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ENTI FINANZIATOR

Nel documento Migration and Research in Europe (pagine 127-130)

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ENTI FINANZIATOR

ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO A partire da luglio 2016, Lai-momo ed EFI hanno avviato le attività del polo formativo che offre a richiedenti asilo una formazione professionale nel settore della moda. Nell’ambito della struttura si realizza anche l’accoglienza degli ospiti in formazione, richiedenti asilo selezionati secondo le competenze già acquisite nei paesi di origine nel campo della sartoria e della lavorazione della pelle.

Frazione Lama di Reno, Comune di Marzabotto (BO)

Da richiedenti asilo ad artigiani della moda

Polo sperimentale di formazione, produzione e accoglienza Soc. Coop. Soc. Lai-momo ed Ethical Fashion Initiative

CONTATTI

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PARTECIPANTI / DESTINATARI

Grazie alla collaborazione tra EFI (Ethical Fashion Initiative) dell’International Trade Centre (www.ethicalfashioninitiative.org) delle Nazioni Unite e la Società

Cooperativa Lai-momo (www.laimomo.it), è stata creata nel territorio bolognese una realtà volta a offrire percorsi di

qualificazione e autonomia ai richiedenti protezione internazionale, già ospitati presso strutture dell’area metropolitana di Bologna, garantendo un supporto efficace all’uscita dal periodo di accoglienza sia grazie a percorsi di inserimento lavorativo in Italia ed Europa, sia grazie a progetti di micro-credito in caso di rientro nei paesi di origine.

IMPATTO – RISULTATI

Le attività giornaliere sono incentrate su percorsi di formazione intensiva: sono

pianificati corsi di qualificazione professionale nel settore della moda e, in particolare, del trattamento, taglio e cucito della pelle, che comprendono sia lezioni teoriche sia

esercitazioni pratiche sui macchinari utilizzati. I corsisti hanno già realizzato i primissimi modelli di borse.

Il progetto è stato di recente inaugurato e i partner hanno avviato contatti con aziende per discutere in merito alle prime commesse. Lai-momo ed EFI lavorano inoltre alla creazione del marchio comune e all’espansione del progetto.

OBIETTIVI

• Garantire annualmente a 18 richiedenti protezione internazionale l’accesso a percorsi di formazione nel settore della moda e permettere ai corsisti di acquisire le competenze necessarie per un

successivo ingresso nel mondo lavorativo • Garantire percorsi di uscita

dall’accoglienza, sia attraverso il supporto all’inserimento in aziende locali, nazionali o europee, sia attraverso progetti

personali in caso di rientro dell’ospite nel paese di origine

• Avviare percorsi produttivi all’interno del polo formativo; le produzioni saranno realizzate e commercializzate secondo i principi della “moda etica”, certificati dal programma EFI

ATTORI COINVOLTI

ENTI FINANZIATORI

Il polo si caratterizza come Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per le sue attività di accoglienza, come da capitolato con la Prefettura di Bologna. Le ulteriori attività sono, al momento, autofinanziate da Lai-momo ed EFI.

ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO

Esperienze di social housing e social networking o di convivenza interculturale, che vedono coinvolti sia titolari di protezione internazionale e umanitaria sia giovani studenti o famiglie residenti nel territorio di Parma e provincia.

• Incontri di monitoraggio e accompagnamento delle convivenze, seguite da un’équipe di operatori sociali e da una psicologa per favorire i processi di emersione di paure, aspettative e bisogni implicati dalla convivenza.

• Supporto nei percorsi di autonomia linguistica e lavorativa dei rifugiati. • Incontri con comunità etniche, gruppi informali di connazionali,

associazioni del territorio, per favorire, attraverso nuovi legami sociali, il riconoscimento della propria identità nel confronto con l’altro. • Attività di volontariato e di prossimità: in particolare, i beneficiari del

progetto Tandem hanno sottoscritto un contratto e un regolamento che prevede l’impegno a progettare azioni di cittadinanza attiva e promozione dei diritti.

• Azioni di sensibilizzazione e informazione presso le comunità e le scuole per la promozione della cultura dell’accoglienza e della convivenza interculturale.

