Capitolo IV: Analisi del TPP 59
4.6 Opposizione al TPP 111
4.6.2 Opposizione della JA 113
L’opposizione della JA al TPP inizia non appena il Primo Ministro Kan annuncia l’interesse nel partecipare alle trattative per il TPP. Attraverso la propria propaganda, che indica il TPP come distruttore dell’agricoltura giapponese, la JA cerca di rafforzare la sua opposizione diffondendo negli agricoltori membri la paura di una crisi del
317 Articolo disponibile al segeunte link: http://agri-‐biz.jp/item/detail/19137?item_type=1 318 Articolo al seguente link: http://senkyo.mainichi.jp/news/20130622ddlk38010612000c.html
settore causato dall’adesione al TPP.319 Come prima reazione alla dichiarazione di Kan, la JA organizza una petizione anti-‐TPP sottoscritta da più di undici milioni di persone.320 La petizione è stata mandata al Primo Ministro Noda prima del meeting dell’APEC del 2011 di Yokohama. Insieme a questa petizione è presentata inoltre una lista con i nominativi dei parlamentari che si dichiarano contrari al TPP.321 Come si vede dalla Tabella 13, 235 membri della camera bassa (di cui 100 del Minshutō) si sono dichiarati contrari al TPP e nella camera alta 128 membri hanno dichiarato il proprio dissenso al TPP. Il 50% del parlamento si oppone al TPP.
Per ampliare l’effetto della propria opposizione, la JA ha mobilitato una forte campagna pubblica contro il TPP, coinvolgendo sia organizzazioni del settore primario come quelle appartenenti alla selvicoltura ed alla pesca sia quelle dei consumatori e delle casalinghe. Queste organizzazioni sono molto interessate al problema dell’autosufficienza alimentare nazionale, alla qualità ed alla sicurezza del cibo che arriva sul mercato nazionale. La JA non si è però limitata soltanto ai gruppi legati al
319 TSUJIHIRO Masafumi, “Kaikoku ka sakoku ka ―― TPP ga tou `kono kuni no katachi'” (Paese Aperto?
Paese chiuso? Il TPP è chiedere la struttura di questo paese), Diamond, 18 novembre 2010
320 Articolo disponibile al seguente link: http://www.jacom.or.jp/news/2011/10/news111007-‐15101.php 321 Petizione parlamentare disponibile al seguente link:
http://www.zenchu-‐ja.or.jp/pdf/new/1320745163.pdf
Tabella 13: Petizione parlamentare anti-‐TPP suddivisa per partiti
Partito Camera Bassa Camera Alta
Minshutō 100 26 Jimintō 93 73 Kōmeitō 15 10 Kyōsantō 9 6 Shamintō 5 4 Kokumin Shintō 2 2
Tachi Agare Nihon 2 2
Shintō Nihon 1 -‐
Shintō Daichi 1 -‐
Minna no tō -‐ 1
Shintō Kaikaku -‐ 1
Indipendenti 7 3
settore primario, ha stretto alleanze anche con l’Associazione Medica Giapponese.322 L’Associazione Medica Giapponese si oppone al TPP perché causerebbe il collasso del sistema assicurativo sanitario pubblico. La JA è riuscita a provocare un forte movimento di dissenso verso il TPP esponendo in modo chiaro i danni che secondo loro potrebbero essere causati da un’eventuale adesione. La JA inoltre si allea anche con organizzazioni del settore edilizio.323 La preoccupazione è il rischio che aziende edili estere possano partecipare alle aste per lavori pubblici.
Per la JA, la dichiarazione d’inizio delle trattative è stata una grande sconfitta. Infatti ha dimostrato l’incapacità dell’organizzazione di influire nella decisione del governo. Prima dell’annuncio ufficiale del 15 marzo 2013, la JA ha tenuto un’assemblea urgente sul TPP (TPP kinkyū shūkai TPP 緊急集会).324 La sua critica verso il TPP non è solo sull’aspetto economico dell’accordo ma anche sotto l’aspetto ideologico; l’accordo viene visto dall’organizzazione come un rischio per la tradizione, cultura e storia del Giappone. La mossa della JA sembra un tentativo disperato di cercare nuove argomentazioni per aumentare il dissenso verso le trattative per il TPP.
