bassi dello stemma dei tre testimoni Go, Pa e Hn, che dipendono da un testimone conservato, non interessa approfondire ulteriormente i rapporti che essi istituiscono tra loro. Tuttavia, si può individuare un legame più stretto tra due di essi, Go e Hn, che condividono alcune innovazioni; il manoscritto Go non contiene

38 G.B.RAMUSIO, Navigazioni e viaggi, a cura di M. Milanesi, vol. IV, Torino 1983, p. 287. Nella versione

minor non compare questa frase.

39

Ad esempio, per la variante a X,3, R1 trasmette il bove, che non può aver originato la correzione in bovem

vivum in Hak.

162

lezioni superiori a quelle di Hn, e per questo è possibile individuare un rapporto di dipendenza del primo dal secondo41.

1. In hac terra homines utuntur navigio quod vocatur Inse, sutum sparto (Cap. VII,19) [Pa et Hak: Iase];

2. Et in ecclesie simul canonici vivunt in quindecim domibus nestoriani (Cap. X,24) [Pa et Hak: sicut].