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4. Il commento traduttologico

4.1 Analisi traduttologica

4.2.1 Fattori linguistici: il livello della parola

4.2.1.2 Fattori lessical

4.2.1.2.1 Nomi propri

Nel testo di partenza i nomi propri di persona cinesi sono stati resi attraverso la trascrizione in pinyin, e rispettando la consuetudine che vede l’utilizzo dell’ordine cognome-nome e l’appellativo che precede il nome proprio, a differenza della lingua cinese in cui lo segue: Jiang zhuxi 江主席 è stato, quindi, riportato come “Presidente Jiang”. L’unico nome proprio di persona occidentale, che appare

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nel video con il suo corrispondente in lingua cinese, ha riacquisito la sua forma originale, quindi Qieni 切尼 è ritornato ad essere “Cheney”.

Oltre i nomi propri di persona, nel prototesto sono presenti anche molti nomi propri di università, media, ospedali ecc. che si è deciso di trasporre nella lingua di arrivo attraverso modalità diverse in base alla tipologia.

Per quanto riguarda la resa dei nomi propri di emittenti televisivi e giornali si è ritenuto opportuno riportarli attraverso la loro denominazione, attestata, in lingua inglese, come si nota, ad esempio, per Yangzi Wanbao 揚子晚報, “Yangtze Evening Post”, e Nanfang Zhoumo 南方週末, “Southern Weekly”. L’utilizzo di questa strategia traduttiva è stato determinato da diversi fattori: in primo luogo, si presume che lo sforzo cognitivo nella lettura della lingua inglese da parte dello spettatore sia minore rispetto quello che dovrebbe affrontare nella lettura della trascrizione in pinyin, con cui potrebbe non avere alcun tipo di familiarità. La familiarità con la lingua inglese potrebbe facilitare, inoltre, lo spettatore stesso a ricordare questi nomi e a ricercarli nel caso desiderasse informazioni più approfondite sul tema. Il secondo motivo per cui si è optato per la resa in lingua inglese dei media riguarda la coerenza testuale: l’origine dei primi due media citati, i sino-americani,

Da Jiyuan 大紀元, “Epoch Times”, e Xin Tang Ren Dianshi Tai 新唐人電視台, “New Tang Dynasty Television” (NTDTV), e la loro popolarità, ha reso scontato e necessario l’uso della loro

denominazione in lingua inglese, che, per coerenza, si è deciso di adottare per gli altri media. Per concludere, un ultimo fattore che ha portato all’adozione della strategia di resa in lingua inglese è stata la sinteticità della stessa rispetto a un’alternativa di adattamento in lingua italiana, fattore estremamente rilevante nell’ambito della sottotitolazione, in cui, pur rispettando un approccio addomesticante, quando possibile si opta per la scelta che richiede il numero minore di caratteri per secondo.

In altri casi l’utilizzo del traducente in lingua inglese è stato giustificato non solo dalla sua attestazione, ma anche dalla sua presenza all’interno dell’immagine trasmessa nel video, come è possibile notare nei casi di Zhongguo Caipan Wenshu Wang 中國裁判文書網, “China Judgements Online”, e Dongfang Qiguan Yizhi Zhongxin 東方器官移植中心, “Orient Organ Transplant Centre”. Per quanto riguarda i nomi propri di ospedali e università, a eccezione della Hafo Daxue

Gonggong Weisheng Xueyuan 哈佛大學公共衛生學院, “Harvard School of Public Health”, la

strategia adottata è stata quella della traduzione parziale, resa attraverso la traduzione in italiano dei nomi comuni “università” e “ospedale”, e la trascrizione in pinyin del nome proprio della struttura, ad esempio Zhongshan Yiyuan 中山醫院, “Ospedale Zhongshan”, e Fudan Daxue 復旦大學 , “Università Fudan”, e così via.

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Anche nella resa dei toponimi si è optato per una traduzione parziale, che comporta la traduzione del geonimo e la trascrizione in pinyin del nome proprio della città o del quartiere, ad esempio Shanghai Huangpu qu 上海黃浦區 è stato reso come “distretto di Huangpu, Shanghai”,

Liaoning sheng 遼寧省 come “provincia del Liaoning” e così via.

