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COSTA RICA

(Riserva Karen Mogensen)

Nome del Carbon Broker e/o dei soggetti che svolgono un ruolo di intermediazione: Life Gate con il progetto Impatto Zero.

Altri soggetti coinvolti nell’attuazione del Progetto forestale: ASEPALECO (Proprietario), Associazione ecologica di Paquera, Lepanto e Cobano. Organizzazione senza fine di lucro nata nel 1991 per impulso del Progetto di Sviluppo Rurale Integrale Peninsulare (Drip) per la conservazione ambientale nella penisola di Nicoya. Le sue competenze riguardano, oltre alla gestione del centro di educazione ambientale, mantenimento dei confini, etichettatura delle aree della riserva, base radio, vigilanza, riforestazione e tutela.

Descrizione delle attività legate al Progetto forestale

localizzazione delle aree: i dettagli si trovano alla pagina web http://servizi.lifegate.it/newimpattozero/progetti_sec/pr_costarica.htm caratteristiche stazionali: non si trovano informazioni specifiche per

l’area interessata dal Progetto forestale;

specie utilizzate: la riforestazione viene effettuata con specie originarie

densità d’impianto: non viene specificato;

tipo di gestione: viene definito nel sito web di Impatto Zero come un progetto di rigenerazione e conservazione della foresta tropicale;

Metodi di calcolo dell’assorbimento di GHG e capacità di assorbimento attribuite ai progetti: i metodi utilizzati non vengono specificati ma dal sito

internet

http://servizi.lifegate.it/newimpattozero/calc_generico.asp?choose=10#, seppur in maniera indiretta, è possibile risalire alla capacità di fissazione che viene attribuita ai progetti forestali di cui si serve Impatto Zero per fissare le emissioni di CO2. Nella sezione “Calcola il tuo impatto”, all’indirizzo, si dichiara,

senza indicare la procedura di calcolo, che 500 m2 di foresta in Costa Rica

assorbono in un anno 387 kgCO2 (pari a 0,774 kgCO2/m2/anno) mentre 1.000

m2 assorbono 775 kg.

A partire da questi dati si può risalire a un valore indicativo del volume di biomassa fresca che ogni anno, secondo il sistema di calcolo utilizzato da Impatto Zero, incrementa la biomassa presente nelle aree utilizzate per assorbire le emissioni degli Accordi volontari. Per la Costa Rica se 500 m2 fissano 387

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materiale vegetale prodotto dagli alberi abbia, prudenzialmente, il 50% di contenuto idrico (es. pioppi ibridi – Giordano 1981), ne deriva che la sostanza fresca prodotta in ciascun ettaro sarebbe pari a 15.480 kg. Ipotizzando che tale biomassa corrisponda alla massa volumica media di una "rovere" (1.050 kg/m3

Giordano 1981) si ricava che Impatto Zero attribuisce alle foreste del Costa Rica un incremento medio di circa 8,0 m3/ha/anno.

Diverso sarebbe invece se tali incrementi fossero riferiti a foreste già esistenti, tutelate o gestite anche ai fini dell’azzeramento di emissioni di CO2. In questo caso

infatti le biomasse legnose per essere ammissibili, secondo quanto stabilito con il PK e le successive indicazioni dell’IPCC, devono essere indotte dall’uomo (human-

induced), vale a dire devono essere intenzionali e conseguenti a interventi diretti,

non derivanti da semplici fenomeni naturali. Inoltre, nelle foreste naturali, quando viene riconosciuto che un maggior incremento di biomassa è human induced , non può essere utilizzato più del 15% del volume prodotto per vendere crediti. Ne consegue che gli incrementi annui dichiarati da Impatto Zero per il Costa Rica, se fossero riferiti alla tutela o alla gestione di foreste esistenti, sarebbero eccessivi47.

Potrebbero invece non esserlo se riferiti a nuove piantagioni. Dal momento che nel sito ufficiale di Impatto Zero non è specificata la procedura di calcolo delle emissioni, così come non è specificato con sufficiente precisione se ciascun sottoscrittore di un accordo volontario ha azzerato le proprie emissioni in una nuova piantagione o nella tutela e gestione di foreste48 già esistenti, non è possibile

stabilire se il calcolo dell’assorbimento viene computato correttamente.

Verifica e monitoraggio dell’effettivo assorbimento e certificazione crediti:

non viene specificato.

47 Nel caso della Costa Rica, se la capacità di stoccaggio si riferisse soltanto al 15% di quella reale, l’incremento annuo in biomassa fresca sarebbe pari a 53,3 m3/ha/anno.

48 Secondo quanto riportato nel sito web con i progetti a Impatto Zero, le emissioni nocive di anidride carbonica, sono state compensate con: la riqualificazione e tutela della biodiversità nelle grandi foreste tropicali in Costa Rica. Tale affermazione non permette di stabilire se si tratta di nuove piantagioni o di foreste già esistenti. Dal sito dell’Ambasciata del Costa Rica (http://www.ambasciatacostarica.org/ambiente-3.htm) si evince che Lifegate ha stipulato un accordo con il Ministero dell’Ambiente locale e che interviene in riserve forestali (come del resto dichiarato anche nel sito di Impatto Zero), ma non permette di capire se, e in che misura, gli interventi di Lifegate si riferiscono a nuove piantagioni o alla tutela di foreste esistenti, dal momento che sono citate entrambe le possibilità. Che, a seguito di Accordi volontari, possano essere avviate più azioni di tutela forestale, non necessariamente tutte collegate alla fissazione della CO2, viene confermato alla pagina http://servizi.lifegate.it/newimpattozero/impatto_zero_faq.htm#7, dove, per spiegare cosa significa tutelare e riqualificare un’area si dichiara che le opere di riqualificazione e tutela di un'area verde comprendono: il censimento degli alberi presenti, la loro catalogazione, il controllo dello stato di salute delle piante, la pulizia dell'area, la vigilanza, l'implementazione di sistemi antincendio, il rimboschimento sotto il controllo di ricercatori scientifici e biologi, lo svolgimento di ricerche scientifiche sulla biodiversità del luogo, la protezione dell'area con ogni mezzo adeguato, la realizzazione di campagne di informazione in loco.

Campagne di comunicazione: nel sito web di Impatto Zero

(http://servizi.lifegate.it/newimpattozero/calc_generico.asp?choose=10) si

dichiara che chi contribuirà alla creazione e alla tutela di nuove foreste in Costa

Rica riceverà:

 Attestato e mappa della riserva;

 1 adesivo di Impatto Zero;

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PROGETTI REDD