Claudio Dalpiaz *, Rita Fiorentino *, Valeria Giannuzzi *, Claudia Notari *, Emanuela Piombo *, Giuseppe Tolve *, Susanna Campati **, Francesca La Mattina ***, Nguindjel Claude Alin ****, Serena Sibel Mancuso ***
Associazione Psy+ Onlus *
Centri di Accoglienza SPRAR “Gu.Se.Vi. - Licenza” ***, “Amahoro – Tivoli” ** e “Il Vigneto – Tivoli” ****
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E DESTINATARI In un contesto storico e sociale cambiante, sempre più connotato da fenomeni di mobilità umana, risulta quanto mai necessario creare strumenti che favoriscano nei giovani una maggior sensibilità al tema migratorio.
La Circolare Ministeriale n. 73 del 02/03/1994, evidenzia l’importanza di attivare nelle scuole interventi di educazione interculturale in risposta e in prevenzione a fenomeni di intolleranza e razzismo.
Il progetto si propone di promuovere l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto per l’Altro, la capacità di sviluppare riflessioni costruttive sui processi migratori attraverso il coinvolgimento attivo dei beneficiari, favorendo un apprendimento emozionato e durevole.
Si rivolge a docenti e studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado.
RISULTATI ATTESI
• Aumentare nei destinatari la conoscenza del fenomeno migratorio
• Ridurre i margini di fenomeni di intolleranza e razzismo, fornendo agli allievi delle chiavi di lettura della realtà
• Facilitare l’elaborazione emozionale e relazionale del contatto con l’Altro
• Rafforzare la rete territoriale per la diffusione di buone pratiche e servizi per l’integrazione e la convivenza
• Valutare l’intervento in termini di efficacia, trasferibilità e sostenibilità
OBIETTIVI PRINCIPALI • Sensibilizzare e informare sul tema dei
richiedenti asilo e dei rifugiati
• Individuare e definire eventuali pregiudizi e stereotipi
• Coinvolgere docenti, genitori e alunni stimolando riflessioni costruttive
• Favorire l’espressione emotiva e cognitiva sul tema
• Promuovere la diffusione del percorso attraverso l’esposizione a scuola e negli SPRAR dei materiali prodotti
ATTORI COINVOLTI Centri di Accoglienza SPRAR: • “Gu.Se.Vi.” (Licenza) • “Amahoro” (Tivoli) • “Il Vigneto” (Tivoli) Associazione Psy+ Onlus Istituti Comprensivi:
• Istituto Comprensivo “De Curtis” (Roma) • Istituti Comprensivi (Tivoli)
ENTI FINANZIATORI
Associazione Psy+ Onlus
Attività previste dal progetto
Luogo di realizzazione: Roma Capitale
Non solo alloggio.
La pratica dell’accoglienza e della prossimità umana nelle parrocchie e negli istituti religiosi di Roma
CRS – Cooperativa Roma Solidarietà ente gestore della Caritas di Roma
Descrizione del progetto A partire da settembre 2016 è stata avviata la sperimentazione di un modello di accoglienza diffusa attuato attraverso l’ospitalità di richiedenti e titolari di protezione
internazionale presso le parrocchie e gli istituti religiosi
di Roma.
Due possibili percorsi
L’ospitalità, sia di singoli sia di nuclei familiari, è offerta a titolo gratuito, in alloggi che restituiscono alle persone uno
spazio abitativo il più possibile simile a una casa, in cui vivere in semi-autonomia o in piena autonomia.
Le parrocchie e gli istituti religiosi, grazie alla collaborazione di volontari, gruppi giovanili associazioni e servizi pubblici del territorio, collaborano attivamente con la
Caritas di Roma nella costruzione di un percorso di integrazione e socializzazione dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale con il territorio.
Impatto e risultati
Oltre ad accogliere 134 persone, tra nuclei familiari e singoli,
l’esperienza di accoglienza diffusa ha generato:
nuove esperienze di collaborazione fra parrocchie, ovvero fra
parrocchie e istituti religiosi territorialmente contigui;
un confronto e una sperimentazione diretta della vita e dei
problemi quotidiani dei rifugiati, superando luoghi comuni e pregiudizi;
l’attivazione di reti solidali e l’emersione di risorse presenti sui
territori utili all’inclusione sociale degli ospiti;
far aprire singoli cittadini e famiglie italiane all’idea della
possibilità di accogliere un rifugiato in casa propria.
Obiettivi
I due percorsi di accoglienza sono stati proposti con l’obiettivo di:
stimolare il tessuto urbano a far emergere le resilienze
presenti, grazie alla partecipazione sociale dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale alla vita della collettività in cui sono accolti, promuovendo la creazione di un capitale sociale capace di sostenerli nel processo di integrazione;
far ritrovare ai richiedenti e ai titolari di protezione
internazionale spazi e tempi di vita normali, riappropriandosi del proprio essere persona e recuperando la fiducia nella propria capacità di gestire in autonomia la quotidianità.
