Capitolo IV: Analisi del TPP 59
4.3 TPP e liberalizzazione del mercato agricolo 82
4.3.3 TPP e strategia agricola del Jimintō 90
La terza ‘freccia’ dell’Abenomics – la crescita economica attraverso riforme strutturali – colpirà sicuramente anche il settore agricolo. Questa riforma agraria potrebbe preparare il Giappone a concessioni negli scambi internazionali sia bilaterali che plurilaterali come il TPP. Lo slogan di Abe è “no crescita senza azione” (kōdō
nakushite seichō nashi).258 Durante la conferenza stampa tenuta il 17 maggio 2013, Abe ha elencato tre innovazioni per favorire la crescita: aumentare drasticamente le esportazioni di prodotti agricoli entro il 2020 (raddoppiando così di conseguenza gli utili del mercato agricolo); sostenere gli agricoltori nei processi di produzione, trasformazione e vendita (allo scopo di aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricoli portando la scala del mercato da un trilione a dieci trilioni di yen in 10 anni);259 e la creazione di banche agricole (nōchi shūseki banku 農地集積バンク) in ogni prefettura – che secondo Mulgan è l’unica delle riforme che potrebbe portare ad un
257 ASAKAWA Yoshihiro, “TPP de Nihon wa sekaiichi no nōgyō taikoku ni naru” (Col TPP il Giappone
diventa la prima potenza agricola mondiale), KK Bestsellers, marzo 2012 pp.48
258 Conferenza stampa di Abe del 17 maggio 2013:
http://www.kantei.go.jp/jp/96_abe/statement/2013/0517speech.html
259 YAMASHITA Kazuhito, “Kore de nōgyō shotoku no baizō wa muri, subete rimeikudatta nōgyō seichō
senryaku no ‘sanbon'noya’” (In questo modo la crescita del settore agricolo era impossibile, la terza freccia per la crescita economica”, 2013
aumento della concentrazione del terreno nelle mani di meno aziende.260 Lo scopo di queste banche sarebbe di prendere in locazione i terreni dagli agricoltori, concentrare i terreni con molti ettari e permettere ad alcuni agricoltori di lavorare su larga scala.261
Le proposte di Abe, tuttavia, non risolverebbero alcuni dei problemi presentati in precedenza come la mancanza d’incentivi nell’affittare le terre e l’aumento dei terreni abbandonati. Infatti gli agricoltori tendono a tenere i loro terreni sperando di guadagnare vendendoli per scopi residenziali.
Nel novembre 2013, il governo Abe annuncia una riforma che potrebbe realmente facilitare un’apertura del mercato agricolo: viene presentato un piano per portare al dimezzamento dei sussidi pagati a chi usufruisce del sistema del gentan, cercando un’eliminazione totalmente di essi entro l’anno 2018.262 Secondo Mulgan tuttavia, questo porterà ad un incremento di sussidi per cambiare la produzione dal riso ad altro, allevamento di bestiame per esempio; questo comporterà un calo della produzione di riso, aiutando il mantenimento di prezzi elevati, salvaguardando ancora una volta i piccoli agricoltori e disincentivandoli ad uscire dal mercato.
Per preparare ulteriormente il settore agricolo giapponese ad un’apertura del mercato, Abe cerca di modificare quelle organizzazioni agricole che operano da intermediari nell’amministrazione del settore. Per studiare i possibili metodi di riorganizzazione viene istituita la Nōgyō Working Group che si riunisce per la prima volta il 10 settembre 2013. L’obiettivo è quello di riformare le principali organizzazioni agricole: Nōgyō Iinkai (農業委員会); Nōgyō seisan hōjin (農業生産法人); Nōgyōkyōdō
kumiai (農業協同組合 Nōkyō o JA).263
La Nōgyō Iinkai consiste in un gruppo di agricoltori che si occupano di supervisionare le transazioni di terreni agricoli; questo gruppo cerca di bloccare gli acquirenti interessati per permettere agli agricoltori di conseguire un maggior profitto convertendo le terre ad altri scopi (es: campo immobiliare). Secondo il Nōgyō Working
Group bisognerebbe supervisionare e monitorare meglio l’uso dei terreni agricoli.