Dopo l’annuncio d’inizio delle trattative la JA ha avuto incontri diplomatici con organizzazioni agricole degli altri paesi membri del TPP. Il 15 maggio 2013 a Niigata, nell’incontro con la National Farmer Union (NFU), 325 entrambe esprimono preoccupazione sui temi della sicurezza alimentare e delle economie rurali e culturali. Nella dichiarazione congiunta, firmata da Banzai Akira e dal presidente della NFU Roger Johnson, le due parti si rivolgono ai negoziatori del TPP chiedendo loro di considerare adeguatamente i potenziali danni che potrebbero essere causati da un accordo sbilanciato. Nell’incontro si è parlato non solo di agricoltura ma anche di altri temi critici. Per l’agricoltura si è posto l’accento sull’importanza di salvaguardare i prodotti sensibili di tutte le nazioni aderenti al TPP. I problemi che preoccupano la NFU sono: l’aumento d’importazione di zuccheri, l’effetto negativo sulla produzione
322 Articolo disponibile al seguente link: http://www.nipponnews.net/en/news/tpp-‐panel-‐with-‐ja-‐and-‐
japan-‐medical-‐association/
323 Articolo disponibile al seguente link: http://jinf.jp/news/archives/6888 324 Informazioni sull’assemblea della JA al seguente indirizzo:
http://www.jacom.or.jp/news/2013/03/news130312-‐20108.php
casearia e la diminuzione dell’occupazione nel settore. Un altro punto in cui vi è piena sintonia tra le due parti è la necessità di una maggiore trasparenza delle trattative.326
La JA, forte della positività di questi incontri, sostiene che il movimento anti-‐ TPP non è limitato dai confini nazionali anzi, si possono trovare alleanze con organizzazioni di altre nazioni. A partire da settembre 2013, la JA decide di formare una delegazione per incontri con membri governativi e d’organizzazioni estere. Durante il meeting tenutosi a Brunei del TPP, la JA ha scambiato opinioni con organizzazioni agricole di Stati Uniti, Canada ed Australia, ovvero con i paesi maggiori esportatori di prodotti agricoli del TPP. In questi incontri si è trovata in perfetta sintonia con la Dairy Farmers of Canada e con l’American Sugar Alliance per opporsi al taglio delle tariffe. Invece, con l’Australia’s National Farmers’ Federation – che punta ad un aumento dell’esportazione di prodotti in Giappone – si è trovata in disaccordo.327
Il 18 settembre 2013 la delegazione della JA incontra la Canadian Federation of Agriculture, la più grande associazione agricola canadese. Le due organizzazioni sono d’accordo sulla tutela dell’agricoltura di ogni stato nel processo di liberalizzazione del mercato. I prodotti agricoli sensibili canadesi che il governo ha promesso di proteggere sono pollame, uova e prodotti caseari; il governo canadese ha assicurato che non saranno accettate riduzioni di tariffe su questi prodotti. Nel febbraio 2014 il presidente della JA, Banzai Akira, s’incontra ancora una volta con la Dairy Farmers of Canada e con i rappresentanti dei produttori di carne di manzo canadese.
Come abbiamo appena visto, il movimento di opposizione della JA si articola su due livelli: uno nazionale ed uno internazionale. Nel primo livello mobilita agricoltori attraverso le proprie filiali presenti in ogni prefettura. Per ottenere una maggior influenza politica, nelle manifestazioni di protesta si è unita ad altre organizzazioni nazionali come quelle edili e dei consumatori. Infine, sfruttando la propria influenza sui parlamentari eletti nelle zone rurali, spera di riuscire ad evitare le concessioni nei ‘5 santuari’. Nel secondo livello invece la JA ha stretto rapporti diplomatici con le associazioni agricole degli altri paesi aderenti al TPP – in particolare con quelle americane e canadesi. Con questi accordi mira ad una forte opposizione che possa
326 Dichiarazione congiunta al seguente link: http://www.thepoultrysite.com/poultrynews/29205/nfu-‐
and-‐ja-‐zenchu-‐statement-‐on-‐tpp-‐negotiations
operare efficacemente a livello internazionale. Questa resistenza della JA al TPP tuttavia non è legata solamente agli effetti sugli agricoltori ma anche all’abbassamento drastico dei propri ricavi. La JA infatti, grazie ai servizi finanziari che offre agli agricoltori e agli aiuti del governo in un settore agricolo in costante declino, si sviluppa e prospera politicamente ed economicamente. L’adesione al TPP, con la conseguente riduzione del prezzo del riso, rappresenta una fortissima minaccia per la JA che rischia così di veder diminuire i propri poteri/introiti.
4.6.3 TPP sanka no sokuji tekkai o motomeru kai
Come visto in precedenza, anche all’interno del partito di governo vi sono molti parlamentari, mossi da interessi personali, contrari all’adesione al TPP. Subito dopo la dichiarazione del Minshutō di voler iniziare le trattative per la partecipazione al TPP, all’interno del Jimintō viene creato il TPP sanka no sokuji tekkai o motomeru kai, con lo scopo di far ritirare la dichiarazione ufficiale del governo. La prima assemblea è tenuta il 4 novembre 2010 e la sua attività continua tuttora con il secondo governo Abe. A capo dell’assemblea vi è Moriyama Hiroshi (森山𥙿) e ne fanno parte 236 membri della dieta, più della metà dei membri del Jimintō presenti in parlamento.328
Dopo l’annuncio di Abe, l’obiettivo principale del gruppo cambia: esso non è più quello scongiurare l’adesione al TPP piuttosto, quello di assicurarsi che i negoziatori del TPP si impegnino a difendere l’interesse nazionale. Il gruppo chiede ad Abe di tutelare i ‘5 santuari’ come promesso nella campagna elettorale. Dopo le elezioni della camera bassa, Moriyama viene rieletto e viene scelto come membro del Nōrin suisan bōeki
taisaku iinkai (農林水産貿易対策委員会)329, uno dei comitati sull’agricoltura presenti nel PARC.330 Grazie a questa nomina il gruppo può, attraverso Moriyama, avanzare le proprie richieste direttamente al PARC.
Trovare un accordo sull’adesione al TPP senza fare concessioni sembra utopico, per i negoziatori del Jimintō sarà difficile non scontentare gli elettori rurali e i nōrin
zoku. Dopo l’annuncio di Abe, l’attività di questa assemblea si è affievolita (l’ultimo
328 Articolo disponibile al seguente link: http://www.jacom.or.jp/column/nouseiron/nouseiron130219-‐
19828.php
329 Comitato di agricoltura, selvicoltura e pesca per le contromisure contro lo scambio internazionale 330 Biografia di Moriyama al seguente link: http://www.moriyama-‐hiroshi.com/現在-‐あゆみ-‐経歴/