CAPITOLO III: LE TORRI CAMPANARIE NELLE FLEMISH ART CITIES
3.4 Gand: la torre campanaria
3.4.1 Descrizione del patrimonio
I due grandi fiumi Scheldt e Leie che attraversano la città di Gand, favorirono lo sviluppo del commercio dei tessuti nonché una forte crescita economica già nel medioevo per la città. I
Figura 7: Torre campanaria, Gand.
Fonte: https://www.gandante.be/product/toegangsticket- belfort-gent/
Periodo di costruzione: 1313-1380, con modifiche nel 1543, 1852, 1912, 1979
Stile: Gotico Brabantino
Architetti: J. Van Haelst, J. Brouckard, J. Akerne Altezza: 91 metri
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registri municipali contavano già allora una popolazione di circa 64'000 abitanti, seconda solo a Parigi come città più popolata oltre le Alpi. In seguito alla Guerra “Golden Spurs” del 1302, le corporazioni presero il controllo della municipalità di Gand, auspicando privilegi quali il sigillo della città, gli uffici burocratici in città e l’autonomia dal governo centrale.
Lo skyline del tempo era delineato dalle due chiese di St. Bavo e St Nicholas, dove nel mezzo fu posizionata la torre, punto strategico e di controllo sulla città. Per la sua costruzione fu utilizzato lo stesso materiale di colore grigio della città di Tournai (oggi nella vicina regione della Vallonia) e adoperato nei progetti di ampliamento delle due chiese sopra citate.158
I progetti conservati presso il Museo Bijloke testimoniano che la costruzione della torre campanaria per la città risale al XIV secolo, probabilmente prima del 1314, su progetto del mastro Jan van Haelst. A causa delle guerre e del declino del mercato dei tessuti, come per le altre città, la costruzione della torre subì un ritardo di più di dieci anni e cambiamenti nel suo progetto.
Negli anni 1334-1335 si riprese la costruzione della torre dalla forma parallelepipeda, al vertice della quale, nel 1377 fu collocata una cuspide provvisoria in legno con sopra la banderuola del drago: “Il leggendario drago di Gand”, di rame placato d’oro, simbolo di tenacia, autostima e determinazione.159
Nel corso degli anni, la cuspide fu ristrutturata o interamente sostituita, qualora se ne fosse presentato il bisogno, e lo stesso processo fu attuato per la drago-banderuola, che oggi presenta una lunghezza di circa 4 metri, ed è alta circa mezzo metro.160
La torre campanaria divenne torretta di controllo solamente nel 1442, quando il guardiano della città si spostò dal campanile della chiesa di St. Nicholas, alla torre: al suo fianco si spostò anche il suonatore di tromba e il campanaro, i quali assieme formarono i così chiamati “Men of Ghent” fino al 1869.
Installata nel 1325, la campana Ronald fu utilizzata inizialmente solo per scopi religiosi. Dal 1378, considerato l’ampliamento della città e il suo aumento demografico nel medioevo, si utilizzò il rintocco delle campane per scandire la giornata lavorativa, dall’alba al tramonto, fu in seguito aggiunto un orologio nel 1380. Il carillon fu ampliato nel corso dei secoli per arrivare alle attuali 54 campane, di cui l’ultima aggiunta in seguito al restauro nel 1993.161
158 Heriman, M. Flemish belfries, World Heritage, Davidsfonds/Leuven, 2003. 159 Ghent in Montion. Facebookpage. 2.05.2019
https://www.facebook.com/GhentInMotion/videos/326171891422921/UzpfSTQyNTU5OTExNDE5NjE5MDoyM zYzMzkyNzUzNzUwMTQw/
160 Inventario, Patrimonio immobile Ghent: https://inventaris.onroerenderfgoed.be/erfgoedobjecten/24555,
ultimo accesso 02.05.2019
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La torre campanaria appartiene tutt’ora alla città di Gand cosi come il Cloth Hall e la prigione (Mammelokker) ed è protetta come patrimonio nazionale sin dal 1936. Ѐ riconosciuta come patrimonio architettonico dal 2009 ed è designata alla WHL UNESCO sin dal 1999 e così protetta nella buffer zone (figura 8) assieme al Beguinage di Santa Elisabetta a al piccolo Beguinage di Nostra Signora ter Hoyen.162
3.4.2 Maintenance Plan
I lavori di costruzione e/o manutenzione della torre continuarono fino al XX secolo: nel 1771 fu costruita per la prima volta la punta della torre in seguito al progetto di Louis’t Kindt, dal momento che il progetto di Lieven Cruyl non fu mai portato a termine dal 1684. Si riuscì a costruire la prima cuspide di ferro solamente nel 1851 che però, a causa di un mancato piano di mantenimento, fu sostituita tra il 1911 e il 1913 con l’attuale cuspide di pietra, in vista
162 Inventario, Patrimonio immobile Gand: https://inventaris.onroerenderfgoed.be/erfgoedobjecten/24555,
ultimo accesso 02.05.2019
Figura 8: Gand, Bufferzone UNESCO.
