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Mechelen: la cattedrale di St Rumbold e la sua torre campanaria

CAPITOLO III: LE TORRI CAMPANARIE NELLE FLEMISH ART CITIES

3.6 Mechelen: la cattedrale di St Rumbold e la sua torre campanaria

3.6.1 Descrizione del patrimonio

La torre della cattedrale di Mechelen è nota come St. Rumbold Tower, nome datogli in seguito alla devozione verso St. Rumbold risalente circa al VIII secolo d.C., dopo che egli fece costruire un’abbazia nel cuore della città e vi fu seppellito nel 775.177

La torre campanaria dell’odierna cattedrale non nacque come torre con la sola funzione civica di sorveglianza sulla città; questo compito le fu infatti assegnato solo in seguito, a causa dei crolli della torre del municipio, dovuti al sottosuolo instabile.

All’inizio del nuovo millennio, Mechelen divenne “porto” di scambio per le Fiandre Orientali, dove venivano scambiati maggiormente il pesce, il grano e il sale; solo successivamente l’onda del mercato dei tessuti prese il sopravvento su quest’ultimi, divenendo il maggiore mercato nella città, grazie alle fiere annuali di carattere internazionale che vi venivano organizzate.

177 Heriman, M. Flemish belfries, World Heritage, Davidsfonds/Leuven, 2003. Figura 11: Cattedrale di St. Rumbold e la torre campanaria, Mechelen. Fonte: https://visit.mechelen.be/

Periodo di costruzione: 1452-1520 Stile: Primo-Gotico, Gotico Brabantino Architetto: Keldermans

Altezza: 97 metri

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La costruzione della chiesa di St. Rumbold iniziò nel XIII secondo uno stile primo-gotico e fu consacrata nel 1312. A causa di un incendio avvenuto dodici anni dopo, sia la navata che il coro furono ricostruite secondo lo stile Gotico Brabantino.

La costruzione della torre iniziò invece nel 1452, il cui progetto inziale prevedeva un’altezza di 167 metri – come è possibile osservare dal progetto custodito all’interno della cattedrale - ma i lavori si fermarono all’altezza di 97 metri a causa della mancanza di finanziamenti rendendo così impossibile la realizzazione della cupola a forma di stella prevista dal progetto originario. Nel XVI secolo infatti, la città visse, come altre città delle Fiandre, un periodo di crisi dovuto alla caduta del mercato dei tessuti. I soldi necessari per i lavori della torre erano stati raccolti grazie alle indulgenze dei pellegrini, revocate però nel 1465, costringendo così la municipalità ad imporre ai propri cittadini il versamento di una tassa per la costruzione di quest’ultima.178 Inizialmente essa ospitava la campana con la sola funzione religiosa, alla quale fu successivamente aggiunto il suono di inizio e fine giornata, che dettava le ore di lavoro al popolo; altre campane furono aggiunte nel XVI secolo. Inoltre, all’interno della torre, utilizzata con funzione di controllo in tempo di guerra e in caso di incendio, venivano conservati i documenti di maggiore importanza della città.179

Nel corso del Medioevo la popolazione della città era in forte crescita, tanto che la chiesa di St. Rumbold fu trasformata in sede vescovile e ancora oggi essa è cattedrale della Diocesi Mechelen-Bruxelles. Il primo carillon fu commissionato a Pieter Hemony da Amsterdam nel 1679, attorno al quale sia creò l’attuale fama e cultura per l’utilizzo dei carillon di Mechelen. Oggi nella torre, oltre alle sei campane di funzione religiosa, sono presenti due carillon di quarantanove campane ciascuno, che tramite ad un meccanismo elettronico suonano ogni quarto d’ora.

La torre si differenzia da quelle delle città di Anversa e di Lovanio poiché presenta una struttura indipendente, attraverso la quale si ha accesso alla cattedrale: essa nacque infatti come torre campanaria al servizio della comunità nel rispetto del potere spirituale e in seguito al servizio della municipalità. La St. Rumbold’s Tower è quindi un esempio lampante di quanto fosse sottile la differenza di “potere” tra stato e chiesa durate il Medioevo.

Dal 1938 la torre è protetta assieme alla cattedrale come monumento appartenente allo Stato e dal 1985 è parte di un’area protetta comprendente la piazza Grote Markt e le zone limitrofe.

178 Heriman, M. Flemish belfries, World Heritage, Davidsfonds/Leuven, 2003.

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Essa è inoltre stata designata alla WHL UNESCO, riconoscendone il suo Outstanding Universal Value nel 1999, e protetta nella buffer zone (figura 12).

Dal 29 marzo 2019, essa è stata riconosciuta come patrimonio architettonico dello stato con il nome di Metropolitan Church of St. Rumbold. La cattedrale di Mechelen è infatti un esempio eccezionale dal passaggio dal Primo-gotico al Tardo-gotico: il corpo della chiesa si differenzia nettamente dal coro nello stile Gotico Brabantino, con le sette cappelle inspirate alle cattedrali francesi.180

3.6.2 Maintenance Plan

Nel 1475 la città di Mechelen fu scelta come capitale dei Low Countries da Carlo il temerario e ciò comportò ad un periodo florido e di grande sviluppo del tessuto urbano con la costruzione di numerosi palazzi, chiese e lussuose abbazie. Questo periodo terminò però all’alba del XVII

180 Inventario, Patrimonio Immobile, Mechelen:

https://inventaris.onroerenderfgoed.be/erfgoedobjecten/74569, ultimo accesso 20.08.2019

Figura 12: Mechelen, Bufferzone UNESCO.

