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Esperienza di lavoro: Esperienza situata

Nel documento Orientare verso nuovi profili professionali (pagine 176-182)

4.2 Alternanza scuola lavoro triennio 3A, del liceo di scienze umane A Einstein d

4.2.6 Esperienza di lavoro: Esperienza situata

Esaurita la fase di preparazione al secondo stage, si è proceduti alla progettazione delle attività, immaginando una fase di individualizzazione dei percorsi dei singoli studenti, intermedia, dove a ciascuno di loro fosse offerta la possibilità di scegliere diverse tipologie di esperienze. La progettazione di ciascuno dei percorsi esperienziali ha avuto come principi ispiratori i quattro

2^ fase-ciclo 2°

Esperienza di lavoro: Esperienza situata

Titolo Temi Unità ore

1 Attività di programmazione del 2° stage

Scelta del collegio docenti rispetto agli indirizzi delle attività di stage e delle strutture ospitanti:

- Istituto professionale D. Birago - Museo Mufant

- Scuola materna …. - Sindacato scuola Cisl

/

Co-progettazione delle attività di stage (tutor scolastico, tutor

aziendale e studenti)

4

Somministrazione questionario di preparazione

1

Attività di stage presso le strutture ospitanti

40

2 Rielaborazione dell’esperienza

di stage

Attività di produzione di un filmato rappresentante le esperienze degli

studenti

3

Ri-attraversamento rispetto ai contenuti

4

Analisi critica degli studenti, tutor scolastico e coordinatore tutor

pedagogico

indicatori individuati dalla ricerca; tra gli obiettivi del progetto, l’accrescimento per i ragazzi del livello di maturità necessario ad interpretare i fatti della vita al fine di costruire la propria sostenibilità: Consapevolezza,

Relazione, Visione e Dimensione de Sé.

Dopo aver condiviso con i ragazzi diverse ipotesi, il tutor scolastico e il coordinatore tutor, hanno individuato quattro possibili strutture idonee ad accogliere i ragazzi.

Esse sono:

Museo Mufant

Istituto professionale D. Birago

Asilo-nido paritario Parrocchia San Giulia d’Orta Sindacato scuola Cisl

Gli studenti, in relazione alle proprie sensibilità hanno espresso le loro preferenze rispetto alla scelta della struttura presso cui realizzare la loro seconda esperienza, che li ha visti impegnati per una intera settimana lavorativa, nel periodo compreso tra il 18 e il 23 marzo 2018.

Si sono quindi creati quattro gruppi numericamente omogenei e successivamente si è avviata la fase di preparazione, specifica per ogni singolo gruppo di studenti e mirata nel conoscere le strutture ospitanti e le loro peculiarità. Un filo conduttore tuttavia lega le singole esperienze tra loro e questo è individuabile nella forte connotazione dei contenuti delle singole esperienze, che sono orientate verso la relazione e la coesione sociale.

Il primo esempio è rappresentato dalle attività che si sono svolte presso la succursale dell’istituto professionale Birago, situato a Mirafiori, periferia sud storica della città, in quanto sede degli stabilimenti Fiat fino agli inizi degli anni Novanta; realtà allora molto popolata, oggi al centro di politiche cittadine di integrazione e ripopolamento.

Poi il Mufant che, come abbiamo già avuto modo di vedere in precedenza, è collocato nel cuore dell’area nord della periferica di Torino. Oggi, attraverso progetti mirati, realizzati in collaborazione con la Città metropolitana, la circoscrizione e il Politecnico di Torino, è impegnato nella riqualificazione dell’area, non solo dal punto di vista fisico-ambientale ma anche culturale, nel renderla luogo di iniziative sociali e culturali supportato da una rete di soggetti sociali presenti sul territorio.

Poi ancora la Parrocchia San Giulio d’Orta. Parrocchia molto attiva di Vanchiglietta, quartiere storico della città in cui dalla fine degli anni novanta è in atto un ampio programma di riconversione urbana avviato dall’Università degli Studi per la realizzazione delle sedi delle Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche con l’acquisizione da parte dell’Ateneo torinese delle aree dismesse tra la Dora e corso Regina Margherita. La Parrocchia, sita in Corso Cadore, si distingue oggi nell’area torinese per i servizi offerti e le attività di volontariato, gestite prevalentemente da giovani educatori.