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dell’EXPO del 1913 in città. Per l’occasione fu inaugurato da re Alberto di Belgio anche il nuovo orologio-campana ideato da Luis Meire.163
Oltre a ciò, in occasione dell’EXPO, la città subì una trasformazione significativa: il patrimonio storico centrale, quali la torre campanaria, la chiesa di St. Bavo e St. Nicholas, fu liberato da palazzi e case costruite attorno ad esse, creando quindi una grande piazza pedonale nel cuore della città paragonabile ad un “living museum”.164
In ogni occasione di restauro alla torre, veniva svolto un controllo anche alla drago-banderuola: a differenza della sua struttura precedente essa ora è di acciaio inox ricoperta da lastre di rame, dalla misura totale 3,82 metri di lunghezza, 1,91 metri di altezza e una profondità di 1,50 metri, per un peso totale di 455 kg. La sua installazione avvenne grazie ad un elicottero l’8 novembre 1980.165
Negli anni ’60 il carillon presentava delle condizioni molto precarie tanto da renderlo inutilizzabile: nel 1966 l’azienda olandese presso Asten si preoccupò di restaurare 28 campane e instaurarne 25 di nuove, per un totale di 53 campane, con l’aggiunta della 54a nel 1993.
3.4.3 Managing today and the future
Come per le altre torri campanarie, l’autenticità di quella di Gand non sta nel suo materiale di costruzione ma per aver perpetuato nei secoli fino ad oggi il suo ruolo centrale e di sviluppo urbano della città. Essa infatti subì vari processi di modifica, accordati allo stile architettonico del tempo, con interpretazione e soluzione di volta in volta differente.
Innalzata in una posizione strategica, la torre campanaria, nonché sede del mercato cittadino e della prigione, fu sin dal 1401 sede del potere amministrativo, giudiziario e commerciale della città; al suo interno erano custoditi lo statuto, il sigillo e il tesoro della municipalità.
Essa, assieme alle chiese di St. Bavo e St. Nicholas, costituisce e domina lo skyline di Gand.166 In seguito al restauro del 1981, la torre campanaria fu resa accessibile al pubblico e quindi aperta come attrazione turistica della città. Al suo interno è stato allestito un museo sulla storia di Gand: essa è visitabile ogni giorno dalle ore 10.00 alle ore 18.00 ad un prezzo modico che si
163 Gandante.be, Belfry’s flyer:https://www.gandante.be/wp-content/uploads/2018/11/Engelse-
flyer.pdf,ultimo acceso 02.05.2019
164 Heriman, M. Flemish belfries, World Heritage, Davidsfonds/Leuven, 2003.
165 Gandante.be, Belfry’s flyer:https://www.gandante.be/wp-content/uploads/2018/11/Engelse-
flyer.pdf,ultimo acceso 02.05.2019
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differenzia tra un target di bambini/giovani/adulti. Dal 2018 inoltre, è possibile scaricare l’App “BelfortApp” per dispositivi Android oppure acquistare i biglietti online e avere ulteriori informazioni relativi alla torre.167
Il Market Hall adiacente invece è oggi sede dell’ufficio turistico al piano terra, mentre la “sala del commercio” è utilizzata come spazio espositivo durante gli eventi culturali.
La città di Gand supporta la The carillon School Jef Denyn, organo promotore principale della Cultura dei carillon in Belgio e nel mondo. Il carillon presente in città suona automaticamente ogni quarto d’ora dalle ore 9.00 alle ore 22.00 ogni giorno, ogni volta con melodie diverse.168 Ogni domenica è possibile invece assistere a veri e propri concerti open-air.
Nel giugno 2009 Gand fu la quarta città, dopo Bologna, Siviglia e Glasgow, ad essere riconosciuta come Creative City of Music da UNESCO proprio per la diversità musicale presente in città in termini di stile, genere e identità.
Il network creato da UNESCO vuole essere un mezzo di sviluppo culturale, economico e sociale durevole, grazie alla promozione da parte delle città del loro significativo paesaggio culturale ed esperienziale, creando così nuove opportunità tra i suoi membri sia della sfera pubblica che privata. Oltre ai vari tipi di musica Jazz, Pop e Rock, la melodia dei carillon rimane la musica popolare e antica di Gand, facendo di quest’ultima una città promotrice della musica nei suoi diversi stili nel mondo.169
167 Belfortgent.be: https://www.belfortgent.be/en/home, ultimo accesso 02.05.2019
168 Carillon Ghent, Kenneth Theunissen: http://www.kenneththeunissen.be/carillon-gent/the-drum.html,
ultimo accesso 02.05.2019
169 Visit Gent, Creative City of Music: https://visit.gent.be/en/good-know/practical-information/why-
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