Capitolo IV: Analisi del TPP 59
4.1 Il TPP (Trans-‐Pacific Partnership) 60
4.1.2 Espansione: dal P4 al TPP 61
possibile Economia dell’APEC o altro Stato. I termini di tale adesione tengono conto delle condizioni del candidato all’adesione, in particolare al rispetto dei programmi per la liberalizzazione dei mercati.173
Questa clausola però, non specificava chiaramente l’iter d’adesione di nuovi stati. Quindi con l’avanzare delle negoziazioni, è stato necessario stabilire una procedura. Gli stati membri hanno deciso che per permettere l’adesione all’accordo, gli aspiranti Stati dovevano tenere degli incontri bilaterali con i Paesi membri;174 gli scopi di questi incontri sono quelli di determinare il livello d’interesse e la volontà nel diventare membro e di discutere eventuali problemi bilaterali. Dopo che il nuovo stato membro ottiene l’approvazione su base bilaterale, questo potrà partecipare ai meeting ufficiali e cercare un accordo collettivo nel P4.
4.1.2 Espansione: dal P4 al TPP
Nel Settembre 2008, il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d’America del governo Bush (USTR), Susan Schwab, annuncia l’interesse degli Stati Uniti ad entrare nel P4. Secondo Susan Schwab: “Questo accordo regionale di ‘alta qualità’ aumenterà la competitività dei Paesi che ne fanno parte, promuoverà e faciliterà gli investimenti ed il commercio tra essi, aumentando la loro crescita economica e lo sviluppo”.175
La Nuova Zelanda accoglie con entusiasmo la decisione degli Stati Uniti, entusiasmo non condiviso dal Cile e dal Brunei.176 La dichiarazione d’interesse all’adesione da parte degli Stati Uniti stimola interesse in altri Paesi: nel novembre 2008 Australia, Vietnam e Perù dichiarano il proprio interesse all’adesione al P4.177
173 TPP Main Agreement p.158
174 ELMS, Deborah, “The Trans-‐Pacific Partnership Agreement (TPP) Negotiations: Overview and
Prospects”, RSIS Working Paper, No. 232, 2012, pp. 10
175 La dichiarazione completa di Susan Schwab si può trovare al seguente indirizzo:
http://www.ustr.gov/schwab-‐statement-‐launch-‐us-‐negotiations-‐join-‐trans-‐pacific-‐strategic-‐economic-‐ partnership-‐agreement
176 Il Cile, avendo già un FTA con gli Stati Uniti, teme che con il TPP gli americani possano avanzare
richieste economicamente e politicamente difficili. Il Brunei, avanza le stesse preoccupazioni dei cileni, in particolare per aree come il lavoro e l’ambiente.
177 CHIANG C. Johnny, The Challenges of Regional Bodies, editoriale del Taipei Times del 17 dicembre
Le trattative per il TPP, inizialmente programmate per Marzo 2009, vengono rimandate dall’amministrazione Obama. Nel novembre 2009, Obama rilascia le prime dichiarazioni riguardanti il TPP: “Gli Stati Uniti parteciperanno con le altre nazioni alle trattative per il TPP allo scopo di modellare un accordo di ‘alto livello’.”178
La prima conferenza sulle negoziazioni per il TPP ha luogo a Melbourne in Australia nel Marzo 2010; sono presenti sette Stati membri: Australia, Brunei, Cile, Nuova Zelanda, Peru, Singapore, Stati Uniti e col Vietnam nel ruolo di osservatore esterno. Nell’Ottobre 2010, durante il meeting tenutosi in Brunei, il Vietnam e la Malesia entrano ufficialmente nelle negoziazioni del TPP, portando così il numero delle nazioni a nove. Nel giugno 2012, Messico e Canada annunciano la volontà di iniziare le trattative per l’adesione al TPP. Già nel 2010 il Canada fu parte del TPP come stato osservatore, ma successivamente bocciato da Stati Uniti e Nuova Zelanda per problemi riguardanti la politica agricola e la proprietà intellettuale.179
Durante la riunione dell’APEC tenutasi a Yokohama nel novembre 2010, il Giappone si unisce alle discussioni per il TPP come stato osservatore. Il 15 marzo 2013,
http://www.taipeitimes.com/News/editorials/archives/2008/12/17/2003431334; BRINDAL Ray,
