89 INTERNATIONAL COALITION TO END TRANSPLANT ABUSE IN CHINA, URL:
1.7 Gli ultimi risvolt
Nel 2019, l’Istituto di Ricerca sui Crimini del Comunismo (Insititute to Research the Crimes of Communism), organizzazione no-profit con sede a Praga, pubblicò un rapporto dal titolo “L’economia della raccolta di organi in Cina. Il ruolo di aziende e medici di Paesi democratici nella raccolta di organi illegali in Cina”113 in cui, per la prima volta, furono fatti i nomi di 20 aziende
mondiali che sembravano trarre profitto dal commercio di organi in Cina. La procedura di trapianto, infatti, non richiede solo la presenza di un donatore, un destinatario e un medico, ma anche della giusta strumentazione e farmaci immunosoppressori, che, come affermò la Cina stessa e come
112 XIAO, Yanping; YE, Ziyun, 肖燕平,葉子雲, “Zhongguo qiguan juanxian lifa wanshan de ruogan yijian” 中 國器官捐獻立法完善的若干意見 (Pareri sul perfezionamento della legislazione per la donazione degli organi in Cina),
op. cit.
113 KUDLACEK, Lucas, PORUBIAK, Pavel, The Economics of Organ Harvesting in China. The Part of
Companies and Doctors in Democratic Countries in the Illegal Organ Harvesting in China, 2019, URL: https://theirccdotorg.files.wordpress.com/2019/12/the-economics-of-organ-harvesting-in-china-ircc-2019-1.pdf
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confermano le entrate delle 20 società citate, sono per la maggior parte importati. I grafici che mostrarono i ricavi delle aziende riportati sul documento evidenziarono come questi aumentassero di anno in anno, fossero stagnanti nel periodo in cui vennero rilasciate prove a livello globale sul prelievo forzato di organi in Cina, e aumentarono nuovamente negli anni seguenti. Alcune di queste imprese riforniscono la Cina da più di 20 anni e si pensa che siano, quindi, consapevoli del business dei trapianti e delle risoluzioni adottate a livello mondiale. Certo, le politiche globali consentono alle imprese occidentali di condurre affari in Cina, ma ad oggi non vi è nessun istituto che indaghi su situazioni del genere, e su queste imprese complici, consapevoli o meno, di crimini contro l’umanità.
Le organizzazioni internazionali impegnate nella lotta contro il prelievo forzato degli organi continuano, inoltre, a condurre indagini in merito. In un documento pubblicato il 1° marzo di quest’anno, il China Tribunal afferma che le testimonianze dei praticanti del Falun Gong, imprigionati, torturati e rilasciati senza aver, quindi, subìto il prelievo forzato degli organi, dimostrano che le autorità cinesi hanno un programma e degli obiettivi che vanno oltre il mero scopo commerciale di prelevare forzatamente gli organi e venderli. Il Tribunale sottolinea, inoltre, la forte probabilità che sia stato proprio l’accesso illimitato a una scorta di organi uno dei motivi per cui la Repubblica Popolare Cinese sia stata in grado di diventare una delle eccellenze mondiali nell’ambito della chirurgia dei trapianti e, quindi, aumentare la stima dei suoi chirurghi in tutto il mondo. 114
Questo documento si conclude con l’accusa al governo cinese di genocidio: in base alla “Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio”, conosciuta anche come “Genocide Convention” e adottata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite a New York nel 1948115,
e allo “Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale”116, il Tribunale è certo che l’uccisione di
membri di un gruppo, danni fisici e mentali e un’influenza sulla vita dello stesso calcolata per provocarne la distruzione fisica e mentale, insieme alla non partecipazione di rappresentati della Repubblica Popolare Cinese o del Partito Comunista Cinese a dibattiti per rispondere a tali accuse, confermano il verificarsi del crimine di genocidio e che gli atti del governo cinese costituiscono un crimine contro l’umanità.117
114 CHINA TRIBUNAL, The Independent Tribunal into Forced Organ Harvesting from Prisoners of Conscience in China, Judgment, 2020, op. cit. pp. 152-153.
115 UNITED NATIONS, “The Genocide Convention”, URL:
https://www.un.org/en/genocideprevention/genocide-convention.shtml (consultato il 07.07.2020).
116 “Lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale si compone di un preambolo e di 128 articoli, suddivisi in 13 parti.[…] Prevede l’istituzione di una Corte Penale Internazionale […] che sarà dotata di personalità giuridica internazionale e potrà esercitare le sue funzioni nel territorio di ogni Stato Parte […]”. L’articolo 6 e l’articolo 7, in particolar modo, definiscono il “crimine di genocidio” (che riflette la Condizione per la Prevenzione la Repressione del Delitto di Genocidio” del 9 dicembre 1948) e i “crimini contro l’umanità”, MINISTERO DELLA DIFESA, “Lo Statuto
di Roma della Corte Penale Internazionale”, URL:
http://www.difesa.it/Giustizia_Militare/rassegna/CortePenaleInternazionale/Pagine/StatutoRomaCortePenaleInt.aspx
(consultato il 07.07.2020). 117 Ivi, pp. 153-156.
