Capitolo II: Analisi storica delle politiche agricole 29
2.1 Politiche agricole dal dopoguerra agli anni ‘70 30
Le politiche agricole promosse dagli anni quaranta agli anni settanta fondano un ‘regime’ di sostegno e di protezione agricola. In questo periodo l’intervento del MAFF raggiunge i picchi più alti.62 A contribuire lo sviluppo di questo protezionismo e supporto agricolo vi è l’emanazione di tre leggi: la Shokuryō kanri-‐hō (legge sulla gestione delle risorse alimentari), la Tochi kairyō-‐hō 土 地 改 良 法 (legge sul miglioramento delle terre) e la Nōgyō kihon-‐hō 農 業 基 本 法 (legge base sull’agricoltura)63.
Nel 1942 è emanata la Shokuryō kanri-‐hō con lo scopo di stabilizzare e regolare la distribuzione del cibo.64 Con questa legge il MAFF si occupa della vendita e dell’acquisto delle scorte di riso e delle altre colture. Durante la metà degli anni ’50 viene raggiunta l’autosufficienza nella produzione di riso ma il MAFF continua gli interventi regolatori con il sistema Shokuryō kanri. Vendita e distribuzione del cibo erano permesse soltanto attraverso canali ufficiali.
Durante la metà degli anni ’60 vi è un surplus nella produzione del riso causato dall’elevato numero di risicoltori. Questo surplus causa un deficit nei bilanci del MAFF che, attraverso la Shokuryō kanri, acquistava tutta la produzione di riso. Il MAFF cerca di contrastare questo trend negativo con quattro mosse: una raccomandazione per limitarne la produzione, l’inaugurazione di un nuovo canale di vendita, l’introduzione del gentan e l’eliminazione del surplus. Con l’inaugurazione del nuovo canale di vendita – chiamato Jishu ryūtsūmai, mercato del riso volontario (自主流通米) – vi è una deregolamentazione parziale del mercato che permette al MAFF di lasciare una parte delle operazioni d’acquisto del riso. Tuttavia nel nuovo canale è la Nōkyō a raccogliere e distribuire il riso. Nel 1969 vi è l’introduzione del sistema gentan ovvero un programma di controllo nell’apertura di nuove coltivazioni di riso; questa politica fornisce incentivi a cambiare il tipo di coltura dal riso a prodotti dove è necessario un
62 Interventi come: partecipazione diretta nel mercato, interventi regolatori nel mercato del riso,
interventi allocativi di supporto dei prezzi delle commodity e lavori pubblici.
63 Testo di legge disponibile al seguente indirizzo: http://www.houko.com/00/01/S36/127.HTM 64 KOIKE Harutomo, MISHIMA Tokuzo, “Jishu ryūtsūmai no kakudai ni yoru seifumai ryūtsū kōzō no
henbō” (Il cambio della struttura di distribuzione del mercato governativo del riso, dovuto all’espansione del mercato del riso volontario), pp. 54
aumento di produzione. Queste politiche riescono a ridurre il peso economico sul MAFF.65
La Tochi kairyō-‐hō, emanata del 1949, permette al MAFF un boom di lavori pubblici per migliorare l’agricoltura e le zone rurali.
La Nōgyō kihon-‐hō è emanata nel 1961 e si prefigge l’obiettivo di correggere le differenze di utili tra gli impiegati nel settore agricolo e quelli del settore industriale.66 Punta inoltre ad un aumento della produttività dato che creerebbe un effetto a catena andando a migliorare anche standard di vita e di sviluppo nelle zone rurali.