4.2.1.2.2 Realia

Nella sottotitolazione del prototesto in esame la resa dei realia riguardanti la moneta Yuan 元 e l’unità di misura jin 斤 ha costituito un elemento di riflessione non sottovalutabile. Per realia si intendono le

[…] parole e locuzioni (composte) della lingua popolare che costituiscono denominazioni di oggetti, concetti, fenomeni tipici di un ambiente geografico, di una cultura, della vita materiale o di peculiarità storico-sociali di un popolo. […] Queste parole non hanno corrispondenze precise in altre lingue.185

In un primo tentativo di traduzione si è reso subito evidente come l’unità di misura jin, che corrisponde a 0,5 kg possa essere poco conosciuta, o del tutto sconosciuta, allo spettatore modello ipotizzato durante la produzione del metatesto. Per questo motivo si è immediatamente ritenuto opportuno attuare una localizzazione e sostituirla, convertendola nell’unità di misura standard della cultura ricevente, i chilogrammi. Seguendo lo stesso ragionamento, la moneta Yuan, con cui lo spettatore finale avrebbe potuto avere più familiarità, non sarebbe stata causa di straniamento e quindi è stata semplicemente trascritta. In un secondo momento, però, tenendo conto della coerenza che ha caratterizzato la produzione del metatesto, è stata presa la decisione di convertire anche l’importo in

Yuan nel corrispettivo della cultura di arrivo, quindi in Euro. Malgrado la strategia di produzione del

metatesto sia orientata al ricevente, il che prevede interventi massicci sul testo di partenza da parte del traduttore, e più residuo traduttivo al fine di una migliore comprensione, la presenza di sottotitoli aperti, nei quali lo spettatore può leggere gli effettivi numeri arabi inerenti agli importi e al peso, e il carattere, in parte giornalistico/scientifico del prototesto stesso, hanno condotto a una resa finale che comprende sia le cifre originali sia la loro localizzazione nella cultura di arrivo. I limiti temporali non eccessivamente stringenti hanno permesso il ricorso a una strategia di espansione/spiegazione, attraverso la quale, accanto agli importi originali in Yuan e al peso in jin, sono stati posti tra parentesi i corrispettivi convertiti in Euro e chilogrammi, così da chiarificare il concetto allo spettatore modello

185 VLAHOV Sergej; FLORIN Sider, “Neperovodimoe v perevode. Realii”,in Masterstvo perevoda, n. 6, 1969, Moskvà, Sovetskij pisatel’, 1970, p. 438, cit. in OSIMO, Bruno, Manuale del traduttore, op. cit., p. 112.

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senza richiedergli un eccessivo sforzo cognitivo (in quanto i segmenti restano tutti al di sotto della soglia di leggibilità di 15 CPS).

0:12:04.80,0:12:09.00 當時聯繫個腎他要 23 萬

a quei tempi, per un rene mi chiese 230.000 Yuan (circa 33.000 Euro),

L’elemento di realia che “domina” il prodotto originale, che si può definire come soggetto dello stesso e il cui grande numero di ricorrenze non lo rende estraneo agli occhi dello spettatore finale è il Falun

Gong 法輪功: si tratta di un’antica disciplina spirituale cinese che consiste in insegnamenti morali

accompagnati da esercizi fisici per la coltivazione del corpo. Poiché si tratta di una disciplina largamente conosciuta e praticata non solo in Cina, ma anche in altre parti del mondo, come Regno Unito, Stati Uniti, e così via, nel prototesto non è stata prevista la sua spiegazione. Sebbene lo spettatore finale possa non conoscere questa antica disciplina spirituale cinese, per motivi temporali e di contenuto nel metatesto non è stata potuta attuare nessuna strategia di spiegazione al riguardo, motivo per il quale è stata resa semplicemente attraverso la sua trascrizione in pinyin, attraverso cui la disciplina è conosciuta in tutto il mondo e su cui lo spettatore può documentarsi una volta terminata la visione del documentario.

4.2.1.2.3 Registro

Halliday descrive il registro come una varietà linguistica che corrisponde a una varietà di situazioni.186

Come affermato nell’introduzione al documentario, il prototesto è caratterizzato da un registro relativamente variabile in relazioni alle diverse parti che lo compongono, ma che in generale può essere definito informale e colloquiale, e che si presenta attraverso un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, al fine di rendere chiara e immediata la comunicazione con lo spettatore. In alcune parti questo linguaggio, pur mantenendo la sua semplicità, si fa più distaccato e dai toni freddi, tipici dello stile giornalistico, mentre in altre occasioni, è colorato da toni di accusa.

Nel metatesto tradotto si è cercato di mantenere, attraverso un registro informale, tutte le sfumature di linguaggio presenti nel prototesto, così da ottemperare alla funzione comunicativa dello stesso.

Alcuni esempi di registro colloquiale e informale del prototesto, riportati nel metatesto, possono essere identificati nei riferimenti allo spettatore finale, cui ci si rivolge direttamente

186 HALLIDAY, Michael Alexander Kirkwood, An Introduction of Functional Grammar, 4° ed., London, Edward Arnold, 1985, p. 29.