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Nello stesso giorno, il 1° marzo 2020, il quotidiano Huanqiu shibao 環 球 時 報 , internazionalmente conosciuto come “Global Times”, versione inglese di un tabloid quotidiano di origine cinese prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista, il Renmin Ribao 人民日報 o “Quotidiano del Popolo”, ha pubblicato un articolo riguardo un’operazione di doppio trapianto polmonare avvenuta il giorno prima, 29 febbraio 2020, nell’Ospedale del Popolo di Wuxi, nel Jiangsu, a un paziente di 59 anni affetto da Covid-19, diagnosticato circa un mese prima, in fase terminale.118 Sebbene questa notizia sia stata percepita da molti come una risposta attiva della Cina alla lotta contro questa pandemia, un segnale di speranza e di volontà di ripresa, per molti altri è stato, invece, un campanello di allarme, suonato soprattutto a causa della rapidità con cui sono stati trovati questi polmoni, solo cinque giorni. Nadine Maenza, Vicepresidente della Commissione degli Stati Uniti sulla Libertà Religiosa Internazionale (United States Commission on International Religious
Freedom, USCIRF), una commissione indipendente e neutrale del governo federale degli Stati Uniti
nata nel 1998 e dedicata alla difesa del diritto universale della libertà di religione o di credo,119 impegnata già dal 2007 alla lotta contro il prelievo forzato degli organi in Cina, in un’intervista del 31 marzo al giornale Epoch Times, ha affermato come
l’unico modo in cui un doppio trapianto polmonare come quello pubblicizzato può essere così rapidamente disponibile per le persone, fa pensare che i polmoni provengano da prigionieri, come i prigionieri di coscienza in Cina. Quando abbiamo sentito quella notizia abbiamo pensato: ‘vengono dai prigionieri di coscienza, dal Falun Gong e dagli Uiguri detenuti?’”120
Meno di un mese dopo, il 20 aprile, sul sito dell’Organizzazione Mondiale per le Indagini sulla Persecuzione del Falun Gong è stato pubblicato un video che ha come oggetto un’indagine telefonica, datata al 13 gennaio, che chiude un ciclo di indagini iniziate il 26 dicembre 2019. Queste indagini sono state condotte su Li Guowei, un trapiantologo dell’Ospedale Xijing, affiliato alla Quarta Università Militare, che conferma come ad oggi gli organi utilizzati siano ancora quelli dei praticanti del Falun Gong, come questi siano ancora detenuti e torturati e per questo motivo informa chi richiede il trapianto che “se abbastanza coraggioso” può vedere il corpo di persona, così da assicurarsi che si
118 XU, Keyue, “World’s first double-lung transplant for COVID-19 infection succeeds in China” (articolo in linea),
Global Times, 2020, URL: https://www.globaltimes.cn/content/1181228.shtml (consultato il 25.06.2020).
119 UNITED STATES COMMISSION ON INTERNATIONAL RELIGIOUS FREEDOM, “About USCIRF”, URL: https://www.uscirf.gov/ (consultato il 25.06.2020).
120 JEKILEK, Jan, “How the CCP Virus Impacts Religious Freedom, especially in China – Nadine Maenza” (articolo in linea), The Epoch Times, 2020, URL: https://www.theepochtimes.com/how-the-ccp-virus-impacts-religious- freedom-especially-in-china-nadine-maenza_3293388.html (consultato il 25.06.2020).
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tratti di un soggetto sano.121 L’articolo inerente all’indagine telefonica ribadisce, quindi, come ancora
oggi sia “viva” la menzogna del Partito Comunista Cinese, che nel 2015 ha dichiarato l’inizio dell’utilizzo esclusivo di organi provenienti da prigionieri giustiziati e da donazioni volontarie fatte alla Croce Rossa.
L’ipotesi che al giorno d’oggi sotto il controllo del governo cinese si continuino a eseguire trapianti con organi di dubbia provenienza, però, non è avvalorata soltanto dalle numerosissime denunce che ogni giorno giungono a organizzazioni ed enti che si occupano della tutela dei diritti umani, libertà di religione e così via, o dalle dirette conferme che, tramite indagini, queste organizzazioni riescono a ottenere da chi si occupa di questo: BMC Medical Ethics, una rivista ad acceso aperto che pubblica articoli di ricerca in relazione agli aspetti etici della ricerca biomedica e della pratica clinica,122 nel 2019 ha presentato i risultati di un’indagine che, dal 2010 al 2018, ha visto come protagonisti i dati del COTRS e della Croce Rossa relativi alla donazione degli organi. L’analisi dei dati contenuti in entrambi gli archivi suggerisce come, parallelamente a un’autentica attività di trapianto di organi provenienti da donazioni volontarie, ci sia un forte intervento di manipolazione sistematica dei dati stessi da parte dell’uomo, attraverso cui donatori non volontari (o non consapevoli) vengono classificati come volontari.123
121 WORLD ORGANIZATION TO INVESTIGATE THE PERSECUTION OF FALUN GONG, “WOIPFG’s Onsite Phone Investigation the CCP’s Xijing Hospital Live Organ Harvesting (1-4)”, URL:
http://www.upholdjustice.org/node/457 (consultato il 25.06.2020).
122 BMC MEDICAL ETHICS, “Aims and scope”, URL: https://bmcmedethics.biomedcentral.com/about (consultato il 25.06.2020).
123 ROBERTSON, P. Matthew; HINDE, L. Raymond; LAVEE, Jacob, “Analysis of official deceased organ donation data casts doubt on the credibility of China’s organ transplant reform” (articolo in linea), BMC Medical Ethics, 2019, URL: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6854896/ (consultato il 25.06.2020).
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