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Le politiche di adattamento e mitigazione che il Kenya vuole mettere in atto, nei prossimi anni, sono un programma assai ambizioso, che richiederà notevoli investimenti. Aumentare il capitale necessario per le azioni di contrasto ai cambiamenti climatici è attualmente un percorso ricco di ostacoli, e per superarli servirà l’intervento deciso dello Stato e della finanza pubblica. Fra le principali barriere all’aumento degli investimenti ci sono le carenze politiche e legislative, le difficoltà nell’accesso alle finanze commerciali e limiti tecnologici. Tuttavia, in molte occasioni, un impiego giudizioso e corretto delle risorse pubbliche come strumento per stimolare maggiori livelli di investimento del settore privato, può essere determinante per superare tali ostacoli. Esistono tre principali opzioni per un possibile utilizzo di fondi pubblici. Il primo consiste nel continuare e nell’ampliare l’attuale approccio ai progetti di mitigazione e adattamento basato sui partner di sviluppo. Il secondo sarebbe quello di migliorare i flussi diretti di finanza internazionale per il Governo del Kenya, ovvero il sostegno di bilancio, che si dovrebbe erogare utilizzando le strutture e i meccanismi governativi esistenti. L’approccio finale (il terzo) consisterebbe nella creazione di un fondo nazionale dedicato al clima. La creazione del Kenya Climate Found (KCF) avrebbe una serie di vantaggi. In primo luogo, rispetto ad un maggiore sostegno di bilancio, il KCF avrebbe una maggiore chiarezza e trasparenza, e consentirebbe lo sviluppo delle competenze tecniche del Kenya in materia di finanziamento per il clima. Inoltre, relativamente al mantenimento o all’aumento dell’attuale approccio guidato dai partner allo sviluppo, un fondo per il clima offrirebbe maggiori opportunità di allineamento con le priorità nazionali. Esistono chiaramente diverse difficoltà nell’usare il Fondo per canalizzare le risorse pubbliche, ma attraverso un’oculata progettazione queste possono essere superate. Nello specifico, un fondo per il clima ben concepito avrebbe una serie di caratteristiche chiave:

- si concentrerebbe sia sulle attività di adattamento sia su quelle di mitigazione;

- si evolverebbe in maniera graduale fino ad offrire una gamma, via via, più ampia di strumenti di finanziamento;

- mirerebbe a catalizzare i finanziamenti del settore privato attraverso l’interazione con altri intermediari finanziari (ad esempio le banche commerciali);

- la sua governance consentirebbe una rappresentanza ampia ed equa da parte del Governo, della società civile e del settore privato, portando ad una migliore capacità dello Stato di assorbire finanziamenti pubblici internazionali per il clima, il che farebbe diventare il KCF il principale destinatario dei flussi multilaterali e bilaterali di finanziamento del clima mobilitati dal Kenya (Government of Kenya - Ministry of Environment and Mineral Resources, 2013, pp.85-86).

4.15 LE TECNOLOGIE

Lo sviluppo, il trasferimento e la diffusione della tecnologia sono assolutamente necessari per evitare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici e per consentire al Kenya di raggiungere il suo obiettivi di sviluppo resiliente a basse emissioni di carbonio. Gli sviluppi tecnologici, infatti, implementeranno il regime degli investimenti, stimolando i flussi di finanziamento sostenibili fondamentali per un’azione a lungo termine. Inoltre, attraverso lo sviluppo e il trasferimento di tecnologie, si possono affrontare al meglio le molteplici sfide che riguardano la società, l’economia e ovviamente l’ambiente. Fondamentale sarà l’apporto del settore privato e di quello pubblico per fornire incentivi al mondo imprenditoriale nel creare e adottare valide soluzioni tecnologiche. Tuttavia, dovranno essere le comunità in prima linea nello sviluppo della tecnologia, poiché le risposte ai cambiamenti climatici devono essere centrate sulla persona, ma anche perché sono le persone che dovranno adottare e utilizzare tali tecnologie, essenziali per ridurre la vulnerabilità e sviluppare la capacità di rispondere in modo proattivo alle sfide poste dal clima che cambia. Le Organizzazioni Non Governative (ONG) e le organizzazioni basate sulla comunità (Community Based Organization – CBO) devono sviluppare un legame forte fra lo sviluppo delle tecnologie per contrastare il cambiamento climatico e la loro diffusione e conoscenza fra gli utenti a livello comunitario. Infine, il Governo del Kenya, attraverso il NCCAP, fa un

invito alla comunità internazionale per migliorare l’azione sullo sviluppo e il trasferimento di tecnologie per sostenere gli interventi di mitigazione e adattamento, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e in quelli più poveri. Nel 2005, il Kenya ha presentato un rapporto sulla valutazione delle esigenze tecnologiche all’UNFCCC, il cosiddetto Technology Needs Assessment (TNA), che è stato un primo passo verso lo sviluppo e la diffusione di tecnologie ecocompatibili nelle strategie di investimento del Paese. Lo scopo del TNA era di identificare , valutare e dare la priorità ai mezzi tecnologici per favorire il raggiungimento dello sviluppo sostenibile, aumentando la resilienza ai cambiamenti climatici ed evitarne i pericolosi impatti. Questi principi del 2005 sono stati considerati e ripresi all’interno delle politiche tecnologiche espresse dal NCCAP 2013-1017 per promuovere lo sviluppo resiliente a basse emissioni di carbonio. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, il NCCAP ha selezionato alcune necessarie tecnologie che includono:

- Tecnologie del settore energetico: geotermico; energia eolica; espansione idroelettrica; solare fotovoltaico; stufe da cucina migliorate; uso di stufe a GPL; lampade ad energia rinnovabile che sostituiscano quelle a cherosene; lampadine ad efficienza energetica; miglioramenti nell’efficienza energetica nel settore industriale; biodiesel; bioetanolo; incentivi al trasporto pubblico. - Tecnologie del settore dei rifiuti: evitare il metano nelle discariche.

- Tecnologie dei processi industriali: una produzione di carbone più sostenibile.

- Tecnologie del settore agricolo: agroforestazione; coltivazioni lungimiranti e conservative; limitare l’uso del fuoco nelle terre coltivate.

- Tecnologie del settore forestale: rimboschimento dei terreni degradati; ripristino di foreste degradate; ridurre le emissioni causate dalla deforestazione e dal degrado forestale attraverso politiche REDD+ (Government of Kenya - Ministry of Environment and Mineral Resources, 2013, pp.115-118).