Schema IRS plain vanilla
3) strategia di ristrutturazione che prevede la sostituzione del derivato in essere con un altro avente caratteristiche diverse (in termini di durata, importo, eventuale
4.3. IL CASO: LA SOCIETÀ ALFA E GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVAT
4.3.7. I profili di indagine
4.3.7.1. Il profilo strategico: le finalità per le quali sono poste in essere le operazioni La configurabilità dei derivati come strumenti di copertura del rischio
Sotto il profilo strategico, con riferimento alle finalità per le quali sono state poste in essere le operazioni, si precisa che per poter inquadrare un’operazione come operazione di copertura devono sussistere i requisiti riassunti nella seguente tabella:
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Macro-variabile Variabile di dettaglio
Condizioni per l’inquadramento come derivato di copertura
intento di porre in essere la
copertura /
Vi deve essere l’esplicitazione della finalità di porre in essere una copertura da uno specifico rischio.
elevata correlazione tra le caratteristiche tecnico- finanziarie dell’oggetto di copertura e dello strumento
derivato
nozionale
Il valore del nozionale deve essere allineato a quello dell’attività/passività che si intende coprire. La coerenza del valore va intesa in senso dinamico e deve dunque sempre permanere, anche in presenza di
variazioni del valore nominale
dell’elemento oggetto di copertura.
durata
La durata dello strumento derivato e dell’elemento da coprire devono essere identiche. È eventualmente accettabile una durata del derivato leggermente inferiore, nella prospettiva di un successivo rinnovo.
tasso
I parametri di riferimento di una “gamba” del derivato devono essere allineati (in termini di tasso di riferimento, periodicità
di rilevazione, ecc.) con quelli
dell’elemento da cui scaturisce il rischio che deve essere coperto.
documentabilità /
Devono esistere prove documentali della volontà di porre in essere un’operazione di copertura e delle modalità con cui essa viene attuata.
Con riferimento alla prima e alla terza macro-variabile, possiamo dire che le condizioni per l’inquadramento dello strumento come derivato di copertura risultano parzialmente soddisfatte.
Concentrandoci ora sulla seconda macro-variabile (elevata correlazione tra caratteristiche tecnico-finanziarie dell’oggetto della copertura e dello strumento derivato), analizzeremo se effettivamente, a fronte della volontà dell’organo amministrativo della società di porre in essere un’operazione di copertura e del supporto tecnico fornito dalla stessa Banca X, gli strumenti derivati sottoscritti fossero idonei al perseguimento dello scopo prefissato. A tal fine studieremo minuziosamente le tre variabili di dettaglio: nozionale, durata e tasso.
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Il valore nozionale
Dall’analisi dei grafici che rappresentano il valore del nozionale è possibile notare una sovrapposizione (compresenza) dei singoli contratti considerati, con il conseguente cumulo delle posizioni di nozionale coperte.
Il successivo grafico mostra come l’importo del nozionale (fucsia) assuma nel tempo valori di gran lunga più elevati rispetto a quello dei mutui che lo stesso avrebbe dovuto coprire. Dal grafico si nota come il nozionale dei contratti IRS (fucsia) risulti maggiore rispetto al valore del mutuo. Va sottolineato come nessuno dei derivati stipulati fosse di tipo amortizing, prevedesse cioè un abbattimento del nozionale allineato al piano di ammortamento dei mutui oggetto di copertura. Anche in questo senso si conferma l’inidoneità degli stessi derivati a costituire una copertura efficiente del rischio di tasso.
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In relazione alla variabile nozionale possiamo concludere dicendo che la finalità di copertura non risulta soddisfatta. L’importo complessivo degli IRS risulta non allineato e, anzi, superiore al valore del debito residuo.