Il MAFF ed il Jimintō hanno due visioni diverse. Mentre il Jimintō punta ad una concentrazione della produzione in grandi aziende agricole, il MAFF è preoccupato che ciò spingerebbe gli agricoltori part-‐time ad abbandonare le terre. Secondo il vice-‐ ministro del MAFF in carica negli anni sessanta, Ogura Takekazu (小倉武一) l’obiettivo del Jimintō è quello di industrializzare il settore agricolo per ottenere così una diminuzione dei costi di produzione ed un aumento dei profitti.67
Il MAFF fa pressioni inoltre per autorizzare la redistribuzione del reddito.68 Secondo l’articolo 11 della legge, lo Stato deve prendere le misure necessarie per stabilizzare i prezzi di ogni commodity con un riguardo nei confronti di produzione, domanda, scorte e prezzi generali.69 L’obiettivo del Jimintō di aumentare l’efficienza attraverso l’utilizzo di economie di scala diventa incompatibile con le disposizioni protezionistiche della Legge base sull’agricoltura (come quella sui sussidi ai redditi degli agricoltori).70 Negli anni ’60 il gyōsei kakaku (行政価格)71 si consolida come mezzo per sostenere i redditi degli agricoltori e le tariffe sulle importazioni che isolavano il mercato agricolo giapponese da quello internazionale. Nel mercato del riso, il governo guidato quindi dal Jimintō comprava utilizzando il seisansha beika (生産者米価),72 il prezzo al produttore era talmente elevato da far trarre profitto anche ai piccoli agricoltori
65 MULGAN, George Aurelia, “Japan’s Agricultural Policy Regime”, Nissan Institute/Routledge Japanese
Studies, Routledge, 2012 pp. 49
66 “Nōsei kaikaku ― WTO FTA o ikinuku nōgyō-‐sen” (Riforma della politica agricola, la strategia agricola
per sopravvivere al WTO e FTA) pp. 1-‐2
67 Ibidem. pp. 1
68 MULGAN, George Aurelia, “Japan’s Agricultural Policy Regime”, pp. 42
69 Testo della legge disponibile al seguente link: http://roppou.aichi-‐u.ac.jp/joubun/s36-‐127.htm 70 BALAAM, David, “Self-‐Sufficiency in Japanese Agriculture: Telescoping and Reconciling the Food
Security-‐Efficiency Dilemma”, Review of Policy Research, 4, issue 2, 1984, p. 281-‐290
71 Sistema di prezzi amministrati 72 Prezzo ai produttore di riso
nonostante gli elevati costi di produzione; questa era infatti la principale forma di sussidio sui prezzi del riso e di sostegno del reddito delle inefficienti famiglie agricole. Questi sussidi hanno incoraggiato a continuare la produzione su piccola scala e ad utilizzare l’agricoltura come secondo lavoro.73 I piccoli agricoltori erano quindi completamente dipendenti dal sistema Shokuryō kanri (食料管理).74 Il MAFF aveva un forte interesse nel favorire la coltivazione del riso perché causa di numerosi interventi allocativi nel campo dei lavori pubblici. Con questa legge il MAFF riesce ad aumentare i suoi interventi nel settore agricolo sostenendo i redditi degli agricoltori e fornendo sussidi per il miglioramento del settore.
2.2 Politiche agricole dalla fine degli anni ’70 alla fine degli anni ‘80
La fine degli anni ’70 è caratterizzata da tre trend ostili. Il primo di questi trend è il deficit fiscale. Per migliorare questa situazione vi è l’introduzione del Jishu
ryūtsūmai (mercato volontario del riso) e del gentan che fa diminuire gli stock di riso.
Tuttavia, durante la fine degli anni ’70, gli stock di riso riprendono ad aumentare causando un deficit fiscale maggiore. L’opinione pubblica si schiera contro l’agricoltura chiedendosi perché nonostante il calo di consumo del riso, la produzione aumenti e perché il prezzo del riso giapponese sia cinque volte quello internazionale.
Il secondo trend ostile è l’apprezzamento dello yen, un aumento del valore della moneta. Il primo apprezzamento risale tra il 1977 ed il 1978 e la disparità tra i prezzi domestici e quelli internazionali diventa più chiara. Durante la metà degli anni ’80 vi è il secondo apprezzamento ed il prezzo degli input agricoli (strumenti utilizzati nella catena di produzione) diminuisce. L’opinione pubblica si oppone duramente e critica il mancato calo dei prezzi al pubblico dopo l’apprezzamento.75
Il terzo trend ostile si ha durante il governo del presidente Yasuhiro Nakasone ( 中 曽 根 康 弘)76 nel quale viene data la priorità all’emanazione di una legge sull’agricoltura. È creato un organo chiamato Kokusai kyōchō no tame no keizai kōzō
chōsei kenkyūkai (国際協調のための経済構造調整研究会) conosciuto anche come
73 MULGAN, George Aurelia, “Japan’s Agricultural Policy Regime”, pp. 43 74 Sistema di controllo del cibo
75 MULGAN, George Aurelia, “Japan’s Agricultural Policy Regime”, pp. 60 76 Primo Ministro giapponese dal 27 novembre 1982 al 6 novembre 1987