Australia to Join Trans-‐Pacific Partnership Trade Bloc, 27 novembre 2008
178 ELMS Deborah, The Trans-‐Pacific Partnership Agreement (TPP) Negotiations: Overview and Prospects,
RSIS Working Paper, 2012, p.7
179 In particolare per le politiche controllo dei prezzi nell’industria casearia.
Tabella 2: Membri e membri potenziali del TPP
Nazioni Stato Data
Brunei Paese Fondatore Giugno 2005
Cile Paese Fondatore Giugno 2005
Nuova Zelanda Paese Fondatore Giugno 2005
Singapore Paese Fondatore Giugno 2005
Stati Uniti In trattativa Febbraio 2008
Australia In trattativa Novembre 2008
Peru In trattativa Novembre 2008
Vietnam In trattativa Novembre 2008
Malesia In trattativa Ottobre 2010
Messico In trattativa Ottobre 2012
Canada In trattativa Ottobre 2012
Giappone In trattativa Marzo 2013
Taiwan Annuncio Interesse Settembre 2013
Corea del Sud Annuncio Interesse Novembre 2013
il Primo Ministro giapponese Abe Shinzō (安倍晋三) si dichiara disponibile ad iniziare le trattative.180 Nel 2013 anche Corea del Sud e Taiwan annunciano il proprio interesse. Come si può notare, l’adesione degli Stati Uniti – la maggiore economia mondiale – ha attirato interesse verso il TPP, portando dal 2008 al 2013 otto nazioni ad iniziare le trattative. La Cina, pur criticando il TPP perché visto come una mossa strategica degli Stati Uniti per escluderla dal mercato globale, ultimamente sta dimostrando interesse per un’eventuale adesione.181
4.1.3 Obiettivi del TPP
L’obiettivo principale del TPP è di modellare un PTA (Preferential Trade Area, Area di commercio preferenziale) che si occupi dei problemi del commercio del ventunesimo secolo; in particolare delle regolamentazioni interne che impediscono alle imprese di entrare, operare ed uscire liberamente dai mercati stranieri. Esempio tipico del commercio del ventunesimo secolo è lo smembramento e la dispersione della produzione, reso possibile dalla liberalizzazione e dalla rivoluzione tecnologica.
Mentre i problemi tradizionali di cui si occupa il TPP sono: accesso al mercato per beni e servizi e le discipline a queste correlate, procedure di dogana, misure sanitarie e fitosanitarie, barriere tecniche dei mercati; le problematiche contemporanee sono nell’ambito degli investimenti, della proprietà intellettuale, degli approvvigionamenti statali e la facilitazione degli scambi.
Come si può vedere nella Tabella 3, una delle problematiche del TPP consiste in come molti paesi abbiano già sottoscritto tra di loro svariati PTA, creando un problema di proliferazione dei PTA. L’entrata nel TPP consentirebbe non solo di dare un vantaggio economico derivante dall’abbattimento delle barriere in un breve periodo ma, anche di controllare la rete di PTA nella regione del pacifico e di promuovere un’integrazione coerente con gli obiettivi dell’APEC e del WTO.182 Nel momento in cui l’Australia ha annunciato il proprio interesse, il Ministro del Commercio Simon Crean
sottolineò l’importanza di unire gli accordi bilaterali presenti nella zona del
180 Dichiarazione di adesione alle trattative per il TPP, disponibili al seguente indirizzo:
http://www.kantei.go.jp/jp/96_abe/statement/2013/0315kaiken.html
181 Articolo tratto dal The Hill del 17 settembre 2013, disponibile al seguente indirizzo:
http://www.bilaterals.org/?china-‐s-‐interest-‐grows-‐in-‐joining&lang=en