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secolo quando la città ormai sull’onda del declino divenne terreno di conflitti politici e religiosi, causando danni a tutto il patrimonio fino ad allora costruito, e mettendo l’intera città di Mechelen a soqquadro. La stessa cattedrale di St. Rumbold fu soggetta a lavori di manutenzione apportati al tetto e alle volte, aggiungendo dei tiranti di ferro.181

Il primo grande progetto che coinvolse lavori di restauro alla torre e al coro della chiesa, fu effettuato tra il 1839 e il 1849. Nel 1850 furono costruite le “barriere” che separano la navata del coro con la seconda cappella sia nel lato nord che nel lato sud della cattedrale mentre negli anni successivi furono apportati altri interventi di riparazione, manutenzione e restauro sporadicamente.

Il secondo grande progetto di restauro fu eseguito in seguito al Secondo conflitto Mondiale, durante il quale la città fu bombardata dalle forze naziste più volte e liberata solamente nel ’44 grazie alle forze Britanniche. Il patrimonio presente subì numerosi danni che andavano a sommarsi a quelli già causati dalla Prima Guerra Mondiale, dalla quale anche la Saint Rumbold Tower ne uscì danneggiata.182

Il progetto di restauro iniziò così negli anni ’60 e durò per circa trent’anni, terminando solamente nel 1993: in quell’occasione fu promosso il progetto di trasformazione della torre campanaria in meta turistica e quindi resa accessibile al pubblico per la prima volta. Dagli anni ’80 i visitatori potevano accedere alla torre solo ed esclusivamente se accompagnati da una guida.183

3.6.3 Managing today and the future

Con l’inizio del XXI secolo, la città di Mechelen promosse un progetto di riscoperta del proprio patrimonio, che fu ristrutturato nel rispetto della sua storia e del suo valore.

Dal 2009, infatti, in seguito ad un nuovo progetto di sviluppo della destinazione turistica della città di Mechelen, la St. Rumbold Tower fu sottoposta ad ulteriori lavori di manutenzione che la resero accessibile a tutti i visitatori in autonomia, grazie all’instaurazione di luci, corrimano, sistemi di entrata elettronici e quindi in seguito denominata la St. Rumbold Tower’s Skywalk.184

181 Inventario, Patrimonio Immobile, Mechelen:

https://inventaris.onroerenderfgoed.be/erfgoedobjecten/74569, ultimo accesso 20.08.2019

182 Mice Belgium, Mechelen:http://www.micebelgium.com/page/view/97/HISTORY, ultimo accesso

15.08.2019

183 STAD MECHELEN. E-Mail a Miriam Campese. 20.08.2019. toerisme@mechelen.be 184 STAD MECHELEN. E-Mail a Miriam Campese. 20.08.2019. toerisme@mechelen.be

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La torre è oggi visitabile ogni giorno, previo pagamento di un biglietto di ingresso, dalle ore 13.00 alle ore 18.00, tranne il sabato in cui gli orari si estendono dalle ore 10.00 alle 18.00. Il biglietto si differenzia per un target over e under 26 anni, gruppi e famiglie.

Dalla cima della torre è possibile non solo avere una vista integrale della città sottostante ma anche di gran parte della regione delle basse Fiandre, fino all’Atomium di Bruxelles e le “vicine” città di Gand ed Anversa.

Per quanto riguarda la cattedrale di St. Rumbold, questa è visitabile gratuitamente e vi si tengono regolarmente le celebrazioni eucaristiche. Ai lati della sua navata si possono ammirare numerose opere di Anthony van Dyck, Lucas Faydherbe e Michiel Vervoort.

Oggigiorno però un nuovo progetto di restauro è in atto per opera dagli architetti E. Welche e J. Roosemont.185

La torre è oggi sicuramente il maggior punto di riferimento nonché immagine di destinazione della città di Mechelen: essa, oltre ad essere un must-see per i visitatori in città, è strettamente legata alla cultura dei carillon riconosciuta come patrimonio immateriale da UNESCO nel 2004. Il carillon in essa installato è uno dei più grandi oggi presenti nei Low Countries, composto da ben due distinti carillon formati da quarantanove campane ciascuno e sei campane di funzione religiosa.

Data la sua particolare forma parallelepipeda incompleta, ma di imponente altezza sul resto del territorio, la torre domina ancora oggi l’intero skyline della città e il territorio circostante. La sua immagine oggi può essere intesa come strategia di e di destination-image della città di Mechelen, utilizzata sia nel sito web visitmechelen.be, sia nei video di promozione turistica della città presenti su Youtube e nei social media.

Come presentato al capitolo 2, paragrafo 6, presso la città di Mechelen ha sede The carillon School Jef Denyn, primo organo promotore, sostenitore e divulgatore della cultural dei carillon in tutto il mondo. Negli anni ’90 il governo delle Fiandre riconobbe ben quattro volte il titolo di Ambasciatore della Cultura alla scuola, dandole oggi una posizione apposita nel sistema educativo delle Fiandre: fin dal 2005 infatti, la scuola fa parte di un progetto di educazione part- time di tipo artistico.186

185 Inventario, Patrimonio Immobile, Mechelen:

https://inventaris.onroerenderfgoed.be/erfgoedobjecten/74569, ultimo accesso 20.08.2019

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