Infine, il sindacato confederale Cisl settore scuola che ha organizzato le attività di Asl presso le proprie strutture con più spiccata connotazione sociale come ad esempio il settore immigrati, settore metalmeccanici, settore servizi, mostrando ai ragazzi le varie articolazioni di cui è formato un sindacato confederale che rappresenta milioni di lavoratori e pensionati.

La settimana prima dell’inizio delle attività nei luoghi di lavoro, abbiamo somministrato un questionario ai ragazzi in modo che avessero la possibilità di riflettere ancora una volta su ciò che sarebbe stata la loro esperienza, in modo che potessero prefigurarsi un’idea di massima rispetto alle attività che avrebbero svolto.

Trascorsa la settimana lavorativa nei luoghi di lavoro, i ragazzi hanno fatto ritorno a scuola, e dopo alcuni giorni, per consentire loro di sedimentare l’esperienza e raccogliere il materiale prodotto, si è proceduti alla realizzazione di un filmato che rappresentava le esperienze di Asl di tutti gli studenti. La realizzazione del filmato (a disposizione sulla piattaforma di Collegamenti) ha una duplice finalità: la prima è quella di raccogliere le quattro diverse esperienze per condividerle tra tutti gli studenti; la seconda è quella di poter

osservare la propria esperienza da una posizione cosiddetta di fuori campo, al fine di poterla riattraversare al meglio.

Leggiamo dalla relazione di Francesca:

“Nei cinque giorni presso il Mufant, in questo periodo di alternanza, ci siamo occupati di tre ambiti fondamentali. In primo luogo, la comunicazione e la pubblicizzazione della partecipazione del museo al bando AxTO del Comune di Torino; dopo, la realizzazione di un plastico che rappresentasse il progetto di riqualificazione dell'ambiente circostante del Mufant e l'allestimento di una nuova mostra all'interno del museo sul mondo dei robot. Per realizzare tutti e tre gli obiettivi noi studenti del liceo Einstein ci siamo ulteriormente suddivisi. Un gruppo si è occupato della pubblicità e delle votazioni per vincere il bando AxTO e un altro invece ha collaborato con Elena Costanzo, una studentessa di architettura, per la realizzazione del plastico. Io ho fatto parte del secondo gruppo in quanto mi interessava di più un lavoro creativo e materiale. Il mio compito consisteva nel tagliare, assemblare e comporre le strutture adiacenti alla struttura museale del Mufant. In questo lavoro ci hanno aiutato anche i ragazzi dell’associazione AltraMente, cooperativa sociale di recupero dei malati di mente. Mercoledì 21 si è svolta poi una visita guidata in cui noi studenti dell’Einstein presentavamo le sale espositive del museo alla classe 1L del Birago, cui i nostri compagni di classe svolgevano un’azione di tutoraggio come Alternanza scuola-lavoro”.

Da quella di Samela:

“Durante il terzo periodo, io ho partecipato all’attività di tutoraggio all’Istituto Birago: ho assistito a diverse lezioni, nelle classi in cui si trovavano i ragazzi della classe prima a cui noi dell’Einstein abbiamo fatto tutoraggio; alcune altre destinate solo a noi tutor, durante le quali ci sono state data alcune indicazioni sul comportamento da tenere (professionalità, che includeva atteggiamenti poco intimi, e la serietà); abbiamo poi seguito il laboratorio di officina e, per “competere” alla pari, giocato una partita di pallavolo. Tutte le lezioni erano caratterizzate dal brain storming e, le seconde, guidate da una psicologa.

Nonostante i pregiudizi iniziali che noi “liceali” avevano nei confronti degli studenti di uno istituto professionale, ho dovuto ricredermi: il tutto si è svolto con naturalezza, noi abbiamo aiutato loro nei compiti e nella risoluzione di alcuni problemi, loro ci hanno contraccambiato con la serietà con cui ci aspettavano (avevano preparato per noi una presentazione della scuola) e con la convivialità di alcuni momenti (l’ultimo giorno abbiamo pranzato insieme e ci hanno salutato con una rosa).