260 MULGAN, George Aurelia, 6 aprile 2014
261 MAFF, “Nōchi chūkan kanri kikō (nōchi shūseki banku) ni yoru shūseki shūyaku-‐ka katsudō”
(Meccanismo di gestione centrale per il consolidamento e la concentrazione dei terreni agricoli)
262 Articolo del Sankei del 26 novembre 2013 disponibile a:
http://sankei.jp.msn.com/economy/news/131126/biz13112612210004-‐n1.htm
263 NOGYO WORKING GROUP, “Kongo no nōgyō kaikaku no hōkō ni tsuite (An)” (Futuro della riforma
agraria), 21 novembre 2013,
Il Nōgyō seisan hōjin invece, è l’organizzazione che comprende i grandi produttori agricoli. L’obiettivo di questa organizzazione necessita un ammodernamento per rispondere alle esigenze attuali dei grandi produttori agricoli. Essi devono essere in grado di contribuire all’agricoltura della regione con uno sviluppo ambizioso del business. Il Nōgyō Working Group ha proposto che queste organizzazioni diventino in grado di acquisire terreni.
La Nōkyō, invece, guida i gruppi di opposizione al TPP. Essa teme che un’eventuale adesione possa diminuire drasticamente i prezzi dei prodotti agricoli ed indebolire gli agricoltori part-‐time che sono tra i loro maggiori membri. Nella proposta avanzata dal Nōgyō Working Group, annunciata durante il settimo incontro tenutosi il 21 novembre 2013, viene proposto un miglioramento delle attività nello sviluppo del mercato e nell’ottimizzazione delle capacità produttive degli agricoltori. Nella conferenza è criticato il volume di attività di credito bancarie, diventato troppo elevato. Inoltre, rendendo la Nōkyō un subappaltatore per l’amministrazione burocratica del settore, si cerca di abolire i canali preferenziali nel quale essa opera. Il Working Group ha proposto le seguenti modifiche all’interno della Nōkyō: una revisione della
governance della Nōkyō, una riduzione dei ruoli amministrativi ed una promozione di
un equilibrio tra la Nōkyō e le altre organizzazioni.
Nel 2014 viene creata un'altra assemblea chiamata ‘Kokka senryaku tokubetsu
kuiki shimon kaigi’ (国家戦略特別区域諮問会議),264 lo scopo di questa assemblea non è solo quello di attuare delle riforme nazionali ma, si propone di rendere il Giappone una nazione in cui sia semplice fare business, attraendo investimenti da tutto il mondo. Durante la quarta conferenza tenutasi il 28 marzo 2014, sono selezionate le zone in cui, secondo Abe, verranno scosse le fondamenta delle regolamentazioni. Le zone per l’agricoltura sono Niigata e Yabu (nella prefettura di Hyogo). Niigata sarà il centro di una riforma per l’agricoltura su larga scala, mentre Yabu diventerà il centro per le riforme agricole nelle zone semi-‐montagnose.265
Per promuovere le sue riforme normative, Abe sembra affidarsi ad una politica definita Shingikai Seiji (審議会政治), politica dei comitati, con assemblee composte da membri accademici di alto livello. Secondo il parere di Mulgan però, Abe non sta
264 Consiglio sulla strategia nazionale nelle zone speciali
cercando di creare condizioni domestiche che possano condurre ad una liberalizzazione del mercato agricolo attraverso il TPP. Per far ciò sarebbe necessario un cambio drastico, ovvero passare da un sistema che supporta l’agricoltura attraverso sussidi e tariffe sulle importazioni, ad un sistema di sussidi sulle entrate in modo di aiutare la liberalizzazione del mercato.266 Il governo dovrebbe, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, scoraggiare la conversione delle terre ed incoraggiare la compravendita a favore delle grandi aziende agricole (che riuscirebbero a concentrare una grande quantità di terreni). Inoltre, bisognerebbe permettere alle società per azioni di poter entrare nell’industria agricola emendando la legge sui terreni agricoli risalente al dopoguerra.