La durata
Il confronto tra la durata residua effettiva degli IRS (almeno teorica) e la durata residua del debito dovrebbe, in linea teorica, essere eseguito in modo continuo al fine di accertare l’idoneità del derivato di fornire adeguata copertura. Essendo impossibile procedere a un confronto dettagliato su di un arco temporale così esteso e in assenza di adeguata documentazione di supporto per compiere un’analisi completa, il riscontro è stato eseguito alle date di riferimento dei diversi bilanci, ritenute comunque rappresentative della sequenza di operazioni di volta in volta posta in essere dalla società in oggetto. Data bilancio Durata residua debito Durata residua IRS
Idoneità IRS a coprire il rischio in relazione alla durata 31/08/n 154 mesi 114 mesi No 31/12/n 160 mesi 95 mesi No 31/12/n+1 138 mesi 92 mesi No 31/12/n+2 126 mesi 114 mesi No
Il giudizio in merito alla finalità di copertura è negativo in quanto la durata complessiva degli IRS è sempre notevolmente inferiore alla durata prevista del debito.
Le rate del mutuo inoltre sono trimestrali. Ogni IRS ha invece caratteristiche diverse dal precedente e le tempistiche di pagamento dei differenziali IRS non sono coincidenti con le date previste dal contratto di mutuo.
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Il tasso
In una prospettiva come quella della società Alfa, lo strumento derivato, al fine di poter essere considerato efficace in un’ottica di copertura del rischio di tasso avrebbe dovuto garantire la definizione di un importo massimo fisso da pagare da parte del cliente. In mancanza di tale soglia, infatti, la società si sarebbe trovata esposta al rischio di aumento di tassi sia sulla posizione originaria di mutuo, sia sul derivato che avrebbe invece dovuto garantire la copertura di tale rischio. Tale fattore di rischio espone ovviamente la società al rischio di perdite ancora più consistenti.
Senza proporre la dettagliata struttura dei tassi parametro cliente e banca applicati nei diversi contratti stipulati con Banca X, che risulterebbe troppo articolata e di difficile comprensione, ci limitiamo a evidenziare che ogni contratto è stato negoziato inglobando le passività del/i precedente/i contratto/i e che la rimodulazione ha annullato la funzione iniziale di copertura dei due mutui sottostanti. Infatti, gli swaps analizzati non mostrano uno scambio equo di un tasso variabile contro un tasso fisso o un tasso massimo e quindi non possono essere definiti strumenti di copertura, bensì di negoziazione.
Sempre con riferimento alla variabile tasso, ma in relazione ad un diverso profilo di analisi, si segnala come i contratti sottoscritti evidenzino una diversa modalità di rilevazione dei tassi da pagare: in particolare il tasso banca viene rilevato in anticipo, mentre il tasso cliente in via posticipata. Tale differenza non mette sullo stesso piano le controparti: il primo soggetto è infatti in grado di stimare la curva implicita dei tassi, mentre il secondo si trova di fatto nella posizione di uno scommettitore.
I contratti IRS stipulati, di fatto, non fissano quasi mai un tasso massimo a debito del cliente, che è quindi esposto a rischi di variazione dei tassi.
I contratti prevedono spesso un tasso cliente che può essere fisso o variabile in base al realizzarsi di eventi o condizionano il valore del tasso cliente a parametri (inflazione, ecc.) non coerenti con gli obiettivi dichiarati.
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Sintesi profilo strategico
In merito al profilo strategico, ossia alle finalità per le quali sono posti in essere i derivati, dopo aver descritto i motivi per cui la seconda macro-variabile risulta insoddisfatta, proponiamo la seguente tabella riassuntiva:
Macro-variabile Requisiti per derivato di
copertura Giudizio
Intento di porre in essere la copertura
Esplicitazione della finalità del derivato di porre in essere una copertura da uno specifico rischio
Requisito parzialmente soddisfatto
Elevata correlazione tra le caratteristiche tecnico-finanziarie dell’oggetto della copertura e dello strumento derivato
Valore nozionale, durata e tasso del derivato allineati a quelli della passività da cui deriva il rischio che si intende coprire.
Requisito non
soddisfatto
Documentabilità
Esistenza di prove documentali della volontà di porre in essere un’operazione di copertura e delle modalità con cui essa viene attuata.
Requisito parzialmente soddisfatto