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Essere comunità

Nel documento Migration and Research in Europe (pagine 142-144)

Francesca Bottalico Comune di Bari Assessorato al Welfare

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PARTECIPANTI / DESTINATARI

Essere comunità è un programma ideato

dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari che punta a promuovere iniziative di cittadinanza attiva capaci di favorire e sostenere forme inedite di accoglienza, confronto, scambio e aiuto reciproco fra migranti e cittadini baresi.

Il programma si ispira a un’idea di welfare di tipo comunitario, che tenga in rete e valorizzi lo spirito solidaristico delle

persone e delle organizzazioni coinvolte, a sostegno dei programmi di integrazione sociale.

Il programma non impegna risorse finanziarie aggiuntive a quelle

ordinariamente impegnate da ciascun ente partecipante nell’ambito delle proprie attività. Nel corso del 2015 il programma ha coinvolto 70 cittadini baresi e circa 100 migranti.

IMPATTO – RISULTATI

Il programma ha coinvolto una vasta rete di enti, organizzazioni e persone

sviluppando una serie importante di iniziative a costi praticamente nulli,

favorendo i processi di integrazione sociale e culturale di un gruppo significativo di migranti.

L’iniziativa ha valorizzato il protagonismo sociale di un numero molto ampio di cittadini, che si sono resi disponibili a offrire le proprie competenze e il proprio tempo per la realizzazione delle attività, confermando che la valorizzazione delle risorse comunitarie è un importante obiettivo delle politiche di welfare territoriale.

OBIETTIVI

Essere comunità ha come obiettivo

principale la promozione di iniziative concrete di confronto, conoscenza e scambio fra migranti e cittadini baresi, (esperienze di accoglienza in famiglia alla pari, creazione di percorsi educativi integrati che favoriscano forme di peer

education e mutuo aiuto fra persone di

culture diverse).

Le azioni sono realizzate nell’ambito dei servizi e delle strutture del welfare cittadino attraverso un’équipe socio-pedagogica e interculturale di sostegno che vede il coinvolgimento di mediatori culturali e tutor sociali, in rete con gli operatori e gli psicologi dei servizi del welfare.

ATTORI COINVOLTI

Comune di Bari – Assessorato al Welfare, ASL, Università di Bari, sindacati, parrocchie, cooperative, associazioni, centri famiglie, singoli cittadini

ENTI FINANZIATORI

Ciascuno degli enti e delle organizzazioni aderenti mette a disposizione del programma risorse proprie, in termini di tempo lavoro, spazi, attrezzature

La magia del paesaggio della Valle d’Itria e il fascino dell’archeologia industriale offerta dal secolare impianto acquedottistico italiano sono stati elaborati in 15 audio racconti (dalla storia dell’ingegneria idraulica a quella dell’architettura in pietra a secco, da quella dell’olivo, della vigna e dei prodotti DOC del territorio fino alle masserie didattiche e al centro spirituale ispirato a principi di sincretismo religioso, l'Ashram Bhole Baba), tradotti e registrati dai beneficiari nelle loro rispettive lingue e corredati di materiale video-fotografico raccolto durante le attività svolte sul campo.

Contenuti e dati relativi agli elementi costituivi dell’identità del territorio, insieme a consigli su come visitare

responsabilmente il territorio ed entrare in contatto con la comunità rurale che lo ha ereditato, sono fruibili sulla piattaforma on line izi.TRAVEL.

Con il progetto denominato #SullevenedellaPuglia – Il patrimonio culturale e la sua valorizzazione integrata come opportunità di partecipazione attiva dei migranti, lo SPRAR di Martina Franca ha inteso integrare il sistema di accoglienza avviando un percorso formativo di inclusione sociale e inserimento al lavoro rivolto a 8 migranti beneficiari di protezione internazionale, iniziato nel 2015.