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attraverso l’utilizzo della seconda persona singolare o della prima persona plurale, nell’intento di appassionarlo e coinvolgerlo. Attraverso l’uso di esortazioni, infatti, si nota l’atteggiamento conativo che si ha verso lo spettatore finale: ai minuti 0:11:46.10 e 0:26:10.30, il dottor Wang Zhiyuan invita lo stesso alla riflessione attraverso l’espressione Ni xiang xiang kan 你想想看, “provate a pensarci un attimo”, “provate a immaginare”. Dall’esempio proposto è possibile notare come, in entrambi i casi, la seconda persona singolare utilizzata nell’originale sia stata sostituita dalla seconda persona plurale. Questa decisione è stata presa a seguito della visione di molti testi paralleli, in questo caso documentari, in occasione delle quali è stata constatata una netta prevalenza dell’uso della seconda persona plurale in riferimento al vasto pubblico che si immagina possa vedere il documentario stesso. La componente conativa, che caratterizza il linguaggio di parte del prototesto e riportata nel metatesto, raggiunge il suo apice nelle battute finali, attraverso cui i produttori cercano di smuovere la coscienza del loro pubblico e indurlo all’azione:

0:56:27.00, 0:56:35.50 我們還能沉默嗎? !

per quanto ancora dobbiamo stare in silenzio?!

A differenza delle occorrenze precedenti, in questo caso la traduzione è rimasta fedele al testo originale ed è stato mantenuto l’uso della prima persona plurale al fine di includere lo spettatore.

0:56:33.00, 0:56:43.00 每一個有良知的人都應站出來 對 “活摘”說不!

Chiunque abbia un minimo di coscienza dovrebbe alzarsi in piedi e dire NO

al prelievo forzato di organi!

In questo secondo esempio il prototesto punta direttamente alla coscienza dello spettatore nell’intento di indurlo ad agire, elemento che è stato ulteriormente evidenziato nella sottotitolazione. È stato scelto di modificare la formattazione della parola “NO” al fine di dare al sottotitolo un impatto visivo maggiore, che contribuisce a colpire in modo ancora più diretto chi lo legge Lo spettatore nota, infatti, immediatamente la grandezza e il colore rosso che, sebbene nella cultura di partenza tra i suoi significati avesse quelli di ricchezza, amore e fertilità, in quella di arrivo è un colore spesso associato al pericolo.

In altri casi, invece, si è ritenuto opportuno adattare il registro cinese informale alle convenzioni, formali, della lingua italiana.

Durante le registrazioni telefoniche, ad esempio, si è preferito usare una forma di rispetto “lei” anche in quei casi in cui la lingua cinese preferiva l’uso di un linguaggio informale, ni 你, e non solo

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nelle occasioni in cui erano effettivamente presenti delle forme di rispetto, nin 您. Nelle registrazioni telefoniche originali, infatti, l’investigatore usa molto spesso un linguaggio informale, senza fare distinzioni, ad esempio, tra semplici operatori di turno e medici, alte cariche dello Stato e così via. Poiché, in ogni caso, si è trattato di primi approcci, e non di telefonate che avessero dei precedenti, si è ritenuto consono l’utilizzo della forma di cortesia, come convenzione della lingua italiana.

4.2.1.2.4 Deittici

Il termine “deittici” indica

un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre fare riferimento ad alcune componenti della situazione in cui sono prodotti […] e coinvolgono la realtà linguistica, interna alle frasi, e una realtà extralinguistica, esterna alle frasi.187

Nel testo sono presenti deissi personali e temporali: nel primo caso si tratta di espressioni attraverso cui i parlanti (sia il dottor Wang Zhiyuan nel suo racconto, sia i protagonisti delle registrazioni telefoniche) fanno riferimento a loro stessi e sono stati resi con i corrispondenti pronomi personali. Nel secondo caso ci si riferisce principalmente agli avverbi cengjing 曾經 e dangshi 當時: mentre il primo dei due avverbi menzionati, che indica un’azione svolta nel passato o una situazione esistita, non è mai stato tradotto con avverbi temporali della lingua italiana, ma semplicemente usando i verbi al tempo passato, il secondo è stato, invece, a volte reso come “al momento”, “a quei tempi” o come elemento che qualifica un nome, come nel caso di dangshi de Zhongyang zhengfa wei shuji 當時的 中央政法委書記, reso come “l’allora segretario del Comitato Centrale per gli affari politici e legislativi”. La deissi temporale fa capire al lettore che c’è una realtà extratestuale legata al contenuto che riguarda un determinato momento nel passato. In entrambi i casi, però, per garantire la comprensione dei deittici personali e temporali, non è stato necessario ricorrere a strategie di espansione e spiegazione, poiché perfettamente contestualizzati all’interno del prodotto audiovisivo.