Dalla relazione di Chris:

“Per il periodo dal 19 al 23 marzo, ho deciso di recarmi alla Parrocchia San Giulio d’Orta a cui è affiliato un asilo-nido paritario, entrambi situati in corso Cadore.I primi due giorni la tutor, Giulia gallo, ha presentato i diversi servizi offerti dalla Parrocchia: l’asilo nido, lo sportello del lavoro, il banco alimentare, il doposcuola, il catechismo, la formazione per animatori, il tutoraggio per gli allievi delle elementari; ha poi illustrato le diverse tipologie di approcci relazionali e i differenti stili genitoriali con l’ausilio di frammenti di video presi da cartoni animati famosi; inoltre, dopo la spiegazione circa i bandi comunali, ha diviso gli studenti in piccoli gruppi e ha assegnato a ciascuno di essi un diverso bando da compilare; infine ci ha guidato nella visita dell’Associazione Gianni Fornero e della struttura Poli- servizi Michela Rua, la quale raccoglie diverse associazioni di volontariato, come la GIOC, e poi il CAF e “Il nostro pianeta”. Nei giorni successivi ho avuto l’opportunità di entrare nel nido e aiutare le maestre che, dopo una breve spiegazione su come fosse organizzata la giornata dei bambini, mi hanno permesso di aiutarle nelle attività, come la lettura di storie, l’organizzazione di giochi, il cambio dei pannolini, il pranzo, ecc. e mi hanno descritto le varie modalità di integrazione dei bambini all’interno del nido. Il tutto indossando le pantofole, perché il pavimento doveva rimanere pulito perché i bambini gattonavano”.

Da quella di Gabriele:

“Alla Cisl ci sono state tre mattinate di lezioni teoriche:

il 19/03 si è parlato della storia dei sindacati e della loro struttura organizzativa con Teresa Olivieri (responsabile del settore Scuola);

il 20/03 ci sono stati gli incontri con Demetrio Paolin, responsabile dell'ufficio stranieri, e con Sandro d'Ambrosio, il presidente dello stesso settore, riguardanti le cause dell'immigrazione, i suoi effetti e il rapporto fra gli stranieri e la burocrazia italiana;

il 23/03 è stato affrontato il tema del diritto del lavoro, delle fonti giuridiche che trattano di esso, della storia dei diritti dei lavoratori e delle tipologie di contratto con Gaetano Quadrelli. Negli altri momenti mi sono dedicato invece all'inserimento di alcuni dati riguardanti gli iscritti all'interno del database e all'elaborazione di tabelle e grafici per fare confronti statistici e per ordinare le liste di candidati alle allora imminenti elezioni RSU. Nel mentre ho chiamato al telefono gli iscritti che non avevano fornito alcuni dati, o lo avevano fatto in modo errato, e ho corretto i dati sbagliati inseriti dagli studenti che hanno svolto l'alternanza prima di me. In seguito, ho aiutato la mia tutor, Barbara Gai, a preparare le buste con i gadget da regalare a coloro che sarebbero andati alla riunione che si è tenuta il pomeriggio dello stesso giorno (il 21/05/18). Come attività ultima del mio percorso alla Cisl, mi sono dedicato all'ordinare alfabeticamente (in base ai cognomi) delle vecchie lettere inviate dal sindacato agli affiliati che non erano arrivate ai destinatari e che quindi erano state rispedite al mittente”.

A conclusione di questa seconda fase del secondo ciclo, i tutor e gli studenti hanno avviato un’analisi critica rispetto al percorso di Asl svolto sino a quel momento, evidenziando i punti di forza e le criticità riscontrati e fornendo quindi importanti spunti utili alla progettazione delle attività integrative di potenziamento delle soft-skills.

Questa fase del processo chiude le attività previste nel primo anno del processo di Asl.

La disamina delle attività svolte nel corso del precedente anno scolastico, essendo questo un processo sperimentale, ha portato ad una messa a punto generale del progetto pur mantenendo invariato lo schema del processo Asl; in particolare si sono individuati interventi propedeutici alle attività previste nella terza fase del processo per il potenziamento delle competenze trasversali.

A tale proposito il tutor scolastico, dopo aver relazionato in sede di scrutini finali al consiglio di classe, ha predisposto la progettazione di un PON a finanziamento delle attività previste dal processo Asl che si svolgeranno in

4.2.7Esperienza di lavoro: progettazione delle attività integrative di

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