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GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONAL

2.2. I DERIVATI NEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONAL

2.2.2. I derivati di copertura e le regole di hedge accounting

2.2.2.2. Gli elementi copert

Gli elementi coperti sono generalmente costituti da esposizioni a determinati rischi che potrebbero influenzare il conto economico dell’esercizio in corso (nel caso di copertura di attività o passività già iscritte in stato patrimoniale) o di esercizi futuri (nel caso di operazioni di futura manifestazione).

Lo IAS 39, dedica i paragrafi dal 78 all’84 alla descrizione dei possibili elementi coperti e della loro designazione.

Innanzitutto si dice che l’elemento coperto può essere un’attività, una passività, un impegno irrevocabile, un’operazione futura o un investimento netto in gestioni estere che espone l’azienda a variazioni di fair value (o di flussi finanziari) dovuti a oscillazioni di variabili di natura finanziaria quali, come già spiegato nel primo capitolo, il tasso di interesse, il tasso di cambio, il prezzo (di azioni o commodities) e il merito di credito.

Nel caso di copertura di attività o passività finanziarie, è possibile designare come elemento coperto anche solo una porzione delle stesse ed eventualmente solo in relazione ad alcuni rischi ai quali risultano esposte.

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Nel caso di copertura di uno strumento non finanziario, l’unico rischio che è possibile coprire e considerare separatamente è il rischio di cambio, essendo le altre tipologie di rischio difficili da isolare e valutare in modo specifico.

Al paragrafo 80, il principio contabile spiega che, ai fini della contabilizzazione, rientrano a far parte del bilancio consolidato solo quelle attività, passività, impegni, operazioni future altamente probabili o investimenti in gestioni estere che coinvolgano una parte esterna al gruppo. Un’eccezione a questa regola, oltre a quella prevista per il bilancio consolidato di una società di investimento, come definito dall’IFRS 10, è data dal rischio di cambio di un elemento monetario intragruppo (come ad esempio un debito o un credito tra due controllate), che può essere classificato come elemento coperto nel bilancio consolidato se ne deriva un rischio di utili/perdite su cambi non completamente eliminati al momento del consolidamento in base allo IAS 21. In particolare, secondo quest’ultimo, profitti o perdite su cambi su strumenti monetari intragruppo non possono essere completamente eliminati nel caso in cui lo strumento monetario intragruppo sia scambiato tra due entità appartenenti al gruppo stesso che adottino valute diverse o nel caso in cui il rischio di cambio si riferisca ad un’operazione intragruppo altamente probabile, a condizione che la stessa sia denominata in una valuta diversa da quella funzionale dell’entità che effettua tale transazione e il rischio di cambio incida sul conto economico consolidato.

Secondo lo IAS 39, non possono essere considerati come elementi coperti:

 i derivati, a meno che non si tratti di un’opzione acquistata coperta da un’opzione venduta che bilanci la posizione assunta;

 i rischi generici d’impresa, poiché difficilmente quantificabili;

 le azioni proprie poiché non influenzano solo lo stato patrimoniale.

Possono essere coperte solo in riferimento a determinate tipologie di rischio, invece74:

 le attività finanziarie possedute fino alla scadenza che possono essere coperte solo dal rischio di cambio (se denominate in valuta estera) e dal rischio di credito75;

 gli impegni ad acquistare imprese nell’ambito di un’aggregazione aziendale che possono essere coperti solo dal rischio di cambio76;

74 Ibidem, p. 128-129. 75

Le attività finanziarie detenute fino a scadenza, essendo rimborsate alla loro scadenza naturale, non sono esposte al rischio di variazioni di fair value dovuto alle oscillazioni dei tassi di interesse. Non possono dunque essere coperte dal rischio di tasso di interesse e di rimborso anticipato.

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 le partecipazioni in società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto in un bilancio consolidato e le partecipazioni in controllate integralmente consolidate che possono essere coperte unicamente dal rischio di cambio nel caso in cui si tratti di partecipazioni estere i cui valori di bilancio devono essere convertiti nella valuta di presentazione del consolidato.

Le operazioni di copertura possono riferirsi a singoli elementi (one to one) o a gruppi di elementi dal profilo di rischio affine (one to many). In quest’ultima situazione, è necessario che la variazione di fair value di ogni elemento appartenente al gruppo sia proporzionale alla variazione di fair value dell’intero gruppo e che i singoli elementi siano chiaramente identificati. Essendo l’assolvimento di tali richieste particolarmente oneroso, soprattutto per gli intermediari finanziari che detengono dei portafogli da coprire costituiti da numerosi elementi, è pratica diffusa coprire le esposizioni nette tra attività e passività, senza che vi sia uno specifico collegamento tra posta coperta e elemento di copertura, in contrasto con il divieto, imposto dallo IAS 39, di applicare le regole di hedge accounting nei casi in cui l’elemento coperto sia una posizione netta complessiva (macro hedging), fatta salva la possibilità di indicare come elemento coperto un determinato valore di portafoglio anziché identificare i singoli elementi, nel caso in cui si voglia coprire dal rischio di tasso di interesse un portafoglio di attività e/o passività finanziarie.

Le regole di hedge accounting possono essere applicate anche ai derivati incorporati (embedded derivatives). Si tratta di strumenti derivati che nascono dalla separazione di un contratto incorporato (embedded) da un contratto ospite. Dopo la separazione, solo il contratto ospite può fungere da posta coperta. Se invece la separazione tra i due contratti non può essere attuata, l’intero contratto ibrido non potrà mai essere designato come elemento coperto.77

76 Le altre tipologie di rischio a cui risultano esposte le operazioni in questione infatti, rientrano nella

fattispecie generale del rischio di impresa, escluso dai rischi designabili come elementi coperti in quanto difficilmente determinabili e quantificabili.

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