Se pensiamo alle relazioni monetarie internazionali non in astratto, ma come conseguenza diretta dei cambiamenti in atto nell'economia globale, si può affermare che l'attuale indebolimento del sistema monetario egemonico centrato sul dollaro rifletta la più ampia redistribuzione del potere economico globale verso l'Asia Orientale292.
Come abbiamo visto, negli ultimi quattro anni, il Governo cinese ha fatto numerosi passi verso l'internazionalizzazione della propria valuta, incrementando il possesso di Renminbi da parte degli stranieri e incoraggiando l'uso della valuta nel commercio internazionale. Nonostante il Renminbi non sia convertibile, l'implementazione delle nuove politiche ha generato una scorta di valuta all'estero accumulata in conti correnti esteri e in istituzioni finanziarie, soprattutto a Hong Kong. Stando a Whalley e Chen (2013), questo ha creato un duplice mercato di RMB, uno nazionale e uno estero, caratterizzato dalla separazione geografica di mercati e tassi di cambio. Il maggiore sviluppo di questo sistema è stato quello di sostituire l'ingente e crescente accumulo di riserve a livello nazionale, soprattutto di dollari statunitensi con riserve estere di RMB293.
Il tasso di cambio nazionale è stabilito dalla PBOC ed è ancorato a un paniere di valute internazionali. Il tasso di cambio reale oscilla entro un margine di 0,5% rispetto al valore del paniere. Le transazioni in conto corrente, sia importazioni sia esportazioni, avvengono a questo tasso di cambio ufficiale. Invece, le transazioni in conto capitale sono gestite e controllate dallo State Administration of Foreign Exchange (SAFE). Stando ai due autori, questo ha creato un sistema di convertibilità del conto corrente al tasso ufficiale e di non convertibilità del conto capitale. Questo sistema è un tentativo d’internazionalizzazione
291 Hong Kong Monetary Authority, Renminbi (RMB) Cross-border Trade Settlement and Net Open Position,
online: http://www.info.gov.hk/hkma/eng/guide/circu_date/20111223el.pdf.
292 BENNASY-QUERE, A., PISANI-FERRY, J., What International Monetary System for a Fast-changing World
Economy?, AEEF Conference Paper, 3 gennaio 2011.
293 WHALLEY, J., CHEN, H., Are Offshore RMB Arrangements the Basis for a Long-term Exchange Rate System
del RMB che permette di mantenere bassi i livelli possibili di contagio finanziario294.
Molti osservatori hanno speculato negli ultimi anni sull'imminente convertibilità del Renminbi. Tuttavia, questo tentativo d’internazionalizzazione non implica necessariamente un transitorio primo passo verso la convertibilità della valuta cinese, potrebbe infatti trattarsi semplicemente di un nuovo progetto di lungo periodo per l'internazionalizzazione senza convertibilità.
Nell'attuale sistema, la frequenza di crisi economiche e finanziarie ha rappresentato per la Cina un incentivo a mantenere il controllo sulla mobilità dei capitali e sui mercati finanziari. Tuttavia, in ambito monetario, la risposta cinese alla crisi del 2008-09 sembra essere stata quella di alleviare la propria dipendenza dal dollaro statunitense. Oltre ad aver proposto la riforma del sistema monetario internazionale con gli SDR, la Cina ha anche promosso un maggiore e più attivo ruolo per la propria valuta nazionale. Questo ha generato un esteso dibattito sulle possibilità per il RMB di divenire una nuova valuta internazionale e sulla volontà, presunta o meno, del Governo cinese di muoversi in tal senso.
Tutti gli osservatori di queste nuove politiche sono concordi nell'affermare che, nonostante l'economia cinese sia grande in termini di produzione e transazioni commerciali, e nonostante la sua posizione di creditore globale, l'uso del RMB nei mercati internazionali è ancora scarso.
Inoltre, se si considera il poco sviluppato mercato finanziario cinese, internazionalizzare prematuramente il RMB potrebbe indebolire l'autonomia della politica monetaria cinese e aumenterebbe il rischio di esposizione dell'economia nazionale al contagio finanziario. La Cina necessita di una struttura regionale, come piattaforma di partenza per elevare il RMB allo status di valuta regionale o globale. E' in questa struttura che una più profonda integrazione economica regionale fornirebbe lo sfondo ideale dove sviluppare un sistema finanziario efficiente e moderno295.
294Ibidem.
295 YUNG, C.P., RMB Internazionalization and Its Implications for Financial and Monetary Cooperation in East
Nondimeno, ciò che manca nelle analisi empiriche sono le considerazioni politiche. Stando a Chen e Cheung (2011), l'ascesa al dominio internazionale di una valuta nazionale è associato alle abilità politiche e alla forza militare a livello globale di un paese296. Molto
probabilmente le politiche introdotte in anni recenti dalla dirigenza cinese sono state implementate allo scopo di preparare l'uso del RMB nel mercato globale, piuttosto che per spingere il RMB a diventare una valuta di riserva internazionale.
Ogni sviluppo futuro di questo nuovo fenomeno potrebbe avere implicazioni politiche internazionali di grande portata. Pur tuttavia, se si osserva la storia cinese, ogni cambiamento economico è stato gestito dalla dirigenza secondo un principio di gradualità e sperimentazione a livello locale prima della sua applicazione a livelli più estesi. Per questo motivo è improbabile che l'internazionalizzazione del RMB avvenga nel breve periodo.
Oltre a dover fare passi fondamentali per il cambiamento strutturale del proprio sistema finanziario, per un maggiore ruolo del RMB a livello globale è necessario che la valuta sia largamente accettata da un sempre più grande numero di nazioni e quindi utilizzata per condurre transazioni commerciali e finanziarie. Anche in questo caso le implicazioni politiche giocheranno un ruolo fondamentale. Ad esempio, in Asia Orientale, i conflitti e l'antagonismo regionale rappresentano un argomento sensibile per qualsiasi considerazione sull'integrazione finanziaria.
Infine, molti autori297 sostengono che seppure il RMB emergesse come valuta di riserva internazionale il sistema monetario risultante sarebbe un composto di più valute. Con buona probabilità, lo scenario più plausibile per le decadi a venire sarà di ulteriore diversificazione delle valute di riserva internazionali che allevierà i risultati negativi del dilemma di Triffin garantendo maggiore stabilità al sistema monetario internazionale298.
Un sistema multipolare di valute di riserva fornirebbe, infatti, un meccanismo di
296 CHEN, X., CHEUNG, Y. W., art.cit.
297 Si vedano, ad esempio, i già citati EICHENGREEN (2005, 2010); BENASSY-QUERE e PISANI-FERRY (2011);
CHINN e WANG (2010); COHEN (2008).
298 SUOMINEN, K., The Dollar Question: Where are we?, Voxeu, 2010, online:
http://www.voxeu.org/article/dollar-question-where-are- we?quicktabs_tabbed_recent_articles_block=0.
competizione che assicurerebbe la disciplina da parte dei paesi che emettono queste valute299. Inoltre, un sistema monetario multipolare sarebbe in linea con la più ampia
visione cinese del generale spostamento del potere globale verso un ordine multipolare.
Capitolo 5
Una nuova ‘battaglia per l’Asia’?
300“L'intelligenza militare
è una contraddizione in termini.” Groucho Marx