• Le ricadute attese di questo progetto comprendono da un lato un consolidamento dei percorsi di integrazione socio-economica dei titolari di protezione e d’altro lato lo sviluppo dei legami sociali e comunitari nei contesti in cui saranno individuati gli appartamenti dedicati al progetto e più in generale un maggiore coinvolgimento della popolazione locale nello sviluppo di una comunità accogliente e solidale

PARMA E PROVINCIA

• Progetto Tandem: 2 appartamenti nel centro di Parma offerti in comodato d’uso gratuito da un privato e dal Movimento dei Focolari.

• Progetto Rifugiati in famiglia: 12 nuclei accoglienti (8 famiglie, 3 single e 1 esperienza di social housing) e 3 comunità (parrocchiali e afferenti al gruppo dei saveriani laici).

11 nuclei famigliari risiedono a Parma, 1 a San Polo,1 a Fidenza e 2 a Mamiano di Traversetolo.

CIAC Onlus

Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione di Parma e provincia

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PARTECIPANTI / DESTINATARI

«Le nostre reazioni istintive rivelano qualcosa di noi, e la reazione di tanti all'idea del nostro progetto rivela come, anche chi non discrimina nella propria vita ed è disposto ad aiutare e ad accogliere, tenda, forse per paura o per abitudine, a stranirsi di fronte all'idea di convivere e condividere nella quotidianità», così i ragazzi del progetto Tandem

descrivono la loro esperienza di convivenza.

« S. è entrato in punta di piedi nella nostra famiglia e io penso che in quel momento due mondi si sono incontrati, e questa è la cosa più bella che gli uomini e le donne di qualsiasi credo e colore possano fare»,

testimonianza daRifugiati in famiglia.

Con il titolo Nuovo Mondo abbiamo avviato i due progetti Rifugiati in famiglia e Tandem, che nascono da una domanda fondamentale, se sia possibile sperimentare piccoli pezzi di un“nuovo mondo”in cui la

convivenza possa partire dalle differenze senza eliminarle, ma anche senza

esasperarle. Il tema della costruzione di legami sociali è centrale in questi progetti, dove la condivisione, lo scambio e la negoziazione interculturale avvengono non solo nelle convivenze ma anche fra operatori dell’asilo, istituzioni e comunità locale.

I progetti prevedono l’accoglienza di rifugiati in famiglia per 9 mesi e, nel caso di Tandem, la convivenza in forme di co-housing per 12 mesi fra titolari di protezione internazionale e umanitaria in uscita dai progetti SPRAR e giovani studenti universitari.

Il progetto Rifugiati in Famiglia (una sperimentazione autorizzata all’interno dello SPRAR) coinvolge al momento 14 persone (12 uomini e 2 donne, di età compresa fra 23 e 35 anni) eun nucleo famigliare composto da madre e due figli. Hanno aderito al progetto 12 nuclei accoglienti e 3 comunità. Il progetto Tandem vede protagonisti 3 studenti italiani e 4 rifugiati provenienti da Somalia, Nigeria, Mali e Afghanistan, che convivono in social housing.

Le convivenze sono seguite da un’équipe multidisciplinare che supporta le famiglie e i destinatari dei progetti sia da un punto di vista psicologico sia da un punto di vista programmatico.

IMPATTO – RISULTATI

Il tema della costruzione dei legami sociali appare centrale in entrambi i progetti, che rappresentano per i rifugiati, le famiglie, i giovani studenti e in generale per la comunità un’occasione per condividere e negoziare i valori dell’intercultura e dell’accoglienza

Relativamente ai beneficiari: l’esperienza di convivenza in una rete di

relazioni significative promuove scelte importanti per il proprio progetto individuale. Esiste infatti una correlazione fra l’esercitare scelte significative e il raggiungimento di condizioni di stabilità emotiva (nell’ambito delle esperienze di accoglienza in famiglia si sono contati due matrimoni e importanti scelte rispetto al proprio progetto di vita, alcune convivenze sono proseguite oltre il termine progettuale e in autonomia).