In occasione del centenario della realizzazione

dell’Acquedotto Pugliese, è stata realizzata una narrazione multimediale e multilingue delle principali testimonianze culturali che è possibile incontrare lungo il percorso della Ciclovia dell’Acqua in Valle d’Itria, fruibile su una piattaforma informatica per lo storytelling nei settori cultura, patrimonio e turismo, provvista di un’applicazione disponibile

gratuitamente per dispositivi iOS, Android e Windows Phone. Le audioguide multimediali sono raggiungibili dai fruitori della Ciclovia attraverso una segnaletica smart, dotata di QR Codes, co-progettata con i beneficiari e realizzata dallo SPRAR, installata e georeferenziata lungo il tracciato, dal centro visite del GAL Valle d’Itria alla Pineta Ulmo, in Provincia di Brindisi.

Il progetto #SullevenedellaPuglia ha avuto la capacità di contribuire notevolmente a un’opera di valorizzazione bottom up dell’intero “percorso dell’acqua” e di sviluppare un contesto collaborativo e trasversale, generando un’enorme attenzione.

Il 19 dicembre 2015, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è stata inserita nella Legge di Stabilità 2016 fra le quattro ciclovie turistiche prioritarie per l’Italia, accedendo quindi al riparto delle risorse messe a disposizione dallo Stato, mentre lo scorso 27 luglio 2016 è stato firmato il protocollo di intesa fra i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e le Regioni Puglia (capofila), Campania e Basilicata, cui spetterà la realizzazione dell’opera.

Secondo la tabella di marcia ministeriale, nel 2017 dovranno essere sottoscritti gli accordi di programma con gli enti locali interessati dal percorso, essere avviate le gare e aperti i primi cantieri, che si dovranno chiudere entro il 2018.

#SullevenedellaPuglia è presente nel Rapporto Annuale SPRAR 2015 fra le best practice italiane dell’accoglienza e dell’integrazione.

Obiettivo generale dell’iniziativa è quello di valorizzare il territorio rurale locale contribuendo ad accrescerne la conoscenza e aumentarne il grado di apprezzamento sui mercati turistici nazionali ed esteri.

Fra gli obiettivi specifici di progetto vi sono:

o il rafforzamento della conoscenza della lingua italiana; o la conoscenza del patrimonio culturale locale e lo

sviluppo di un sentimento di appartenenza al territorio come stimolo per favorire l’inclusione sociale;

o la promozione e lo sviluppo del turismo anche allo scopo di contribuire alla comprensione internazionale e alla pace, nel rispetto universale e nell’osservanza dei diritti umani e delle libertà fondamentali di ogni individuo, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione, in quanto “esso rappresenta un fattore insostituibile di arricchimento personale, di tolleranza reciproca e di conoscenza delle differenze legittime tra i popoli e le culture e della loro varietà” (art. 2 del Codice Mondiale di etica del turismo); o la promozione della mobilità sostenibile e del cicloturismo

nel proprio territorio.

Regione Puglia, Acquedotto Pugliese, GAL Valle d’Itria, Comune di Martina Franca e Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, un comitato che conta oltre 70 associazioni e imprese di tre regioni del Sud Italia (Campania, Basilicata e Puglia) e che sostiene la

realizzazione del progetto unitario di ciclovia lungo tutto il suo itinerario narrativo, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE)

SALAM ONG è ente gestore del locale SPRAR

#SullevenedellaPuglia SPRAR Martina Franca SALAM ONG

Martina Franca (TA), Valle d’Itria Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

Luogo di realizzazione

Il progetto Adolescenti insieme: incontri per un dialogo interculturale – laboratorio etnico-artistico si è svolto a Cagliari (quartiere Marina) e a Terralba (OR), due realtà differenti: un grande centro urbano e un piccolo centro provinciale. Il progetto ruotava intorno al processo di accoglienza, dialogo, inclusione e integrazione fra minori migranti e adolescenti sardi.

Nel documento Migration and Research in Europe (pagine 142-144)