Attori coinvolti
Enti finanziatori
La prima accoglienza è gestita in convenzione con la Prefettura di Roma.
La seconda accoglienza è finanziata con fondi privati e dell’8x1000 CEI.
Prima accoglienza Richiedenti asilo e richiedenti ricorrenti segnalati dalla Prefettura di Roma Seconda accoglienza Titolari di protezione internazionale
usciti o in uscita dal circuito dell’accoglienza
assistita
38 strutture (24 parrocchie e 14 istituti religiosi) dislocate in 12 Municipidi Roma
Enti pubblici
Prefettura di Roma Ufficio Immigrazione Roma Capitale
Centri Orientamento al Lavoro CPIA territoriali
Enti del privato sociale
Parrocchie e istituti religiosi Associazioni di volontariato Comitati di quartiere Legambiente Roma Retake Roma
Offerta di vitto e alloggio gratuito per un
periodo da 6 mesi a un anno
Apprendimento e rafforzamento della lingua
italiana e dell’educazione civica Orientamentoe sostegno alla ricerca attiva del lavoro
Promozione della formazione professionale in
aula e in azienda
Attività culturali, sportive e di socializzazione
Impegno nel volontariatoper attività di pubblica
utilità
una notevole mobilitazione dal basso e
partecipazione attiva di gruppi di volontari nelle varie attività previste dal progetto di accoglienza diffusa;
un coinvolgimento degli ospiti in eventi
organizzati da associazioni del territorio e in attività di volontariato di varia natura, che ha portato anche alla stipula di protocolli di intesa con alcuni Municipi;
promuovere e rafforzare la cultura
dell’accoglienza, intesa come capacità della società civile di attivarsi e mettersi in gioco per superare le disuguaglianze sociali
le diffidenze e i pregiudizi reciproci, favorendo in un contesto di prossimità la conoscenza l’uno dell’altro;
ATTIVITÀ
Il progetto ha realizzato 13 corsi di formazione imprenditoriale nei diversi territori sui temi dell’autoimpiego, dell’imprenditoria, della creazione del business plan, dei principi di costituzione di una cooperativa.
Dai corsi si è proceduto alla selezione di 12 iniziative e poi al loro start up: due su ogni territorio di riferimento.
Il progetto ha inoltre previsto attività di formazione degli operatori coinvolti, di
comunicazione e diffusione dei risultati e attività psico-sociali di sostegno ai destinatari attraverso la creazione di équipe multidisciplinari.
LUOGO DI REALIZZAZIONE
Ferrara, Roma, Parma, Brescia, Lecce,Trieste Capofila Camelot – Officine Cooperative (Ferrara), Legacoop Ferrara (Ferrara), Associazione ADL a Zavidovici (Brescia), Programma integra (Roma), Lazio Form (Roma), CIAC di Parma e Provincia (Parma), Rinascita (Copertino), ICS – Ufficio Rifugiati (Trieste)
Re-Start Up
rete nazionale di imprese cooperative di titolari di protezione internazionale vulnerabili
DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto Re-Start Up ha portato alla
creazione di 12 imprese cooperative di titolari di protezione internazionale appartenenti a categorie vulnerabili. I destinatari sono stati scelti a seguito di un periodo di formazione sui temi dell’imprenditoria e accompagnati nella sviluppo dell’idea imprenditoriale e nel suo avvio, anche con l’erogazione diretta di contributi economici alle spese.
Il progetto è durato dal 1 settembre 2012 al 30 giugno 2014 ed è stato finanziato dal Ministero dell’Interno e dalla Commissione Europea nell’ambito del Fondo Europeo per i Rifugiati.
RISULTATI
o 699 richiedenti e titolari di protezione internazionale coinvolti
o 243 destinatari inseriti nei percorsi di formazione
o 32 titolari di protezione internazionale coinvolti nello start up delle imprese cooperative
o 12 imprese cooperative avviate o 6 équipe multidisciplinari create
o 6 ricerche socio-economiche sui territori di riferimento
OBIETTIVI
Obiettivo dell’intervento è stata la promozione dell’integrazione socio-
economica e la piena realizzazione dei titolari di protezione internazionale vulnerabili, con particolare attenzione alle donne, attraverso lo svolgimento di corsi di formazione
imprenditoriale e l’accompagnamento allo
start up di imprese cooperative.
ATTORI COINVOLTI
Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, AUSL Ferrara, Camera di Commercio Ferrara, AUSL Parma, Provincia di Parma, CTP Ferrara, Legacoop nazionale, Regione Emilia Romagna, Legacoop Parma, Confcooperative Lazio, Comune di Roma, CNA Brescia
ENTI FINANZIATORI
Ministero dell’Interno e Commissione
Europea nell’ambito del Fondo Europeo per i Rifugiati, AP 2011
ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO
Laboratori creativi Incontro associazioni
Implementazione alfabetizzazione lingua italiana Biblioteca con testi in inglese e francese Progetto di volontariato per il decoro del paese
per favorire
LO SCAMBIO E L’INTEGRAZIONE LUOGO DI REALIZZAZIONE