• L’investimento emotivo di risorse e di tempo che richiede da entrambe le parti la scelta di condividere la quotidianità, ha favorito l’elaborazione di profonde riflessioni e ridefinizione del proprio percorso, oltre all’attivazione di significativi processi solidali.

Relativamente alle comunità etniche: il progetto ha aumentato i

contatti non solo fra i singoli individui ma anche fra comunità e gruppi sociali, mostrando che al crescere delle relazioni interculturali cresce anche il mantenimento e la condivisione delle frequentazioni di ambiti sociali della cultura originaria.

Relativamente alla comunità locale: un effetto moltiplicatore di contatti

diretti, di interesse e curiosità, effetto che modera i pregiudizi negativi e le chiusure e favorisce riflessioni sullo stato stesso dei rapporti sociali e sulla tenuta dei legami sociali.

Relativamente all’associazione: i progetti stimolano riflessioni e analisi

sulle pratiche, gli stili e le modalità dell’accoglienza e della costruzione di relazioni d’aiuto.

OBIETTIVI

• Favorire iprocessi di integrazione sociale ed economica di titolari di protezione internazionale e umanitaria presenti nel territorio di Parma, promuovendo l’esercizio dei diritti sociali e civili di cui sono titolari, oltre ai progetti di accoglienza SPRAR.

• Favorire il raggiungimento di una migliore autonomia linguistica e lavorativa e di autogestione.

• Promuovere le capacità di autogestione e relazione, scambio e negoziazione interculturale sia nei contesti di autonomia abitativa, sia verso le comunità etniche e locali.

• Favorire l’elaborazione del proprio percorso migratorio e l’esercizio di scelte importanti, relative al proprio progetto di vita in un contesto di relazioni che favorisce il raggiungimento di una stabilità emotiva • Favorire la costruzione e la cura di legami sociali e di prossimità con

le comunità.

• Promuovere una riflessione sui temi dell’identità e delle relazioni, dell’intercultura e dell’esercizio dei propri diritti.

ATTORI COINVOLTI

CIAC Onlus, amministrazioni comunali (in particolare, i Comuni di Fidenza e di Parma quali titolari di progetti SPRAR), Università di Parma, comunità parrocchiali, gruppi informali, associazioni di promozione culturale, Movimento dei Focolari, privati.

ENTI FINANZIATORI

Il progetto Rifugiati in famiglia è una sperimentazione nazionale che vede la luce nell’ambito dello SPRAR, in continuità con il progetto Terra d’asilo, che ha per capofila il Comune di Fidenza, e il progetto Una città per l’asilo, che ha per capofila il Comune di Parma. Il progetto è pertanto finanziato per il 2015-2016 dal FNPSA.

Il progetto Tandem è finanziato dagli ospiti che sostengono direttamente e in autogestione le spese relative alle utenze e alla manutenzione ordinaria degli appartamenti, mentre non è previsto il pagamento dell’affitto, essendo gli appartamenti concessi in comodato d’uso gratuito. Un contributo minimo per le spese di manutenzione straordinaria e assicurazione è richiesto dall’associazione e costituisce il fondo di garanzia per le attività di progetto.

Vesta prevede una forma di ACCOGLIENZA TEMPORANEA finalizzata al completamento dei percorsi di integrazione socio- lavorativa tipici della progettazione SPRAR.

IPERCORSI di accoglienza in famiglia sono INDIVIDUALIZZATI e volti a garantire la continuità di tutte le attività intraprese dai ragazzi, siano esse di natura formativa e lavorativa che ludico- ricreativa.

L’esperienza di accoglienza in famiglia viene accompagnata e monitorata in ogni fase progettuale da un tutore di riferimento che si occupa di facilitare l’acquisizione e il rafforzamento delle competenze necessarie al raggiungimento di un sufficiente grado di autonomia socio-economica.

Attraverso la piattaforma online, Vesta permette una gestione condivisa e altamente professionale del percorso di accoglienza, al contempo alimenta l'inclusione e la condivisione tra le famiglie partecipanti al progetto stesso.

Il progetto si integra con il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) del Ministero dell'Interno e nello specifico si colloca all’interno dello SPRAR MSNA del Comune di Bologna.

Nel documento Migration and Research in Europe (pagine 127-130)