Capitolo IV: Analisi del TPP 59
4.4 Posizione dei partiti sul TPP 98
4.4.1 Partiti contrari al TPP 99
Il Nihon Kyōsantō (日本共産党)279 – rappresentato alla camera bassa da otto membri e da undici nella camera alta – è totalmente contrario all’adesione al TPP. L’orientamento del partito è quello di eliminare le “sofferenze” del paese; nell’ambito agricolo la linea politica è di preservare l’agricoltura autoctona opponendosi all’internazionalizzazione ed all’eliminazione dei sussidi. Il Presidente, Shii Kazuo (志位 和夫), l’ha definito più volte come un baikoku (売国) ‘nazione in vendita’ e bōkoku (亡 国) ‘stato perduto’.280 Chiede inoltre un’immediata revoca dell’adesione alle trattative perché, secondo il partito, una partecipazione causerebbe il collasso dell’agricoltura, metterebbe a repentaglio la sicurezza alimentare e creerebbe problemi per l’economia regionale. Il partito si oppone per timore che il TPP possa portare ad una diminuzione del tasso d’autosufficienza alimentare (che passerebbe dall’attuale 39% al 27%). Aderendo al TPP si infierirebbe nuovamente sulle zone colpite da terremoto del 2011; qui, vi sono infatti coltivati principalmente wakame, konbu e sake e col TPP si sfavorirebbe un ritorno a queste terre. 281
Dopo il ventiseiesimo congresso del Kyōsantō tenutosi nel gennaio 2014 ad Atami (prefettura di Shizuoka) il presidente Shii è stato critico rispetto alla politica di Abe e sostiene che con il TPP si stia ‘vendendo’ il Giappone agli Stati Uniti. Abe è criticato in particolar modo per aver aperto una possibile concessione sui ‘5 santuari’. Il partito è inoltre contrario alla segretezza delle trattative, trovando inconcepibile il fatto che discussioni su concessioni così importanti siano tenute nascoste al pubblico. Per la prima volta nella storia, il 31 gennaio 2012, un rappresentante del Kyōsantō tiene un discorso davanti ai membri della JA.
Anche il Seikatsu no tō (生活の党) – partito capeggiato da Ozawa Ichirō e rappresentato da sette membri alla camera bassa e da due membri alla camera alta – si oppone al TPP. Il partito è nato nel 2012 fondato da Ozawa e da altri membri del
Nihon mirai no tō (日本未来の党). Le linee politiche principali del partito sono:
abolizione totale dell’utilizzo di energia nucleare entro il 2022, contrari all’aumento della tassa sui consumi infine si oppone all’abolizione dell’articolo 9 della costituzione.
279 Partito comunista giapponese
280 http://www.jcp.or.jp/akahata/aik10/2011-‐03-‐03/2011030304_01_1.html 281 http://www.jcp.or.jp/web_policy/2013/06/2013-‐1.html
Ozawa mantiene la sua linea di opposizione al TPP sin dal Minshutō. Il partito invece è favorevole alla stipulazione di FTA ed EPA, in particolare l’FTA con Corea del Sud e Cina; si oppone al TPP perché non ritenuto nell’interesse del Giappone. Inoltre sostiene come non siano stati spiegati i reali vantaggi di un’adesione. Secondo le previsioni del partito di Ozawa, in caso di adesione al TPP, la produzione agricola scenderebbe del 30%. Nel manifesto elettorale, il TPP viene definito come un accordo in grado di cambiare la struttura socio-‐economica giapponese. I membri sono tuttavia favorevoli ad una riforma della Nōkyō per renderla in grado di soddisfare gli interessi degli agricoltori e non solo quelli dei membri dell’organizzazione.282 Nella conferenza stampa annuale del partito del 2014, Ozawa ha sottolineato come il vero problema non sia l’eliminazione delle tariffe ma la paura che con il TPP il Giappone venga sottomesso al potere degli Stati Uniti, con un conseguente cambiamento delle regole sociali giapponesi.283
Ugualmente contrario al TPP è il Midori no tō (緑の党).284 Il partito ha come dogmi la difesa ambientale, il multiculturalismo e l’opposizione alla guerra. Per questo partito l’importazione di riso, latte e carne non causerà soltanto un collasso nel settore agricolo giapponese ma ne abbasserà la qualità: c’è il rischio che le regolamentazioni sugli standard di sicurezza dei prodotti alimentari vengano cambiate o abbattute e che venga omesso sulle etichette se geneticamente modificati o con additivi. Il partito è però anch’esso favorevole alla stipulazione di EPA con gli altri paesi dell’Asia Orientale a patto che questi siano redatti secondo i principi di giustizia e sicurezza autoctoni.285 Dopo l’annuncio del 18 marzo 2013 di adesione alle trattative, il Midori no tō ha dichiarato attraverso un comunicato ufficiale che il TPP distruggerà la vita, lo stile di vita e l’ambiente del Giappone.
Lo Shamintō (社民党),286 guidato da Yoshida Tadatomo (吉田忠智) abbraccia i principi socialdemocratici, opponendosi alla guerra attraverso la difesa dell’articolo 9 della costituzione e al trattato di sicurezza con gli Stati Uniti, il partito è molto attento alle questioni ambientali infatti si oppone anche all’utilizzo del nucleare. È
282 http://www.seikatsu1.jp/special/images/election/political_policy.pdf 283 Messaggio di Ozawa disponibile al seguente link:
http://www.seikatsu1.jp/activity/party/20140125convention-‐ozawa.html
284 Parito dei verdi
285 http://greens.gr.jp/2013kokkai_info/7740/ 286 Partito Social Democratico
rappresentato da due membri alla camera bassa e da tre membri alla camera alta, si oppone al TPP. Per il partito, quest’accordo costringerà l’apertura di molti mercati e avrà risvolti negativi sulla vita dei cittadini. Il partito sostiene che il Giappone non avrà forza di trattativa necessaria per non compromettere l’esenzione dei prodotti agricoli, portando alla stipulazione di un accordo commerciale ineguale. Uno dei punti sottolineati dal Shamintō è come il TPP, inserendo grandi aziende nel mercato agricolo causerà un cambiamento nella cultura e nei paesi rurali. 287
Il Midori no Kaze (みどりの風), partito guidato da Tanioka Kuniko (谷岡都子) è rappresentato alla camera bassa da due membri. Il partito, nel suo Manifesto per le elezioni del 2013, non presenta soltanto i punti negativi di un’eventuale adesione al TPP ma anche i punti favorevoli. I motivi principali dell’opposizione sono tre: il primo punto critico riguarda la diminuzione della sicurezza alimentare, dovuta all’arrivo sul mercato di prodotti geneticamente modificati o con additivi; il secondo motivo è una deflazione causata dall’arrivo sul mercato di prodotti a basso costo; il terzo punto è come questi prodotti causeranno danni all’industria agricola giapponese, in particolare al mercato del riso.288
Insieme ai quattro partiti citati presenti nelle camere, si oppongono al TPP anche alcuni membri del Minshutō e del Jimintō. Essi si oppongono mossi da interessi personali ovvero da ‘connessioni’ con associazioni agricole.